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I prezzi del gas frenano la loro corsa dopo l'intervento di Putin

(Teleborsa) – Il rally dei prezzi del gas, che in due giorni aveva mostrato un aumento del 60% sulle piazze europee, ha registrato una battuta d’arresto dopo che il presidente russo Putin ha affermato che il suo Paese è pronto a contribuire a stabilizzare i mercati energetici globali. La materia prima ha reagito in calo a queste parole: il future Ice olandese Ttf (Title transfer facility) è sceso a 105,5 euro a megaWatt all’ora (-7,2%), dopo avere toccato oltre i 160 euro, e l’inglese Ice Npb (National balance point) a 274 pence (-6,8%). Crollo anche negli USA: il future sul Henry Hub Natural gas è in calo del 7,4% a 5,84 dollari per milione di Btu, dopo essersi stabilizzato al livello più alto in 12 anni nella giornata di ieri.

Il presidente russo ha puntato il dito contro l’Europa per l’attuale crisi energetica che sta affrontando il Vecchio Continente. Per Vladimir Putin, infatti, “è una somma di diversi fattori, comprese azioni affrettate, ad aver portato a uno squilibrio dei mercati energetici europei”. “La Russia – ha sottolineato – è un fornitore di gas affidabile per l’Asia e l’Europa e rispetta gli impegni in pieno”. “Gazprom – ha aggiunto – non ha mai rifiutato di aumentare le forniture di gas all’Europa, se richiesto”. Semmai sarebbe “la politica dei contratti di breve termine” ad essersi rivelata “errata”.

“Tutte le attività della precedente Commissione Europea erano volte a limitare i cosiddetti contratti a lungo termine e si puntava al passaggio al commercio presso la borsa del gas: si è scoperto, e oggi è diventato assolutamente ovvio, che questa politica era sbagliata”, ha evidenziato Putin durante una riunione sulle questioni dello sviluppo energetico.

Nonostante il balzo dei prezzi dell’energia stia portando molti leader del Vecchio Continente a pensare che sia necessario avere uno stoccaggio e un acquisto congiunto di gas a livello europeo, i Paesi UE hanno abbastanza scorte di gas per superare l’inverno, secondo quanto ha detto il commissario europeo all’energia Kadri Simson. “Lo stoccaggio sotterraneo di gas in Europa è superiore al 73% – ja speigato – Questo livello è inferiore alla media decennale, ma è adeguato a coprire le esigenze della stagione invernale”.

Nel pomeriggio Mario Draghi ha inoltre detto che la Commissione europea presenterà presto un piano per l’acquisto congiunto di energia tra tutti gli Stati membri. “La Commissione al vertice di Atene aveva ventilato la possibilità che l’UE potesse acquisire il ruolo di acquirente comune per conto di tutti gli altri Paesi – ha evidenziato – Questo concetto è stato accolto molto favorevolmente da tutti. La Commissione presenterà una proposta da discutere in occasione del prossimo Consiglio europeo”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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