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Terremoto Centro Italia, 5 anni dopo. Brunetta: dal Governo atti concreti per zone sismiche

(Teleborsa) – “Sono passati cinque anni dal devastante terremoto che nella notte tra il 23 e 24 agosto sconvolse ancora una volta le Regioni del Centro Italia, portando morte e distruzione e cancellando un patrimonio economico, culturale e storico di immenso valore”.

Lo ricorda in una nota il Ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta sottolineando che “i Comuni di Amatrice e Accumoli pagarono il prezzo più alto insieme ad altri territori limitrofi, spesso già pesantemente danneggiati da precedenti gravi eventi sismici”.

“Il mio pensiero va a chi perse la vita in quella tragedia, ai loro cari, a tutti coloro che oggi più che mai continuano a lavorare per il ritorno alla vita dei territori – prosegue Brunetta – a loro dobbiamo l’impegno a sostenere fattivamente la ricostruzione e la ripresa economica delle aree danneggiate, cancellando gravosi e spesso inutili oneri burocratici, facilitando l’accesso alle agevolazioni e all’apertura dei cantieri e supportando il lavoro di chi si sta adoperando per il rilancio post sisma. Perchè a chi ha perso tutto non bastano le parole, anche sincere e accorate, le commemorazioni e i ricordi. A chi ha sofferto serve il conforto delle opportunità e la speranza del futuro tramite azioni che agevolino il cambiamento”.

Palazzo Vidoni sottolinea che il 28 luglio scorso il Parlamento ha convertito in legge il decreto semplificazioni (Dl 77/2021) che taglia drasticamente la burocrazia per accedere al superbonus 110%, e, pochi giorni dopo, la Conferenza unificata ha dato via libera alla nuova Cila (comunicazione di inizio lavori asseverata), il modulo unico, semplificato e standard, per il rapido accesso al bonus.

“Una rivoluzione straordinaria che sta già favorendo le pratiche di accesso alle agevolazioni per la riqualificazione antisismica ed energetica – dice Brunetta – e che in breve tempo sbloccherà l’avvio di centinaia di cantieri per la ricostruzione e ristrutturazione”.

Il ministero della Funzione pubblica ricorda inoltre che è importante ricordare un secondo fondamentale provvedimento a cui la conferenza unificata ha dato il via libera il 5 agosto scorso: il DPCM della Funzione pubblica che riconosce e stabilizza il lavoro di 499 lavoratori impiegati in questi anni negli uffici speciali per la ricostruzione e presso gli enti locali dei crateri dei sismi che hanno devastato, dal 2002 al 2016, Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Molise e Umbria, istituendo un fondo speciale da 19 milioni di euro. “Un passo doveroso in soccorso di questi territori, per procedere ancora più spediti nella ricostruzione e nel rilancio – conclude Brunetta – il futuro è mattoni e cuore, idee e progetti, impegno e visione, per guardare al domani senza paura”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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