Aprile 2022

Monthly Archives

More stories

  • in

    MFE non propone candidati alternativi per consiglio sorveglianza ProsiebenSat

    (Teleborsa) – MFE-MEDIAFOREUROPE (ex Mediaset, che ora scambia con azioni MFE A e MFE B) e Mediaset España, hanno deciso di non proporre propri candidati alternativi per il Consiglio di Sorveglianza di ProsiebenSat.1, di cui sono maggiori azionisti. La decisione è stata presa in via dell’assemblea degli azionisti del gruppo televisivo tedesco, in programma il 5 maggio 2022. MFE, si legge in una nota, ritiene che “un’azione di scontro sulla composizione del Consiglio di Sorveglianza non sia oggi nel migliore interesse” di ProsiebenSat.1 e di tutti i suoi stakeholders.Il gruppo di Cologno Monzese “avrebbe preferito un processo trasparente in cui gli azionisti fossero consultati – in merito al profilo dei candidati – dal Consiglio di Sorveglianza di ProsiebenSat.1 prima che quest’ultimo avanzasse proposte elettorali”. In ogni caso, MFE intende mantenere “un atteggiamento positivo” e considera l’assemblea “un nuovo punto di partenza per rapporti più proficui e trasparenti” tra tutti gli azionisti.Ha quindi deciso di sostenere la proposta di elezione di Andreas Wiele a membro e futuro Presidente del Consiglio di Sorveglianza di ProsiebenSat.1, nella convinzione che sarà da considerare un primo tangibile segnale di cambiamento nella governance. Al contrario, MFE ha deciso di astenersi sull’elezione degli altri candidati a causa di “un processo di successione che non rispecchia gli standard di trasparenza e di prassi di governo societario utilizzati da tutte le principali società quotate europee”. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, vendita di case esistenti marzo -2,7%

    (Teleborsa) – Segnali di peggioramento giungono dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a marzo 2022 un calo del 2,7% su base mensile, secondo quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il +8,6% riportato a febbraio (dato rivisto da un èreliminare di -7,2%). Sono state vendute 5,77 milioni di unità rispetto ai 5,93 milioni di febbraio e ai 5,80 milioni di unità previste dagli analisti. Su base annua, le vendite sono scese del 4,5% (erano state 6,04 milioni di unità a marzo 2021).”Il mercato immobiliare sta iniziando a risentire dell’impatto del forte aumento dei tassi ipotecari e dell’aumento dell’inflazione che incide sul potere d’acquisto – ha affermato Lawrence Yun, capo economista di NAR – Tuttavia, le case stanno vendendo rapidamente e gli aumenti dei prezzi delle case rimangono a due cifre”. Con i tassi ipotecari previsti in ulteriore aumento, Yun prevede che le transazioni si contrarranno del 10% quest’anno. LEGGI TUTTO

  • in

    Wall Street positiva. Focus su trimestrali, crollo di Netflix

    (Teleborsa) – Seduta positiva a Wall Street, con il sentiment degli investitori che è spinto dal rally delle obbligazioni globali e sempre più analisti che credono che l’inflazione si stia avvicinando al picco e le scommesse sull’aumento dei tassi siano esagerate. Gli operatori si trovano anche a valutare un’ondata di trimestrali: Baker Hughes ha deluso su problemi alle catene di approvvigionamento globale e per l’impatto dei recenti eventi geopolitici, Abbott Laboratories ha registrato una netta crescita di ricavi e utile grazie alle vendite di test Covid-19, Procter & Gamble (P&G) ha superato le attese nonostante l’aumento dei costi inizi a pesare sugli utili.I risultati più commentati sono però quelli di Netflix, che in seguito alla trimestrale sta registrando un crollo verticale del valore delle sue azioni. Il big dello streaming ha affermato che l’inflazione, la guerra in Ucraina e la forte concorrenza hanno contribuito a una perdita di abbonati per la prima volta in più di un decennio e ha sottolineato di aspettarsi ulteriori perdite in futuro. “Netflix è un manifesto di ciò che accade alle aziende in crescita quando la crescita si arresta – ha affermato Kim Forrest, chief investment officer di Bokeh Capital Partners – Le persone acquistano società in crescita perché pensano che il loro flusso di cassa aumenterà, quindi stanno pagando in anticipo. Quando un titolo come questo crolla, le persone in cerca di crescita si allontanano rapidamente”.Nessun investitore si sbilancia però su quali saranno i settori da cavalcare a breve e medio termine. “Negli ultimi mesi il susseguirsi delle notizie, e del cambio delle aspettative, ha generato l’oscillazione delle preferenze settoriali: ai titoli “value”, sulla prevalenza delle attese di alta inflazione, oppure ai titoli “growth” nei maggiori accenti sulla prudenza delle banche centrali – fa notare Carlo Benetti, Market Specialist di GAM (Italia) SGR – Condizioni cangianti che rendono difficile qualsiasi scelta direzionale, ma sappiamo con certezza che siamo in un ambiente di inflazione nel quale non basta più risparmiare, è necessario investire: diversificare quanto più possibile, mantenere ampia flessibilità, preferire la selezione attiva condotta sulla qualità dei fondamentali”.Il listino USA mostra un guadagno dello 0,84% sul Dow Jones; sulla stessa linea, l’S&P-500 procede a piccoli passi, avanzando a 4.482 punti. Sui livelli della vigilia il Nasdaq 100 (-0,11%); in frazionale progresso l’S&P 100 (+0,28%). Beni di consumo per l’ufficio (+1,02%), beni industriali (+0,94%) e utilities (+0,91%) in buona luce sul listino S&P 500. Il settore telecomunicazioni, con il suo -1,99%, si attesta come peggiore del mercato.Al top tra i giganti di Wall Street, IBM (+5,94%), Procter & Gamble (+2,16%), Visa (+1,69%) e Home Depot (+1,65%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Walt Disney, che continua la seduta con -4,25%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Asml Holding Nv Eur0.09 Ny Registry (+4,17%), Lam Research (+3,76%), KLA-Tencor (+3,56%) e Applied Materials (+3,20%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Netflix, che continua la seduta con -31,16%.Sensibili perdite per Paypal, in calo del 5,34%.In apnea Docusign, che arretra del 4,71%.Tonfo di Pinduoduo Inc Spon Each Rep, che mostra una caduta del 3,69%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati nordamericani:Mercoledì 20/04/202216:00 USA: Vendita case esistenti, mensile (preced. -7,2%)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso 2,47 Mln barili; preced. 9,38 Mln barili)Giovedì 21/04/202214:30 USA: PhillyFed (atteso 20 punti; preced. 27,4 punti)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 175K unità; preced. 185K unità)16:00 USA: Leading indicator, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,3%). LEGGI TUTTO

  • in

    Farmaè, ricavi salgono a 25,5 milioni di euro nel 1° trimestre 2022

    (Teleborsa) – Farmaè, società quotata sul mercato Euronext Growth Milan e e attiva nell’e-retailing di prodotti per la salute e il benessere, ha registrato ricavi di gruppo pari a 25,5 milioni di euro nel primo trimestre del 2022, con un incremento del 40% rispetto ai 18,2 milioni di euro registrati dalla sola Farmaè nel primo trimestre 2021, e al netto dei ricavi di co-marketing pari a 1,1 milioni di euro rispetto a 0,6 milioni di euro nell’analogo periodo dell’esercizio precedente. Viene sottolineato che i ricavi consolidati non sono comparabili con i ricavi della sola Farmaè dell’anno scorso in quanto il perimetro di consolidamento comprende i ricavi di Valnan, della piattaforma Sanort, della piattaforma AmicaFarmacia e della farmacia Madonna della Neve (queste ultime due acquisite in data 1 ottobre 2021), che non predisponevano i dati contabili a livello trimestrale.”Le attività di integrazione di AmicaFarmacia stanno procedendo spedite – ha commentato Riccardo Iacometti, fondatore e AD di Farmaè – a conferma del giusto posizionamento del gruppo Farmaè per realizzare al meglio il proprio potenziale. Nei numeri positivi che presentiamo oggi al mercato si può leggere la nostra capacità di adattamento alle numerose sfide di un mercato in veloce cambiamento, a cui abbiamo saputo rispondere con un modello di business efficace, un ampliamento dell’offerta con l’entrata in nuovi mercati, e costanti investimenti su diversi piani, dal tecnologico al logistico e al marketing”.Nel primo trimestre 2022, il numero totale dei visitatori sulle piattaforme online (www.farmaè.it, www.amicafarmacia.it, www.beautye.it e www.sanort.it) è stato pari a 15,2 milioni. I clienti sui portali del gruppo sono cresciuti a circa 371 mila. Gli ordini sulle piattaforme passano a 584 mila in crescita del 41% rispetto ai 414 mila registrati nel primo trimestre 2021 dalla sola Farmaè, e del 14% rispetto ai 513 mila a parità di perimetro nel primo trimestre 2021. Sono stati venduti 2 milioni e 854 mila prodotti, in aumento del 41% rispetto ai 2 milioni e 24 mila prodotti venduti dalla sola Farmaè, e del 15% rispetto ai 2 milioni e 480 mila nel primo trimestre 2021 a parità di perimento.”Stiamo continuando a sovraperformare il mercato, anche grazie alle attività portate avanti in ottica di aumento dello scontrino medio per cliente nonché del tasso di riacquisto, e di cross selling sulle nostre piattaforme, per migliorare ulteriormente il tasso di crescita su base annua – ha aggiunto Iacometti – Una strategia che ci ha portato a essere oggi un gruppo unico nel comparto della salute, benessere e bellezza in Italia, che rafforza sempre più la propria leadership grazie alla capacità di soddisfare le diverse esigenze dei consumatori e ai servizi offerti, mantenendo sempre al centro il cliente e l’azienda, come da nostro DNA”. LEGGI TUTTO

  • in

    Lululemon punta a raddoppio ricavi entro 2026 a 12,5 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Lululemon, rivenditore canadese di abbigliamento sportivo e società quotata al Nasdaq, prevede di raddoppiare i ricavi del 2021 da 6,25 miliardi di dollari a 12,5 miliardi di dollari entro il 2026. Ad aprile 2019 la società si era fissata una serie di obiettivi finanziari, tra cui il raddoppio dell’allora nascente linea di business maschile entro il 2023. Lululemon ha finito per raggiungere l’obiettivo con due anni di anticipo e ha anche triplicato le entrate digitali dal 2018 al 2021, grazie anche alla domanda per abbigliamento da allenamento trainata dalla pandemia.Il retailer si aspetta ora una crescita significativa attraverso alcuni pilastri chiave, tra cui innovazione di prodotto, esperienza dei clienti ed espansione del mercato. La strategia di crescita “Power of Three ×2” include un piano per raddoppiare i ricavi maschili e digitali e per quadruplicare i ricavi internazionali rispetto al 2021.Le attività femminili dell’azienda, il canale di negozi e le operazioni in Nord America continueranno a svolgere un ruolo importante nella strategia, con le donne e il Nord America che dovrebbero generare un CAGR dei ricavi a doppia cifra nei prossimi cinque anni, mentre i negozi dovrebbero crescere a un tasso “mid-teens”.”Rimaniamo all’inizio del nostro percorso di crescita, con il nostro potente motore di prodotto, la comprovata capacità di creare relazioni durature con i clienti e un’accelerazione significativa nei mercati principali, esistenti e nuovi”, ha detto il CEO Calvin McDonald. Tra gli altri obiettivi finanziari ci sono: CAGR delle entrate nette totali del 15% tra il 2021 e il 2026; espansione operativa modesta ogni anno; crescita dell’utile per azione che supera la crescita dei ricavi; crescita annuale della metratura dei negozi a un tasso “low double digits”. LEGGI TUTTO

  • in

    First Capital, per Intesa è Buy: portafoglio poco esposto a guerra

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato a 26,2 euro per azione (da 30 euro) il prezzo obiettivo su First Capital, holding di partecipazione finanziaria quotata su Euronext Growth Milan e specializzata in investimenti di Private Investments in Public Equity e di Private Equity, migliorando però il giudizio sul titolo a “Buy” da “Add”. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha approvato il bilancio 2021, chiuso con il miglior risultato economico della sua storia, trainato dal solido rimbalzo del portafoglio. Gli analisti fanno notare che il valore del portafoglio è cresciuto di oltre il 55% nel 2021, sovraperformando il FTSE Italia All-Share indice, che è cresciuto del 23,7%.Secondo la società, il 2022 sarà un anno difficile, con la prospettiva di una crescita più bassa in Europa e in Italia, oltre al probabile rischio di scivolare verso la stagflazione. “First Capital ritiene quindi che poter confermare nel 2022 i risultati raggiunti nel 2021 in termini di NAV possa considerarsi un successo – scrive Intesa Sanpaolo – Detto questo, gli asset strategici hanno leggermente sovraperformato il mercato da inizio anno e segnaliamo l’esposizione marginale a Russia-Ucraina e alle materie prime della maggior parte del portafoglio, che si concentra sui servizi alle imprese. Visto l’attuale scenario di mercato la gestione sembra prudente, ma non escludiamo ulteriori investimenti nei prossimi mesi”. LEGGI TUTTO

  • in

    Baker Hughes, trimestrale deludente su problemi a supply chain

    (Teleborsa) – Baker Hughes, una delle più grandi aziende nel campo dei servizi petroliferi, ha registrato ricavi per 4,8 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2022, in diminuzione del 12% rispetto ai tre mesi precedenti e in aumento dell’1% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. L’EBITDA rettificato è stato di 625 milioni di dollari, in calo del 26% in sequenza e in crescita dell’11% anno su anno. L’utile netto rettificato è stato di 145 milioni di dollari, o 15 centesimi per azione, rispetto a 91 milioni di dollari, o 12 centesimi per azione, l’anno scorso. Il mercato si aspettava un utile per azione di 20 centesimi su ricavi per 5 miliardi di euro.”I nostri risultati del primo trimestre riflettono un contesto di mercato molto volatile durante i primi mesi del 2022 – ha affermato Lorenzo Simonelli, presidente e amministratore delegato di Baker Hughes – Sul lato positivo, abbiamo registrato forti ordini da TPS mentre il ciclo degli ordini di GNL continua a svilupparsi. Tuttavia, abbiamo riscontrato alcune sfide in altre parti del business, che continuano a subire pressioni da vincoli più ampi della catena di approvvigionamento globale, nonché un certo impatto dai recenti eventi geopolitici”.Gli ordini sono stati pari a 6,8 miliardi di dollari nel trimestre, in aumento del 3% in sequenza e del 51% anno su anno. Il free cash flow per il trimestre è stato negativo per 115 milioni di dollari.”Mentre guardiamo al resto del 2022, vediamo uno scenario favorevole dei prezzi del petrolio e del gas, ma anche un ambiente operativo dinamico – ha aggiunto Simonelli – I recenti e sfortunati eventi geopolitici stanno esacerbando diverse tendenze, tra cui l’inflazione generalizzata e le pressioni sull’offerta di materiali chiave, materie prime e manodopera. Nonostante alcune sfide, siamo ottimisti sulle prospettive in entrambe le nostre aree di business principali ed entusiasti dei nuovi investimenti energetici che stiamo facendo per Baker Hughes”. LEGGI TUTTO

  • in

    Abbott Laboratories, vendite test Covid-19 spingono ricavi e utile

    (Teleborsa) – Abbott Laboratories, multinazionale statunitense attiva nella produzione di dispositivi medici e nell’assistenza sanitaria, ha registrato vendite pari a 11,9 miliardi di dollari nel primo trimestre 2022, in aumento del 13,8% su base reported e del 17,5% su base organica, il che esclude l’impatto dei cambi. Le vendite globali relative ai test Covid-19 sono state pari a 3,3 miliardi di dollari. Escludendo queste vendite, i primi tre mesi dell’anno hanno registrato una crescita delle vendite del 3,9% e una crescita organica del 7,7%. L’utile netto della società è salito a 2,45 miliardi di dollari, o 1,37 dollari per azione, da 1,8 miliardi di dollari, o 1 dollaro per azione, di un anno fa.”La nostra attività diversificata continua a funzionare bene in un ambiente difficile – ha affermato Robert B. Ford, presidente e amministratore delegato – Siamo particolarmente soddisfatti delle ottime prestazioni che stiamo ottenendo nelle divisioni Medical Devices e Established Pharmaceuticals”. Abbott ora prevede 4,5 miliardi di dollari di vendite di test Covid-19 quest’anno, con la maggior parte di esse che avverranno nella prima metà dell’anno. La società ha ribadito che si aspetta che l’utile per azione rettificato per il 2022 sarà di almeno 4,70 dollari. LEGGI TUTTO