Aprile 2022

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    Latam sarà Zero Carbon nel 2050

    (Teleborsa) – La compagnia aerea Latam si è data l’obiettivo di utilizzare il 5% di carburante sostenibile entro il 2030, compensare entro lo stesso anno il 50% delle emissioni domestiche e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Il programma di contributo alla sostenibilità è stato annunciato dal CEO di Latam, Roberto Alvo, il quale ha sottolineato che “il Sud America può diventare leader mondiale nella produzione di combustibili sostenibili e dare un contributo significativo alla transizione energetica”. In tal senso, ha fatto appello alle autorità governative e a tutti gli attori, privati e del settore aereo per espandere la produzione del Saf in America del Sud.(Foto: stockwerkfotodesign | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Air Transat riprende i voli tra Roma e Toronto

    (Teleborsa) – Riparte domenica 17 aprile, giorno di Pasqua, il collegamento diretto tra Roma Fiumicino e Toronto, operato da Air Transat. Da un volo settimanale nel mese di aprile si passerà a tre voli a maggio e cinque voli settimanale da metà giugno. La compagnia aerea canadese impiega sulla rotta Airbus A330 configurati in Classe Economica e Classe Club. LEGGI TUTTO

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    Twitter adotta la “poison pill” per difendersi da Elon Musk

    (Teleborsa) – Il board di Twitter ha adottato all’unanimità uno “shareholder rights plan” per ridurre la possibilità che un’entità possa acquisire il controllo accumulando azioni sul mercato aperto senza riconoscere agli azionisti un premio e senza dare al consiglio di amministrazione il tempo di una valutazione appropriata. Si tratta di una cosiddetta “poison pill” per schermarsi da operazioni ostili e, in questo caso, è una mossa difensiva nei confronti di Elon Musk. Il piano scatta se un’entità, una persona o un gruppo acquisisce il 15% o più delle azioni in circolazione in una transazione non approvata dal board. Quella della poison pill è una strategia di difesa che fornisce agli azionisti esistenti il diritto di acquistare azioni aggiuntive a un prezzo scontato, diluendo efficacemente la partecipazione di un azionista ostile.L’offerta di Elon Musk da 43 miliardi di dollari per acquisire Twitter, con l’intento di rendere il social newtork la “piattaforma per la libertà di parola in tutto il mondo”, ha lasciato perplessi investitori e analisti. I dubbi non riguardano solo la fattibilità dell’operazione, ma anche l’attrattività di Twitter sotto il controllo del fondatore di Tesla. Musk ha infatti lanciato l’offerta non vincolante spiegando che “la libertà di parola è un imperativo sociale per una democrazia funzionante”, ma la trasformazione di Twitter in un luogo con meno regole potrebbe addirittura essere dannoso per le sue performance economiche. I ricavi da pubblicità sono ammontati a quasi il 90% dei suoi 5,1 miliardi di dollari di entrate nel 2021 e un sito web con poca moderazione dei contenuti è una preoccupazione per gli inserzionisti, che non vogliono accostare i loro prodotti a post controversi.La mancanza di chiarezza e il precedenteNonostante Musk sia l’uomo più ricco del mondo, portare a termine un OPA totalitaria per rimuovere le azioni Twitter da Wall Street non è comunque semplice. Nella comunicazione alla SEC con cui ha annunciato l’offerta, ha detto di avere Morgan Stanley come suo consulente finanziario, ma non ha menzionato altri finanziatori o aziende che potrebbero aiutarlo nell’operazione. Nonostante il patrimonio record, Musk è infatti dotato di poca liquidità (la maggior parte della sua ricchezza sono azioni Tesla) e ha quindi bisogno del supporto di grandi banche d’affari per il delisting di Twitter. Lo stesso imprenditore ha riconosciuto di “non essere sicuro” di essere effettivamente in grado di acquistare Twitter. Alla conferenza TED2022 di giovedì, a una domande se esista un “Piano B” nel caso la proposta attuale venga respinta, Musk ha risposto: “C’è”, ma si è rifiutato di elaborare oltre. Quando gli è stato chiesto se avesse i finanziamenti necessari, Musk ha detto di avere “risorse sufficienti”.Un’affermazione del genere non basta a fugare ogni dubbio perchè nell’agosto 2018 Musk aveva sorpreso gli investitori con una serie di tweet, dicendo che stava valutando la possibilità di delistare Tesla con un’offerta da 420 dollari. Anche in quel caso aveva detto di essersi assicurato i finanziamenti necessari. L’offerta poi non andò mai in porto e quelle affermazioni gli crearono problemi con la Securities and Exchange Commission.L’accoglienza fredda di Wall StreetLa mancanza di chiarezza di Musk non ha scaldato il titolo nella giornata di giovedì (quella in cui l’imprenditore ha svelato l’offerta), con le azioni che hanno chiuso in ribasso dell’1,68% a quota 45,08 dollari, e Wall Street. “Sebbene siamo d’accordo con la valutazione di Musk secondo cui Twitter è una piattaforma sotto-monetizzata, ci aspettiamo che il board e gli azionisti chiave resistano all’offerta a causa di differenze filosofiche”, hanno scritto gli analisti di Mizuho Securities. Una grande preoccupazione che il consiglio di amministrazione potrebbe avere, hanno affermato gli analisti, è “il tempo limitato che Musk ha a disposizione per concentrarsi su Twitter poiché è CEO di varie società tecnologiche, tra cui Tesla, SpaceX e The Boring Company”. Secondo gli analisti di New Constructs, l’offerta è un “tentativo disperato di Musk di attirare l’attenzione” e non uno sforzo onesto per aggiungere valore. “Si offre di acquistare Twitter solo perché Twitter è il luogo in cui Musk è più popolare – hanno scritto – Elon Musk non apporta alcun valore operativo agli azionisti di Twitter, a parte il suo status di rock star, che non è sufficiente per trasformare Twitter a lungo termine”. Intanto, il principe Alwaleed bin Talal dell’Arabia Saudita (che ha oltre il 4% di Twitter) ha già rifiutato l’offerta di Elon Musk, affermando che l’accordo non “si avvicina al valore intrinseco” della piattaforma di social media. LEGGI TUTTO

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    Mosca chiude in positivo, MOEX a +0,84%

    (Teleborsa) – Seduta positiva per la Borsa di Mosca, l’unica aperta oggi in Europa. L’indice MOEX in rubli ha guadagnato lo 0,84% a 2.424,99 punti, ancora lontano dai valori superiori ai 3.400 punti pre-invasione dell’Ucraina. L’indice l’RTS in dollari ha segnato +1,53% a 955,46 punti. I migliori titolo sono stati Novatek (+4,2%), Polyus (+4%) e NLMK PAO (+3,3%). I peggiori sono stati Petropavlovsk (-14,9%), PIK Group (-4,2%) e Ozon (-3,8%).Il tasso di cambio ufficiale del dollaro per il fine settimana e il lunedì, fissato dalla Banca centrale russa, è sceso a 80 rubli, quello dell’euro a 87 rubli.(Foto: drserg | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Covid, ISS-Min.Salute: 12 regioni oltre soglia del 15% per ricoveri ordinari. In calo terapie intensive e Rt

    (Teleborsa) – 12 Regioni hanno superato questa settimana la soglia di allerta del 15% in relazione all’occupazione dei posti letto di malati Covid nei reparti di area medica. È quanto evidenzia la tabella sugli indicatori decisionali che accompagna il monitoraggio settimanale ISS-Ministero della Salute riportata da Ansa. Il valore più alto si registra in Umbria con il 40,5%. Seguono la Calabria con il 31,8% e la Sicilia con il 25%. Solo una Regione, la Sardegna, supera invece la soglia di allerta fissata al 10% per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto per malati Covid nelle terapie intensive: il tasso di occupazione è infatti pari all’11,3%. In calo invece il tasso di occupazione in terapia intensiva per pazienti Covid al 4,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 14 aprile) rispetto al 4,7% della scorsa settimana (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 7 aprile). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale invece al 15,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 14 aprile) contro il 15,5% di sette giorni fa (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 7 aprile), Scende anche l’indice di trasmissibilità Rt questa settimana – pari a 1 rispetto al valore di 1,15 della settimana scorsa – e l’incidenza dei casi di Covid-19 per 100mila abitanti: da 776 a 717. Sono 61.555 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute (ieri erano stati 64.951). Le vittime sono invece 133, in calo rispetto alle 149 di ieri. Sono 397.482 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 438.375), con il tasso di positività al 15,5%, in aumento rispetto al 14,8% di ieri. Sono 419 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 1 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate ed uscite. Gli ingressi giornalieri sono 49. I ricoverati nei reparti ordinari tornano a scendere sotto quota 10mila: sono 9.980, ovvero 95 in meno rispetto a ieri. LEGGI TUTTO

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    Addio a Fitoussi, economista francese critico dell'austerità e amico dell'Italia

    (Teleborsa) – Si è spento ieri notte a Parigi l’economista francese Jean-Paul Fitoussi. 79 anni, nato in Tunisia, è stato professore di SciencesPo, di cui aveva creato il dipartimento di Economia, docente alla Luiss di Roma e membro del Center for Capitalism and Society delle Columbia University. Da sempre critico della rigidità nelle politiche di bilancio e di economia monetaria, per gli effetti negativi sulla crescita dell’economia e sui livelli di occupazione, tra il 2008 e il 2009, sulla scia della crisi finanziaria, ha partecipato con ventidue esperti internazionali ai lavori della commissione che aveva l’ambizioso obiettivo di arrivare a una nuova misurazione della performance economica.”Jean Paul era un economista keynesiano e riteneva che il compito della politica economica fosse quello di sostenere la domanda per assicurare la piena occupazione, ma anche di combattere la povertà e l’esclusione”, hanno ricordato gli amici e professori Marcello Messori, Stefano Micossi e Romano Prodi. “Ciò non gli ha impedito di scrivere con Edmund Phelps, premio Nobel per l’economia nel 2006, saggi influenti sulla disoccupazione e la bassa crescita in Europa – hanno spiegato – Insieme ad Amartya Sen e Joseph Stiglitz, altri premi Nobel per l’economia (rispettivamente, nel 1998 e nel 2001), ha varato un ambizioso programma internazionale per la riformulazione delle statistiche di contabilità nazionale che tenesse conto della diseguaglianza e del benessere”.Fitoussi è sempre stato molto legato all’Italia. Oltre ad essere docente alla Luiss di Roma, ha trascorso un lungo periodo anche a Firenze, presso l’Istituto di Studi Europei di Fiesole. Inoltre, ha ricoperto un posto nel consiglio di amministrazione di Telecom Italia dal 2004 al 2017 e nel consiglio di sorveglianza di Banca Intesa Sanpaolo. Era anche Commendatore al merito della Repubblica Italiana.”La fede nell’Europa federale e solidale, la critica alle politiche di bilancio basate su parametri rigidi, il sostegno alle misure espansive come motore per la crescita e strumento anti-disuguaglianze, l’analisi mai banale della crisi delle democrazie liberali. Con Jean-Paul Fitoussi se ne va oggi non solo un economista vivace e coraggioso, docente emerito all’Istituto di studi politici di Parigi e professore alla Luiss, ma un amico di tante battaglie e dell’Italia”, è stato il ricordo di Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione. “Apprendo con emozione e tristezza la notizia della scomparsa del professor Jean-Paul Fitoussi grande economista di Science Po. Un pilastro. Un amico. Al quale devo davvero tanto”, sono state invece le parole del segretario del PD Enrico Letta. LEGGI TUTTO

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    Bancomat out in tutta italia, Codacons chiede risarcimenti per utenti

    (Teleborsa) – Enormi disagi oggi in molte zone del paese a causa del blackout che ha colpito bancomat, carte di credito e Pos. Per i consumatori è stato impossibile effettuare pagamenti elettronici e prelevare agli sportelli, proprio nel momento delle partenze e dei maggiori acquisti legati alla festività di Pasqua – afferma il Codacons – Un disservizio che ha causato enormi disagi agli utenti, e per il quale devono scattare ora indennizzi automatici.“Chiediamo alle banche coinvolte e ai gestori delle carte di prevedere un risarcimento automatico in favore dei cittadini interessati dai disagi, sottoforma di sconti su costi di gestione di carte e bancomat, bonus e altri vantaggi da riconoscere ai propri clienti – afferma il presidente Carlo Rienzi – Resta ferma la possibilità, per chi ha subito danni maggiori e dimostrabili, di agire contro gli istituti di credito ai fini del risarcimento del danno morale e materiale”. LEGGI TUTTO

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    Superbonus, Vidotto: stop cessioni del credito multiple è morte per la misura

    (Teleborsa) – “Dopo il blocco delle cessioni del credito successive, multiple, gli istituti bancari più importanti hanno definitivamente bloccato l’acquisto dei crediti, determinando la morte del Superbonus, perché la cessione del credito era l’unico vero motore di tutti gli incentivi fiscali”. A lanciare l’allarme e’ l’ingegnere Fabio Vidotto, tra i massimi esperti in Italia nel settore, fondatore del network di professionisti Detrazionifacili.it. “Anche le imprese, facendo lo sconto in fattura, non possono assorbire crediti all’infinito; quindi, era fondamentale la cessione del credito alle banche. Le stesse che hanno a loro volta bisogno di rivendere in maniera libera, senza vincoli, il credito”, aggiunge. “Questa è l’unica soluzione per non bloccare definitivamente il Superbonus, ma soprattutto per non mettere in crisi le imprese, i clienti e i professionisti che hanno pratiche in corso e che si trovano le porte bloccate dalle banche”, conclude Vidotto. LEGGI TUTTO