Aprile 2022

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    USA, Università Michigan: cresce a sorpresa fiducia consumatori in aprile

    (Teleborsa) – Migliora la fiducia dei consumatori americani in aprile. Secondo i dati preliminari dell’Università del Michigan, il sentiment dei consumatori è stimato in aumento a 65,7 punti rispetto ai 59,4 punti del mese di marzo e risulta anche superiore alle attese degli analisti che si attendevano una discesa fino a 59 punti.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è salito a 68,1 punti dai 67,2 punti precedenti, mentre l’indice sulle attese è aumentato a 64,1 punti dai 54,3 precedenti. LEGGI TUTTO

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    Wall Street a due velocità. Focus su Twitter dopo OPA Musk

    (Teleborsa) – Partenza cauta per la borsa di Wall Street con l’attenzione degli investitori rivolta al titolo Twitter dopo Elon Musk ha messo sul piatto 43 miliardi di dollari per il social network. Una mossa vista dal mercato come propedeutica a una possibile operazione sull’intero capitale di Twitter. Il fondatore di Tesla era entrato nel capitale solo la scorsa settimana acquistando un primo 9% ed aveva rifiutato la possibilità di entrare nel CdA. Intanto gli operatori guardano alla stagione delle trimestrali entrata nel vivo con i conti delle big bancarie. Dopo l’esordio con JPMorgan, sotto le stime, tocca oggi a Goldman Sachs, Citigroup, Morgan Stanley e Wells Fargo. Sul versante macroeconomico, il numero dei lavoratori che per la prima volta hanno richiesto i sussidi di disoccupazione, negli Stati Uniti, è aumentato più delle aspettative, mentre sul fronte dei consumi, le vendite al dettaglio sono cresciute meno del previsto. Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones mostra un rialzo dello 0,51%; sulla stessa linea, piccolo scatto in avanti per l’S&P-500, che arriva a 4.459 punti. Pressoché invariato il Nasdaq 100 (+0,09%); guadagni frazionali per l’S&P 100 (+0,2%).Apprezzabile rialzo nell’S&P 500 per i comparti beni industriali (+0,75%), materiali (+0,70%) e beni di consumo per l’ufficio (+0,47%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, IBM (+2,43%), Goldman Sachs (+2,34%), Nike (+1,66%) e Caterpillar (+1,44%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Intel, che prosegue le contrattazioni a -0,81%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Marriott International (+2,47%), Nvidia (+2,24%), Booking Holdings (+2,07%) e Walgreens Boots Alliance (+1,10%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Synopsys, che ottiene -2,82%.Preda dei venditori NetEase, con un decremento dell’1,73%.Si concentrano le vendite su Mercadolibre, che soffre un calo dell’1,48%.Vendite su Baidu, che registra un ribasso dell’1,34%.Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull’andamento dei mercati USA:Giovedì 14/04/202214:30 USA: Vendite dettaglio, annuale (preced. 18,2%)14:30 USA: Vendite dettaglio, mensile (atteso 0,6%; preced. 0,8%)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 171K unità; preced. 167K unità)14:30 USA: Prezzi export, mensile (atteso 2,2%; preced. 3%)14:30 USA: Prezzi import, mensile (atteso 2,3%; preced. 1,6%). LEGGI TUTTO

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    Citigroup, utile in calo su accantonamenti per perdite su crediti

    (Teleborsa) – Citigroup, una delle più grandi banche degli Stati Uniti, ha superato le attese degli analisti con la trimestrale al 31 marzo 2022, anche se ha registrato un utile in significativo calo, penalizzato da accantonamenti per le perdite legate alla Russia, da un calo delle commissioni di sottoscrizione e da spese più elevate. Il primo trimestre si è chiuso con un utile netto di 4,3 miliardi di dollari, pari a 2,02 dollari per per azione, su ricavi di 19,2 miliardi di dollari. Nello stesso trimestre del 2021 aveva registrato un utile netto di 7,9 miliardi di dollari, o 3,62 dollari per azione, su ricavi di 19,7 miliardi di dollari. Il mercato, secondo dati Refinitiv, si aspetta un utile per azione di 1,55 dollari su ricavi per 18,15 miliardi di dollari.”Nella divisione Market, i nostri trader hanno navigato abbastanza bene nell’ambiente complicato, aiutati dal nostro mix, con forti guadagni in FX e materie prime – ha commentato la CEO Jane Fraser – Tuttavia, l’attuale contesto macroeconomico ha influito sull’Investment Banking poiché abbiamo assistito a una contrazione dell’attività sul mercato dei capitali. Questa rimane un’area chiave di investimento per noi”. “Continuiamo a vedere la salute e la resilienza dei consumatori statunitensi attraverso il nostro costo del credito e le loro tariffe di pagamento”, ha aggiunto.I costi del credito di Citigroup sono saliti a 755 milioni di dollari nel primo trimestre 2022 rispetto ai -2,1 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente, poiché le minori perdite nette su crediti sono state più che compensate da un rilascio netto inferiore delle riserve per perdite su crediti. La banca ha detto di aver ridotto la propria esposizione in Russia a 7,8 miliardi di dollari, da 9,8 miliardi di dollari a dicembre. LEGGI TUTTO

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    BCE, Lagarde: “Manterremo opzionalità, gradualità, flessibilità politica monetaria”

    (Teleborsa) – La BCE manterrà la più ampia flessibilità nelle decisioni di politica monetaria che dipenderanno dai dati economici e dall’evolvere della situazione, soprattutto alla luce del conflitto in Ucraina, che rappresenta un elemento di grande incertezza per le previsioni economiche. Lo ha ribadito la Presidente dell’Eurotower Christine Lagarde, nella conferenza stampa seguita alla riunione del direttivo, che ha confermato l’aspettativa di terminare le misure di quantitative easing entro il terzo trimestre di quest’anno. La numero uno dell’Eurotower ha sottolineato che i rischi di indebolimento dell’economia sono aumentati in misura rilevante a seguito della guerra in Ucraina e dell’imposizione di sanzioni contro la Russia. “La guerra sta gravemente intaccando l’economia”, ha ammesso Lagarde, aggiungendo che “l’impatto dipenderà da come si evolverà il conflitto e dalle sanzioni”.D’altro canto, la Presidente ha indicato che i rischi di aumento delle prospettive d’inflazione si stanno intensificando, specie nel breve termine, a causa dei rincari dei prezzi delle materie prime energetiche, che oggi sono superiori del 45% ad un anno fa ed hanno spinto l’inflazione dell’Area Euro al 7,5%. “Gli indicatori di mercato suggeriscono che l’inflazione resterà alta nel breve termine, per poi moderarsi”, ha spiegato Lagarde, assicurando “monitoreremo attentamente i prossimi dati per valutare le prospettive di inflazione”.Lagarde ha confermato “manterremo opzionalità, gradualità e flessibilità nella conduzione della nostra politica monetaria nei mesi a venire”. La numero uno della BCE ha confermato la fine del programma di acquisto asset (APP) nell’arco dle gterzo trimestre, ma non ha dato ancora alcuna tempistica su possibili aumenti dei tassi d’interesse. “Ci occuperemo dei tassi di interesse quando ci arriveremo”, ha sentenziato. Rispondendo ad una domanda sull’ipotesi di lanciare un nuovo strumento in funzione anti-spread, Lagarde ha smentito, ribadendo che la flessibilità da tempo adottata è la miglior arma contro l’aumento dei differenziali dei rendimenti. “Negli ultimi due anni – ha assicurato – la flessibilità ci e’ servita tanto per assicurare la corretta trasmissione della politica monetaria e evitare la frammentazione”. Parlando di un possibile embargo sul gas e sul petrolio che arrivano dalla Russia, la Presidente ha fatto notare che avrebbe ricadute più pesanti su alcuni Paesi europei e su tutta l’Unione insieme e che, quanto sta accadendo, “rafforza la determinazione degli europei di muoversi verso energie verdi e nel ridurre la dipendenza dai combustibili fossili”. LEGGI TUTTO

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    Def, le indicazione della Corte dei Conti: via ostacoli che frenano l'economia, accelerare la riforma fiscale

    (Teleborsa) – Per l’Italia è fondamentale accrescere il potenziale dell’economia rimuovendo gli “annosi ostacoli” che l’hanno frenato per decenni. A dichiararlo è il presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino, in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sul Def. “Fermo restando l’auspicio che le tensioni geopolitiche trovino presto una loro ricomposizione a livello diplomatico, è più che mai fondamentale, sul piano economico, accrescere il potenziale di sviluppo dell’economia, rimuovendo gli annosi ostacoli che lo hanno limitato nei decenni che ci stanno alle spalle”, ha sottolineato Carlino.In particolare, per il presidente della magistratura contabile, “è necessario guadagnare margini di manovra procedendo speditamente nell’attuazione del PNRR, il cui valore in termini reali rischia di essere ridimensionato dalle tensioni inflazionistiche particolarmente acute nel comparto degli investimenti in costruzioni”. “Oggi, a fronte della nuova crisi che ci investe, è indispensabile poter contare sugli effetti di tale piano sia diretti, ossia in termini di impatto, sia indiretti, nella misura in cui le iniziative poste in essere avranno successo sul piano macroeconomico e genereranno effetti di retroazione in termini di maggiore crescita e quindi minor deficit e debito”, ha spiegato.Effetti economici, ha proseguito, che dipenderanno naturalmente anche “da qualità, dimensione e timing degli interventi. Rileva la programmazione finanziaria sull’intero periodo, e ciò anche per l’influenza sulle aspettative degli operatori”. “Dal 2022 – ha ricordato – ci si attende un’accelerazione, con una spesa annua programmata che raggiungerebbe i 30,1 miliardi per crescere ancora significativamente nel triennio successivo: a 43,3 miliardi nel 2023, a 47 nel 2024 e a 42,1 miliardi nel 2025”.Carlino si è espresso anche in merito alle diverse riforme su cui sta lavorando il Governo. “Ancora preliminari sono i passi compiuti nell’avvio di riforme da cui si attendono risultati di rilievo nel prossimo futuro”, ha sottolineato. “Dalla riforma dell’amministrazione finanziaria e da quella fiscale” ci si attende una “maggiore equità e un miglioramento della competitività del sistema produttivo”, “dalla riforma del quadro di revisione della spesa pubblica il recupero di margini di risparmio utili ad un rientro dai livelli di spesa legati alla fase emergenziale”, ha aggiunto.La Corte dei Conti ha quindi espresso “l’auspicio” che l’iter parlamentare della delega fiscale possa “concludersi al più presto ponendo i presupposti per il superamento delle distorsioni e delle iniquità che caratterizzano l’attuale ordinamento”. Sulla riforma fiscale va sottolineato il “rilievo che dovrebbero assumere l’adozione di un modello effettivamente duale, la revisione del prelievo patrimoniale immobiliare, oggi incoerente, sia per difetto che per eccesso, con i relativi valori economici, l’organica revisione delle innumerevoli agevolazioni e la complessiva semplificazione del sistema”. LEGGI TUTTO

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    Banco Desio: assemblea approva bilancio e cedola. CdA scende a 11

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Banco di Desio e Brianza ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2021 e la distribuzione di un dividendo pari a 0,1365 euro per azione. L’utile netto di esercizio è pari a 52,4 milioni di euro. E’ stata, poi, approvata la riduzione del numero di amministratori da 12 a 11 per il corrente triennio. LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi import marzo +2,6% prezzi export +4,5%

    (Teleborsa) – Crescono più delle attese i prezzi import-export USA a marzo 2022. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano, i prezzi import hanno segnato un +2,6% su mese dal +1,6% di febbraio (dato rivisto da un preliminare di +1,4%), rispetto al +2,3% atteso degli analisti.Su base annua, i prezzi import registrano una variazione positiva pari a +12,5% (il dato più elevato da settembre 2011). Al netto delle importazioni di petrolio i prezzi hanno registrato una variazione del +1,2% su mese. I prezzi export hanno riportato un incremento del 4,3% dopo il +3% del mese precedente (preliminare confermato), superiore al consensus (+2,2%). Si tratta del dato più elevato dall’inizio della serie storica nel gennaio 1989.Su anno il dato evidenzia un incremento del 18,8%. Al netto dei prodotti agricoli i prezzi alle esportazioni su mese registrano un +4,5%. LEGGI TUTTO

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    Morgan Stanley, trimestrale sopra le attese grazie a forti M&A e trading

    (Teleborsa) – La banca d’affari Morgan Stanley ha registrato un fatturato di 14,8 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2022, rispetto ai 15,7 miliardi di dollari dello stesso periodo di un anno fa e ai 14,3 miliardi di dollari attesi dagli analisti. L’utile netto è stato di 3,7 miliardi di dollari, o 2,02 dollari per azione diluita, rispetto all’utile netto di 4,1 miliardi di dollari, o 2,19 dollari per azione diluita, dello stesso periodo del 2021. Sono state quindi battute le previsioni del mercato: il consensus di Refinitiv era per 1,68 dollari per azione. Il balzo delle commissioni di consulenza per l’M&A ha contribuito ad attutire il colpo di un crollo dell’attività del mercato dei capitali.”La società ha ottenuto un ROTCE molto positivo pari al 20% a fronte della volatilità del mercato e dell’incertezza economica, dimostrando la resilienza del nostro business globale e diversificato – ha commentato il CEO James P. Gorman – La divisione Institutional Securities ha gestito straordinariamente bene la volatilità in favore dei clienti, il margine del Wealth Management si è dimostrato resiliente e il business ha aggiunto 142 miliardi di dollari di nuovi asset netti nel trimestre, con la divisione Investment Management che ha beneficiato del suo approccio diversificato”.I ricavi dell’Investment Banking sono diminuiti del 37% rispetto a un anno fa e si sono assestati a quota 1,6 miliardi di dollari. All’interno della visione, i ricavi delle consulenze sono quasi raddoppiati rispetto a un anno fa, guidati da livelli più elevati di operazioni di fusione e acquisizione completate. I ricavi da sottoscrizione di azioni sono notevolmente diminuiti rispetto a un anno fa a causa delle minori emissioni in linea con i volumi di mercato in un contesto di mercato incerto. I ricavi da sottoscrizione di reddito fisso sono diminuiti rispetto a un anno fa poiché le condizioni macroeconomiche hanno contribuito a ridurre le emissioni obbligazionarie.I ricavi del trading azionario di Morgan Stanley sono stati di 3,2 miliardi di dollari, superiore ad attese per 2,7 miliardi, secondo dati StreetAccount. I ricavi del reddito fisso sono stati pari a 2,9 miliardi di dollari, sopra la stima di 2,2 miliardi. La divisone Wealth Management ha registrato un fatturato netto di 5,9 miliardi di dollari e un utile ante imposte di 1,6 miliardi di dollari nel trimestre, in linea con un anno fa. I risultati riflettono commissioni di gestione patrimoniale più elevate e la continua crescita dei prestiti. LEGGI TUTTO