Aprile 2022

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    Atlantia al top da febbraio 2020. Mercato scommette su OPA Benetton a breve

    (Teleborsa) – Il titolo Atlantia resta sotto i riflettori del mercato e chiude sui massimi da febbraio 2020. A spingere in avanti le azioni del gruppo infrastrutturale contribuiscono le indiscrezioni stampa secondo cui la famiglia Benetton, insieme al fondo Blackstone, potrebbe lanciare un’offerta per aumentare la presa sulla holding e ostacolare così la cordata di fondi Gip-Brookfield. Il mercato scommette dunque su un’OPA difensiva Benetton-Blackstone già mercoledì prossimo, secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, che cita fonti vicino alla vicenda.A Piazza Affari il titolo Atlantia ha chiuso la seduta con una flessione dell’1,09%.La partenza è stata difficile per il titolo che è partito a 21,77 Euro, sopra il livello più basso della giornata precedente, per poi migliorare progressivamente nel corso della giornata.Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello del FTSE MIB. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con più decisione al gestore della più estesa rete autostradale europea rispetto all’indice di riferimento.Le implicazioni di breve periodo di Atlantia sottolineano l’evoluzione della fase positiva al test dell’area di resistenza a 23,09. Possibile una discesa fino al bottom 19,56. Ci si attende un rafforzamento della curva al test di nuovi target a 26,62.I volumi giornalieri pari a 6.939.746 risultano essere superiori alla media mobile dei volumi ad un mese fissata a 3.170.685, denotando un forte interesse sulla società di concessionarie autostradali da parte del mercato. Lo scostamento tra prezzi contenuto, con la volatilità giornaliera che assume un valore pari a 1,408, sta ad indicare un investimento maggiormente indicato a soggetti avversi al rischio. LEGGI TUTTO

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    Ocse vede perdita slancio crescita in Europa

    (Teleborsa) – L’economia europea perde slancio, mentre gli altri Paesi industrializzati mostrano una crescita a ritmo costante. Lo segnala l’indicatore dell’Ocse, concepito per anticipare di 6-9 mesi le tendenze economiche future. Il cosiddetto “superindice” di marzo mostra un calo dell’indice per l’intera area Ocse a 100,3 punti dai 100,4 di febbraio, restando comunque al di sopra della soglia di 100 che rappresenta il trend di lungo termine.Per la zona euro, tuttavia, la discesa è più accentuata, da 100,6 punti a 100,4, mentre per il G7 il superindice cala a quota 100,2 da 100,3 e per i cinque principali Paesi asiatici scende a 99,5 da 99,6 punti. Nel Regno Unito e nell’area euro nel suo insieme, incluse Germania, Francia e Italia, l’indicatore prospetta un rallentamento della crescita causato dalla “minore fiducia dei consumatori e dall’aumento dell’inflazione”, spiega l’organismo internazionale con sede a Parigi. Tra i principali Paesi Ocse extra-europei, il superindice si mantiene sopra il trend e continua a segnalare una crescita a velocità costante per USA, Canada e Giappone. Analoghe le prospettive per la Cina e l’India, mentre per il Brasile l’indicatore anticipa un rallentamento della crescita.(Foto: © gilc | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Borse europee nervose tra Ucraina e inflazione

    (Teleborsa) – La prima seduta della settimana si chiude all’insegna dell’incertezza e della volatilità per le principali borse europee, con gli investitori che vedono la prospettiva di tassi in rapido rialzo, mentre sullo sfondo restano le preoccupazioni per la mancanza di soluzioni alla crisi ucraina. Riflettori accesi sulla Borsa di Parigi alle prese con le elezioni presidenziali. Secondo Pietro Baffico, European Economist di abrdn, “la rielezione di Macron sarebbe accolta con favore dai mercati finanziari, poiché implicherebbe una continuità politica, alcuni ulteriori progressi nell’agenda delle riforme, forse una maggiore integrazione dell’UE e un rinnovato tentativo di affrontare la riforma delle pensioni. Una vittoria della Le Pen, invece, scatenerebbe molto probabilmente un significativo sentimento di risk-off verso gli asset francesi e molti altri asset europei. I suoi piani fiscali, se attuati, metterebbero le finanze pubbliche francesi in una situazione peggiore”. Sul mercato valutario, l’Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,11%. Lieve aumento per l’oro, che mostra un rialzo dello 0,32%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) crolla del 3,51%, scendendo fino a 94,81 dollari per barile.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +163 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 2,45%.Tra gli indici di Eurolandia sottotono Francoforte che mostra una limatura dello 0,64%, deludente Londra, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia; senza spunti Parigi, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi. A Milano, si è mosso sotto la parità il FTSE MIB, che scende a 24.749 punti, con uno scarto percentuale dello 0,28%, mentre, al contrario, giornata brillante per il FTSE Italia All-Share, che termina a 27.070 punti.Il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,43 miliardi di euro, in rialzo rispetto agli 2,35 miliardi della vigilia, mentre i volumi si sono attestati a 0,73 miliardi di azioni, rispetto ai 0,69 miliardi precedenti.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, effervescente Iveco Group, con un progresso del 6,16%.Incandescente Leonardo, che vanta un incisivo incremento del 4,65%.In primo piano Prysmian, che mostra un forte aumento del 4,18%.Si muove in territorio positivo Stellantis, mostrando un incremento dell’1,13%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Moncler, che ha archiviato la seduta a -4,80%.Vendite su Nexi, che registra un ribasso del 3,66%.Scende Amplifon, con un ribasso del 2,68%.Seduta negativa per Banco BPM, che mostra una perdita dell’1,96%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Maire Tecnimont (+4,81%), ENAV (+4,08%), doValue (+3,36%) e Italmobiliare (+2,92%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Alerion Clean Power, che ha chiuso a -3,36%.Crolla Reply, con una flessione del 3,31%.Vendite a piene mani su Sanlorenzo, che soffre un decremento del 2,90%.Pessima performance per Intercos, che registra un ribasso del 2,17%.Tra i dati macroeconomici rilevanti:Lunedì 11/04/202202:30 Cina: Prezzi produzione, annuale (atteso 7,9%; preced. 8,8%)02:30 Cina: Prezzi consumo, annuale (atteso 1,2%; preced. 0,9%)08:00 Regno Unito: Produzione industriale, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,7%)08:00 Regno Unito: Produzione industriale, annuale (atteso 2,1%; preced. 3%)Martedì 12/04/202200:50 Giappone: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,9%; preced. 0,8%). LEGGI TUTTO

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    PNRR, Gorno Tempini (CDP): il più grande progetto di politica economica Ue, sfruttarlo è imperativo categorico

    (Teleborsa) – Il PNRR “è il più grande progetto di politica economica della Ue, un’occasione che definire storica per noi è quasi una sottostima, è un imperativo categorico: dobbiamo portarlo a termine bene e nei tempi”. A dirlo è il presidente di CDP, Giovanni Gorno Tempini, nel corso del suo intervento al convegno annuale dell’Aifi. “Ovvio che le difficoltà sono aumentate: l’aumento della materie prima ha generato un aumento dei costi e ritardi negli approvvigionamento ma questo – ha sottolineato – non ci deve far perdere di vista l’impegno che abbiamo preso per mantenere il ritmo dovuto. Questo è importante soprattutto per un paese con un debito come l’Italia”. Le due transizioni, digitale e green, “da sole occupano una parte rilevante delle risorse europee e per noi sono il fuoco di attenzione più rilevante”, ha proseguito Gorno Tempini, evidenziando l’effetto moltiplicatore “enorme”. “Si stima che il valore complessivo dei capitali che possono essere mobilitati si triplica se si riesce a fare le cose bene, evitando sprechi”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    American Express scivola su un downgrade

    (Teleborsa) – A picco American Express, che presenta un pessimo -2,7%.Il titolo risente del taglio del giudizio da parte di JP Morgan. Gli analisti dell’ufficio studi ha portato la raccomandazione titolo del colosso delle carte di credito a “neutral” dalla precedente “overweight”.L’analisi settimanale del titolo rispetto al Dow Jones mostra un cedimento rispetto all’indice in termini di forza relativa del famoso gruppo delle carte di credito, che fa peggio del mercato di riferimento.La struttura di medio periodo resta connotata positivamente, mentre segnali di contrazione emergono per l’impostazione di breve periodo costretta a confrontarsi con la resistenza individuata a quota 181,2 USD. Ottimale ancora il ruolo funzionale di supporto offerto da 177,4. Complessivamente il contesto generale potrebbe giustificare una continuazione della fase di consolidamento verso quota 176. LEGGI TUTTO

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    Denaro su Kb Home, avvia buyback da 300 milioni

    (Teleborsa) – Seduta positiva per Kb Home che avanza dell’1,97%. Il gruppo delle costruzioni ha approvato un programma di acquisto di azioni proprie da 300 milioni di dollari.L’analisi settimanale del titolo rispetto all’S&P-500 mostra un cedimento rispetto all’indice in termini di forza relativa di Kb Home, che fa peggio del mercato di riferimento.Il quadro tecnico di Kb Home segnala un ampliamento della linea di tendenza negativa con discesa al supporto visto a 31 USD, mentre al rialzo individua l’area di resistenza a 32,15. Le previsioni sono di un possibile ulteriore ripiegamento con obiettivo fissato a 30,38. LEGGI TUTTO

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    Efficienza energetica, il CESE approva l'aggiornamento della direttiva proposto dalla Commissione

    (Teleborsa) – Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) ha approvato la proposta della Commissione di aggiornare la direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia. Le nuove disposizioni contrasteranno il sottoinvestimento strutturale a lungo termine nel settore dell’edilizia, introducendo norme minime di prestazione energetica a livello dell’UE, nuovi requisiti per gli attestati di prestazione energetica e un “passaporto di ristrutturazione” degli edifici.La direttiva aggiornata sulla prestazione energetica nell’edilizia contribuirà a realizzare un ambiente edificato efficiente sotto il profilo energetico, di alta qualità e privo di combustibili fossili, fornendo gli strumenti per affrontare efficacemente la povertà energetica e rimediare al sottoinvestimento strutturale a lungo termine nel settore dell’edilizia. In quest’ottica, nella sessione plenaria di marzo il Comitato ha adottato il proprio parere sulla rifusione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia, accogliendo con favore il fatto che la nuova proposta della Commissione tenga conto delle questioni evidenziate in precedenti pareri del CESE.Esprimendosi sull’adozione del documento, il relatore Mordechaj Martin Salamon ha osservato che il CESE accoglie con grande favore l’approccio dell’UE, in quanto promuove la ristrutturazione soprattutto degli edifici più inefficienti dal punto di vista energetico e avvia l’Unione europea sulla strada di un riscaldamento e un raffrescamento decarbonizzati: le misure adottate a livello dell’UE sono più efficienti nell’accelerare la necessaria transizione.La recente brusca impennata dei prezzi dell’energia e la prospettiva, perlomeno nel medio periodo, di prezzi energetici elevati, hanno dimostrato che è più importante che mai mettere in atto una strategia per alleviare ed eliminare la povertà energetica. Nel 2018 il 6,8 % degli abitanti dell’UE (circa 30,3 milioni di persone) non è stato in grado di pagare regolarmente le bollette, comprese quelle dell’energia, e ha quindi rischiato la sospensione dell’erogazione, e gli ultimi sviluppi hanno ulteriormente peggiorato la situazione.Per garantire a tutti un alloggio dignitoso, economicamente accessibile e sano, l’UE dovrebbe attuare misure concrete a lungo termine per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, compresa la rimozione sicura dell’amianto. Ciò è tanto più urgente in quanto il riscaldamento e il raffrescamento basati sui combustibili fossili diventeranno più costosi con l’aumento dei prezzi delle quote del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (EU ETS).Per conseguire questi risultati, il CESE sostiene con forza tre azioni mirate. L’introduzione a livello dell’UE di alcune norme minime di prestazione energetica, in particolare per gli edifici residenziali con le prestazioni peggiori, rappresenta un passo avanti significativo, anche se spetta agli Stati membri decidere se il resto del patrimonio edilizio residenziale debba essere coperto da norme stabilite a livello nazionale. Un altro punto importante è il rafforzamento dei requisiti in termini di affidabilità e utilizzabilità degli attestati di prestazione energetica (APE). Considerato il loro ruolo centrale nel miglioramento dell’efficienza energetica del parco immobiliare, è importante garantirne il passaggio a un formato digitale, nonché la buona qualità, il contenuto dettagliato e i metodi di calcolo precisi, l’accessibilità economica, l’accesso e la pubblicazione. Tuttavia, dovrebbe essere sempre possibile rilasciare l’APE su supporto cartaceo ai cittadini che ne hanno bisogno.Infine, anche la creazione di un “passaporto di ristrutturazione” degli edifici entro il 2024 rappresenta una proposta eccellente: essa consentirà ai consumatori di accedere più facilmente alle informazioni e di ottenere costi più bassi al momento di pianificare la ristrutturazione dei loro edifici. Il CESE si interroga sull’effetto che tale passaporto potrà avere, dato che non è obbligatorio, ma riconosce che esso include anche benefici più ampi legati alla salute, al comfort e alla capacità di adattamento dell’edificio ai cambiamenti climatici. LEGGI TUTTO