Aprile 2022

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    Da USA e Gran Bretagna nuove sanzioni alla Russia. Zelensky: “Non bastano”

    (Teleborsa) – L’Occidente si prepara ad imporre nuove sanzioni contro la Russia, guidato da Stati Uniti e Gran Bretagna, mentre l’Ue darà il via libera al bando sul carbone nella giornata di oggi. Gli Stati Uniti hanno annunciato sanzioni contro le due maggiori banche russe, Sberbank e Alphabank, mentre da Londra arriva lo stop a carbone e petrolio entro la fine dell’anno, in aggiunta al congelamento degli asset di Sberbank. In UE invece non è passata la linea rapida ed i Ventisette hanno preso tempo sull’approvazione del quinto pacchetto – un bando su carbone e petrolio- anche per effetto dei malumori riemersi con l’Ungheria. Il quinto pacchetto di sanzioni della UE, che andrà a colpire anche le due figlie di Putin, dovrebbe ricevere il via libera alla riunione del Coreper che si terrà stamattina, ma servirà un nuovo incontro del Coreper per approvare definitivamente le misure annunciate dalla Presidente Ursula von der Leyen. A tardare l’approvazione del pacchetto di sanzioni alcuni aspetti “tecnici”, fra cui i contratti in essere delle aziende con la Russia e le possibili penalità da pagare. Se in UE le perplessità sono molte, l’Europarlamento ritiene che si debba fare di più, con uno stop immediato a petrolio e gas russo, ed un Piano Marshall per la ricostruzione post-bellica dell’Ucraina. Ma per l’uscita dal gas si studiano le alternative che possano venir incontor a tutti gli Stati membri. “Penso che prima o poi saranno necessarie anche misure sul petrolio, e persino sul gas”, ha detto plenaria il presidente del Consiglio europeo Michel. E mentre l’Occidente mette a punto le sanzioni, il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma che il nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia “sembra efficace, ma non è abbastanza”. Per il leader ucraino infatti le misure “non sono proporzionate alle atrocità commesse a Bucha e che proseguono a Mariupol e Kharkiv”. LEGGI TUTTO

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    Saipem, contratto in Mozambico per 150 milioni di dollari

    (Teleborsa) – Saipem si è aggiudicata un contratto dal valore di circa 150 milioni di dollari in Mozambico, con una durata di circa 9 anni più un anno opzionale. La commessa è stata assegnata da Coral FLNG S.A., Special Purpose Entity incorporata in Mozambico dai Partner di Area 4 (Eni in qualità di Operatore Delegato, ExxonMobil, CNPC, GALP, KOGAS ed ENH), per servizi di manutenzione dell’unità galleggiante Coral Sul FLNG (Floating Liquefied Natural Gas) per la liquefazione del gas naturale nell’offshore del Mozambico.La società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture spiega che Coral Sul FLNG è un impianto galleggiante di liquefazione di gas naturale costruito per mettere in produzione il gas naturale proveniente dal bacino di Rovuma, a circa 250 km a nord-est di Pemba e a 50 km dalla costa del Mozambico. Si tratta del primo FLNG operante in acque ultra-profonde, connesso ad un sistema sottomarino a circa 2.000 metri di profondità. LEGGI TUTTO

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    FED, riduzione bilancio a ritmo massimo di 95 miliardi di dollari al mese

    (Teleborsa) – I membri del Federal Open Market Committee (FOMC) della FED sono concordi che l’inflazione elevata e le condizioni restrittive del mercato del lavoro giustificano l’inizio della riduzione del bilancio della banca centrale in una prossima riunione, con un ritmo di diminuzione più rapido rispetto al periodo 2017-19. In particolare, i funzionari della Federal Reserve “hanno generalmente convenuto che sarebbero probabilmente appropriati limiti mensili di circa 60 miliardi di dollari per i titoli del Tesoro e di circa 35 miliardi di dollari per gli MBS”, per un totale di 95 miliardi di dollari. È quanto emerge dai verbali del meeting FED del 15 e 16 marzo 2022, quando è stato approvato il primo aumento dei tassi in oltre tre anni. I massimali mensili per la riduzione del bilancio “potrebbero essere introdotti gradualmente in un periodo di tre mesi o leggermente più lungo se le condizioni di mercato lo giustificano”, viene aggiunto. Il FOMC dovrebbe approvare la riduzione del bilancio nella sua prossima riunione dal 3 al 4 maggio. “I partecipanti hanno convenuto di aver compiuto progressi sostanziali sul piano e che il Comitato è in una buona posizione per iniziare il processo di riduzione delle dimensioni del bilancio già dopo la conclusione della sua prossima riunione di maggio”, mostra il verbale.Un altro passaggio interessante dei resoconti della riunione è quello che parla dell’aumento dei tassi, che alla fine è stato 25 punti base nella riunione del mese scorso (con un voto di 8-1). “Molti partecipanti hanno notato che, con l’inflazione ben al di sopra dell’obiettivo del Comitato, i rischi inflazionistici al rialzo e il tasso dei fondi federali ben al di sotto delle stime dei partecipanti sul livello di lungo periodo, avrebbero preferito un aumento di 50 punti base [..] in questa riunione”, si legge nelle minute.”Molti partecipanti hanno notato che uno o più aumenti di 50 punti base nell’intervallo obiettivo potrebbero essere appropriati in riunioni future, in particolare se le pressioni inflazionistiche rimangono elevate o si intensificano”, viene sottolineato.Guardando ai prossimi mesi, i partecipanti alla riunione “hanno ritenuto opportuno spostare rapidamente la posizione della politica monetaria verso una posizione neutrale. Hanno inoltre osservato che, a seconda degli sviluppi economici e finanziari, potrebbe essere giustificato il passaggio a una posizione politica più rigida”. Alcuni membri del FOMC si sono poi detti preoccupati che “l’inflazione elevata e le aspettative di inflazione potessero radicarsi se il pubblico iniziasse a mettere in discussione la determinazione del Comitato di adeguare la posizione della politica in modo appropriato”.Nelle verbali non emergono dettagli particolari sugli effetti della crisi ucraina sull’economia e le scelte di politica monetaria, ma viene sottolineato che “diversi partecipanti hanno ritenuto che il rischio al rialzo per l’inflazione associato alla guerra apparisse più significativo del rischio al ribasso per la crescita, poiché l’inflazione era già alta, gli Stati Uniti avevano un livello relativamente basso di esposizione finanziaria e commerciale alla Russia e l’economia degli Stati Uniti era ben posizionata per assorbire ulteriori shock avversi della domanda”. LEGGI TUTTO

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    Generali, Costamagna: rischio contenzioso con vittoria risicata in assemblea

    (Teleborsa) – Francesco Gaetano Caltagirone potrebbe impugnare in tribunale una vittoria della controparte all’assemblea generale di Generali, se il margine fosse inferiore al 6%. Lo ha detto Claudio Costamagna, candidato al ruolo di presidente nella lista dell’imprenditore romano, in un’intervista a Reuters in vista dell’attesa assemblea del 29 aprile, che dovrà eleggere il nuovo board del Leone di Trieste. L’ex banchiere di Goldman Sachs ha anche affermato di essere “fiducioso” di assicurarsi il voto della famiglia Benetton, che possiede circa il 4% di Generali e deve ancora schierarsi nella battaglia tra Caltagirone e Mediobanca.Il candidato alla presidenza della compagnia assicurativa triestina dice che non è un problema strapagare per un giusto obiettivo di M&A nel campo dell’asset management, ma che comunque tecnologia e taglio dei costi hanno la priorità, con i deal di M&A sarebbero “la ciliegina sulla torta”. In sostanza, gli investitori hanno male interpretato che le ambizioni di M&A fossero la priorità massima, secondo Costamagna. LEGGI TUTTO

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    Banco dell'energia: obiettivo 2 milioni di euro per contrastare povertà energetica

    (Teleborsa) – Due milioni di euro entro il 2024. Questo l’obiettivo di Banco dell’energia, la onlus nata con la volontà di sostenere le famiglie che si trovano in una situazione di vulnerabilità economica e sociale con un focus sulla povertà energetica. Un piano di sviluppo importante di cui si è parlato oggi a Roma, dove si è riunito il board dei firmatari del Manifesto per fare il punto su quanto è stato fatto da dicembre – quando Banco dell’energia ha assunto una prospettiva nazionale – a oggi, ma soprattutto per presentare il piano di tre anni che, dal 2022 e fino al 2024, vedrà aumentare le risorse economiche messe in campo: l’obiettivo del nuovo programma di raccolta fondi –spiega Banco dell’energia in una nota – è di raggiungere 2 milioni di euro entro il 2024. Nel triennio a venire, secondo il piano di Banco dell’energia, si arriverà ad attivare oltre 30 progetti su tutto il territorio nazionale grazie al supporto di enti o aziende che affiancheranno e sosterranno i progetti del Banco dell’energia.I nuovi firmatari – Durante la plenaria hanno ufficialmente firmato il Manifesto contro la povertà energetica Edison, Terna, WIT, Fondazione Fiera Milano, Fondazione Francesca Rava, Banco Alimentare e Ircaf – Istituto Ricerche Consumo Ambiente e Formazione.I numeri della povertà energetica – Il quadro drammatico per quanto riguarda la povertà energetica è conseguenza anche di una ancor più grave instabilità geopolitica. Secondo una stima della Fondazione Utilitatis, inoltre, il costante aumento del prezzo dell’energia porterebbe ad un aumento del 5,34% delle famiglie in povertà energetica (circa 300mila in più) arrivando al 13,34% nel primo trimestre 2022, il più alto valore mai riscontrato da quando è cominciata la misurazione della povertà energetica. Da una recente ricerca che Ipsos ha condotto per il Banco dell’energia risulta, inoltre, che solo 1 italiano su 4 sa cosa sia la povertà energetica, ma una volta spiegato il concetto il 53% di questi pensa che il problema sia prioritario e che l’Italia ne sia interessata in maniera importante.I progetti – Numeri preoccupanti per i quali Banco dell’energia ha già all’attivo molti progetti, mentre altri sono in partenza e sono statipresentati proprio oggi. È il caso dell’iniziativa “Energia in periferia”, in collaborazione con Acea e Federconsumatori Lazio, promossa a sostegno delle famiglie in situazione di disagio a causa della povertà energetica che vivono nel quartiere Torpignattara, attraverso un contributo economico che andrà a coprire le spese di un anno di utenze per nucleo familiare, insieme a corsi di educazione al risparmio energetico. L’iniziativa prevede inoltre di donare, a ciascun nucleo familiare, un kit di lampadine a marchio Philips di Signify per agire direttamente sui consumi, riducendoli, e, contestualmente, educare al risparmio energetico grazie al passaggio al LED. “Mai come in questo momento storico – ha dichiarato l’amministratore delegato di Acea Giuseppe Gola – c’è bisogno di dare un segnale concreto per combattere il fenomeno della povertà energetica. È necessario aiutare le famiglie in difficoltà che non riescono a pagare le bollette di luce e gas a causa dell’aumento dei prezzi per la complessa situazione congiunturale. Per questo abbiamo aderito al progetto ‘Energia in periferia’ che ci fa molto piacere parta proprio dalle periferie di Roma, città a cui Acea è particolarmente legata. Mi auguro che quest’iniziativa possa diventare un esempio virtuoso ed essere replicata in altre realtà italiane”. E ancora, la collaborazione con il neo-firmatario Edison per promuovere un progetto territoriale a sostegno delle famiglie in condizioni di vulnerabilità economica e sociale in Calabria. “La povertà energetica è un fenomeno che colpisce maggiormente coloro che vivono nel Sud del Paese – dichiara Nicola Monti, amministratore delegato di Edison –. Per questo motivo con la nostra adesione al Manifesto Insieme per contrastare la povertà energetica abbiamo voluto dedicare un progetto specifico alla Regione Calabria. Il nostro contributo alle famiglie e ai soggetti vulnerabili – continua Monti – si sostanzierà attraverso un sostegno economico per il pagamento delle bollette e un vero e proprio affiancamento dei TED Tutor per l’Energia Domestica per favorire una maggiore consapevolezza sui consumi energetici di queste famiglie”.”L’obiettivo che ci siamo posti come Banco dell’energia è ambizioso ma raggiungibile – ha detto Marco Patuano, presidente di A2A e della onlus –. Soprattutto se, come sta succedendo, molti enti e società importanti decidono di fare sistema ed entrare a far parte del Banco. Ci stiamo consolidando in fretta e ciò è testimonianza del fatto che abbiamo intercettato un bisogno che esisteva da tempo ma che era latente. Ora dobbiamo lavorare tutti insieme per contribuire a ridurre la povertà energetica”.”Per il particolare legame che mantengono da sempre con i territori nei quali operano – ha spiegato Michaela Castelli, presidente di Utilitalia – le utilities sono impegnate da tempo nel contrasto alla povertà energetica. Il Banco dell’energia rappresenta un ulteriore, importante tassello di questo percorso, e testimonia l’importanza di fare rete per mettere in campo azioni di sistema. Tutte le realtà coinvolte in questo progetto, infatti, hanno i medesimi obiettivi: venire incontro alle necessità delle famiglie più in difficoltà, facilitandone l’accesso all’energia”.”Ringrazio Banco dell’Energia Onlus, che con la sua iniziativa contribuisce ad affrontare con serietà e concretezza un tema che tocca la quotidianità delle famiglie – ha spiegato la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti –. La povertà energetica nel contesto del cambiamento climatico in atto è tra le questioni che oggi più chiedono capacità di visione e programmazione. I divari e le diseguaglianze colpiscono le situazioni di maggiore fragilità e, soprattutto per l’infanzia l’adolescenza, sempre più le condizioni di povertà energetica sono causa di povertà educativa e di esclusione sociale. La sfida energetica è una grande sfida di pari opportunità per realizzare un cambio di sistema sostenibile e inclusivo, che ci faccia crescere tutte e tutti. Come abbiamo evidenziato nell’ultima Commissione sullo status delle donne, da poco conclusasi alle Nazioni Unite e dedicata al climate change, le donne hanno un ruolo decisivo come agenti di cambiamento e di leva di sviluppo nei processi di transizione ecologica. Sono tutti temi sui quali il governo è prioritariamente impegnato e che richiedono, come dimostra il lavoro che Banco dell’Energia sta portando avanti, il contributo fattivo di tutti gli attori in campo”.I Firmatari del Manifesto “Insieme per contrastare la povertà energetica” – A2A, Acea, Acquedotto Pugliese, Adiconsum, Adoc – Associazione Difesa Orientamento Consumatori, Aisfor, Banco Alimentare, Banco dell’energia, Comunità Valdostana delle Acque, Croce Rossa Italiana, Edison, Enea – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, Federconsumatori, Fondazione Fiera Milano, Fondazione Francesca Rava, Fratello Sole, Hera, Ircaf – Istituto Ricerche Consumo Ambiente e Formazione, Iren, Lega Consumatori, Legambiente, Leroy Merlin, Metropolitana Milanese, Next Energy Foundation, Oipe Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica, (Ri)Generiamo, RSE – Ricerca Sistema Energetico, Sant’Egidio, Signify, Terna, Utilitalia, Utilitatis, WIT. LEGGI TUTTO

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    Tenax International, aumento significativo del portafoglio ordini

    (Teleborsa) – Tenax International, produttore di macchine 100% elettriche per l’igiene urbana quotato su Euronext Growth Milan, ha comunicato che la somma di fatturato e portafoglio ordini macchine (esclusi i ricavi da ricambistica e assistenza) si attesta a 12,5 milioni di euro, pari al 130% del fatturato macchine registrato in tutto il 2021 (9,6 milioni di euro). In base ai tempi di consegna previsti, 11,2 milioni di euro sono a valere sul 2022 (pari al 117% di quanto registrato nel 2021) e 1,3 milioni di euro a valere sul 2023. Degli ordini in corso di evasione nell’anno corrente, 7,4 milioni di euro sono previsti a valere sul primo semestre 2022, pari al 190% del fatturato macchine del primo semestre 2021.”I dati di vendita di questi primi tre mesi del 2022 indicano una crescita tendenziale molto evidente per il business di Tenax, se si pensa che in un solo trimestre abbiamo raccolto ordinativi di macchine per un importo praticamente pari a quanto fatturato nel 2021 – ha commentato il CEO Vincenzo Guareschi Geddes da Filicaia – Nella nostra storia non ci siamo mai trovati a gestire commesse con un orizzonte temporale così ampio, dato ancor più significativo se consideriamo la storica concentrazione cui si assiste nel secondo semestre dell’anno rispetto al primo”.”Riteniamo di particolare soddisfazione anche il fatto che questa crescita si manifesti già in questa prima metà dell’anno, nella quale – ordini alla mano e se confermeremo le previsioni di consegna – registriamo una crescita prospettica di circa il 90% rispetto al primo semestre 2021 – ha aggiunto – Tutti questi dati ci fanno guardare con ottimismo e convinzione al piano di investimenti che stiamo portando avanti in termini di sviluppo nuovi prodotti e apertura nuovi mercati”. LEGGI TUTTO

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    In ribasso Wall Street, pesante il Nasdaq

    (Teleborsa) – Si muove in ribasso Wall Street, con il Dow Jones che sta lasciando sul parterre lo 0,68%; sulla stessa linea, l’S&P-500 perde l’1,30%, continuando la seduta a 4.466 punti. Pessimo il Nasdaq 100 (-2,6%); come pure, in forte calo l’S&P 100 (-1,67%). Sono ancora i titoli tecnologici a perdere più terreno a causa delle crescenti preoccupazioni per le azioni aggressive della Federal Reserve per combattere l’inflazione.Si distinguono nel paniere S&P 500 i settori utilities (+1,86%), beni di consumo per l’ufficio (+1,11%) e energia (+1,09%). Nel listino, i settori beni di consumo secondari (-3,26%), informatica (-3,05%) e telecomunicazioni (-2,22%) sono tra i più venduti.Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Amgen (+2,61%), Johnson & Johnson (+1,87%), United Health (+1,73%) e Chevron (+1,62%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Salesforce, che prosegue le contrattazioni a -5,35%.Scende Microsoft, con un ribasso del 4,31%.Crolla Nike, con una flessione del 4,02%.Vendite a piene mani su DOW, che soffre un decremento del 2,91%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano American Electric Power (+3,29%), Exelon (+2,94%), Keurig Dr Pepper (+2,75%) e Xcel Energy (+2,64%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Nvidia, che ottiene -7,28%.Pessima performance per Datadog, che registra un ribasso del 6,92%.Sessione nera per Mercadolibre, che lascia sul tappeto una perdita del 6,63%.In perdita Zscaler, che scende del 6,24%.Tra le grandezze macroeconomiche più importanti dei mercati statunitensi:Mercoledì 06/04/202216:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso -2,06 Mln barili; preced. -3,45 Mln barili)Giovedì 07/04/202214:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 200K unità; preced. 202K unità)Venerdì 08/04/202216:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (preced. 1,1%). LEGGI TUTTO

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    Moody's migliora rating Atlantia e ASPI. Outlook positivo per ADR

    (Teleborsa) – Moody’s ha alzato a Ba1 da Ba2 il Corporate Family Rating (CFR) a lungo termine di Atlantia. Contemporaneamente, l’agenzia di rating ha aggiornato a Ba2 da Ba3 i rating senior unsecured della società e a (P)Ba2 da (P)Ba3 il rating del programma EMTN senior unsecured. L’outlook è stabile. Moody’s ha inoltre aggiornato a Ba1 da Ba2 il rating senior unsecured e backed senior unsecured e a (P)Ba1 da (P)Ba2 il rating del programma EMTN (Senior Unsecured Euro Medium-Term Note) di Autostrade per l’Italia (ASPI). In questo caso, l’outlook è positivo.Infine, l’agenzia di rating ha confermato i rating Baa3 senior unsecured e sottostante senior secured e il rating del programma EMTN (P)Baa3 senior unsecured di Aeroporti di Roma (ADR). L’outlook rimane positivo. La conclusione della revisione e l’aggiornamento dei rating di Atlantia e ASPI (avviata il 22 ottobre 2021) riflette la piena efficacia dell’accordo transattivo, nonché l’addendum di concessione e l’accresciuta certezza circa la cessione della partecipazione di Atlantia in ASPI.AtlantiaDalla conclusione della cessione della quota in ASPI, Atlantia riceverà circa 8,2 miliardi di euro nel secondo trimestre del 2022. Di questo importo, Atlantia si è già impegnata a spendere rispettivamente 2 miliardi di euro e 0,95 miliardi di euro in un programma di riacquisto di azioni che sarà finalizzato tra il 2022 e 2023 e nell’acquisizione di Yunex Traffic, annunciata il 17 gennaio 2022. “Sebbene in questa fase vi sia una visibilità limitata sull’utilizzo dei restanti 5 miliardi di euro di proventi, Moody’s considera positivamente l’impegno del management di investire in attività infrastrutturali che consentirebbero crescita e diversificazione in linea con il track record del gruppo”, viene sottolineato dall’agenzia di rating. In questo contesto, l’outlook stabile prevede che la performance operativa di Atlantia rimarrà solida e che l’attività di investimento futura manterrà almeno nel tempo il profilo di rischio finanziario del gruppo. L’outlook stabile riflette anche l’aspettativa che il gruppo manterrà una buona posizione di liquidità.ASPIL’upgrade di ASPI beneficia dell’eliminazione dei residui rischi di esecuzione legati al cambio di controllo della società. L’outlook positivo riflette la possibilità di un ulteriore aggiornamento dei rating a seconda della strategia aziendale, della struttura del capitale, della politica finanziaria, della leva finanziaria mirata e del quadro di governance della società, dopo che i nuovi azionisti avranno assunto il controllo della società.ADRL’assegnazione del rating di ADR a Baa3 con outlook positivo continua a riflettere il parziale disallineamento della qualità creditizia di ADR da quella del più ampio gruppo Atlantia a causa della natura standalone degli asset di ADR, delle sue modalità di finanziamento e di alcune tutele incluse nella sua concessione contratti. Nonostante l’aggiornamento odierno dei rating di Atlantia, permane un certo grado di incertezza circa le prospettive di recupero del traffico a medio termine di ADR e la possibilità che il rapporto tra fondi operativi (FFO)/indebitamento della società sia pari o superiore al 15% entro fine 2023, livello commisurato a un rating più elevato. LEGGI TUTTO