Aprile 2022

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    Covid, contagi risalgono a 88.173 con 194 morti

    (Teleborsa) – Tornano a correre i contagi di Covid raggiungendo quota 88.173 casi, 57mila in più rispetto a ieri, quando i contagiati erano 30.630. E’ quanto emerge dal consueto bollettino del Ministero della Salute. Rispetto a martedì scorso si registra però un calo di 11 mila (erano 99.457) con una diminuzione su base settimanale del 1,1% per cento. Anche i morti sono aumentati a 194 dai 125 di ieri, superando quota 160mila decessi da inizio pandemia. Sono stati effettuati 588.576 tamponi molecolari e antigenici nelle ultime 24 ore, in aumento rispetto ai 211.214 di ieri, con un tasso di positività che sale al 15% dal 14,5% del giorno precedente e rispetto al 15,1% di una settimana fa. Le terapie intensive si confermano in calo (-12) a quota 471, mentre i ricoveri nei reparti ordinari crescono (+5) a quota 10.246.Gli attualmente positivi sono quasi invariati a 1.274.388 e di questi 1.263.671 sono in isolamento domiciliare. LEGGI TUTTO

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    Aedes, offerta non vincolate da Hines per controllo

    (Teleborsa) – Si fanno più concreti il passaggio di controllo e l’OPA su Aedes SIIQ, società immobiliare quotata su Euronext Milan. Hines, colosso statunitense del settore immobiliare, ha presentato un’offerta non vincolante per rilevare la quota dell’azionista di maggioranza Augusto S.p.A. in Liquidazione (che l’anno scorso ha incaricato Rothschild per vendere la propria intera partecipazione). L’offerta, fa sapere Aedes in una nota, è condizionata alla negoziazione degli accordi di acquisizione e alla effettuazione di una due diligence confirmatoria sulla società in relazione alla quale il socio ha concesso ad Hines un periodo di esclusiva fino, al più tardi, il 30 aprile 2022.La vendita dell’intera partecipazione comporterà l’insorgere dell’obbligo a carico dell’acquirente di promuovere un’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria sulla totalità delle azioni.Il titolo ha guadagnato il 5,17% nella giornata odierna a seguito delle indiscrezioni apparse sul quotidiano “Verità e Affari” in merito ad un imminente “accordo” di Hines “per rilevare la holding Augusto che controlla Aedes”. Il titolo ha guadagnato l’85% da inizio anno e ha raggiunto quota 0,316 euro per azione. Il titolo aveva iniziato le contrattazioni post-scissione, il 28 dicembre 2018, a 0,69 euro, era arrivato a oltre 1,3 euro a maggio 2019, prima di iniziare una discesa che l’ha portato fin sotto quota 0,15 euro. LEGGI TUTTO

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    OPA La Doria, adesioni al 3,4%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa da Amalfi Holding (società che fa capo indirettamente a Investindustial) sulle azioni La Doria, risulta che oggi, 5 aprile 2022, sono state presentate 37.301 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 214.956, pari al 3,447% dell’offerta. L’offerta, iniziata il 28 marzo 2022, terminerà il prossimo 21 aprile 2022. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie di La Doria acquistate sul mercato nei giorni 20 e 21 aprile 2022 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Terna chiude su nuovo record storico di 7,966 euro

    (Teleborsa) – Le azioni Terna continuano a spingere al rialzo ed hanno chiuso oggi su un nuovo record storico di 7,966 euro, con un guadagno del 2,13% rispetto alla vigilia, aggiornando il precedente massimo di 7,872 euro raggiunto il 1° aprile scorso. Un rialzo confortato anche dai volumi che appaiono sempre copiosi per circa 5,5 milioni di titoli passati di mano. Il confronto del titolo con il FTSE MIB, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa dell’utility romana rispetto all’indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.L’esame di breve periodo di Terna classifica un rafforzamento della fase rialzista con immediata resistenza vista a 8,042 Euro e primo supporto individuato a 7,814. Tecnicamente ci si attende un ulteriore spunto rialzista della curva verso nuovi top stimati in area 8,27. LEGGI TUTTO

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    Euro digitale, Commissione europea avvia consultazione mirata

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha avviato oggi una consultazione mirata sull’euro digitale. “L’euro digitale – spiega la Commissione Ue in una nota – è la forma digitale di moneta della banca centrale direttamente accessibile agli utenti, che integra il contante. L’euro digitale potrebbe offrire soluzioni transfrontaliere per i pagamenti e la diffusione dei pagamenti istantanei. Potrebbe favorire l’innovazione e la concorrenza nei pagamenti e rafforzare l’autonomia strategica aperta dell’Ue. Potrebbe inoltre rispondere alle nuove necessità relative ai pagamenti dell’industria 4.0”.In tale scenario – spiega la nota – la Banca centrale europea (BCE) e la Commissione stanno esaminando congiuntamente, a livello tecnico, un’ampia gamma di questioni politiche, giuridiche e tecniche relative all’eventuale introduzione dell’euro digitale. La Commissione fa sapere che desidera “raccogliere le opinioni delle parti interessate su bisogni e aspettative degli utilizzatori riguardo all’euro digitale e su come renderlo disponibile per il commercio al dettaglio, preservando allo stesso tempo il corso legale del contante”. La consultazione – sottolinea la Commissione – mira inoltre a raccogliere opinioni sul ruolo dell’euro digitale nei pagamenti al dettaglio e nell’economia digitale dell’Ue, sul suo impatto sul settore finanziario e sulla stabilità finanziaria, nonché sugli aspetti relativi alle norme antiriciclaggio e alla protezione dei dati”.”Negli ultimi anni la digitalizzazione ha portato a cambiamenti innovativi nel sistema finanziario, con l’uso crescente di mezzi di pagamento digitali da parte dei consumatori. Si prevede – afferma Mairead McGuinness, commissaria per i Servizi finanziari – che tale tendenza continui in futuro. Man mano che i pagamenti privati si digitalizzano, anche la moneta della banca centrale deve essere resa più moderna. La forma digitale consentirebbe all’euro di rimanere rilevante in un mondo digitale e contribuirebbe a rendere l’euro accessibile a tutti, aggiungendosi al contante”.”L’euro digitale – sottolinea Paolo Gentiloni, commissario per l’Economia – offrirà importanti opportunità per la nostra economia. Adattando la moneta pubblica al 21º secolo possiamo rafforzare il ruolo dell’euro sulla scena internazionale e sostenere l’autonomia strategica aperta dell’Ue”. La consultazione mirata integra la consultazione pubblica condotta dalla BCE tra ottobre 2020 e gennaio 2021. Si inserisce inoltre nel contesto delle strategie della Commissione in materia di finanza digitale e pagamenti al dettaglio del settembre 2020, che sostenevano soluzioni di pagamento paneuropee competitive e l’ideazione dell’euro digitale, continuando nel contempo a preservare lo status di moneta a corso legale dell’euro in contanti. È possibile partecipare alla consultazione, che durerà quattro settimane, nella apposita sezione presente sul sito della Commissione europea. (Foto: Cristof Echard – © Unione Europea) LEGGI TUTTO

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    Saipem, nuovi contratti drilling offshore per 400 milioni di dollari

    (Teleborsa) – Saipem si è aggiudicata nuovi contratti nel drilling offshore in Medio Oriente e in Africa Occidentale per un totale di oltre 400 milioni di dollari. Con questi contratti, la società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture ha acquisito dall’inizio del 2022, nel segmento drilling offshore, commesse per oltre 750 milioni di dollari.Due contratti sono stati acquisiti in Medio Oriente e sono relativi a due unità di perforazione jack up ad alte prestazioni, consistenti in operazioni di perforazione e workover per una durata di cinque anni. L’inizio delle operazioni è previsto nel quarto trimestre 2022. Ciascun contratto include opzioni per due anni aggiuntivi. Questi progetti coinvolgeranno un’unità jack up della flotta Saipem e un nuovo jack up ad alte prestazioni noleggiato per il progetto da CIMC Group.Inoltre, un altro contratto è stato assegnato da Eni per una campagna di perforazione offshore in Africa Occidentale. L’inizio dei lavori è previsto in aprile 2022 in continuità con il precedente impegno. Il contratto sarà eseguito dalla Saipem 12000, una nave da perforazione per acque ultra-profonde di sesta generazione. La durata del contratto è di sei mesi più periodi facoltativi per ulteriori 10 mesi. LEGGI TUTTO

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    Prevalgono le vendite a Piazza Affari, male banche e industriali

    (Teleborsa) – Seduta difficile per i mercati europei, con gli investitori che attendono maggiore chiarezza sulle nuove sanzioni in arrivo contro la Russia dopo le immagini di Bucha e di altre zone dell’Ucraina. Oggi la Commissione europea ha proposto un divieto alle importazioni di carbone, un divieto alle transazioni con quattro banche russe e all’ingresso di navi russe nei porti UE, con altre misure che potrebbero essere aggiunte. Nel pomeriggio i mercati europei e americani hanno anche accusato le parole della funzionaria FED Lael Brainard, che ha detto di aspettarsi aumenti metodici dei tassi di interesse e rapide riduzioni del bilancio della Federal Reserve statunitense.Le preoccupazioni per l’azione delle banche centrali è anche in Europa. “La BCE si trova ad affrontare il rischio crescente di una spirale di inflazione salariale con nuclei famigliari orientati a richiedere salari maggior”, spiega Sebastien Galy, Senior Macro Strategist di Nordea AM. “L’Eurozona sta accusando uno shock dell’offerta a causa dei prezzi elevati dell’energia e della perdita di accesso al mercato russo – ha aggiunto – Di contro, la domanda statunitense e la domanda cinese dovrebbero mantenersi robuste”.A Piazza Affari si distinguono il comparto alimentare, con le performance positive di Centrale del Latte d’Italia, Campari e Valsoia, e i comparto sanitario, grazie all’ottima seduta di Recordati. In sostanza, salgono i titoli difensivi e scendono industriali e banche, i quali soffrono maggiormente l’incertezza sulle prospettive geopolitiche.Sessione debole per l’Euro / Dollaro USA, che scambia con un calo dello 0,44%. Prevale la cautela sull’oro, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,32%. Sessione debole per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia con un calo dello 0,33%.Balza in alto lo spread, posizionandosi a +163 punti base, con un incremento di 8 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 2,25%.Tra gli indici di Eurolandia deludente Francoforte, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia, sostenuta Londra, con un discreto guadagno dello 0,72%, e spicca la prestazione negativa di Parigi, che scende dell’1,28%.Scambi in ribasso per la Borsa di Milano, che accusa una flessione dello 0,86% sul FTSE MIB, mentre, al contrario, incolore il FTSE Italia All-Share, che archivia la seduta a 27.458 punti, sui livelli della vigilia.In lieve ribasso il FTSE Italia Mid Cap (-0,52%); sulla stessa linea, in frazionale calo il FTSE Italia Star (-0,48%).A Piazza Affari il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,15 miliardi di euro, in calo del 4,75%, rispetto ai 2,26 miliardi della vigilia; per quanto concerne i volumi, questi si sono attestati a 0,71 miliardi di azioni, rispetto ai 0,89 miliardi precedenti.Tra i best performers di Milano, in evidenza Recordati (+3,49%), Unipol (+2,49%), Campari (+2,14%) e Terna (+2,13%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su STMicroelectronics, che ha archiviato la seduta a -5,34%.Pessima performance per Interpump, che registra un ribasso del 5,17%.Sessione nera per Iveco Group, che lascia sul tappeto una perdita del 4,17%.In perdita Stellantis, che scende del 3,68%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Intercos (+4,49%), Pharmanutra (+2,85%), Ariston Holding (+2,32%) e El.En (+2,15%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Ferragamo, che ha chiuso a -4,46%.Pesante Biesse, che segna una discesa di ben -4,1 punti percentuali.Seduta negativa per Salcef Group, che scende del 4,06%.Sensibili perdite per Fincantieri, in calo del 3,52%. LEGGI TUTTO

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    Decreto “Ucraina bis-Taglia prezzi”, Confcommercio: “Misure vanno in direzione giusta ma occorrono interventi più incisivi”

    (Teleborsa) – “Il decreto legge approvato dal Governo per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina contiene misure che si muovono nella giusta direzione. Esse però non sono ancora sufficienti a contenere l’impatto derivante dal rialzo incontrollato dei valori delle materie prime energetiche”. È quanto ha osservato oggi Giovanni Acampora, membro di Giunta Confcommercio incaricato per la Transizione ecologica e la Sostenibilità, in sede di audizione, presso le Commissioni riunite Finanze e tesoro e Industria, commercio, turismo del Senato, sul disegno di legge AS2564 (conversione in legge del decreto-legge 21/2022 recante “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi Ucraina”).”Crediamo si possa fare meglio e di più – ha proseguito Acampora –. A cominciare dalla necessità di rendere più inclusivo il nuovo credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica, eliminando il presupposto di accesso attualmente rappresentato dalla potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW. Occorre inoltre rafforzare l’ammontare del contributo, fissato nella misura del 12 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel secondo trimestre dell’anno 2022. Confcommercio auspica pertanto un innalzamento, adeguato e sostenibile, dell’aliquota. A giudizio della Confederazione sarebbe poi necessario introdurre un meccanismo automatizzato di proroga del beneficio in caso di permanenza di una situazione di criticità dei prezzi energetici”.”Positiva poi – a giudizio di Acampora – è la prevista rateizzazione degli importi dovuti per i consumi di energia e gas, anche se inadeguato, vista la gravità degli effetti economici causati dall’aumento dei prezzi delle forniture energetiche, è il periodo di fruizione del beneficio, limitato ai soli mesi di maggio e giugno 2022. Andrebbe quindi estesa – ha sottolineato – la portata della misura sino a tutto il 2022 e specificato che la rateizzazione concessa alle imprese non può prevedere costi aggiuntivi a loro carico. Per agevolare poi il meccanismo, andrebbe resa gratuita la garanzia concessa da SACE S.p.A. ai fornitori”.”Sul fronte delle misure di sostegno alla liquidità delle imprese – prosegue Acampora – è necessario riattivare la c.d. moratoria ex-lege dei debiti bancari, terminata lo scorso 31 dicembre 2021, ed andrebbero potenziati – attraverso ulteriori interventi di garanzia pubblica – gli strumenti già esistenti in favore della ristrutturazione dei prestiti in essere, anche allungando il piano di ammortamento per poter diluire l’orizzonte temporale degli oneri per le imprese”. Secondo Acampora “bene il taglio straordinario delle accise sui carburanti, anche se occorre poi procedere nella riduzione strutturale del prelievo fiscale sul comparto della mobilità, a cominciare da un riallineamento delle aliquote d’accisa su valori prossimi a quelli dei più virtuosi Paesi europei, così come serve sfruttare le opportunità del nuovo Quadro temporaneo sugli aiuti di Stato, per tramutare tempestivamente lo stanziamento del fondo istituito a sostegno dell’autotrasporto, in ristori operativi per le imprese. Resta ferma, in ogni caso, – ha evidenziato – l’esigenza di prevedere adeguati ristori per le imprese della filiera energetica che, per effetto delle giacenze di prodotto in concomitanza con le modifiche delle aliquote delle accise, abbiano registrato indebiti pregiudizi, nelle operazioni di compravendita”. “Sul fronte del turismo – prosegue Acampora – il credito d’imposta del 50% dell’importo versato per assolvere la seconda rata IMU del 2021 va nella giusta direzione ma è necessario estenderne il perimetro di applicazione del beneficio almeno a tutte le principali categorie di imprese e tenere conto del fatto che ci sono aree del Paese dove l’imposta assume denominazioni e regole diverse dall’IMU, in particolare le Provincie autonome di Trento e di Bolzano. Va infine ridotta la soglia di perdita minima di fatturato per accedere al contributo, oggi fissata al 50%, ed esteso il periodo di riferimento su cui calcolarla. Occorre, più in generale, un’operazione fiducia per le imprese attraverso l’aumento dei fondi emergenziali e la proroga delle moratorie bancarie e fiscali. Infine – conclude Acampora – la neutralizzazione dei periodi di integrazione salariale fruiti per le aziende del settore turistico fino a 15 dipendenti è una disposizione che andrebbe rafforzata ampliandone l’ambito delle imprese interessate ed anche rimuovendo, ai fini della sua agibilità, lo stesso tetto massimo dei 15 dipendenti. Bene l’intenzione di dare una spinta all’incremento occupazionale attraverso le agevolazioni per le assunzioni del personale delle aziende in crisi. Si tratta di misure positive in un’ottica di abbattimento del costo del lavoro anche se in futuro occorrerà fare molto di più per attenuare gli impatti della riforma degli ammortizzatori sociali”. LEGGI TUTTO