Aprile 2022

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    Cy4gate, Equita conferma Buy dopo dati 2021 e acquisizione Aurora

    (Teleborsa) – Equita ha confermato a 13,5 euro per azione il prezzo obiettivo su Cy4Gate, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato cyber intelligence e security, mantenendo il giudizio sul titolo a “Buy”. La revisione è arrivata dopo che la società ha approvato il bilancio 2021 – che si è chiuso con ricavi a 17,9 milioni di euro (+39% e contro attese per 17,1 milioni di euro), un EBITDA a 8 milioni di euro (+16% e contro attese per 7,8 milioni di euro) e un utile netto di 5,2 milioni di euro (contro previsioni per 4 milioni di euro) – e ha completato l’acquisizione di Aurora.Gli analisti confermano la visione positiva sul titolo principalmente per due ragioni: i fondi del PNRR e la domanda di soluzioni informatiche supportano le proiezioni sostenute a medio termine (CAGR delle vendite organiche 2021-23 a oltre il 13%); Cy4Gate rimane uno dei pochi titoli a offrire un’esposizione diretta ai settori sempre più rilevanti e critici della Cyber Security/Intelligence (e lo fa tramite prodotti proprietari).Equita si aspetta ora che la società chiuda il 2022 con ricavi di 65,3 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 19,2 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 8,9 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2023, rispettivamente, a 84,9 milioni di euro, 27,3 milioni di euro e 13,9 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un incremento nel 2024 a ricavi per 89 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 28,9 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 14,7 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    FED, Brainard prevede riduzione del bilancio a “ritmo rapido”

    (Teleborsa) – “È di fondamentale importanza abbassare l’inflazione. Di conseguenza, il Federal Open Market Committee (FOMC) continuerà a inasprire metodicamente la politica monetaria attraverso una serie di aumenti dei tassi di interesse e iniziando a ridurre il bilancio a un ritmo rapido e il più presto possibile, ovvero alla riunione di maggio”. Lo ha detto Lael Brainard, membro del consiglio dei governatori della Federal Reserve, in un discorso a Minneapolis. La banca centrale statunitense ha già approvato il primo aumento dei tassi di interesse (+0,25%) alla riunione di marzo, il primo in più di tre anni.”Dato che la ripresa è stata notevolmente più forte e rapida rispetto al ciclo precedente, prevedo una contrazione del bilancio notevolmente più rapida rispetto alla precedente, con massimali significativamente più elevati e un periodo molto più breve [..] rispetto al 2017-19″, ha aggiunto l’economista statunitense, che finora si era espressa a favore di una politica monetaria accomodante e tassi bassi.Brainard ha spiegato che la riduzione del bilancio “contribuirà all’inasprimento della politica monetaria al di là dei previsti aumenti del tasso di riferimento, che si riflettono nei prezzi di mercato”. Inoltre, si aspetta che l’effetto combinato degli aumenti dei tassi e della riduzione del bilancio porti l’orientamento della politica “a una posizione più neutrale entro la fine dell’anno, con l’intera portata dell’ulteriore inasprimento nel tempo che dipende dall’evoluzione delle prospettive per l’inflazione e l’occupazione”.L’economista si è detta “attenta” ai segnali provenienti dalla curva dei rendimenti e da altri dati che potrebbero suggerire maggiori rischi al ribasso per l’economia. Il riferimento è alla cosiddetta inversione della curva, con il rendimento del Treasury biennale che ha superato quello del decennale. Questo fenomeno è avvenuto in tutte le ultime dieci recessioni degli Stati Uniti.”Attualmente, l’inflazione è troppo alta ed è soggetta a rischi al rialzo – ha sottolineato – Il FOMC è pronto a intraprendere un’azione più incisiva se gli indicatori di inflazione e le aspettative di inflazione indicano che tale azione è giustificata. Ci impegniamo a riportare l’inflazione al suo obiettivo del 2%, riconoscendo che un’inflazione bassa e stabile è vitale per mantenere un’economia forte e un mercato del lavoro che funzioni per tutti”. LEGGI TUTTO

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    Twitter continua a salire dopo ingresso Musk nel board

    (Teleborsa) – Continua a salire il titolo Twitter, che nella seduta di ieri ha guadagnato il 27%, dopo che Elon Musk ha svelato di avere una quota del 9,2%. A spingere ulteriormente le azioni del social network è il fatto che la società ha annunciato che Elon Musk entrerà nel Board of Directors per ricoprire il ruolo di amministratore. L’ex CEO Jack Dorsey ha elogiato la mossa, dicendo in un tweet che Musk “tiene profondamente al nostro mondo e al ruolo di Twitter in esso”. “Non vedo l’ora di lavorare con il board e Parag per apportare miglioramenti significativi a Twitter nei prossimi mesi”, ha detto Musk in un tweet di risposta al CEO Parag Agrawal.Gli analisti per il momento rimangono cauti, in attesa di capire cosa cambierà concretamente per la società. Jefferies mantiene un rating “Hold” sulle azioni Twitter. Il broker considera il balzo di ieri del 27% come “una potenziale reazione eccessiva data la logica poco chiara dietro l’investimento di Musk”.Ottima la performance di Twitter, che si attesta a 51,97 con un aumento del 3,99%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 53,81 e successiva a 56,75. Supporto a 50,87. LEGGI TUTTO

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    USA, ISM non manifatturiero marzo sale a 58,3 punti

    (Teleborsa) – Il settore terziario americano si rafforza, anche se meno delle attese. Secondo il sondaggio condotto dall’Institute for Supply Management fra i direttori acquisti delle aziende dei servizi, l’ISM non manifatturiero si è portato a 58,3 punti a marzo 2022 dai 56,5 punti del mese precedente, facendo tuttavia peggio delle attese del mercato che erano per un aumento fino a 58,4 punti. Va ricordato che un indice inferiore a 50 denota una fase di contrazione degli affari ed una prevalenza di pessimismo fra i direttori acquisti delle aziende.Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale è salita a 55,5 punti dai 55,1 del mese precedente e quella sugli ordini a 60,1 punti da 56,1 punti. Quella dell’occupazione è passata a 54 punti da 48,5, mentre la componente sui prezzi si è attestata a 83,8 punti da 83,1. LEGGI TUTTO

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    Energia, Giorgetti: rincaro strutturale, servono strumenti comuni

    (Teleborsa) – “Il recente rialzo dei prezzi dell’energia, con cui verosimilmente saremo destinati a convivere nei prossimi anni, è un segnale di pericolo da non sottovalutare, perchè ha una natura strutturale e dovrà pertanto essere affrontato con strumenti comuni, in un’ottica di lungo periodo”. Lo ha detto alla commissione Esteri della Camera il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. Nell’ambito della transizione energetica e ambientale “la competitività dell’industria europea non può essere sacrificata sull’altare dell’ambientalismo acritico e integralista” ha detto. “Per minimizzare le ricadute sociali negative, la transizione energetica, che nei prossimi anni doterà l’UE di standard all’avanguardia a livello globale, richiederà l’adozione di strumenti di sostegno dei settori energivori e della manifattura – ha aggiunto il ministro -. In questa ottica, Italia e Francia cercheranno una “sintonia fine” sulle proposte legislative oggetto del pacchetto “Fit for 55″”.Quanto alla creazione di un tetto Ue al prezzo del gas “è stata al centro del confronto nell’ultimo Consiglio europeo e resta un tema fondamentale da risolvere. Il Governo italiano auspica un allineamento tra le diverse posizioni degli Stati Membri dell’Unione Europea e sta lavorando in tale direzione”, ha detto Giorgetti sottolineando che “sulla crisi ucraina, l’Ue ha dato prova di straordinaria unità. Siamo uniti nel rispondere all’appello del presidente Zelensky che ci ha chiesto aiuti finanziari, umanitari e militari. Questa unità è la nostra principale forza ed è essenziale mantenerla. Serve però anche una gestione comune del mercato dell’energia, un approccio condiviso sugli stoccaggi per rafforzare il potere contrattuale verso i fornitori”.”A brevissimo, a minuti, finalmente si firmerà il Dpcm sugli incentivi per l’automotive su cui stiamo lavorando da un po’ di tempo. Credo che la proposta definitiva sia alla firma di Palazzo Chigi”.Su Stellantis “a casa nostra come in Francia stiamo lavorando non per fare favori a un gruppo privato, ma per creare le condizioni che nell’automotive del futuro ci sia comunque una produttore di riferimento, senza un costruttore importante la filiera non può sopravvivere”, ha proseguito. “Se noi cumuliamo il numero di auto prodotte in Italia e in Francia non arriviamo al numero di auto prodotte in Spagna” ha spiegato il ministro rispondendo alle domande dei deputati. “Vuol dire che a casa nostra come in Francia stiamo lavorando non per fare favori a un gruppo privato, ma per creare le condizioni che nell’automotive del futuro ci sia comunque una produttore di riferimento: senza un costruttore importante la filiera non può sopravvivere” ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    USA, PMI servizi marzo sale a 58 punti su forte domanda

    (Teleborsa) – Si conferma in crescita il settore dei servizi negli Stati Uniti a marzo 2022. L’indice PMI dei servizi definitivo, elaborato da Markit, si porta a 58 punti dai 56,5 del mese precedente, risultando tuttavia inferiore ai 58,9 punti della stima preliminare e della prima lettura. L’indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario, si conferma comunque al di sopra della soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque con tra espansione e contrazione. Aumenta anche l’indice composito, che tiene conto anche della variazione del PMI manifatturiero, che si attesta a 57,7 punti, rispetto ai 55,9 punti del mese precedente e ai 58,5 punti della stima flash.”L’attività commerciale nel settore dei servizi ha beneficiato dell’allentamento delle restrizioni contro il virus a marzo, riacquistando un forte slancio dopo il rallentamento indotto da Omicron osservato all’inizio dell’anno – ha commentato Chris Williamson, Chief Business Economist di S&P Global – La domanda di servizi sta infatti crescendo così rapidamente che le aziende faticano sempre più a tenere il passo con gli ordini dei clienti, portando al più grande aumento degli arretrati di lavoro registrato dall’inizio dell’indagine nel 2009″.”Tuttavia, mentre questo suggerisce che le aziende hanno un buon portafoglio ordini per sostenere una forte produzione nei prossimi mesi, il rovescio della medaglia è un’ulteriore pressione al rialzo sui prezzi poiché la domanda supera l’offerta – ha aggiunto l’economista – Con i costi delle aziende gonfiati dall’impennata dei prezzi di energia, carburante e altre materie prime, oltre all’aumento dei salari, i prezzi praticati per i servizi stanno aumentando a un ritmo senza precedenti. L’inflazione dei prezzi al consumo sembra quindi destinata ad accelerare ulteriormente mentre ci avviciniamo alla primavera”. LEGGI TUTTO

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    Cauta Wall Street. Crescono timori per recessione

    (Teleborsa) – Seduta cauta per la borsa americana, mentre continuano le incertezze sul fronte ucraino e si concretizzano le prospettive di ulteriori sanzioni contro la Russia. La Commissione UE ha proposto un divieto per i paesi dell’Unione alle importazioni di carbone dalla Russia per un valore di 4 miliardi di euro all’anno, e un divieto totale di transazioni con quattro importanti banche russe. Intanto, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha rifiutato di stimare quanto a lungo potrebbe durare l’operazione militare speciale in Ucraina.Negli Stati Uniti, gli investitori continuano a monitorare le dichiarazioni dei funzionari della FED e attendono la pubblicazione (prevista per domani) del verbale della riunione di marzo della Federal Reserve. “Negli USA la preoccupazione è che la FED rimanga troppo a lungo dietro la curva costringendola ad adottare una politica monetaria troppo restrittiva e rischiando una recessione – ha commentato Sebastien Galy, Senior Macro Strategist di Nordea AM – Storicamente ciò tende a verificarsi quando il mercato del lavoro si surriscalda diventando difficili da prevedere. Con le elezioni di mid-term alle porte, l’inflazione è ovviamente un argomento importante. Ciò significa che per un po’ la FED probabilmente cercherà di anticipare la curva e potrebbe benissimo continuare in vista delle elezioni presidenziali”.Cresce anche il pessimismo circa le prospettive economiche, dato che il rendimento del Treasury biennale ha superato quello del decennale. “Ognuna delle ultime dieci recessioni degli Stati Uniti è stata preceduta da un’inversione della curva – ha fatto notare Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS Global Wealth Management – A nostro avviso il rischio di recessione è aumentato, in vista di una serie di rialzi dei tassi americani che si prospetta più rapida del previsto e delle ricadute della guerra in Ucraina”.Il Dow Jones è sostanzialmente stabile e si posiziona su 34.979 punti; sulla stessa linea, giornata senza infamia e senza lode per l’S&P-500, che rimane a 4.583 punti. Leggermente negativo il Nasdaq 100 (-0,36%); senza direzione l’S&P 100 (-0,12%). Si distinguono nel paniere S&P 500 i settori energia (+1,51%), utilities (+0,97%) e materiali (+0,52%). Il settore informatica, con il suo -0,46%, si attesta come peggiore del mercato.In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Chevron (+1,59%), Merck (+1,08%), American Express (+0,98%) e Travelers Company (+0,83%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Salesforce, che prosegue le contrattazioni a -0,66%.Fiacca Intel, che mostra un piccolo decremento dello 0,61%.Discesa modesta per Apple, che cede un piccolo -0,61%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Lucid (+3,13%), Constellation Energy (+1,97%), CSX (+1,52%) e Ebay (+1,43%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Moderna, che prosegue le contrattazioni a -3,69%.Seduta negativa per JD.com, che scende del 3,65%.Sensibili perdite per Baidu, in calo del 3,50%.In apnea Pinduoduo Inc Spon Each Rep, che arretra del 3,47%.Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull’andamento dei mercati USA:Martedì 05/04/202214:30 USA: Bilancia commerciale (atteso -88,5 Mld $; preced. -89,2 Mld $)15:45 USA: PMI composito (atteso 58,5 punti; preced. 55,9 punti)15:45 USA: PMI servizi (atteso 58,9 punti; preced. 56,5 punti)16:00 USA: ISM non manifatturiero (atteso 58,4 punti; preced. 56,5 punti)Mercoledì 06/04/202216:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (preced. -3,45 Mln barili). LEGGI TUTTO

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    VTB Bank, CEO: divisione europea non è in vendita

    (Teleborsa) – La divisione europea di VTB Bank, la seconda banca russa, non è attualmente in vendita. Lo ha detto l’amministratore delegato di VTB Andrey Kostin. “Hanno congelato tutto per ora. Non è ancora in vendita, non ne ho sentito parlare”, ha detto ai giornalisti, secondo quanto riportato dalla TASS. Negli ultimi giorni alcune indiscrezioni di stampa avevano indicato l’avvio di un processo di vendita poiché la banca madre è soggetta alle sanzioni statunitensi e britanniche.Alla fine del 2017, VTB ha completato il trasferimento delle sue divisioni europee in Germania, Austria e Francia a un’entità con un’unica licenza bancaria. L’entità combinata opera sotto il nome di VTB Bank (Europe) SE, con sede a Francoforte. LEGGI TUTTO