Maggio 2022

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    RiminiWellness Off, IEG presenta il “Fuori Fiera energico per il corpo e la mente”

    (Teleborsa) – RiminiWellness esce dal quartiere fieristico e abbraccia l’intera città di Rimini. Da giovedì 2 fino a domenica 5 giugno 2022 – in concomitanza la 16esima edizione della manifestazione di Italian Exhibition Group dedicata a fitness, sport, benessere e sana alimentazione – una fitta serie di iniziative ed eventi fuori fiera coinvolge il pubblico con RiminiWellness OFF. UNA PALESTRA SUL MARE – Ottimizzare la forma fisica all’aria aperta con vista sul mare. Grazie al “Parco del Mare”, il progetto di riqualificazione costiera che si estende per 16 chilometri di waterfront, con RiminiOFF si potrà godere di isole dedicate al wellness e alla salute, divise in funzionali e calisthenics per accontentare tutti gli sportivi, attrezzate con jumping box, parallele pull-up, spalliere, anelli e tanto altro, per praticare diverse tipologie di allenamento outdoor a contatto con l’aria pura della brezza marina. Un connubio perfetto per il relax di corpo e mente. A questo si aggiunge Xenios USA, che ha accettato la sfida posta da RiminiWellness di creare una vera e propria palestra a cielo aperto sul lungomare della città. Nel Parco Fellini sarà allestita una struttura mobile ricavata da un Container da trasporto merci che ospita classi di allenamento fino a 10 persone. Durante tutto il weekend sarà possibile allenarsi con Trainer CrossFit certificati in sessioni serali. RELAX E BENESSERE – Per chi si vuole dedicare un momento di puro relax c’è Riminiterme, lo stabilimento termale cittadino che sorge a Miramare e ospita un centro benessere con un ricco programma di attività ludico-sportive ed eventi. Per chi invece preferisce discipline come Power Yoga, Pilates, Ginnastica Posturale, Capoeira etc, gli istruttori di Fluxo sono a disposizione per allenarsi insieme sia in spiaggia sia davanti al ponte di Tiberio.ALLA SCOPERTA DEL CENTRO CITTÀ – Giovedì 2 giugno arriva per la prima volta in città ArcheoRunning, il progetto di wellness tourism ideato dalla guida turistica Isabella Calidonna che unisce l’attività sportiva all’aria aperta all’esperienza culturale. L’appuntamento è alle ore 7.00 del mattino e per un’ora e mezza si correrà alla scoperta di una Rimini inusuale, quella voluta dagli antichi romani.Chi invece non ama correre può optare per la “Bicipolitana”, una passeggiata sulle due ruote grazie a un lungo tracciato di piste ciclabili che unisce gran parte del territorio comunale che permette di muoversi agilmente e in totale sicurezza. Presso il Bike Park cittadino è possibile noleggiare bicilette, tradizionali e elettriche.LA MOVIDA – Per concludere la giornata la scelta di locali è ampia e differenziata, dal Birrodromo, alla Villa delle Rose, allo storico Coconuts per divertirsi e ballare. Inoltre, presso il chiringuito MAINA (spiaggia 65), domenica 5 si svolgerà l’evento “E…state con NOI”. Dalle ore 18.00 Francesca Rossi, istruttrice certificata ZUMBA, eseguirà una lezione gratuita. LEGGI TUTTO

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    Big Lots, perdita trimestrale per pressione inflazione su consumatori

    (Teleborsa) – Big Lots, catena statunitense di discount che gestisce oltre 1.400 negozi in 47 stati, ha registrato una perdita netta di 11,1 milioni di dollari, o 0,39 dollari per azione, nel primo trimestre dell’anno fiscale 2022 (terminato il 30 aprile 2022), che si confronta con una guidance della società (fornita il 3 marzo 2022) di un utile netto per azione compreso tra 1,10 e 1,20 dollari. L’utile netto per il primo trimestre dell’anno fiscale 2021 era stato di 94,6 milioni di dollari, o 2,62 dollari per azione.Le vendite nette sono state pari a 1,37 miliardi di dollari, in diminuzione del 15,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e in aumento del 6,1% rispetto al primo trimestre del 2019. Il calo rispetto allo scorso anno è stato determinato da una diminuzione delle vendite comparabili del 17% (con l’azienda che aveva registrato un aumento delle vendite comparabili dell’11,3% lo scorso anno”. Nuovi negozi hanno contribuito alla crescita delle vendite di circa 160 punti base.”Le tendenze sono notevolmente rallentate ad aprile – ha dichiarato Bruce Thorn, Presidente e CEO di Big Lots – Riteniamo che il rallentamento sia stato causato dalla pressione sulla spesa che i nostri consumatori hanno sentito a causa dell’aumento dei prezzi del gas e dell’inflazione più ampia, che sta influenzando gli acquisti discrezionali nel settore al dettaglio. Di conseguenza, abbiamo mancato il nostro obiettivo sulle vendite di circa 100 milioni di dollari, la stragrande maggioranza ad aprile, mentre gli impatti sulla catena di approvvigionamento sul margine lordo e sulle spese generali e amministrative hanno continuato a essere ostacoli significativi”.L’azienda ha deciso di non fornire al momento una guidance sull’utile per azione. Big Lots sta intraprendendo azioni aggressive per migliorare il tasso di margine lordo nella seconda metà dell’anno e prevede di ottenere un significativo miglioramento sequenziale nel terzo trimestre, con un quarto trimestre approssimativamente in linea con il trimestre dell’anno precedente. Inoltre, continuerà ad intraprendere azioni per ridurre le spese. LEGGI TUTTO

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    Canopy Growth, perdita core trimestrale si allarga. In positivo nel 2024

    (Teleborsa) – Canopy Growth, il quinto produttore di cannabis al mondo per capitalizzazione di mercato, ha registrato ricavi netti pari a 111,8 milioni di dollari canadesi nel quarto trimestre dell’anno fiscale 2022 (terminato il 31 marzo 2022), in calo del 25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’EBITDA Adjusted è stato negativo per 122 milioni di dollari canadesi, rispetto ai 94 milioni di dollari canadesi di un anno fa. La società è stata colpita da svalutazioni di asset e costi di ristrutturazione per oltre 241 milioni di dollari canadesi. La perdita netta attribuibile alla società si è ridotta a 574,62 milioni di dollari canadesi, o 1,46 dollari canadesi per azione, da 699,98 milioni di dollari canadesi, o 1,85 dollari canadesi per azione, di un anno prima.”Il raggiungimento della redditività è fondamentale e abbiamo intrapreso ulteriori iniziative per semplificare e promuovere l’efficienza per il nostro business globale della cannabis – ha commentato la CFO Judy Hong – Nell’esercizio 2023, ci concentriamo sull’esecuzione del nostro percorso verso la redditività in Canada, mentre continuiamo a investire in opportunità ad alto potenziale, in particolare in BioSteel e sviluppando ulteriormente il nostro ecosistema di THC negli Stati Uniti, che riteniamo rimanga significativamente sottovalutato dal mercato”. La società ha affermato che prevede di realizzare un profitto nel 2024, escludendo alcuni investimenti. LEGGI TUTTO

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    Marvell, primo trimestre batte attese grazie a domanda in cloud e 5G

    (Teleborsa) – Marvell Technology, azienda statunitense che vende una vasta gamma di chip e prodotti hardware, ha registrato ricavi netti pari a 1,447 miliardi di dollari primo trimestre dell’anno fiscale 2023 (terminato il 30 aprile 2022), in aumento del 74% rispetto allo stesso periodo del 2021. L’utile netto rettificato è stato di 448 milioni di dollari, o 0,52 dollari per azione. Il cash flow from operations è stato di 194,8 milioni di dollari. Gli analisti, secondo dati Refinitv, si aspettavano un profitto di 0,51 dollari per azione su un fatturato di 1,427 miliardi di dollari.”Stiamo lavorando affinché la crescita continui nel secondo trimestre, prevedendo che i ricavi crescano del 5% in sequenza e del 41% anno su anno – ha affermato il CEO Matt Murphy – Con l’88% dei nostri ricavi complessivi derivato dall’infrastruttura dei dati, siamo fiduciosi che i nostri driver secolari di crescita nel cloud, nel 5G e nelle auto continueranno a favorire una crescita sostenibile a lungo termine”. LEGGI TUTTO

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    Bonomi al giro di boa cita Dante

    (Teleborsa) – “Nel mezzo del cammin del mio mandato, mi ritrovai per una selva oscura… Con enorme rispetto per Dante Alighieri abuso dell’incipit della sua Divina Commedia, perché mi pare si presti bene a descrivere la situazione in cui ci troviamo”. Con queste parole il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, apre la relazione all’assemblea privata degli industriali. “Ho fortemente voluto questa nostra Assemblea privata in presenza e senza collegamenti digitali, perché essa coincide con l’esatta metà del mio mandato, ed è dunque – sottolinea – l’occasione per capire meglio che cosa abbiamo dovuto affrontare negli ultimi due anni, come lo abbiamo fatto, e come indirizzare il nostro operato nel biennio a venire”. “Non abbiamo mai diminuito la nostra costante e appassionata ricerca di incalzare istituzioni e partiti nella scelta delle misure e delle riforme più adeguate non solo per dare immediata risposta alle emergenze, ma per sbloccare dalle fondamenta i troppi colli di bottiglia che da decenni hanno inchiodato l’Italia a bassa crescita, produttività stagnante, e allarmante estensione della povertà”, dice Bonomi. “La nostra forza di sintesi, la nostra responsabilità comune verso ogni singolo associato, vive e viene percepita come vitale se nei momenti difficili sa esprimerla con forza, la sua unità e coesione”, aggiunge. “E’ capitato, talvolta, che io non la avvertissiintorno a me, questa determinazione a battersi”. E dice: “Non ci può essere spazio per alcun collateralismo politico e partitico. In alcune parti d’Italia, a un occhio attento, le imprese sono troppo vicine a questo o quel sistema di potere politico. Dobbiamo tutti guardarcene come da un contagio pericoloso” Per il leader di Confindustria, Bonomi naufraga la prospettiva “di affrontare la ripresa italiana attraverso un grande patto per l’Italia, pubblico e privato, imprese e sindacati, tutti insieme”, come aveva proposto. “I partiti preferiscono rapporti bilaterali con il Presidente del Consiglio” ed “una parte del sindacato ha sempre risposto che avrebbe solo parlato con il Governo, e non certocon noi”. Infine, una denuncia: “Una parte del sindacato ha sempre risposto che avrebbe solo parlato con il Governo, e non certo con noi: disconoscendo ogni possibilità di uno scambio di comune convergenza tra produttività e salari, nuove politiche attive del lavoro e nuovi ammortizzatori volti alla formazione e non più meri sussidi”. Per Bonomi, quello di una parte del sindacato è un “atteggiamento che il ministro Orlando ha del resto sempre incoraggiato, avendo a propria volta la stessa visione per cui il lavoro non va delegato alle parti sociali ma è la politica che lo decide, spesso ideologica”. LEGGI TUTTO

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    Ulta Beauty, primo trimestre oltre le attese grazie a minori restrizioni Covid

    (Teleborsa) – Ulta Beauty, il più grande rivenditore di prodotti di bellezza degli Stati Uniti, ha registrato vendite nette in aumento del 21% a 2,3 miliardi di dollari nel primo trimestre dell’anno fiscale 2022 (terminato il 30 aprile 2022), grazie al minor numero di restrizioni Covid-19 rispetto al primo trimestre dell’anno fiscale 2021. Le vendite comparabili sono aumentate del 18%, trainate da un aumento del 10% delle transazioni e da un aumento dello scontrino medio del 7,3%.L’utile lordo è aumentato a 941 milioni di dollari rispetto ai 753,8 milioni di dollari del primo trimestre dell’anno fiscale 2021. L’utile netto è aumentato a 331,4 milioni di dollari rispetto ai 230,3 milioni di dollari del primo trimestre dell’anno fiscale 2021. Ulta Beauty ha registrato un utile rettificato di 6,30 dollari per azione. Gli analisti, secondo dati Refinitiv, si aspettavano un profitto di 4,46 dollari per azione su un fatturato di 2,12 miliardi di dollari. La società ha anche comunicato una guidance per l’intero anno migliore delle attese.”Il team di Ulta Beauty ha ottenuto risultati eccezionali nel primo trimestre, con una crescita delle vendite e degli utili migliore del previsto, supportata da una crescita delle vendite comparabile a due cifre in tutte le principali categorie – ha affermato il CEO Dave Kimbell – La solida esecuzione delle nostre strategie, unita alla forte domanda dei clienti, ha alimentato la nostra performance finanziaria e il continuo aumento delle quote di mercato”. LEGGI TUTTO

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    Scioperi, l'Autorità di Garanzia: adeguare sanzioni per organizzazioni sindacali e datori di lavoro

    (Teleborsa) – Dopo la fase più acuta della pandemia che aveva condizionato l’erogazione dei servizi pubblici essenziali, il 2021 si è caratterizzato per la ripresa delle attività produttive e di un graduale aumento della conflittualità. In particolare, lo scorso anno si sono registrati 1.009 scioperi rispetto alle 894 astensioni del 2020. A sottolinearlo è stato il presidente dell’Autorità di Garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali, Giuseppe Santoro-Passarelli, nel corso della relazione annuale presentata alla Camera. “Nel periodo più critico dell’emergenza (marzo-aprile 2020, ndr) – ha dichiarato – la Commissione ha introdotto una moratoria generale degli scioperi. Il dato globale fotografa la propensione al conflitto nel settore dei servizi pubblici essenziali, nella sua ampia declinazione. Si tratta, dunque, dalla somma aritmetica di tutte le astensioni (generali, nazionali, locali, settoriali, delle prestazioni straordinarie e accessorie), distribuite in tutto il Paese”. Nello specifico, la commissione è intervenuta su 272 proclamazioni di sciopero con indicazioni preventive per segnalare delle irregolarità.”Queste indicazioni – ha affermato Santoro-Passarelli – hanno avuto un riscontro pari al 97%, con la revoca o l’adeguamento da parte dei soggetti proclamanti, tanto che la Commissione ha aperto formale procedimento di valutazione del comportamento su 13 scioperi, la cui effettuazione è stata ritenuta irregolare”. A seguito di questo elevato riscontro degli interventi preventivi “si può dire che quasi tutte le astensioni dal servizio siano state effettuate nel rispetto delle regole – ha aggiunto il presidente dell’Authority – e, dunque, con il bilanciamento con diritti costituzionali dei cittadini utenti”. “Non solo, con la mancata attuazione di scioperi illegittimi si è anche evitato al Paese un impatto economico che dallo sciopero deriva sulle attività produttive. Certamente, i dati dimostrano come il settore dei servizi pubblici essenziali rimanga ancora interessato da un numero rilevante di scioperi, seppur inferiore a quello degli anni precedenti alla pandemia: nel 2019 ne furono effettuati 1.462”.Santoro-Passarelli ha quindi affermato di ritenere “opportuno” un rafforzamento del ruolo dell’Autorità di Garanzia e ha sollecitato “un adeguamento degli importi delle sanzioni per le organizzazioni sindacali e per i datori di lavoro”. Il presidente ha ricordato che attualmente le multe vanno da un minimo di 2.500 euro fino a un massimo di 50.000 euro, “seppur raddoppiabili nei casi di particolare gravità della condotta”. Si tratta di “una previsione oramai inadeguata per i grandi sindacati – ha spiegato – e può rivelarsi del tutto irrilevante per le amministrazioni e le grandi imprese. Per queste ultime si potrebbero ipotizzare anche forme di sanzioni alternative, quali la revoca della concessione del servizio pubblico, oppure, la perdita del profitto derivante dai costi corrisposti dagli utenti per l’utilizzo del servizio (per la proroga degli abbonamenti nel trasporto pubblico)”.In relazione alla legge 146 l’unico intervento di riforma risale ormai al 2000. “In oltre 20 anni – ha sottolineato – la fisionomia del conflitto collettivo ha subito dei cambiamenti e, probabilmente, qualche intervento di adeguamento da parte del legislatore sarebbe auspicabile. Mi limito qui a segnalare l’opportunità di un rafforzamento del ruolo dell’autorità di garanzia, da sviluppare sempre nel rispetto della sua indipendenza e autonomia, nella fase di composizione del conflitto”. LEGGI TUTTO

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    “Best in Media Communication 2022”, Fortune Italia ed Eikon Strategic Consulting premiano Terna

    (Teleborsa) – Terna è “Best in Media Communication 2022”. La società che gestisce la rete elettrica nazionale ha ricevuto la certificazione BIC – Best in media Communication, di Fortune Italia ed Eikon Strategic Consulting.Gli esperti – si legge nella motivazione – hanno premiato Terna “per un posizionamento reputazionale eccellente, un giudizio positivo dei giornalisti (soprattutto in relazione all’innovazione e alla chiarezza delle informazioni) e la capacità di comunicare in modo molto efficace e distintivo l’immagine di un’azienda solida e resiliente, impegnata nell’accelerazione del processo di transizione energetica e attenta alla valorizzazione dei territori”.”La comunicazione e la reputazione – spiega in una nota il gruppo guidato da Stefano Donnarumma – rappresentano strumenti privilegiati per attrarre e trattenere i migliori talenti da un lato e, dall’altro, per spiegare il ruolo fondamentale, che riveste Terna per il Paese, di regista e abilitatore di un sistema elettrico sempre più articolato, sostenibile e innovativo, in coerenza con gli obiettivi italiani e internazionali sul clima”.Le aziende con certificazione BIC sono valutate per chiarezza e qualità dei contenuti, accessibilità e completezza delle informazioni: tre aree della comunicazione certificate attraverso un metodo scientifico, trasparente e oggettivo. L’Index sviluppato da Eikon integra, infatti, 3 dimensioni chiave: la “reputation”, ossia il posizionamento della singola azienda nei media, ottenuto ponderando la visibilità dei singoli passaggi con il sentiment; il “media impact assessment”, che misura l’efficacia della comunicazione (impatto dei comunicati stampa, peso di interviste e dichiarazioni, gestione dei flussi in caso di crisi e il social media engagement dei canali aziendali); il “media poll”, risultato di una survey a cui hanno risposto i giornalisti dell’area di appartenenza dell’azienda in valutazione per esaminare la qualità dei contenuti e delle relazioni. LEGGI TUTTO