Maggio 2022

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    Fidia, maggioranza creditori approva proposta concordato preventivo

    (Teleborsa) – Fidia ha comunicato che la proposta di concordato preventivo in continuità aziendale formulata dalla società è stata approvata con una maggioranza pari al 74,21% dei crediti ammessi al voto – che, nella loro totalità, ammontano a 10.614.322,68 euro – e dalla maggioranza di tutte le classi previste ammesse al voto. Sono stati ammessi al voto creditori per un importo complessivo di 14.302.586,71 euro.La sezione fallimentare del tribunale di Ivrea ha fissato per il 22 giugno l’udienza in camera di consiglio per il giudizio di omologazione, ha aggiunto in una nota la società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore della progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi di fresatura. LEGGI TUTTO

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    Tesoro, il 27 maggio in asta 5 miliardi di BOT a sei mesi

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) ha annunciato l’emissione di BOT a sei mesi, scadenza 30/11/2022, per un ammontare di 5 miliardi di euro, in asta venerdì 27 maggio. La data di regolamento è il 31 maggio.Il 31 maggio, si legge nella nota del MEF, sono in scadenza BOT a sei mesi per un ammontare di 5,125 miliardi di euro. In circolazione al 13 maggio c’erano 28,060 miliardi di euro di BOT a sei mesi e 82,997 miliardi di BOT a 12 mesi, per un totale di 111,058 miliardi. LEGGI TUTTO

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    Campari, informativa su acquisto azioni proprie

    (Teleborsa) – Campari, nell’ambito della vigente autorizzazione all’acquisto di azioni proprie da destinare al servizio dei piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, deliberata dall’Assemblea degli Azionisti del 12 aprile 2022, ha comunicato di aver acquistato, dal 16 al 20 maggio 2022, complessivamente 242.690 azioni proprie al prezzo medio di 9,9009 euro per azione per un controvalore pari a 2.402.856,29 euro.A Milano, oggi, seduta negativa per l’azienda attiva nel settore beverage che perde terreno, mostrando una discesa del 2,21%. LEGGI TUTTO

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    SCM SIM, risultato negativo di 291 mila euro in 1° trimestre 2022

    (Teleborsa) – Solutions Capital Management SIM (SCM SIM), quotata sul mercato Euronext Growth Milan, ha chiuso il primo trimestre del 2022 con un risultato negativo di 291 mila euro, rispetto al risultato positivo di 13 mila euro al 31 marzo 2021. Al 31 marzo 2022 l’Asset Under Management è pari a 913 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 959 milioni di euro registrati al 30 dicembre 2021, soprattutto per effetto delle performance negative dei mercati.Nei primi 3 mesi del 2022 le commissioni attive sono risultate pari a 1,31 milioni di euro, in crescita del 53% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sulle attività core; SCM SIM ha realizzato variazioni positive delle commissioni attive nell’ambito della distribuzione di prodotti assicurativi (+77%), dei servizi di consulenza (+51%) e delle gestioni patrimoniali, nel cui comparto si osserva un incremento del 38%. Manca l’apporto delle commissioni di performance per evidenti motivi di mercato, che determina una contrazione del totale dei ricavi del 15%.Le commissioni passive sono pari a 589 mila euro e registrano una crescita dell’11% rispetto al primo trimestre del 2021, a causa della diversa composizione del fatturato. Il margine di intermediazione si attesta a 711 mila euro, in diminuzione del 29% rispetto al 31 marzo del 2021. La società detiene un ammontare di fondi propri pari a 1,7 milioni di euro, superiore rispetto a quanto previsto (1 milione di euro) dal nuovo quadro regolamentare europeo sulle imprese d’investimento. LEGGI TUTTO

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    Trasporti, Giuricin: “DDL concorrenza rischia di diventare anti-concorrenza”

    (Teleborsa) – “C’è il rischio di tornare indietro nel processo di riforma di liberalizzazione del trasporto bus a media e lunga percorrenza voluta dal governo Draghi. Molte resistenze si stanno levando da alcuni operatori locali”. Questo l’allarme lanciato da Andrea Giuricin, economista dei Trasporti, ricercatore presso l’Università di Milano Bicocca. “Il trasporto bus a media e lunga percorrenza – spiega Giuricin – ha visto una forte crescita della competizione negli ultimi anni. Questa liberalizzazione, come successo in altri settori, ha portato benefici ai consumatori che hanno potuto beneficiare sia di prezzi più vantaggiosi, ma soprattutto di un incremento dell’offerta. Alcuni mesi fa, il Governo Draghi ha intrapreso una riforma su questi servizi che di fatto ha spinto verso una completa liberalizzazione che permette di ampliare la concorrenza e di avere sempre più servizi per i cittadini che devono spostarsi da un punto all’altro d’Italia. Quest’offerta di bus a media e lunga percorrenza è rilevante perché permette di creare un servizio che raggiunge punti non ben serviti dal settore ferroviario e che di fatto migliora la connettività del territorio italiano, proprio con servizi intermodali con l’alta velocità ferroviaria. Nella norma introdotta dal governo Draghi, si sono fatti dei passi rilevanti per una completa liberalizzazione, seguendo anche il parere 2 del 2017 dell’Autorità di regolazione dei Trasporti che aveva indicato la strada migliore per portare i benefici ai consumatori e i punti chiave per una riforma del settore. Uno dei punti chiave è relativo ai servizi interregionali e all’introduzione della possibilità di vendere biglietti tra le fermate intermedie nella stessa regione. Questa limitazione non esiste negli altri ambiti di trasporto come, per esempio, nel settore ferroviario alta velocità, dove gli operatori ferroviari hanno aggiunto nel corso del tempo delle fermate intermedie regionali, aumentando la connettività dei diversi territori e aumentando la scelta per i viaggiatori”.Per l’economista “la liberalizzazione compiuta dal governo Draghi è estremamente rilevante perché introduce il criterio di distanza per il servizio minimo di media e lunga percorrenza, ma lascia la libertà agli operatori di meglio servire il territorio nazionale, anche con le fermate all’interno della stessa regione. In questo modo, – spiega Giuricin – i consumatori hanno un incremento dell’offerta, senza oltretutto costare nulla al contribuente. C’è da ricordare che il settore del trasporto pubblico, al contrario di quello a media e lunga percorrenza, continua a ricevere finanziamenti pubblici rilevanti, senza che vi sia mai stata una seria liberalizzazione del settore”.In tale scenario – evidenzia l’economista – “la richiesta di diversi operatori locali e di associazioni di categoria di tornare indietro rispetto alla liberalizzazione del governo Draghi, a distanza di pochi mesi, dimostra che la strada per le riforme è davvero molto complessa in Italia.Si potrebbe paradossalmente – prosegue Giuricin – arrivare al punto che proprio nel processo di modifica del DDL concorrenza o nei decreti ministeriali attuativi vengano introdotte norme contro la liberalizzazione del settore dei trasporti bus a media lunga percorrenza introdotte dallo stesso governo Draghi. È chiaro che tutto questo – conclude l’economista – avrebbe un impatto rilevante sul settore, ma soprattutto sui consumatori che vedrebbero diminuire l’offerta e che vedrebbero diminuire la propria possibilità di scelta”. LEGGI TUTTO

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    Autogrill, attività in Russia sono in corso di dismissione

    (Teleborsa) – Autogrill, società quotata su Euronext Milan e attiva nei servizi di ristorazione per chi viaggia, ha affermato che le sue attività in Russia sono “in corso di dismissione”. Lo si legge nelle risposte a un socio pubblicate in vista dell’assemblea del 26 maggio. A un quesito che chiedeva se il gruppo avesse conti correnti in paesi ad alto rischio extra euro, la società ha risposto: “La società HMSHost Russia LLC detiene un conto corrente in rubli presso una banca russa controllata da Banca Intesa, il cui saldo a fine anno 2021 risulta di poco superiore ai 2 milioni di controvalore in euro”. Il 10 marzo Autogrill aveva definito l’esposizione alla Russia come “irrilevante”, termine ripetuto anche nelle risposte al socio. Il gruppo italiano era entrato in Russia nel 2013 grazie a partnership con Novikov Group e Ginza Project, operatori leader nel mercato della ristorazione russo. LEGGI TUTTO

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    Casta Diva, +25% in borsa dopo nuovo piano e buyback

    (Teleborsa) – Seduta a protagonista a Piazza Affari per Casta Diva Group, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva a livello internazionale nel settore dei contenuti digitali e dal vivo. Il titolo ha chiuso la seduta con un rialzo del 25,71% a quota 0,489 euro per azione, pari anche al massimo di seduta. A fare da assist al titolo è il nuovo piano industriale 2022-2024, diffuso ieri sera a mercati chiusi, e l’avvio dell’acquisto di azioni proprie fino ad un numero complessivamente non superiore al 10% del capitale sociale della società, da effettuarsi entro il 15 novembre 2023.Il controvalore odierno è stato di 498.727,50 euro, i contratti scambiati 133 e le azioni passate di mano 1.107.500. Il titolo è in rialzo del 56,7% nell’ultimo mese e del 41,3% da inizio 2022, ma si mantiene ben al di sotto del prezzo a cui è sbarcato a Piazza Affari nel luglio 2014.(Foto: © Simona Flamigni | 123RF) LEGGI TUTTO

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    ILLA, dal 25 maggio niente ordini senza limite di prezzo

    (Teleborsa) – Borsa Italiana ha comunicato che da mercoledì 25 maggio 2022 e fino a successiva comunicazione sulle azioni ordinarie Illa, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella produzione e commercializzazione di pentolame in alluminio con rivestimento antiaderente, non sarà consentita l’immissione di ordini senza limite di prezzo. Pertanto le azioni Illa verranno negoziate nel settore AI1X del segmento MA1 della piattaforma Millennium.Illa ha archiviato la sessione odierna con un guadagno del 6% a quota 0,053 euro per azione. Il titolo è in ribasso del 57% nell’ultimo mese e dell’82% da inizio anno. LEGGI TUTTO