Maggio 2022

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    Il TAR del Lazio sospende l'OPA di Sparkasse su Civibank

    (Teleborsa) – La Presidente della Sezione II-quater del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per il Lazio ha deciso di accogliere la richiesta di sospensione provvisoria dell’OPA promossa da Sparkasse su CiviBank fino alla decisione della Seconda Sezione Quater del TAR alla quale è stata assegnata la trattazione del ricorso promosso da CiviBank. Il provvedimento, di natura tecnica, non comporta alcuna valutazione sul merito. Vista la sua brevità (solo sei giorni), dovrebbe essere finalizzato unicamente a consentire la trattazione collegiale dell’istanza cautelare di CiviBank.Sparkasse ha affermato di confidare che il ricorso sarà rigettato in quanto inammissibile ed infondato (come ritenuto anche da Consob e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze) e che il provvedimento del TAR abbia solo l’effetto di aver rimandato la chiusura dell’OPA.”La decisione di oggi non rappresenta una valutazione sull’ammissibilità o fondatezza del ricorso, ma solo una misura cautelare, che in quanto tale è provvisoria – ha commentato il presidente di Sparkasse, Gerhard Brandstatter – Continuiamo a ritenere infondate le ragioni di CiviBank e crediamo ancora una volta che tutto ciò stia solo creando danni alla banca e disagi agli azionisti”. “Quando si tratterà di entrare nell’esame della questione apparirà chiaro che quanto promosso da CiviBank non ha senso e si rivelerà essere stata un’inutile perdita di tempo per tutti”, ha aggiunto l’amministratore delegato e direttore generale Nicola Calabrò. LEGGI TUTTO

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    L'S&P 500 entra in “bear market” con un calo del 20% dal record

    (Teleborsa) – L’S&P 500, l’indice azionario più seguito al mondo, è ufficialmente entrato in “bear market” (ovvero mercato orso), una fase contraddistinta da una progressiva diminuzione dei prezzi degli asset finanziari e da aspettative pessimistiche. L’S&P 500 è in calo del 20% dal record raggiunto il 3 gennaio 2022, soglia che è generalmente associata con un bear market. I mercati ribassisti orso possono essere ciclici o a lungo termine, con i primi che durano diverse settimane o un paio di mesi e i secondi che possono durare diversi anni o addirittura decenni. Il calo dell’S&P 500 non ha solo causato un bear market, ma fa anche parte di una serie di sette settimane di ribassi, la striscia più lunga dallo scoppio della bolla delle dot-com nel 2001.Le cause di un mercato ribassista possono variare, ma in genere sono un’economia debole o in rallentamento o lenta, bolle di mercato, pandemie, guerre, crisi geopolitiche, drastici cambiamenti di paradigma nell’economia. Il bear market più recente dell’S&P 500 è stato quello che si è verificato all’inizio della pandemia, con i crolli di mercato di inizio marzo 2020, quando ci è resi conto che il coronavirus stava diventando un problema di portata mondiale con significativi effetti sull’economia. In precedenza, l’ultimo mercato ribassista prolungato negli Stati Uniti si è verificato tra il 2007 e il 2009, durante la crisi finanziaria, e durò per circa 17 mesi. L’S&P 500 arrivò a perdere il 50% del suo valore durante quel periodo.Il bear market odierno arriva in un periodo in cui gli Stati Uniti (e non solo) stanno affrontando grandi pressioni inflazionistiche, aggravati da un aumento dei prezzi dell’energia stimolato dalla guerra in Ucraina-Russia. L’impennata dell’inflazione sta portando le banche centrali di tutto il mondo a un’aggressiva stretta monetaria, che potrebbe far deragliare la ripresa globale e portare in recessione diversi paesi.”Le azioni hanno ancora un prezzo generoso e la psicologia che le ha spinte al rialzo per un decennio è diventata negativa – ha scritto George Ball, presidente della società di investimento Sanders Morris Harris – Il mercato ribassista medio dura un anno (338 giorni, più precisamente). Questa flessione è durata solo per un terzo di quella, quindi probabilmente ha più spazio al ribasso per correre, anche se punteggiata da rialzi intermedi”. All’inizio, le vendite si erano concentrate su titoli growth e tecnologici, ma poi il sell-off si è allargato ad altre parti del mercato (con pochissime eccezioni, come il comparto energia).Dal 1929, l’S&P 500 è entrato in un mercato ribassista 17 volte, incluso quello iniziato in queste ore, secondo i dati di CFRA Research. Il periodo più lungo è durato 998 giorni, da settembre 1929 a giugno 1932, mentre il mercato ribassista più lungo in tempi recenti è stato di 929 giorni da marzo 2000 a ottobre 2002. Il periodo più breve, di soli 33 giorni, è stato l’ultimo che si è verificato: dal 19 febbraio 2020 al 23 marzo 2020. In media, i mercati ribassisti provocano un calo di circa il 38%, sebbene dal 1946 la perdita media sia inferiore al 33%. Con il passare dei decenni sono anche diventati meno frequenti: ce ne sono stati solo cinque dal 1990. LEGGI TUTTO

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    Equo compenso, De Lise (commercialisti): rischio 'tsunami' su professioni

    (Teleborsa) – “La legge sull’equo compenso, così com’è strutturata, potrebbe provocare un ‘effetto tsunami’ sul mondo delle professioni. Come associazione sindacale dei dottori commercialisti, siamo in linea con quanto sostenuto dal senatore Tommaso Nannicini (presidente della Bicamerale sugli Enti di previdenza) e da Stefano Distilli (numero uno della Cassa di previdenza dei dottori commercialisti): con le attuali regole, soprattutto quelle legate all’aspetto sanzionatorio e all’assenza di ogni tutela o esclusiva rispetto alle nostre attività, l’equo compenso rischia di provocare nei prossimi anni una fuga di iscritti dagli ordini professionali e il conseguente crollo della sostenibilità della previdenza ordinistica”. Lo afferma Matteo De Lise, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.”Chiediamo che la legge venga opportunamente modificata, magari ascoltando anche il parere del mondo delle professioni, a tutela stessa degli ordini e della previdenza di decine di migliaia di professionisti”, ha aggiunto il leader dell’Ungdcec. LEGGI TUTTO

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    Lindbergh, riorganizzazione con passaggio asset tecnologici a capogruppo

    (Teleborsa) – Il CdA di Lindbergh, gruppo quotato da dicembre 2021 su Euronext Growth Milan e attivo nell’offerta di servizi, prodotti e soluzioni di logistica, ha approvato il progetto di riorganizzazione del gruppo, con lo scopo di razionalizzare e semplificare le attività amministrative e organizzative. La riorganizzazione riguarda l’emittente Lindbergh S.p.A. e la società Lindteq S.r.l., controllata al 95% da Lindbergh S.p.A., che detiene gli asset tecnologici del gruppo, in particolare la piattaforma tecnologica T-Linq utilizzata dai tecnici fruitori delle prestazioni, attraverso la quale vengono erogati i servizi in Italia e in Francia.L’operazione di riorganizzazione prevede che tutti gli asset tecnologici di Lindteq vengano incorporati nella società capogruppo Lindbergh S.p.A. attraverso una vendita infragruppo del valore di 1.200.000 euro, da effettuarsi entro il 31 maggio 2022. La valorizzazione è stata fatta sulla base delle evidenze contabili di Lindteq S.r.l. e rispecchia il valore dei singoli asset, spiega una nota. È prevista poi la messa in liquidazione volontaria della controllata Lindteq S.r.l. entro il 30 giugno 2022. L’operazione non prevede un’uscita di liquidità dal gruppo in quanto tutti i crediti e debiti infragruppo saranno compensati per arrivare ad una successiva messa in liquidazione di Lindteq, senza effetti economico finanziari. LEGGI TUTTO

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    Prismi, dal 23 maggio niente ordini senza limite di prezzo

    (Teleborsa) – Borsa Italiana ha comunicato che da lunedì 23 maggio 2022 e fino a successiva comunicazione sulle azioni ordinarie Prismi, società quotata su Euronext Growth Milan e operante nel settore web e digital marketing, non sarà consentita l’immissione di ordini senza limite di prezzo. Pertanto le azioni Prismi verranno negoziate nel settore AI1X del segmento MA1 della piattaforma Millennium.Prismi ha archiviato la sessione odierna con un guadagno del 13,87% a quota 0,312 euro per azione. Il titolo è in rialzo del 16% nell’ultimo mese (con la maggior parte del progresso messo a segno da martedì 17 maggio) e in ribasso del 52% da inizio anno. LEGGI TUTTO

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    Gas Plus taglia outlook sull'utile dopo decreto extra-profitti

    (Teleborsa) – Gas Plus, gruppo quotato su Euronext Milan e quarto produttore italiano di gas naturale, ha confermato la previsione di un EBITDA consolidato a fine 2022 in significativa crescita rispetto al 2021, mentre ha rivisto al ribasso la stima sul risultato netto. Ora questa voce è attesa “in contenuta perdita”, mentre il 13 aprile la società aveva detto di aspettarsi un “risultato netto di segno positivo a base annuale”. La revisione dell’outlook arriva dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge 17 maggio 2022 e della legge di conversione, approvata in via definitiva, del Decreto Legge 21 marzo 2021.Gas Plus ha rivisto al ribasso il suo outlook sull’utile a causa della nuova misura del “contributo straordinario contro il caro bollette” – in aumento dal 10 per cento al 25 per cento – e delle relative modalità di determinazione – inidonee a correlare l’entità del contributo all’effettivo conseguimento di profitti in un determinato periodo.La società sottolinea che non sono “previsti profitti tali da poter assorbire interamente l’entità del suddetto contributo”. Gas Plus aggiunge che “detto risultato potrà mutare, in particolare, a fronte di un’accelerazione dei tempi di avvio in produzione dei giacimenti del progetto Midia in Romania”. LEGGI TUTTO

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    Sacbo, sito Aeroporto di Milano Bergamo non disponibile ma attività scalo regolare

    (Teleborsa) – Sacbo comunica che il sito web dell’Aeroporto di Milano Bergamo non è disponibile. “Tale disservizio – spiega Sacbo in una nota – non comporta ripercussioni sui sistemi operativi di scalo che garantiscono il regolare svolgimento dell’attività operativa. L’informativa sui voli in partenza e in arrivo funziona correttamente all’interno dell’aerostazione”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street torna a scendere in una seduta volatile

    (Teleborsa) – Dopo un avvio positivo, anche quella odierna si è velocemente trasformata in una “giornata no” per la Borsa USA, in flessione dell’1,10% sul Dow Jones, proseguendo la serie di tre ribassi consecutivi iniziata mercoledì scorso, e con vendite diffuse sull’S&P-500, che continua la giornata a 3.850 punti (-1,35%). L’S&P 500 è diretto verso il suo settimo calo settimanale, che la renderebbe la serie negativa più lunga dalla bolla dotcom. Pessimo il Nasdaq 100 (-1,93%); con analoga direzione, variazioni negative per l’S&P 100 (-1,26%).Scivolano sul listino americano S&P 500 tutti i settori. Nel listino, i settori beni di consumo secondari (-3,02%), beni industriali (-2,00%) e informatica (-1,63%) sono tra i più venduti.Con riguardo a chi ha diffuso le trimestrali, sprofonda Deere (con le pressioni supply-chain che stanno incidendo sulla produzione) e vola Palo Alto Networks (dopo che ha nuovamente alzato la guidance, in scia a un trimestre postivo). Sale Foot Locker, che ha stimato di raggiungere la fascia alta della guidance 2022.In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Merck (+1,22%), Cisco Systems (+0,64%), Amgen (+0,55%) e Johnson & Johnson (+0,55%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Boeing, che prosegue le contrattazioni a -6,36%.Crolla Caterpillar, con una flessione del 4,29%.Vendite a piene mani su Intel, che soffre un decremento del 2,70%.Pessima performance per Home Depot, che registra un ribasso del 2,20%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Palo Alto Networks (+7,50%), Crowdstrike Holdings (+3,13%), Zscaler (+2,64%) e Biogen (+1,60%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Ross Stores, che ottiene -23,94%.Sessione nera per Tesla Motors, che lascia sul tappeto una perdita del 7,77%.In perdita Dollar Tree, che scende del 7,00%.Pesante Lucid, che segna una discesa di ben -6,77 punti percentuali.Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull’andamento dei mercati USA:Martedì 24/05/202215:45 USA: PMI composito (preced. 55,1 punti)15:45 USA: PMI manifatturiero (preced. 59,2 punti)15:45 USA: PMI servizi (preced. 55,6 punti)16:00 USA: Vendita case nuove, mensile (preced. -8,6%). LEGGI TUTTO