Maggio 2022

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    Regno Unito, produzione industriale marzo sotto attese

    (Teleborsa) – Peggio delle attese la produzione industriale del Regno Unito a marzo, mentre è migliore del consensus la produzione manifatturiera, seppur negativa.Gli ultimi dati diffusi dall’Istituto Nazionale di Statistica della Gran Bretagna (ONS) segnalano che l’indice della produzione industriale ha registrato, nel terzo mese dell’anno, un decremento dello 0,2% su base mensile rispetto al -0,6% del mese precedente e al +0,1% atteso dagli analisti. Il dato tendenziale registra un aumento dello 0,7% dopo il +2,1% di febbraio, e superiore al +0,5% del consensus. La produzione manifatturiera, su base mensile, registra un -0,2% a fronte del -0,5% atteso e al -0,4% di febbraio. La variazione annua registra un +1,9%, (+2,3% le stime) dopo il +3,6% precedente. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 12 maggio 2022

    (Teleborsa) – Giovedì 12/05/202201:50 Giappone: Partite correnti (atteso 1.752,3 Mld ¥; preced. 1.648,3 Mld ¥)08:00 Regno Unito: Bilancia commerciale beni (atteso -18,5 Mld £; preced. -20,59 Mld £)08:00 Regno Unito: PIL, trimestrale (atteso 1%; preced. 1,3%)08:00 Regno Unito: Produzione industriale, mensile (atteso 0,1%; preced. -0,6%)08:00 Regno Unito: Produzione industriale, annuale (atteso 0,5%; preced. 1,6%)14:30 USA: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,5%; preced. 1,4%)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 195K unità; preced. 200K unità)14:30 USA: Prezzi produzione, annuale (atteso 10,7%; preced. 11,2%)16:30 USA: Stoccaggi gas, settimanale (atteso 79 Mld piedi cubi; preced. 77 Mld piedi cubi) LEGGI TUTTO

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    Giappone, cala surplus partite correnti a marzo

    (Teleborsa) – La bilancia dei pagamenti del Giappone si chiude in avanzo nel mese di marzo 2022.Secondo il Ministero delle Finanze giapponese (MOF), il surplus delle partite correnti si è attestato a 1.264,4 miliardi di yen, rispetto ai +1.648,3 miliardi del mese precedente (-22,3%) ed ai +1.626,7 miliardi dello stesso mese del 2021. Le stime degli analisti erano per un surplus di 1.750 miliardi di yen.La bilancia commerciale di beni e servizi chiude con un deficit di 644,6 miliardi di yen, contro il passivo di 380 miliardi di febbraio e il rosso di 668,3 miliardi dell’anno prima, a fronte di un aumento delle esportazioni a 8.549,5 miliardi di yen (+25,1%) e di una crescita delle importazioni a 8.714,6 miliardi (+35%). LEGGI TUTTO

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    Rinnovabili, Cingolani: accelerazione importante su autorizzazioni

    (Teleborsa) – Sulle autorizzazioni per l’energia rinnovabile c’è stata negli ultimi mesi una “accelerazione importante”. Lo ha sottolineato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani al Question time. “In particolare dall’inizio del 2022, la commissione Via-Vas ha processato progetti per 1060 Mgw di energie rinnovabili. Dal suo insediamento nel maggio del 2020 sono arrivate 688 istanze sottoposte a vario titolo al suo esame e ne sono state concluse 170, nel periodo 2013-109 sono pervenute 244 istanze e ne sono state concluse 155. Quindi sulla via convenzionale c’è stata una accelerazione importante”, ha spiegato il ministro.”La commissione Via ha concluso nell’ultimo biennio un numero di valutazioni superiore a quello precedentemente svolto in 6 anni. Con riferimento alla commissione Via per il Pnrr-Pniec, quella nuova, a marzo 2022 risultano pervenuti 480 progetti per un totale di 9 GW complessivi e pur avendo avviato l’attività il 18 gennaio scorso, questa ha processato progetti per 2,5 Gw. Il lavoro svolto in 4 mesi è pari al triplo del lavoro svolto nell’anno precedente”. “Attenzione a evitare letture semplificative che sottitendono che tutti i progetti presentati siano ugualmente autorizzabili. La verità è che una parte non è autorizzabile perchè non è della qualità necessaria e un’altra parte, grande non è autorizzabile, perchè essendo sole e vento concentrati in alcune zone, tanti progetti si contendono lo stesso fazzoletto di terra e di mare e quindi uno ne passa e altri no. Ciò nonostante vanno tutti valutati”, ha detto Cingolani in merito alle valutazioni di impatto ambientale.Per il piano dispiegamento della capacità rinnovabile serve una rete smart adeguata e un altrettanto adeguato sistema di accumuli. “Questo grandissimo incremento della potenza rinnovabile – ha detto – se non accompagnato da una smart grid di adeguato dimensionamento e da un sistema di accumulo di adeguato dimensionamento, rischia di essere inutile. Non basta. La strada è in salita ed e’ faticosa ma faremo di tutto per andare più veloci”. “Ad oggi, nonostante le richieste avanzate in sede di osservatorio Ilva dalla riunione del 9 marzo 2021, non risulta ancora trasmesso dai commissari di Ilva spa in amministrazione straordinaria un elenco degli interventi di natura ambientale ripristinatoria ancora da realizzare, esclusi gli interventi ex DPCM 29 settembre 2017, relativi alle prescrizioni Aia, e non è allo stato possibile determinare quale sia il reale fabbisogno economico necessario alla realizzazione degli interventi per la messa in sicurezza e bonifica del sito produttivo ex Ilva e dei territori limitrofi”, ha detto rispondendo a una domanda sullo stato di avanzamento della bonifica dell’ex Ilva. “Prima di venire a conferire, mi sono sentito con alcuni dei rappresentanti mi hanno detto di avere adesso delle stime economiche precise di aver già presentato in una precedente audizione in qualche commissione. Io non le possiedo, me le manderanno, ne prenderemo visione e ne riparleremo a breve”, ha concluso il Ministro. LEGGI TUTTO

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    Consiglio UE, accordo su mandato a negoziare proposta stoccaggio comune gas

    (Teleborsa) – “È stato raggiunto oggi dal Consiglio Ue l’accordo sul mandato per i negoziati con il Parlamento europeo sulla proposta per lo stoccaggio comune del gas. Al fine di migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento nell’attuale contesto geopolitico, la proposta mira a garantire che le capacità di stoccaggio del gas nell’Ue siano riempite prima della prossima stagione invernale e possano essere condivise tra gli Stati membri in uno spirito di solidarietà. Il mandato è stato concordato dai rappresentanti degli Stati membri in seno al Coreper”. È quanto comunica il Consiglio Ue al termine della riunione degli ambasciatori dei 27. La presidenza del Consiglio Ue avvierà ora i negoziati con il Parlamento europeo, al fine di concordare rapidamente una versione finale del testo. Le due istituzioni adotteranno poi formalmente il regolamento.Nel dettaglio il mandato specifica le regole per lo stoccaggio sotterraneo del gas e le possibilità di conteggio degli stock di gas naturale liquefatto (Gnl), limitando gli obblighi a un determinato volume del consumo annuo di gas degli Stati membri negli ultimi cinque anni, al fine di evitare un impatto sproporzionato su alcuni Stati membri con una grande capacità di stoccaggio. Dal momento che non tutti gli Stati membri dispongono di strutture di stoccaggio sul proprio territorio, il mandato prevede che gli Stati membri senza strutture di stoccaggio avranno accesso alle riserve di stoccaggio del gas in altri Stati membri e dovranno condividere l’onere finanziario degli obblighi di riempimento.Gli Stati membri hanno inoltre concordato una certificazione obbligatoria per tutti i gestori dei sistemi di stoccaggio al fine di evitare potenziali rischi di influenza esterna sulle infrastrutture critiche di stoccaggio, che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza dell’approvvigionamento energetico o qualsiasi altro interesse essenziale per la sicurezza. Gli Stati membri hanno convenuto che gli obblighi di riempimento scadranno il 31 dicembre 2026. Infine, il mandato prevede la concessione di una deroga a Cipro, Malta e Irlanda fino a quando non saranno direttamente interconnesse con il sistema del gas di altri Stati membri. LEGGI TUTTO

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    Positiva la Borsa di Milano, allineata ai mercati europei

    (Teleborsa) – Tutte positive le principali Borse del Vecchio Continente. Si muove in buon rialzo il listino statunitense, dove l’S&P-500 segna un incremento dello 0,79%, nel giorno dell’atteso dato sui prezzi negli Stati Uniti, saliti più delle attese ma sotto i livelli del mese precedente.Sul mercato valutario, poco mosso l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,054. Segno più per l’oro, che mostra un aumento dello 0,80%. Sessione euforica per il greggio, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che mostra un balzo del 5,44%.Ottimo il livello dello spread, che scende fino a +190 punti base, con un calo di 11 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona al 2,90%.Tra i mercati del Vecchio Continente incandescente Francoforte, che vanta un incisivo incremento del 2,17%, bilancio decisamente positivo per Londra, che vanta un progresso dell’1,44%; in primo piano Parigi, che mostra un forte aumento del 2,50%. Sessione euforica per Piazza Affari, con il FTSE MIB che mostra in chiusura un balzo del 2,84%; sulla stessa linea, giornata brillante per il FTSE Italia All-Share, che termina a 25.868 punti.In Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,14 miliardi di euro, restando invariato rispetto alla seduta precedente; i volumi scambiati sono passati da 0,63 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,55 miliardi.Tra i best performers di Milano, in evidenza Unicredit (+10,79%), Banca Generali (+6,32%), CNH Industrial (+4,54%) e Banca Mediolanum (+4,51%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Recordati, che ha chiuso a -0,94%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Ferragamo (+10,08%), Brembo (+9,33%), Tod’s (+5,99%) e Mfe A (+5,98%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su GVS, che ha terminato le contrattazioni a -7,79%.In perdita Wiit, che scende del 2,84%.In rosso Datalogic, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,56%.Spicca la prestazione negativa di Maire Tecnimont, che scende dell’1,01%.Tra le grandezze macroeconomiche più importanti:Mercoledì 11/05/202203:30 Cina: Prezzi produzione, annuale (atteso 7,7%; preced. 8,3%)03:30 Cina: Prezzi consumo, annuale (atteso 1,8%; preced. 1,5%)08:00 Germania: Prezzi consumo, annuale (atteso 7,4%; preced. 7,3%)08:00 Germania: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,8%; preced. 2,5%)14:30 USA: Prezzi consumo, annuale (atteso 8,1%; preced. 8,5%). LEGGI TUTTO

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    Energia, ARERA: controlli con Gdf, recuperati oltre 18 milioni

    (Teleborsa) – Grazie ai controlli congiunti tra Guardia di Finanza e Arera nel 2021, dopo la frenata dovuta al Covid, torna a salire a 18,2 milioni di euro la cifra contestata per infrazioni ed evasione delle imprese, rafforzando i controlli documentali insieme con le ispezioni in loco.In particolare, spiega Arera “le contestazioni hanno riguardato gli sconti di prezzo a favore delle imprese energivore e il rispetto delle regole a difesa del consumatore da parte dei venditori di energia e gas, anche in vista della fine della tutela.Il protocollo, avviato nel 2003, costituisce un supporto essenziale alle attività di controllo dell’Autorità sia in termini di risorse sia di competenze economico-finanziarie. Nel complesso, sono state recuperate o contestate alle imprese somme per oltre 18 milioni di euro, la maggior parte delle quali legate a costi da riconoscere a vario titolo in tariffa. Poco meno di 2 milioni di euro invece le somme relative al corrispettivo di funzionamento dell’Autorità non versato. Riguardo l’energia elettrica e il gas sono state registrate criticità soprattutto per le bollette (tempistica, reclami), gli obblighi di pubblicazione e correttezza dei siti internet dei venditori e la determinazione del fuel mix (ossia la composizione media delle fonti pulite e fossili utilizzate per la produzione dell’energia elettrica venduta ai clienti).Riscontri invece positivi nella predisposizione delle schede di confrontabilità da fornire in fase di sottoscrizione del contratto e nella pubblicazione delle offerte sul Portale offerte ARERA. Focus anche sulle agevolazioni tariffarie concesse alle imprese energivore e sulla correttezza delle informazioni trasmesse all’Anagrafica operatori. Tra i controlli svolti congiuntamente nel 2021 con la Guardia di Finanza quelli sull’istruttoria Sogin, che si chiuderà il 31 luglio 2022, sul riconoscimento dei costi sostenuti per il Deposito Nazionale nucleare e il Parco Tecnologico e le spese per la definizione e la pubblicazione della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi). LEGGI TUTTO

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    Unicredit, sprint sul finale: +10%. Assist da rumors

    (Teleborsa) – Prepotente rialzo per Unicredit che archivia la sessione con una salita bruciante del 10,79% sui valori precedenti.La partenza è stata effervescente per il titolo che ha iniziato la sessione odierna a 8,65 Euro posizionandosi sopra il top della seduta precedente per poi ampliare la performance nel prosieguo della riunione e terminare in volata a 9,37, prossimo al valore più alto della seduta.Il titolo, già in gran spolvero sulla notizia dell’avvio del buyback da 1,6 miliardi, ha accelerato ulteriormente il passo nell’ultima mezz’ora di contrattazioni trovando assist da indiscrezioni stampa. Secondo rumors, infatti, la banca di piazza Gae Aulenti sarebbe in trattative preliminari per vendere la sua controllata russa dopo l’interesse manifestato da alcuni compratori. Ma pare che la vendita sia una delle opzioni, poiché sembra che UniCredit starebbe comunque considerando anche altre alternative per la sua controllata russa. In ogni caso l’intenzione della banca è valorizzare la partecipazione.Se si confronta l’andamento del titolo con l’indice FTSE MIB, su base settimanale, l’istituto di credito mantiene forza relativa positiva rispetto all’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale -2,2%, rispetto a -4,84% del principale indice della Borsa di Milano).Tecnicamente, Unicredit è in una fase di rafforzamento con area di resistenza vista a 9,82, mentre il supporto più immediato si intravede a 8,471. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 11,17.Gli investitori appaiono piuttosto nervosi e fortemente incerti sulle posizioni da assumere, visto che le decisioni di vendita e di acquisto si susseguono repentinamente portando la volatilità intraday a 2,742. Intensi gli scambi giornalieri pari a 45.175.568, superiori rispetto alla media mobile dei volumi ad un mese pari a 23.643.145. LEGGI TUTTO