Maggio 2022

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    Trasporti: Ansfisa ed Enea insieme per sicurezza, idrogeno e tecnologie innovative

    (Teleborsa) – Attività di studio, ricerca e monitoraggio per l’impiego dell’idrogeno (Fuel Cells), del GNL e Bio-GNL in ambito ferroviario, stradale e nei trasporti rapidi di massa. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato nei giorni scorsi dal direttore di Ansfisa, Domenico De Bartolomeo, e dal presidente dell’Enea, Gilberto Dialuce.”Ansfisa è già da tempo impegnata nello studio finalizzato a una nuova disciplina per la sicurezza della circolazione ferroviaria di particolari categorie di veicoli che utilizzeranno l’idrogeno – ha dichiarato De Bartolomeo –. Lo studio e la sperimentazione che possiamo portare avanti con Enea rappresenta una grande opportunità tecnico scientifica per capire come valorizzare questa innovazione, che è molto interessante sia per il settore stradale che per quello ferroviario in un’ottica di maggiore efficienza e sostenibilità”.”Enea opera nel contesto del Pnrr, offrendo supporto tecnico-scientifico ai diversi Ministeri titolari di azione, attraverso tecnologie, processi e soluzioni per la transizione energetica e la decarbonizzazione dei settori energia e trasporti – ha affermato Dialuce –. Questo accordo permetterà di svolgere attività congiunte di studio, ricerca, sperimentazione e monitoraggio per l’utilizzo dell’idrogeno nel trasporto ferroviario e stradale. Tra gli obiettivi vi è anche lo sviluppo di best practices, replicabili ed espandibili, per la corretta progettazione, realizzazione, installazione e utilizzo di impianti e processi legati alle tecnologie dell’idrogeno e dei suoi derivati e agli usi finali in ambito ferroviario e stradale, con particolare riguardo alle linee e infrastrutture individuate dal Pnrr e dal Pnc e dai decreti ministeriali di attuazione”.Nell’ambito della collaborazione sarà analizzato anche l’impatto delle strutture di rifornimento dell’idrogeno in ambito ferroviario e stradale. L’obiettivo generale dell’accordo è quello di mettere a sistema competenze e tecnologie, nell’ambito delle proprie attività specialistiche, per contribuire a sviluppare, realizzare e approntare regole e autorizzazioni necessarie alla messa a terra di progetti innovativi e migliorativi nel settore dei trasporti, dell’energia e della mobilità sostenibile, anche correlati all’utilizzo di fondi nazionali e comunitari, del Next Generation EU e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nel dettaglio, il gruppo di lavoro congiunto, istituito con la firma dell’accordo, si occuperà di approfondire l’uso dei nuovi carburanti in ambito ferroviario e stradale; di supportare la predisposizione della disciplina tecnica e procedurale per la sicurezza del trasporto ferroviario con treni alimentati a idrogeno e di contribuire allo sviluppo di nuove tecnologie. Sul fronte stradale, sono previsti approfondimenti per la riduzione delle emissioni per il trasporto pesante su gomma e l’individuazione di sistemi innovativi in grado di caratterizzare l’infrastruttura stradale esistente e pianificare la realizzazione di nuovi interventi, per valutare l’adeguatezza delle principali opere civili come ponti e gallerie, nonché definire normative, standard e procedure di sicurezza. Sotto la lente anche l’elettro-mobilità e la gestione delle reti elettriche di approvvigionamento e ricarica statiche e dinamiche. LEGGI TUTTO

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    Europa in rally assieme a Piazza Affari

    (Teleborsa) – Piazza Affari prosegue sostenuta assieme alle altre Borse europee, portando avanti il rimbalzo accennato questa mattina. Un rimbalzo di natura tecnica, visto che il sentiment resta pesantemente negativo, complice anche il buon esito dell’indice Zew e della produzione italiana. Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,055. L’Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,42%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) è sostanzialmente stabile su 102,2 dollari per barile.Sale lo spread, attestandosi a +197 punti base, con un incremento di 5 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,01%.Tra i mercati del Vecchio Continente Francoforte avanza dell’1,31%, piccoli passi in avanti per Londra, che segna un incremento marginale dello 0,63%, e si muove in territorio positivo Parigi, mostrando un incremento dello 0,82%.Giornata di guadagni per la Borsa di Milano, con il FTSE MIB, che mostra una plusvalenza dell’1,45%, spezzando la serie negativa iniziata mercoledì scorso; sulla stessa linea, giornata di guadagni per il FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 25.270 punti.In rialzo il FTSE Italia Mid Cap (+1,16%); sulla stessa linea, sale il FTSE Italia Star (+1,09%).Tra i best performers di Milano, in evidenza BPER (+9,46%), Unicredit (+5,21%), Banco BPM (+3,66%) e Inwit (+3,47%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Saipem, che prosegue le contrattazioni a -6,83%.Sensibili perdite per Leonardo, in calo del 4,33%.Sotto pressione DiaSorin, con un forte ribasso dell’1,40%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Mutuionline (+4,19%), Credem (+4,11%), MARR (+3,69%) e Alerion Clean Power (+3,31%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Ferragamo, che ottiene -3,37%.Soffre Antares Vision, che evidenzia una perdita dell’1,52%.Preda dei venditori Mfe A, con un decremento dell’1,51%.Si concentrano le vendite su Mfe B, che soffre un calo dell’1,46%. LEGGI TUTTO

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    Industria alimentare: a marzo aumento prezzi oltre il 10%

    (Teleborsa) – Corrono i prezzi dei prodotti agroalimentari che, secondo le rilevazioni sui prezzi pagati all’industria alimentare dalle Centrali di Acquisto della GDO sono aumentati del +2,1% nel mese di marzo per la media dei 46 prodotti alimentari maggiormente consumati, con una crescita che si porta al +10,9% rispetto a marzo 2021.L’indagine, condotta da Unioncamere con la collaborazione di BMTI e REF Ricerche, prospetta una ulteriore intensificazione dell’inflazione nel bimestre aprile-maggio, quando ci si attendono aumenti per la media dei 46 prodotti alimentari del +3,5% rispetto al bimestre precedente , trainato soprattutto dai prodotti derivati dei cereali, ed in particolar modo dalla pasta di semola (+6,6%) e dal pane (+6,5%) – attesi aumenti significativi anche per il burro (+5,6%) – e una crescita su base annua che potrebbe arrampicarsi sino al +12,7%.”In uno scenario che già presentava tensioni a causa di molteplici fattori (energetici, climatici e sanitari), lo scoppio della guerra in Ucraina ha ulteriormente spinto al rialzo i prezzi dei prodotti alimentari – sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea Prete – Una corsa che non accenna a rallentare, a svantaggio dei costi pagati dalle imprese e dei bilanci delle famiglie”. Tra i prodotti che a marzo hanno registrato variazioni rispetto al mese precedente spicca l’aumento del pollo fresco (+4,3%), a causa di un’offerta ridimensionata nei mesi scorsi dall’influenza aviaria e dall’aumento dei costi dei mangimi, e del burro (+3,8%), segnato dalla riduzione delle disponibilità a livello continentale. Diffusi ed elevati aumenti anche nei prodotti cerealicoli e derivati (pasta di semola +3,7%, riso +3,7%, biscotti +3,6%, pane +3,4%), per effetto dei rincari delle materie prime (grano duro, grano tenero) e dell’energia già in atto nel 2021. L’inflazione per il mese di marzo, secondo i dati di preconsuntivo forniti dalle Centrali di Acquisto, subisce una vistosa accelerazione sino al +10,9%, con i rincari maggiori per la carne di pollo (+34,8%), nell’olio di semi vari (+30,5%), complice la carenza di approvvigionamenti di olio di girasole dal Mar Nero (Russia e Ucraina sono due maggiori produttori di olio di girasole al mondo) e nella pasta di semola (+22,5%). LEGGI TUTTO

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    Giappone, spese famiglie in calo del 2,3% a marzo

    (Teleborsa) – Nel mese di marzo, i consumi familiari mensili in Giappone sono calati del 2,3% in termini reali dopo il +1,1% di febbraio, superando il -2,8% delle attese. In termini nominali, i consumi sono scesi dello 0,8%. Il dato è stato comunicato l’Ufficio statistico nazionale nipponico.Sempre a marzo, la media mensile dei redditi delle famiglie operaie, si è attestata a 503.128 yen con un aumento tendenziale nominale del 3,8% e reale del 2,3%. LEGGI TUTTO

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    Bitcoin in caduta libera: ecco perché non tirano più le criptovalute

    (Teleborsa) – Crolla il mercato delle criptovalute, che segue a stretto giro la performance dell’azionario – il Nasdaq ha perdo quasi il 4% in un giorno – e delle materie prime, che continuano a scontare uno scenario macroeconomico più fosco per i mesi a venire. Una performance che non risparmia neanche l’obbligazionario ed i particolar modo il segmento dei sovereign, che vedono i rendimenti salire alle stelle. Bitcoin, la più conosciuta fra le criptovalute, ha lasciato sul terreno l’11,5%, portandosi a 30.696 dollari ai minimi da agosto 2021. tessa performance per Ethereum che crolla dell’11,6% a 2.266 dollar e per il Lite-coin che arretra di oltre il 16% a 79,72 dollari. Da considerare che il Bitcoin ha perso il 50% rispetto al massimo raggiunto sette mesi fae più in generale il mercato delle criptovalute ha bruciato 1.600 miliardi di dollari da novembre 2021-Ma cosa sta colpendo i mercati così duramente? Cosa colpisce il sentiment degli investitori? In questi casi si parla spesso di avversione al rischio e di fuga verso i safe-heaven (beni rifugio). Le prospettive economiche per il resto dell’anno parlano di un rallentamento della crescita delle maggiori economie, anche per effetto della guerra in Ucraina e delle sanzioni imposte alla Russia dall’Occidente. Sanzioni cui si aggiunge ora un embargo sul petrolio. Ad aggravare la situazione il riemergere dei contagi di Covid-19 in Cina ed i nuovi lockdown che rischiano di frenare la grande economia asiatica. Per contro, l’inflazione continua a galoppare, di riflesso all’impennata dei costi energetici ed ai colli di bottiglia delle catene di approvvigionamento. E questo sta costringendo le banche centrali a chiudere i cordoni, ritirando le misure di stimolo lanciate durante la pandemia, per prima la Fed che ha già alzato due volte i tassi di interesse. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 10 maggio 2022

    (Teleborsa) – Martedì 10/05/202201:30 Giappone: Spese reali famiglie, mensile (atteso 2,6%; preced. -2,8%)10:00 Italia: Produzione industriale, mensile (atteso -1,9%; preced. 4%)10:00 Italia: Produzione industriale, annuale (atteso 1,3%; preced. 3,3%)11:00 Germania: Indice ZEW (atteso -42 punti; preced. -41 punti) LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, nuovo accordo con Confindustria: 40 miliardi di euro per le imprese lombarde

    (Teleborsa) – Si è svolta oggi a Gallarate (VA) la prima tappa lombarda del roadshow per la presentazione del nuovo Accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese. Un accordo – spiega Intesa Sanpaolo in una nota – basato sul percorso congiunto “Competitività, Innovazione, Sostenibilità”che mette a disposizione oltre 40 miliardi di euro per le imprese lombarde, nell’ambito dei 150 miliardi di euro del plafond nazionale, per promuovere l’evoluzione del sistema produttivo su questi tre driver fondamentali per la crescita e in coerenza con il PNRR.Ad aprire i lavori i saluti del presidente dell’Unione Industriale della provincia di Varese, Roberto Grassi e del direttore Regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo, Gianluigi Venturini che ha illustrato i contenuti dell’Accordo nonché le prime iniziative congiunte. È seguito il commento di Giovanni Foresti della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo sullo scenario economico di Varese e provincia, introducendo così le tematiche di maggiore interesse per il sistema produttivo locale, approfondite nella tavola rotonda cui hanno preso parte per Intesa Sanpaolo Venturini, per Univa il responsabile per il credito e la finanzia Marco Crespi e due testimonianze aziendali: Michele Faggioli, chief operating officer & executive director di LU.VE. Spa e Giampietro Pedrazzini amministratore delegato di Mazzucchelli 1849 Spa.L’ Accordo presentato oggi alle imprese di Varese e provincia – di durata triennale e firmato lo scorso ottobre da Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, e Carlo Messina, consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo – pone al centro iniziative a supporto delle aziende in ambito di digitalizzazione e innovazione, rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale, potenziamento delle filiere e sostenibilità.”Il nostro Gruppo conferma e rafforza l’attenzione nei confronti del tessuto produttivo della provincia di Varese mettendo in campo oltre 40 miliardi per le imprese lombarde, rinnovando l’azione congiunta con Confindustria – ha sottolineato Venturini –. Una crescita diffusa e sostenibile e una trasformazione strutturale sono passaggi fondamentali per dare vita ad un’economia più robusta. Le imprese del territorio, che hanno dato prova di resilienza durante la pandemia, oggi devono fronteggiare nuove incertezze;come Banca, siamo al loro fianco per sostenerle e per incentivare gli investimenti in transizione ambientale e digitale, valorizzando i rapporti di filiera. Gli elementi alla base di questo accordo rientrano nell’ambito del nostro impegno complessivo ad attivare, nell’arco del PNRR, erogazioni a medio-lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI”.”Le catene globali del valore – ha commentato Grassi – si stanno sfaldando e ricomponendo ad un ritmo estremamente veloce. Secondo un’analisi del nostro Ufficio Studi in questi mesi il 48% delle imprese del territorio sta riorganizzando su nuovi mercati il proprio approvvigionamento di materie prime e semilavorati. Il 24% è alla ricerca di mercati alternativi di sbocco per i propri prodotti. Le filiere produttive sono in subbuglio. Fenomeni che dobbiamo saper interpretare per dare i giusti strumenti di supporto alle aziende. L’accordo con Intesa Sanpaolo vuole e deve servire anche a questo. Nessun cambiamento è però fattibile senza un rafforzamento della patrimonializzazione delle nostre imprese. È anche questa una trasformazione di cui dobbiamo essere protagonisti. Lo deve essere il sistema bancario, ma dobbiamo esserlo anche noi imprese, mettendoci in discussione con nuovi strumenti e strategie”.L’intesa consolida e rinnova la collaborazione ultradecennale tra Intesa Sanpaolo e Confindustria che, grazie a un’interpretazione sinergica e condivisa del rapporto tra banca e impresa, – evidenzia la nota – si è rafforzata nel corso degli ultimi anni. A partire dal 2009 sono stati sottoscritti diversi accordi improntati a una visione di politica industriale di ampio respiro, finalizzati a rendere la finanza e il credito componenti strategiche al servizio della competitività del mondo imprenditoriale. Iniziative congiunte hanno consentito di supportare decine di migliaia di imprese con credito per oltre 200 miliardi di euro, affiancandole nelle fasi più critiche di uno scenario economico in continua evoluzione. LEGGI TUTTO

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    Banche, approvata la fusione tra BCC Milano e BCC Bergamo

    (Teleborsa) – L’assemblea dei soci della Banca di Credito Cooperativo di Milano (BCC Milano) ha approvato con il voto favorevole del 98% dei votanti la fusione per incorporazione di BCC Bergamo, i cui azionisti avevano dato il via libera all’operazione lo scorso 5 maggio. Il nuovo soggetto sarà operativo dal 13 giugno e avrà il nome di BCC Milano, con sede a Carugate. Nella sede secondaria di Bergamo sarà costituita una specifica direzione di Area Commerciale. La nuova realtà avrà fondi propri per 374 milioni di euro e sarà la più grande Banca Cooperativa della Lombardia per territorio, volumi e patrimonio. La nuova banca potrà contare su 27 mila soci, 112 mila clienti e 66 sportelli in sette province lombarde (Milano, Monza e Brianza, Lodi, Como, Lecco, Cremona e Bergamo).”La fusione si realizza in piena continuità di identità, valori e governance – ha commentato Giuseppe Maino, presidente di BCC Milano e del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea al quale le due banche aderiscono – Si realizza un’opportunità importante sia per la banca, sia per il territorio. BCC Milano porterà il suo modello di servizio a una provincia ricca di prospettive e a forte vocazione produttiva. Saremo una grande banca per il territorio, in grado di contribuire alla ripresa economica e sociale di una comunità laboriosa e resiliente come quella bergamasca, che ha pagato un conto ingiustamente alto alla pandemia”. LEGGI TUTTO