Maggio 2022

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    Wall Street estende le perdite dopo tonfo di ieri

    (Teleborsa) – I mercati azionari statunitensi stanno estendendo le loro perdite nella seduta odierna, dopo aver registrato il loro giorno peggiore dalla prima ondata di pandemia nella seduta di ieri. Ciò aveva seguito il rally post-FED, che si è rivelato soltanto una euforia momentanea, con gli investitori che sono poi tornati a valutare i rischi al ribasso per l’economia statunitense e globale. Intanto, negli Stati Uniti sono stati creati 428.000 posti di lavoro non agricoli ad aprile – più delle attese degli analisti – riportando la forza lavoro sempre più vicino al livello pre-pandemia.Gli operatori di mercati continuano intanto a chiedersi che implicazioni avrà la politica monetaria della banca centrale statunitense sull’economia reale e in campo finanziario. “La FED dovrà destreggiarsi agilmente nei prossimi mesi mentre cerca di domare l’elevata inflazione, senza spezzare l’economia statunitense – ha commentato Allison Boxer, US Economist di PIMCO – Anche se l’economia parte da una posizione di forza, con bilanci delle famiglie e delle imprese stabili, vediamo rischi al ribasso per la crescita in un contesto caratterizzato da un ciclo di stretta monetaria più veloce, il ritiro del sostegno fiscale, l’elevata incertezza geopolitica, i lockdown in Cina e una depressione dei livelli di fiducia, rendendo difficile da raggiungere l’atterraggio morbido desiderato dalla FED”.Si muove in ribasso Wall Street, con il Dow Jones che sta lasciando sul parterre lo 0,66%; sulla stessa linea, l’S&P-500 perde lo 0,83%, continuando la seduta a 4.112 punti. In rosso il Nasdaq 100 (-1,16%); come pure, in discesa l’S&P 100 (-0,85%). Risultato positivo nel paniere S&P 500 per il settore energia. Tra i più negativi della lista dell’S&P 500, troviamo i comparti materiali (-1,40%), beni di consumo secondari (-1,39%) e telecomunicazioni (-1,23%).Tra i protagonisti del Dow Jones, Chevron (+0,99%) e McDonald’s (+0,69%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Nike, che prosegue le contrattazioni a -4,39%.Tonfo di Salesforce, che mostra una caduta del 2,33%.Vendite su Walt Disney, che registra un ribasso dell’1,51%.Seduta negativa per Home Depot, che mostra una perdita dell’1,49%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Mercadolibre (+1,96%), Monster Beverage (+1,47%), Constellation Energy (+1,41%) e Charter Communications (+0,68%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Illumina, che ottiene -7,45%.Lettera su Match, che registra un importante calo del 5,14%.Scende Lululemon Athletica, con un ribasso del 4,39%.Crolla Zscaler, con una flessione del 4,20%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati nordamericani:Venerdì 06/05/202214:30 USA: Variazione occupati (atteso 391K unità; preced. 428K unità)14:30 USA: Tasso disoccupazione (atteso 3,5%; preced. 3,6%)Lunedì 09/05/202216:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (preced. 2,5%)Mercoledì 11/05/202214:30 USA: Prezzi consumo, annuale (preced. 8,5%)14:30 USA: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,2%; preced. 1,2%). LEGGI TUTTO

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    Idrogeno, Bruxelles si impegna a sostenere aumento capacità elettrolizzatori

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha offerto il suo sostegno all’industria europea dell’idrogeno con l’obiettivo di aumentare di dieci volte la capacità di produzione di elettrolizzatori. E’ quanto emerso a seguito di un incontro, ieri a Bruxelles, fra il Commissario per il Mercato interno Thierry Breton ed gli amministratori delegati di 20 produttori europei di elettrolizzatori.Si è discusso di come aumentare la capacità degli elettrolizzatori, al fine di produrre più idrogeno pulito. A tal proposito è stata firmata una dichiarazione congiunta in cui l’industria si è impegnata ad aumentare di dieci volte la sua capacità di produzione di elettrolizzatori entro il 2025. Ciò consentirà la produzione annuale di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile nell’UE entro il 2030, un obiettivo fissato dal Piano REPowerEU lanciato a marzo 2022, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e le sanzioni imposte alla Russia, che punta alla creazione di una unione europea dell’energia. Il piano in quesitone migliorerà l’approvvigionamento di energia sostenibile e sicura e ridurrà la dipendenza dell’UE dal gas russo. Bruxelles si è impegnata dal canto suo a stabilire un quadro normativo favorevole, facilitare l’accesso ai finanziamenti e promuovere catene di approvvigionamento efficienti. “L’idrogeno pulito è essenziale per ridurre le emissioni industriali di CO2 e contribuire alla nostra indipendenza energetica dalla Russia”, ha affermato il Commissario Breton, aggiungendo “non abbiamo tempo da perdere, per questo il vertice europeo sugli elettrolizzatori è stato così tempestivo. L’industria ha accettato di moltiplicare per dieci le capacità di produzione di elettrolizzatori in Europa e la Commissione sosterrà questa significativa espansione industriale per assicurarsi la leadership nelle tecnologie per l’energia pulita di domani”. LEGGI TUTTO

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    Bonus edilizia, CNA: “Fortemente contrari all'obbligo di qualificazione SOA”

    (Teleborsa) – “Siamo fortemente contrari all’introduzione dell’obbligo della qualificazione SOA per le imprese che effettuano lavori legati ai bonus dell’edilizia. Sarebbe in evidente contraddizione con l’orientamento di semplificare le procedure e ridurre gli adempimenti a carico delle imprese più volte ribadito dal Governo e dal Parlamento”. È quanto sottolinea la CNA in un comunicato commentando alcuni emendamenti presentati da più gruppi parlamentari e segnalati come prioritari al Decreto Ucraina all’esame del Senato che prevedono l’estensione dell’ambito di applicazione delle SOA.”Gli unici effetti concreti dell’estensione della qualificazione SOA – prosegue la CNA – sono compromettere la ripresa del settore delle costruzioni escludendo dal mercato delle lavorazioni edilizie circa l’80% delle imprese, maggiori oneri a carico delle imprese, l’aumento del giro d’affari per le società autorizzate al rilascio delle SOA, penalizzare i cittadini-clienti. Le continue modifiche al funzionamento dei bonus edilizi generano la paralisi del mercato come evidenziano i recenti interventi su criteri e modalità per la cessione dei crediti”. CNA sottolinea che l’obbligo della qualificazione SOA “altera in modo ingiusto i meccanismi fondamentali del libero mercato, introducendo ex-lege una grave e pericolosa restrizione dell’offerta nel mercato della riqualificazione del patrimonio immobiliare. L’esperienza – conclude la Confederazione – mostra che le SOA non rappresentano in alcun modo un sistema in grado di garantire la qualificazione delle imprese, tantomeno quella per gli interventi effettuati sugli immobili, e non è assolutamente lo strumento per arginare episodi di frodi e imbrogli. CNA, pertanto, sollecita Governo e Parlamento a non procedere all’estensione dell’obbligo della qualificazione SOA”. LEGGI TUTTO

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    Messina (Intesa): tassi in rialzo e deleveraging sono volano per ulteriore crescita

    (Teleborsa) – “In questi primi mesi abbiamo dato pieno avvio alle principali iniziative industriali del piano d’impresa 2022- 2025 un piano che proietta la nostra banca nel prossimo decennio. Confermiamo l’obiettivo di 6,5 miliardi di risultato netto al 2025 e il 70% di dividend payout in ogni anno del piano di impresa. Rimane inoltre confermata l’intenzione di remunerare gli azionisti attraverso l’operazione di buyback, soggetta all’approvazione della BCE. La forte creazione di valore e la distribuzione del valore continueranno a essere la nostra priorità”. Lo ha affermato Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, in una dichiarazione rilasciata dopo i conti del primo trimestre del 2022.Nel primo trimestre “abbiamo già maturato 700 milioni di euro di dividendi”, ha spiegato Messina, sottolineando che il gruppo “rimane ai vertici di settore nel 2022 per redditività: stimiamo infatti di superare i 4 miliardi in assenza di ulteriori criticità relative all’approvvigionamento energetico e delle materie prime; in caso di ipotesi molto conservativa di copertura al 40% delle esposizioni nei confronti di Russia e Ucraina stimiamo un risultato netto ben superiore a 3 miliardi”. Intesa Sanpaolo ha effettuato rettifiche di valore sulle esposizioni verso Russia e Ucraina per circa 800 milioni di euro nei primi tre mesi dell’anno.La resilienza e l’ottimismo”L’aspettativa di tassi in rialzo, la capacità della banca di gestire i costi con forte attenzione e flessibilità, il massivo deleveraging realizzato – grazie al quale abbiamo raggiunto i livelli più bassi di sempre in termini di stock di crediti deteriorati e NPL ratio – rappresentano il volano per una ulteriore crescita, anche in un contesto di grande complessità come è quello di fronte a noi”, ha affermato il CEO di Intesa Sanpaolo.”I risultati raggiunti del primo trimestre sono l’ulteriore dimostrazione di come Intesa Sanpaolo sappia, in contesti estremamente complessi, generare una redditività significativa e sostenibile grazie a un modello di business fortemente diversificato e resiliente, a vantaggio di tutti gli stakeholders – ha aggiunto – Escludendo gli accantonamenti/svalutazioni relativi all’esposizione nei confronti di Russia e Ucraina, il risultato netto del trimestre è pari a 1,7 miliardi di euro; 1 miliardo è il risultato netto contabile”.Le performance in ItaliaIn un focus sull’Italia, il banchiere ha detto che “Intesa Sanpaolo si conferma come motore dell’economia reale e sociale del paese”. “Nel primo trimestre le erogazioni a medio e lungo termine a favore di famiglie e imprese in Italia sono state pari a 17 miliardi (22,2 miliardi in totale) – ha spiegato – Abbiamo dato supporto a 1.200 imprese italiane rientrate in bonis preservando così 6.000 posti di lavoro. Portiamo avanti e rafforziamo il nostro programma a supporto dei bisognosi con l’impegno di raggiungere nel corso del Piano l’obiettivo di 50 milioni di interventi, in aggiunta ai 28 milioni di interventi effettuati a partire dal 2019. Nei primi tre mesi dell’anno abbiamo messo a disposizione più di 2 miliardi di euro di credito sociale, rispetto all’obiettivo di 25 miliardi di flussi cumulati annunciati nel Piano di Impresa. Sono state poste le basi per dare avvio a uno dei più grandi programmi di social housing in Italia con l’obiettivo di circa settemila unità dedicate a giovani e anziani. Abbiamo avviato l’utilizzo del plafond di 8 miliardi di euro a sostegno dell’economia circolare con oltre 800 milioni di crediti già accordati”. LEGGI TUTTO

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    USA, +428 mila occupati ad aprile. Oltre le attese

    (Teleborsa) – Accelera e cresce oltre le attese, per quanto riguarda il molto osservato dato dei non-farm payrolls, il mercato del lavoro in USA ad aprile 2022. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 3,6%, contro aspettative per un leggero calo al 3,5%, e il numero dei disoccupati è rimasto sostanzialmente invariato a 5,9 milioni. Questi dati sono simili a quelli di febbraio 2020 (rispettivamente 3,5% e 5,7 milioni), l’ultimo mese prima della pandemia da coronavirus.Sono stati aggiunti 428 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che a marzo erano state create 424 mila buste paga (dato rivisto da 426 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è migliore delle attese del mercato che indicava un aumento di 391 mila di posti di lavoro.Il dato è migliore delle aspettative anche nel settore privato: sono stati aggiunti 406 mila posti di lavoro, contro previsioni di aumento di 385 mila posti e rispetto ai 424 mila rivisti di marzo.Gli occupati del settore manifatturiero sono saliti di 55 mila unità, al di sopra del consensus di 35 mila, e si confrontano con i 43 mila del mese precedente (dato rivisto da 38 mila).Le retribuzioni medie orarie si sono attestate a 31,85 dollari, registrando un aumento dello 0,3% su mese e del 5,5% su anno dopo il +0,5% mensile e +5,6% tendenziale registrato a marzo. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche. LEGGI TUTTO

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    Turismo, Commissione UE approva fondo aiuti Covid per un valore di 129 milioni

    (Teleborsa) – La Commissione Europea ha approvato il fondo italiano da 129 milioni di euro, a sostegno del settore turistico colpito dagli effetti della pandemia (aiuti Covid). La misura è stata approvata nell’ambito del quadro temporaneo degli aiuti di Stato. Il regime – ricorda la commissione – consiste nel riconoscimento di somme limitate sotto forma di credito d’imposta, per canoni di locazione relativi ad attività turistiche, dovuti per il periodo da gennaio a marzo 2022, e in aiuti sotto forma di sostegno ai costi fissi non coperti. Il credito d’imposta coprirà fino al 60% dei canoni di locazione e per accedere agli aiuti le imprese turistiche devono aver subito una flessione del fatturato di almeno il 50% rispetto al corrispondente periodo del 2019. La Commissione ha ritenuto che il regime fosse in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo e cioè che il sostegno pubblico non superasse i 2,3 milioni di euro per beneficiario, per quanto riguarda i costi fissi non coperti, non superasse i 12 milioni di euro per impresa e che venisse concesso entro il termine del 30 giugno 2022. Bruxelles ha quindi concluso che la misura è necessaria, adeguata e proporzionata a porre “rimedio a un grave turbamento” dell’economia, come previsto dal quadro temporaneo, ed ha conseguentemente approvato la misura. LEGGI TUTTO

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    IEG valuta “diverse soluzioni” per reperire fonti finanziarie a sostegno piani

    (Teleborsa) – Italian Exhibition Group (IEG), la società quotata a Piazza Affari che gestisce le fiere di Rimini e Vicenza, “ha avviato l’analisi di diverse soluzioni finalizzate a reperire fonti finanziarie a sostegno dei piani di sviluppo del gruppo per i prossimi esercizi, che potrebbero contemplare anche interventi sulle strutture fieristiche esistenti al fine di cogliere le opportunità che si presenteranno nell’ambito del rilancio del comparto fieristico post pandemia”. Lo si legge in una della società in risposta a indiscrezioni di stampa che parlavano della possibile emissione di un prestito obbligazionario convertibile.Viene sottolineato che “tra le diverse soluzioni in esame vi è anche la possibilità di emettere un prestito obbligazionario convertibile”, ma che ad oggi “le valutazioni in merito alla fattibilità nonché ai relativi termini e condizioni delle diverse operazioni in esame sono attualmente allo studio e non è stata assunta alcuna deliberazione in merito da parte degli organi societari competenti”. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, Confartigianato: nel sommerso 3,2 milioni di irregolari

    (Teleborsa) – Sono 3,2 milioni i lavoratori irregolari e gli operatori abusivi che popolano il sommerso in Italia. Un mondo parallelo che vale 202,9 miliardi di euro e rappresenta l’11,3% del PIL e il 12,6% del valore aggiunto, in cui non esistono regole e che produce danni ingenti alle imprese, alla sicurezza dei consumatori, alle casse dello Stato. Per numero di occupati, il sommerso è il terzo settore più numeroso dell’economia italiana, preceduto dai servizi, che contano 16,3 milioni di addetti, e dal manifatturiero (4 milioni di addetti). A denunciare le cifre del fenomeno è uno studio di Confartigianato che lancia l’allarme sulla minaccia del sommerso per le attività dei piccoli imprenditori. Sono 709.959 – fa sapere Confartigianato – le aziende italiane maggiormente esposte alla concorrenza sleale ad opera di 1 milione di operatori abusivi che si spacciano per imprenditori, ma che di regolare non hanno nulla. È irregolare il 14% dei soggetti che svolgono attività indipendente e questa quota è aumentata d 0,6 punti percentuali rispetto al 2011. In particolare, i rischi maggiori di infiltrazione abusiva li corrono 587.523 imprese artigiane, soprattutto nei settori dell’edilizia, dell’acconciatura ed estetica, dell’autoriparazione, dell’impiantistica, della riparazione di beni personali e per la casa, del trasporto taxi, della cura del verde, della comunicazione, dei traslochi.Abusivismo e lavoro sommerso non risparmiano nessuna regione d’Italia, ma il Mezzogiorno ha il record negativo con il tasso di lavoro irregolare sull’occupazione totale pari al 17,5%, mentre il Centro Nord si attesta sul 10,7% e il Nord Est si ferma al 9,2%. Maglia nera per la Calabria, dove non è regolare un quinto (21,5%) degli occupati della regione, seguita da Campania (18,7%), Sicilia (18,5%), Puglia (15,9%), Molise (15,8%) e Sardegna (15,3%). Il tasso più basso di lavoro irregolare sul totale degli occupati (8,4%) si registra nella Provincia autonoma di Bolzano.Ma – secondo le stime contenute nell’analisi di Confartigianato – è nel Nord che si annida il maggior numero di abusivi che si fingono imprenditori. La classifica regionale vede infatti in testa la Lombardia dove l’economia sommersa ne ‘arruola’ 130.800. Seguono la Campania (121.200), il Lazio (111.500), Sicilia (95.600) e Puglia (78.100). A livello provinciale, Roma batte tutti con 84mila abusivi, seguita da Napoli (59.500), Milano (47.400), Torino (30.600), Salerno (26.100).In tale scenario arriva l’appello del presidente di Confartigianato Marco Granelli che chiede “tolleranza zero per un fenomeno che sottrae lavoro e reddito ai piccoli imprenditori e risorse finanziarie allo Stato, oltre a minacciare la sicurezza e la salute dei consumatori”.Confartigianato ha lanciato oggi una campagna nazionale di informazione contro l’abusivismo dal titolo “Occhio ai furbi! Mettetevi solo in buone mani”. Tre gli obiettivi dell’iniziativa: mettere in guardia i consumatori dal rischio di cadere nelle mani di operatori improvvisati, valorizzare qualità, durata, rispetto delle norme, convenienza e sicurezza del lavoro dei veri artigiani, richiamare le Autorità ad un’azione di controllo e repressione e di contrasto all’evasione fiscale e contributiva. LEGGI TUTTO