Maggio 2022

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    Expedia crolla su risultati trimestre

    (Teleborsa) – Crolla il titolo Expedia che tratta in perdita del 14,94% sui valori precedenti.Il leader nelle prenotazioni turistiche online ha registrato nel primo trimestre ordinativi lordi inferiori alle attese a 24,41 miliardi di dollari contro i 25,89 miliardi del consensus.L’analisi settimanale del titolo rispetto all’S&P-500 mostra un cedimento rispetto all’indice in termini di forza relativa di Expedia, che fa peggio del mercato di riferimento.Analizzando lo scenario di Expedia si evidenzia un ampliamento della fase ribassista al test del supporto 141,7 USD. Prima resistenza a 162,5. Le attese sono per un prolungamento della linea negativa verso nuovi minimi a 134,6. LEGGI TUTTO

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    FullSix, CdA approva risultati trimestre

    (Teleborsa) – Il CdA di FullSix ha approvato il Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2022 del Gruppo che evidenzia ricavi netti pari a 1.195 migliaia di euro; un risultato della gestione ordinaria negativo e pari ad euro 552 migliaia di euro ed un margine operativo lordo (EBITDA) negativo e pari a 552 migliaia di euro.Il risultato operativo (EBIT) è negativo per 769 migliaia di euro mentre il risultato netto di competenza del Gruppo è negativo e pari ad euro 781 migliaia.Dal punto di vista patrimoniale, al 31 marzo 2022, il Patrimonio netto consolidato è pari ad euro 979 migliaia, con un decremento di euro 823 migliaia rispetto al 31 dicembre 2021, quando era pari a euro 157 migliaia. Sempre al 31 marzo 2022 il Totale indebitamento finanziario consolidato risulta negativo e pari ad euro 6.045 migliaia, in aumento di euro 1.137 migliaia rispetto al 31 dicembre 2021, quando era pari ad euro 4.908 migliaia. LEGGI TUTTO

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    Decreto Energie e Investimenti, Confcommercio: “Interventi necessari e attesi ma non ancora sufficienti”

    (Teleborsa) – “Dal Governo misure importanti per rafforzare la capacità di rigassificazione del nostro Paese e favorire la diversificazione degli approvvigionamenti, anche attraverso la temporanea riattivazione delle centrali a carbone. Bene anche le norme volte a semplificare la realizzazione e l’ammodernamento di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, di elettrodotti e di asset energetici strategici, così come quelle che prorogano le riduzioni straordinarie delle accise sui carburanti, a fronte del perdurare degli effetti dell’emergenza energetica. Particolarmente positive, inoltre, la previsione di un credito d’imposta in favore dell’autotrasporto contro il caro gasolio e l’introduzione dell’aliquota IVA ridotta al 5% anche per il gas naturale per autotrazione”. Commenta così Confcommercio, in una nota, le misure approvate ieri sera dal Consiglio dei Ministri.”Interventi necessari ed attesi, quelli varati dal Consiglio dei Ministri, ma – sottolinea Confcommercio – non ancora sufficienti a mitigare adeguatamente l’impatto degli incrementi dei prezzi dell’energia e dei carburanti. In particolare, andrebbero ulteriormente rafforzate, e rese più inclusive anche in favore degli esercenti arti e professioni, le misure rivolte alle imprese non rientranti nelle tradizionali categorie delle ‘energivore’ e delle ‘gasivore’. Resta in ogni caso ferma l’esigenza tanto di una riforma complessiva degli oneri generali di sistema e della fiscalità energetica, quanto di una strutturale riduzione del carico fiscale gravante sul settore dei trasporti e della logistica. In condizioni ordinarie, infatti, l’accisa sul gasolio italiana è la più alta d’Europa e, pertanto, i prossimi interventi di riordino europei, come il pacchetto Fit for 55, dovrebbero essere l’occasione per ridurre tale deficit competitivo e non certo per aggravarlo”.Anche in tema di credito e incentivi alle imprese Confcommercio evidenzia la necessità di prevedere interventi maggiormente incisivi. “Bene le misure di supporto per le imprese direttamente danneggiate nei loro interscambi con Russia e Ucraina, ma – prosegue la nota – occorre tener presente che le conseguenze della crisi stanno interessando uno spettro di attività imprenditoriali assai più ampie”. Per Confcommercio se è da valutare positivamente la maggiorazione del credito di imposta per investimenti in beni immateriali 4.0, vi è però la necessità di fare di più, in particolare per il potenziamento degli strumenti a supporto della liquidità delle imprese. “Andrebbe – afferma Confcommercio – ampliato il regime straordinario delle garanzie collegate agli interventi del Fondo di garanzia PMI e di Sace, con riguardo anche agli strumenti per la ristrutturazione dei prestiti in essere, in modo da favorire l’allungamento dei piani di ammortamento e diluire l’orizzonte temporale degli oneri a carico delle imprese. Con l’obiettivo di consentire una effettiva sostenibilità finanziaria delle imprese è necessario, inoltre, riattivare con urgenza la c.d. moratoria ex-lege dei debiti bancari, ripristinando contestualmente gli ambiti di maggiore flessibilità concessi dall’Autorità bancaria europea alle banche nel trattamento delle esposizioni oggetto di moratoria”.Per pensionati, lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi con redditi fino a 35mila euro viene poi previsto un bonus di 200 euro. “Ma – conclude Confcommercio – restano necessari ed urgenti interventi di riduzione del cuneo fiscale e contributivo sul costo del lavoro, nonché di detassazione degli incrementi contrattuali. Infine, è da valutare attentamente l’impatto di filiera del ricorso all’incremento della tassa sui cosiddetti “extra-profitti” delle aziende energetiche”. LEGGI TUTTO

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    Confindustria, Bonomi: ritorno ai livelli pre pandemia solo nel 2023

    (Teleborsa) – L’ultimo Decreto Aiuti del Governo non ha convinto pienamente Confindustria. Del provvedimento – ha dichiarato il presidente Carlo Bonomi prima dell’assemblea di Federalimentare – “non ci convince la parte relativa al fatto che si affrontano i temi più importanti con i bonus e le una tantum. Noi abbiamo proposto degli interventi strutturali perché riteniamo che sia il momento per intervenire in questo modo sui gap decennali del Paese”. “C’è comunque una parte che ci convince – ha aggiunto – che è il tentativo di sburocratizzare le pratiche legate alla realizzazione dei nuovi impianti di rinnovabili”. Bonomi ha quindi parlato dello stato dell’economia del Paese. “Nel primo trimestre avevamo detto, con il Centro Studi Confindustria, che avremmo rallentato con il PIL in zona negativa dello 0,2% e purtroppo abbiamo avuto ragione. Vuol dire che ci stiamo mangiando l’effetto trascinamento del rimbalzo del 2021 e questo è un dato che ci deve preoccupare”. “Il timore è che nel secondo trimestre del 2022 gli effetti della guerra si faranno sentire ancora in maniera più forte”, ha spiegato il presidente di Confindustria, portandoci verso una “recessione tecnica. Stimiamo che la ripresa” ai livelli del “pre pandemia avverrà, a questo punto, solo nel 2023″.”Noi abbiamo firmato un accordo interconfederale nel 2018, il famoso patto per la fabbrica, nel quale ci siamo dati l’impegno per misurarci sulla rappresentatività. Non siamo stati noi a fermare l’accordo”, ha affermato il leader degli industriali rispondendo alla “richiesta urgente” della Cgil di una legge sulla rappresentanza. In merito alla possibilità, sottolineata dall’analisi del sindacato, che la proliferazione dei Ccnl destrutturi il sistema negoziale ed eserciti una pressione verso il basso sui salari, Bonomi ha affermato che “al Cnel sono depositati oltre 900 contratti, ma andiamo a vedere chi li ha firmati e non è certo Confindustria. Io vorrei che qualcuno andasse a vedere, per esempio sui metalmeccanici, quanti contratti ci sono e quali sindacati li hanno firmati. Perché poi si scopre qualcosa di interessante”.Infine un’ultima battuta sul confronto a distanza della scorsa settimana scorsa con il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. “Noi abbiamo fatto una proposta affinché chi ha un reddito di 35mila euro percepisca 1.223 euro. Si tratta una mensilità in più e di fronte a una proposta del genere mi aspetterei che tutti fossimo d’accordo. Il ministro Orlando la scorsa settimana ha detto che avrebbe fatto una proposta, ma io non l’ho ancora ricevuta. Attendo fiducioso perché immagino sia migliorativa”, ha dichiarato Bonomi. LEGGI TUTTO

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    USA, ordini industriali oltre attese a marzo

    (Teleborsa) – Crescono oltre attese gli ordini dell’industria americana. Secondo il Department of Commerce del Bureau of the Census, nel mese di marzo gli ordini hanno evidenziato un incremento del 2,2%, più del +1,1% stimato dal consensus e contro il +0,1% registrato nel mese precedente (dato rivisto da -0,5%).Al netto del settore dei trasporti, gli ordini sono saliti del 2,5% dal +1% precedente, mentre al netto del settore difesa sono aumentati dell’1,4% (+1,2% nel mese precedente). LEGGI TUTTO

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    PNRR, Simest (Gruppo CDP): “Prenotate tutte le risorse disponibili”

    (Teleborsa) – Simest, società del Gruppo CDP per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, comunica che tutte le risorse assegnate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) al Fondo 394 sono state prenotate dalle imprese. Pertanto, il Portale operativo chiude per totale assorbimento dei fondi a disposizione: 1,2 miliardi di euro. Si conclude quindi con successo e anticipatamente – fa sapere Simest in una nota – la fase di ricezione delle domande, iniziata il 28 ottobre e prevista terminare il 10 maggio. Molto positiva la risposta delle imprese del Sud che hanno inviato domande di finanziamento pari a circa 500 milioni di euro, superiori quindi alla riserva di 480 milioni loro dedicata.Le domande presentate dalle imprese fino alle ore 14:10 di oggi, 3 maggio 2022, saranno esaminate dal Comitato Agevolazioni nel rispetto dell’ordine cronologico di arrivo, della cosiddetta “Riserva Sud” e in funzione delle risorse finanziarie disponibili.Lo scorso anno il PNRR ha assegnato al Fondo 394, che Simest gestisce in convenzione con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, 1,2 miliardi di euro di risorse europee Next Generation Ue da distribuire attraverso finanziamenti a tasso agevolato (attualmente lo 0,051%) e con una quota a fondo perduto fino al 25%.Particolare attenzione è stata dedicata al Sud alle cui imprese è riservato il 40% delle risorse, pari a 480 milioni di euro, e che accedono a una quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 40%.Tre sono le linee di finanziamento a disposizione delle imprese dal 28 ottobre scorso: Transizione Digitale ed Ecologica delle imprese piccole, medie e a media capitalizzazione con vocazione internazionale –Dedicato alle imprese piccole, medie e a media capitalizzazione costituite in forma di società di capitali, con un fatturato export di almeno il 10% nell’ultimo anno o del 20% nell’ultimo biennio. Le risorse ottenute dovranno essere destinate per una quota almeno pari al 50% a investimenti per la transizione digitale e per la restante quota a investimenti per la transizione ecologica e la competitività internazionale. Lo strumento ha una durata di 6 anni, con 2 di pre-ammortamento, e un importo massimo finanziabile di 1 milione di euro che non può comunque superare il 25% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati. Partecipazione delle PMI a fiere e mostre internazionali, anche in Italia, e missioni di sistema – Dedicato alle sole PMI, copre le spese per la partecipazione a un singolo evento di carattere internazionale, anche virtuale, tra: fiera, mostra, missione imprenditoriale e missione di sistema, per promuovere l’attività d’impresa sui mercati esteri o in Italia. Almeno il 30% del finanziamento deve essere destinato a spese digitali connesse all’evento, a meno che l’evento stesso non sia a tema digital o ecologico. L’importo massimo del finanziamento è pari a 150mila euro e non può comunque superare il 15% dei ricavi dell’ultimo bilancio approvato e depositato. Il periodo di rimborso è di 4 anni, con 1 anno di pre-ammortamento. Sviluppo del commercio elettronico delle PMI in Paesi esteri (E-commerce) – Dedicato alle sole PMI costituite in forma di società di capitali, finanzia la creazione o il miglioramento di una piattaforma propria di e-commerce o l’accesso a una piattaforma di terzi (market place) per la commercializzazione di beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano. L’importo finanziabile va da 10 mila euro fino a un massimo di 300 mila per una piattaforma propria e fino a un massimo di 200 mila per market place, senza comunque superare il 15% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati. La durata del finanziamento è di 4 anni con 1 anno di pre-ammortamento. LEGGI TUTTO

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    Di Stefano: digitale battaglia del futuro, dobbiamo investire

    (Teleborsa) – “Sul digitale dobbiamo investire perchè è la battaglia del futuro. Le aziende devono dotarsi delle capacità informatiche per stare sulle piattaforme digitali perchè i giovani oggi in stragrande maggioranza sui social e sulle piattaforme di e-commerce”. Lo ha detto il sottosegretario agli Affari esteri, Manlio Di Stefano, al convegno inaugurale Cibus a Parma.All’inizio della pandemia, ha ricordato il sottosegretario nel suo intervento, il Governo ha assicurato un “sostegno economico, rimborsi alle aziende che non erano potute andare alle fiere – ha detto Di Stefano -. Poi abbiamo iniziato a sostenere lo sviluppo delle capacità digitali delle aziende”. Anche perchè “solo il 25% del trade globale nel 2020 si è mosso sulle piattaforme digitali. Esserci è fondamentale per sopravvivere”. Per questo il Governo ha dato finanziamenti per “progetti sui digital manager, progetti con Ice per portare fisicamente le aziende sui marketplace: abbiamo sviluppato una serie di accordi, oggi abbiamo presenti 2mila nuove aziende su piattaforme come Amazon, Alibaba e altre 700 nuove aziende sono pronte a entrare”. “Fiere e e-commerce – ha proseguito – sono stati due dei sei pilasti del patto per l’export. Le fiere hanno potuto godere di sostegno diretto con la capitalizzazione durante la fase della pandemia quando hanno perso oltre il 90%”. LEGGI TUTTO