Luglio 2022

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    USA, Fed Dallas: attività fabbriche crolla a luglio

    (Teleborsa) – Peggiora l’attività delle fabbriche nel Distretto di Dallas nel mese di luglio 2022, secondo quanto segnalato dai dirigenti aziendali che hanno risposto al Texas Manifacturing Outlook Survey. L’indice generale manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, è sceso a -22,6 punti rispetto ai -17,7 del mese precedente. Bisogna ricordare che quando la quota di aziende che segnalano un aumento supera la quota che segnala una diminuzione, l’indice sarà maggiore di zero, suggerendo che l’indicatore è aumentato rispetto al mese precedente.L’indice di produzione, una misura chiave delle condizioni di produzione dello Stato, è invariato a quota 3,8 punti, mentre i nuovi ordini sono scesi a -9,2 punti da -7,3.L’indice della capacità di utilizzo è fermo a 3,5 punti e l’indice delle consegne è cresciuto a 4,3 punti. LEGGI TUTTO

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    Wall Street cauta nella settimana della Fed

    (Teleborsa) – La borsa di Wall Street apre in cauto rialzo la prima seduta di una settimana che sarà caratterizzata dall’attesa per il nuovo rialzo dei tassi di interesse della Fed. Domani, martedì 26 luglio, si apre negli Stati Uniti la due giorni di riunione del Fomc, il comitato di politica monetaria della banca centrale americana. La Federal Reserve, come da attese, tornerà a correggere al rialzo il costo del denaro: l’attesa è per un aumento dei tassi di 75 punti base, anche se sono emerse previsioni di un possibile ritocco di 100 punti.Tra gli indici statunitensi, continua la sessione sui livelli della vigilia il Dow Jones che si ferma a 31.925 punti; sulla stessa linea, si muove intorno alla parità l’S&P-500, che continua la giornata a 3.966 punti. Sui livelli della vigilia il Nasdaq 100 (-0,05%); come pure, consolida i livelli della vigilia l’S&P 100 (+0,19%).In luce sul listino nordamericano S&P 500 i comparti energia (+1,40%) e telecomunicazioni (+0,78%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Travelers Company (+1,44%), United Health (+1,37%), DOW (+1,20%) e Walgreens Boots Alliance (+1,06%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Boeing, che ottiene -2,16%.Scivola Salesforce, con un netto svantaggio dell’1,36%.Pensosa Nike, con un calo frazionale dello 0,77%.Tentenna Verizon Communication, con un modesto ribasso dello 0,57%.Tra i best performers del Nasdaq 100, JD.com (+2,86%), Intuitive Surgical (+2,58%), Netflix (+1,81%) e T-Mobile Us (+1,68%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Idexx Laboratories, che ottiene -4,38%.Sensibili perdite per Align Technology, in calo del 2,75%.In apnea Lucid, che arretra del 2,44%.Tonfo di Docusign, che mostra una caduta del 2,42%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati nordamericani:Martedì 26/07/202215:00 USA: Indice FHFA prezzi case, mensile (preced. 1,6%)15:00 USA: S&P Case-Shiller, annuale (atteso 20,8%; preced. 21,2%)16:00 USA: Vendita case nuove, mensile (preced. 10,7%)16:00 USA: Fiducia consumatori, mensile (atteso 97,3 punti; preced. 98,7 punti)16:00 USA: Vendita case nuove (atteso 664K unità; preced. 696K unità). LEGGI TUTTO

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    Nord Stream 1, Gazprom: “Ricevuti documenti da Siemens ma restano dubbi su sanzioni”

    (Teleborsa) – “Gazprom ha ricevuto dei documenti dalle autorità canadesi da Siemens. Gazprom ha studiato questi documenti, ma è costretta ad affermare che non eliminano i rischi precedentemente identificati e sollevano ulteriori domande”. È quanto scrive il colosso dell’energia in merito ai documenti necessari al ripristino della turbina per una stazione di compressione del Nord Stream 1. La turbina di Siemens era stata inviata per riparazione in Canada e sottoposta poi a sanzioni internazionali dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Inoltre, Gazprom evidenzia come vi siano ancora “domande aperte in merito alle sanzioni dell’Ue e del Regno Unito, la cui soluzione è importante per la consegna del motore alla Russia e la revisione urgente di altri motori a turbina a gas per la stazione di compressione di Portovaya. In queste circostanze, Gazprom – conclude la nota – ha chiesto ancora una volta a Siemens un supporto immediato nel fornire i documenti e i chiarimenti necessari per risolvere le restanti questioni aperte”. LEGGI TUTTO

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    Dl aiuti, Castelli: governo lavora ad azzeramento Iva su pane e pasta

    (Teleborsa) – Il governo sta studiando la possibilità di azzerare l’Iva su pane e pasta e ridurla dal 10% al 5% su carne e pesce. La conferma è arrivata dalla vice ministra dell’economia Laura Castelli. “È un piano concreto e eventualmente alternativo o aggiuntivo ai 200 euro – ha dichiarato ai microfoni di Radio 24 – si stanno valutando i costi di entrambe le misure e soprattutto quali siano le più impattanti sulla vita degli italiani, interverremo in questo senso nel decreto di luglio”. “Stiamo riassestando in queste ore il decreto, le risorse che vengono dall’assestamento sono di più, stiamo contando perché l’aumento dei tassi di interesse erode un po’ queste risorse, ma non è una misura in deficit come tutti i decreti che abbiamo fatto quest’anno”, ha spiegato la vice ministra Castelli precisando che 12-13 miliardi sono una “cifra possibile, Molto vicina alla realtà”. Castelli ha quindi sottolineato che “Se non fosse caduto il governo probabilmente avremmo fatto questo decreto di luglio e anche altri interventi prima della Legge di Bilancio”. “È un lavoro che stiamo facendo – ha dichiarato Castelli –. Io lo dico da un paio di mesi, siamo in piena inflazione, mai così alta dall’86. Questo è un fenomeno che erode tantissimo il potere d’acquisto degli italiani. E lo stiamo vedendo su alcuni prodotti. E quindi una delle cure dell’inflazione è proprio questa. Io l’ho detto in questi mesi, anche perché l’Europa ci chiede di fare una riforma dell’Iva e quindi ho proposto di anticiparla”. Castelli ha quindi precisato che “ora stiamo parlando di alcuni beni, quelli soprattutto alimentari, anche se rispetto all’86 oggi rappresentano solo 1/5 del consumo degli italiani. Anche se noi crediamo, come Insieme per il Futuro, che vada fatto un passo in più e quindi sulla Legge di Bilancio si debba costruire una riduzione dell’Iva su alcuni prodotti in maniera strutturale”. In particolare, ha aggiunto, “pensiamo, oltre agli alimentari, quelli di cui si parla oggi sui giornali carne, pasta, quelli necessari anche a beni come le bollette, come i prodotti della natalità e ai farmaci. Avevamo già lavorato anche su questa linea per renderlo strutturale. In questo momento sulla Legge di Bilancio vuol dire affrontare bene anche i prossimi anni” ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Ryanair sul caos dei voli: “Colpa degli aeroporti. Dovevano investire su personale”

    (Teleborsa) – Dopo giorni gli di polemiche arriva il j’accuse di Ryanair nei confronti delle politiche miopi dei governi e degli aeroporti, accusati di aver licenziato il personale durante la crisi Covid e non aver tempestivamente effettuato nuove assunzioni. Secondo il capo economico di Ryanair, Neil Sorahan, il caos dei voli è stato provocato dalle mancate assunzioni per il personale di terra.”L’unica cosa che dovevano fare”, afferma il manager della compagnia low cost, che sta attraversando un’estate “fenomenale” ed ha realizzato profitti per 170 milioni di euro e ricavi per 2,6 miliardi, trasportando 45,5 milioni di passeggeri. “I piani di volo erano noti da mesi, serviva solo aumentare il personale di sicurezza ed i gestori del controllo”, sostiene Sorahan, affermando che Ryainair “aveva tutto il personale a disposizione” e gli scioperi hanno avuto un “impatto minimo”. Il sindacato tedesco Verdi ha indetto per mercoledì uno sciopero di un giorno per il personale di terra di Lufthansa e ad Heathrow ci sono ancora voli contingentati. La situazione però si sta gradualmente stabilizzando dopo il caos dei giorni scorsi, causato dalla veloce riresa del traffico aereo post-Covid e dalla mancanza di personale di terra sufficiente a gestire, senza disagi, le code ai check-in, ai controlli passaporti ed alla consegna dei bagagli. Molti aeroporti in Europa hanno dovuto fissare un tetto massimo ai passeggeri in transito, costringendo le compagnie a cancellare e riprogrammare i voli. LEGGI TUTTO

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    Future USA positivi nella settimana della Fed

    (Teleborsa) – Si muovono al rialzo i future sugli indici a stelle e strisce anticipando una partenza tonica per la borsa di Wall Street, tra circa mezz’ora. Domani, martedì 26 luglio, si apre negli Stati Uniti la due giorni di riunione del Fomc, il comitato di politica monetaria della banca centrale americana. La Federal Reserve, come da attese, tornerà a correggere al rialzo il costo del denaro: l’attesa è per un aumento dei tassi di 75 punti base, anche se sono emerse previsioni di un possibile ritocco di 100 punti. Nel frattempo, il contratto sul Nasdaq guadagna lo 0,24% a 12.425,60 punti mentre quello sullo S&P500 avanza dello 0,40% a 3.977,40 punti. Bene inoltre il derivato sul Dow30 che balza dello 0,44% a 32.041.60 punti. LEGGI TUTTO

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    Energia: con IPCEI idrogeno a ENEA 52 milioni per supporto a filiera industriale

    (Teleborsa) – “La partecipazione dell’ENEA e degli altri partner italiani al progetto IPCEI Hy2Tech consentirà al nostro Paese di sfruttare le considerevoli opportunità derivanti dall’utilizzo dell’idrogeno nei diversi settori applicativi, quali industria, trasporti, civile e residenziale, quest’ultimo in blending con gas naturale’. E’ quanto afferma il Presidente dell’ENEA Gilberto Dialuce in merito all’approvazione da parte della Commissione Ue del primo progetto IPCEI sull’idrogeno, che prevede un finanziamento di oltre 1 miliardo di euro all’Italia per attività di ricerca e innovazione (R&I), di cui 52 milioni all’ENEA. “Nel settore idrogeno, come agenzia conduciamo da molto tempo a livello nazionale e internazionale attività di R&I, in stretta collaborazione con gli operatori industriali del settore, e supportiamo come advisor tecnico-scientifico il Ministero della Transizione Ecologica e il Ministero dello Sviluppo Economico nel perseguimento degli obiettivi strategici previsti in ambito PNRR, Mission Innovation e IPCEI”, aggiunge Dialuce.L’IPCEI Hy2Tech riunisce 35 partner provenienti da 15 stati membri, Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia e Spagna e conta su un finanziamento complessivo di 5,4 miliardi di euro. L’Italia partecipa con 6 progetti industriali (Alstom, Ansaldo, De Nora/Snam, Enel, Fincantieri, Iveco) e 2 progetti di R&I presentati da organismi di ricerca (ENEA e Fondazione Bruno Kessler -FBK).Il progetto ENEA durerà 5 anni e si pone l’obiettivo di contribuire a colmare il gap tra lo sviluppo e la validazione di tecnologie innovative a scala di laboratorio e il livello di impianto pilota, supportando l’industria nella fase di prima industrializzazione. ENEA opererà nel contesto del progetto Hy2Tech con attività di ricerca, innovazione, dimostrazione per favorire lo sviluppo e la riduzione dei costi dei processi produttivi e delle tecnologie stesse attraverso la realizzazione di pilot lines, infrastrutture e laboratori avanzati e con un elevato livello di automazione.”Nel Centro Ricerche ENEA della Casaccia (Roma), dove è in costruzione una hydrogen valley dimostrativa, saranno realizzate 4 pilot lines: sviluppo di componenti e sistemi per produzione, trasporto e distribuzione dell’idrogeno; celle a combustibile; power train a fuel cell; integrazione in diverse applicazioni della mobilità. Le pilot lines si pongono come un anello di congiunzione tra ricerca e industria per dare impulso al trasferimento tecnologico e all’industrializzazione di prototipi di laboratorio”, sottolinea Giorgio Graditi, Direttore del Dipartimento ENEA di Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili.Si tratta di infrastrutture di ricerca concepite con un approccio flessibile e polifunzionale che intendono offrire alle imprese un “banco di prova” dell’intero processo produttivo, dalla realizzazione di componenti (elettrodi e membrane) e sistemi di nuova generazione (celle e moduli innovativi, serbatoi per lo storage, etc.) al testing e alla loro validazione.”Il connubio tra ricerca e industria rappresenta un valore aggiunto che si traduce in ricadute economiche dirette e indirette per lo sviluppo sociale e la crescita dell’occupazione, anche attraverso la formazione e la riqualificazione di figure professionali, con benefici in termini di decarbonizzazione del sistema energetico e incremento nell’utilizzo delle fonti rinnovabili” conclude Graditi. LEGGI TUTTO

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    Elezioni, De Lise (Ungdcec): “Ecco le richieste dei giovani commercialisti alle formazioni politiche”

    (Teleborsa) – “Semplificazione fiscale; revisione del calendario di tutte le scadenze, con l’abolizione degli adempimenti ridondanti; digitalizzazione e innovazione della pubblica amministrazione, realizzando un miglioramento dei rapporti con i principali intermediari; costituzione dei tavoli di concertazione per i fondi PNRR e restituire centralità alla figura del dottore commercialista. È ciò che chiediamo alle formazioni politiche impegnate nella prossima campagna elettorale e al governo che verrà, con l’auspicio che possa distinguersi per la competenza dei ministri e dei sottosegretari”. Queste le richieste avanzate da Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec), in vista delle prossime elezioni politiche. “Come giovani professionisti, il nostro sguardo è rivolto quasi esclusivamente al futuro. Per questo, la richiesta alle formazioni politiche è quella di impegnarsi su programmi di sviluppo in modo serio, a partire dal completamento del PNRR – evidenzia De Lise –. Troppi i progetti annuncianti in questi anni che non sono stati realizzati. Tante le riforme promesse e mai portate avanti. Oggi ci troviamo in un ‘pantano’ che ha quasi distrutto la capacità del nostro Paese di essere attrattivo per investimenti stranieri. Ecco perché crediamo che, tra le priorità, ci sia quella di rendere competitive le aziende italiane, facendo in modo che investire in Italia sia la scelta giusta”.Sulla condizione dei professionisti, De Lise sottolinea che “c’è molto da fare. L’obiettivo è che ci vengano riconosciute le competenze e diritti. Famiglia, salute, sostenibilità: serve un rilancio delle politiche giovanili e non – conclude il leader dell’Ungdcec – un semplice mantenimento dello status quo”. LEGGI TUTTO