Luglio 2022

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    Zucchi acquisisce la francese Descamps per 4 milioni di euro

    (Teleborsa) – Vincenzo Zucchi, società quotata su Euronext Milan che opera nel settore tessile, ha perfezionato l’acquisizione dell’intero capitale sociale della società francese Descamps per un corrispettivo di 4 milioni di euro, creando così una delle principali realtà europee nel settore dei tessili per la casa che oggi, grazie anche all’attività di Bassetti Home Innovation e a nuovi progetti in cantiere, è anche attiva nei servizi al consumatore nella ristrutturazione della casa e nell’home decoration.”Con l’acquisizione della francese Descamps, Zucchi amplia la sua offerta di marchi e prodotti, creando un legame forte con l’importante mercato francese – ha dichiarato Joel Benillouche, presidente e amministratore delegato del gruppo – È una strategia di crescita, per linee esterne ed interne, sui mercati europei che ci terrà impegnati per i prossimi tre anni”.Il gruppo Zucchi, che dopo l’acquisizione conta circa 1.000 dipendenti, è presente principalmente sui mercati di Italia, Francia, Svizzera, Germania ed Austria con una distribuzione capillare phygital attraverso 200 negozi diretti, e-commerce e factory outlet oltre a 330 corner nei migliori Department Store e a una distribuzione wholesale nel mondo.Si tratta di un’operazione con parte correlata in ragione della circostanza che Descamps è controllata indirettamente da Astrance Capital S.A.S., integralmente partecipata e amministrata da Joel David Benilouche (presidente e AD) e Florian Gayet (amministratore della società). LEGGI TUTTO

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    Tiscali, stipulato atto fusione relativo a incorporazione Linkem Retail

    (Teleborsa) – Tiscali, società di telecomunicazioni quotata su Euronext Milan, ha comunicato che è stato stipulato l’atto di fusione relativo all’incorporazione di Linkem Retail. Si tratta della fase conclusiva dell’operazione comunicata a fine 2021 dalle due società e che si basa su un nuovo piano industriale validato anche dal mondo bancario, sottolinea una nota.Grazie alla fusione, che avrà efficacia dal 1° agosto 2022, Tiscali supera definitivamente il piano attestato ex art. 67 L.F. e continua la trasformazione in una nuova realtà industriale che sfrutterà tutte le potenzialità e gli asset del gruppo Tiscali e del gruppo LinkemA servizio della fusione Tiscali emetterà in favore di Linkem, socio unico di Linkem Retail, 104.025.497 azioni ordinarie da assegnarsi a Linkem, per servire il rapporto di cambio, per un importo complessivo pari a 103.858.806 euro. LEGGI TUTTO

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    Saras, JPMorgan azzera la propria partecipazione

    (Teleborsa) – JPMorgan ha azzerato la propria quota del 5,2% nell’azionariato di Saras, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore della raffinazione del petrolio e nella produzione di energia elettrica. Lo si apprende dalle comunicazioni della Consob relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene indicato che l’operazione è stata portata a termine in due tranche, tra il 18 e il 19 luglio. LEGGI TUTTO

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    Seduta all'insegna dell'incertezza per le Borse del Vecchio Continente

    (Teleborsa) – Dopo un’apertura di seduta debole e un rafforzamento con massimi toccati in concomitanza con l’apertura di Wall Street, i mercati europei perdono forza in chiusura di giornata e chiudono sulla parità. L’attenuarsi dei timori per la crisi delle forniture energetiche e l’assenza di annunci negativi da parte della BCE ha portato a un venerdì di borsa senza particolari spunti operativi. In mattinata, il Purchasing Managers’ Index (PMI) di S&P Global ha segnalato che l’attività economica dell’eurozona si è contratta a luglio per l’accelerazione della flessione del settore manifatturiero e di un sostanziale arresto della crescita del settore dei servizi.Balzo per Sogefi, che ha chiuso il primo semestre del 2022 con ricavi pari a 760 milioni, in crescita del 12,3% rispetto al primo semestre 2021. Sale anche BB Biotech, anche se ha archiviato il secondo trimestre in perdita per 233 milioni CHF.Su Euronext Growth Milan, ottima seduta per Medica, che ieri sera ha annunciato l’acquisito del 51% del capitale sociale di Spindial. Bene anche Farmaè, i cui ricavi si assestanoa 52,5 milioni nel 1° semestre 2022.L’Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,12%. L’Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,66%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento (+1,1%), raggiunge 97,41 dollari per barile.Torna a salire lo spread, attestandosi a +234 punti base, con un aumento di 6 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,31%.Tra i mercati del Vecchio Continente senza slancio Francoforte, che negozia con un +0,05%, Londra è stabile, riportando un moderato +0,08%, e si muove in modesto rialzo Parigi, evidenziando un incremento dello 0,25%.Nessuna variazione significativa in chiusura per il listino milanese, con il FTSE MIB che si attesta sui valori della vigilia a 21.212 punti, mentre, al contrario, depressa nel finale il FTSE Italia All-Share, che chiude sotto i livelli della vigilia a 23.269 punti. In denaro il FTSE Italia Mid Cap (+0,97%); con analoga direzione, buona la prestazione del FTSE Italia Star (+1,09%).Il controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 2,6 miliardi di euro, con un incremento di ben 634,8 milioni di euro, pari al 32,23%, rispetto ai precedenti 1,97 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,65 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,86 miliardi.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Terna (+2,45%), Inwit (+2,39%), Banca Generali (+2,18%) e Prysmian (+2,12%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Unicredit, che ha archiviato la seduta a -2,35%.In perdita Telecom Italia, che scende del 2,04%.In rosso Fineco, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,66%.Spicca la prestazione negativa di Recordati, che scende dell’1,63%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Mfe A (+4,59%), Saras (+4,56%), Sanlorenzo (+3,63%) e ENAV (+3,03%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Credem, che ha chiuso a -3,98%.Fincantieri scende dell’1,55%.Calo deciso per Italmobiliare, che segna un -1,49%.Sotto pressione Banca MPS, con un forte ribasso dell’1,41%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso:Venerdì 22/07/202201:30 Giappone: Prezzi consumo, annuale (preced. 2,5%)02:30 Giappone: PMI manifatturiero (preced. 52,7 punti)08:00 Regno Unito: Vendite dettaglio, annuale (atteso -5,3%; preced. -4,7%)08:00 Regno Unito: Vendite dettaglio, mensile (atteso -0,3%; preced. -0,5%)10:00 Unione Europea: PMI manifatturiero (atteso 51 punti; preced. 52,1 punti). LEGGI TUTTO

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    Gas, piano Ue di emergenza a rischio: proseguono le trattative a Bruxelles

    (Teleborsa) – Il piano di emergenza sul gas della Commissione europea che prevede tagli del 15% ai consumi per fare fronte alle tensioni con la Russia e dispone di un meccanismo di “solidarietà” tra paesi sulle forniture è a rischio. È quanto hanno riferito “fonti diplomatiche a Bruxelles” al Financial Times. Il quotidiano ha sottolineato che serve l’appoggio del 55% dei Paesi o di Stati che rappresentino il 65 per cento della popolazione Ue.Spagna e Portogallo hanno già manifestato una netta opposizione a questo progetto mentre diversi altri paesi europei hanno espresso forti dubbi. A favore del piano si è invece espresso il ministro dell’energia della Germania, Robert Habeck: “i paesi che non sono toccati dai tagli delle forniture della Russia dovrebbero aiutare gli altri. Altrimenti non c’è solidarietà europea”. Il Piano è attualmente in discussione nel Comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri presso l’Ue (Coreper), che si riunisce questo pomeriggio a Bruxelles, dopo che la proposta è già stata esaminata dal gruppo di esperti dell’energia in seno al Consiglio Ue. Una nuova riunione del Coreper è già prevista per lunedì prossimo. Il Piano prevede una riduzione del 15% del consumo di gas, calcolata sulla media dei consumi del periodo 2017-2021 (da agosto a marzo), da conseguire nel periodo da agosto 2022 a fine marzo 2023. L’obiettivo di riduzione è indicativo, una sorta di raccomandazione non vincolante, ma diventerebbe obbligatorio per tutti gli Stati membri nel caso in cui la Commissione dichiarasse lo stato d’emergenza Ue per interruzioni sostanziali nell’approvvigionamento di gas, o per la sua insufficienza a causa, ad esempio, di un inverno molto freddo. Secondo le fonti, da quello che è emerso finora nel Coreper, le questioni più controverse per un certo numero di Stati membri sono l’obbligatorietà dell’obiettivo di riduzione al 15%, nel caso della dichiarazione dello stato d’emergenza, l’obiettivo stesso del 15%, che molti considerano troppo ambizioso e difficile da raggiungere, il principio del target uniforme e uguale per tutti i paesi, indipendentemente dalle loro condizioni e, infine, i poteri che la Commissione si attribuisce nell’attivare l’obbligatorietà della riduzione dei consumi di gas, con la semplice decisione di dichiarare lo stato di allerta. L’Italia è al momento tra i paesi più critici rispetto ai primi tre punti, insieme a diversi altri Stati membri. LEGGI TUTTO

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    CheBanca!, utile netto sale a 62 milioni di euro

    (Teleborsa) – CheBanca!, banca dedicata alla gestione di risparmio e investimenti del gruppo Mediobanca, ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2022 con ricavi in aumento del 9,8% a 393 milioni di euro, grazie soprattutto alle commissioni che continuano a crescere significativamente del 22,3% (126,6 milioni di euro a 154,8 milioni di euro), con particolare riguardo alla quota di gestito (+25,7%) nella sua componente ricorrente (+30,1%). Il margine di interesse a sua volta cresce del 3,1% (da 229,3 milioni di euro a 236,4 milioni di euro). L’utile netto è stato in crescita del 26,5% a 62 milioni di euro.Le masse totali sono state in crescita a 33,9 miliardi di euro (+4,2% a/a). La raccolta netta dell’anno è stata di 2,8 miliardi di euro, di cui 2,2 miliardi di euro di AUM/AUA (+8,5% a/a). “Lo scoppio della guerra in Ucraina a fine febbraio ha determinato un rallentamento della raccolta netta di AUM/AUA nel trimestre interessato – commenta la società – L’ultimo trimestre dell’esercizio si è invece riportato ai livelli del pari periodo dell’anno precedente (0,7 miliardi di euro), raddoppiando t/t”.Gli impieghi sono stati in crescita a 11,4 miliardi di euro (+2,7% a/a; +1,0% nel trim) con erogato di mutui residenziali stabilmente elevato a 2,2 miliardi di euro, di cui 0,7 miliardi di euro nel quarto trimestre (vs 0,6 miliardi di euro del trimestre precedente).Complessivamente la rete distributiva consta oggi di 1.023 professionisti: 507 gestori premier (486 a giugno 2021, +21 a/a) e 516 consulenti finanziari (465 a giugno 2021, +51 a/a) che svolgono la propria attività su 207 tra filiali e uffici finanziari (205 a giugno 2021, +2 a/a). LEGGI TUTTO

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    Bank of Russia: c'è possibilità di abbassare ulteriormente tassi interesse

    (Teleborsa) – La Banca centrale russa, nell’odierna riunione di politica monetaria, si è trovata a scegliere tra l’abbassamento del tasso chiave all’8%, 8,5% o 9%, per poi procedere a una diminuzione del costo del denaro 150 punti base, dal 9,5% all’8%. Lo ha dichiarato la governatrice Elvira Nabiullina nella conferenza stampa che ha seguito l’annuncio sui tassi. “Abbiamo discusso sostanzialmente tre opzioni: 8%, 8,5% e 9% – ha spiegato – C’è ancora il potenziale per abbassare ulteriormente il tasso a medio termine, e lo abbiamo mostrato nelle nostre previsioni per il tasso chiave medio. Se guardi la traiettoria, sta gradualmente scendendo”, ha affermato.”Tutto dipenderà dalle informazioni che arriveranno – ha aggiunto Nabiullina, secondo quanto riportato dall’agenzia russa Interfax – La situazione è incerta, ci sono molti fattori di alternanza multidirezionale e quindi adegueremo la politica monetaria per tornare al 4% entro il 2024, ma reagiamo tutte le informazioni in arrivo, ovviamente, alle tendenze emergenti”.”La dinamica delle importazioni è in linea con le nostre aspettative. Il dato ha iniziato a recuperare dopo un sostanziale calo – ha detto la funzionaria – Le importazioni dei consumatori stanno aumentando principalmente a causa dell’apertura di nuove rotte di approvvigionamento. Non ci sono ancora chiari segnali di ripresa in termini di importazioni intermedie e di investimento”.”L’attività di prestito si è leggermente ripresa, sebbene sia ancora contenuta – ha aggiunto – I mutui stanno recuperando più rapidamente, anche se principalmente a causa dei programmi preferenziali. Anche i prestiti al consumo non garantiti hanno iniziato a crescere. I prestiti alle imprese sono in ripresa e i prestiti in rublo stanno sostituendo i prestiti in valuta estera”. LEGGI TUTTO

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    BCE, economisti più pessimisti su crescita e inflazione

    (Teleborsa) – La crescita della Zona Euro è rallentata a causa degli effetti della guerra in Ucraina e dell’impatto dell’inflazione sul potere d’acquisto della famiglie e sui consumi. Lo confermano oggi le previsioni per il terzo trimestre formulate da un pool di economisti indipendenti consultati dalla BCE, che rivedono al ribasso le stime di crescita ritoccando all’insù quelle di inflazione.Gli intervistati hanno rivisto al rialzo le loro aspettative di inflazione per tutti gli orizzonti temporali, indicando una crescita del 7,3% per il 2022 dal 6% precedentemente indicato, una revisione al 3,6% dal 2,4% per il 2023 ed al 2,1% dall’1,9% per il 2024. Secondo gli intervistati, le revisioni al rialzo riflettono principalmente l’aumento dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari, ma l’aumento più forte del previsto dei costi degli input. Le aspettative di inflazione a più lungo termine al 2027 sono indicate in media al 2,2%.Le aspettative di crescita del PIL reale sono state invece riviste al ribasso anche se gli esperti notano che l’andamento più forte del previsto del primo trimestre del 2022 ha ampiamente compensato la dinamica più debole prevista degli altri trimestri. Il PIL è indicato in crescita del 2,8% quest’anno dal 2,9% segnalato in precedenza, mentre la revisione è più marcata per il 2023 all’1,5% dal 2,3%, Confermata la crescita per il 2024 all’1,8%. Queste previsioni più cupe includono l’intensificarsi delle pressioni sui prezzi dell’energia, l’inasprimento della politica monetaria in tutto il mondo e l’effetto dell’inflazione sul potere d’acquisto delle famiglie. E sebbene i colli di bottiglia delle catene di approvvigionamento legati alla crisi del COVID-19 si siano in qualche modo allentati, si ritiene che agiscano ancora come un freno per l’economia globale. Effetti positivi sono derivati invece dalle misure fiscali contro l’aumento dei prezzi dell’energia e dagli effetti delle riaperture post-Covid, soprattutto sul settore turistico e dei trasporti.Parallelamente alla revisione al ribasso della crescita, le aspettative sul tasso di disoccupazione sono state nuovamente peggiorate e si prevede che il tasso di disoccupazione scenda dal 6,7% nel 2022 al 6,4% entro il 2027. Le aspettative di disoccupazione a lungo termine sono al livello più basso nella storia dell’indagine avviata nel 1999. LEGGI TUTTO