Luglio 2022

Monthly Archives

More stories

  • in

    USA, vendita di case esistenti giugno -5,4% su mese

    (Teleborsa) – Giungono segnali di peggioramento dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a giugno 2022 un calo mensile del 5,4%, secondo quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il -3,4% riportato a maggio. Si tratta del quinto mese consecutivo in calo.Sono state vendute 5,12 milioni di unità rispetto ai 5,41 milioni di maggio e ai 5,38 milioni di unità previste dagli analisti. Su base annua, le vendite sono scese del 14,2% (erano state 5,97 milioni di unità a giugno 2021).”Il calo dell’accessibilità economica degli alloggi continua a mettere a dura prova i potenziali acquirenti di case – ha affermato Lawrence Yun, capo economista di NAR – Sia i tassi dei mutui che i prezzi delle case sono aumentati troppo drasticamente in un breve lasso di tempo”.(Foto: Mirko Kaminski / Pixabay) LEGGI TUTTO

  • in

    Filiera ortofrutta, Intesa Sanpaolo sigla accordo di collaborazione con Cedior

    (Teleborsa) – Facilitare l’accesso al credito delle oltre 60 aziende facenti parte del processo distributivo dei marchi Elisir, Elisir BIO e Lombardia Gerunda, noti per i prodotti di ortofrutta d’eccellenza di origine italiana. Questo l’obiettivo dell’accordo di collaborazione sottoscritto da Intesa Sanpaolo e Cedior, azienda leader nel commercio all’ingrosso di prodotti ortofrutticoli, nell’ambito del Programma Filiere.Il progetto – spiega Intesa Sanpaolo in una nota – nasce dalla comune volontà di sostenere le piccole e medie imprese del territorio legate alla filiera dell’ortofrutta al fine di superare le attuali difficoltà e accrescere gli sbocchi nei vari mercati. Obiettivo dell’accordo è infatti favorire il supporto finanziario agli imprenditori agricoli che intendono realizzare nuovi impianti e/o ampliamenti aderendo al progetto Cedior. Un intervento che rientra nelle iniziative che la banca ha messo in atto in coerenza e a supporto degli investimenti legati al PNRR.Grazie al Programma Filiere di Intesa Sanpaolo, la banca vuole agevolare l’accesso al credito dei coltivatori segnalati come fornitori strategici dal capofiliera, dedicando soluzioni finanziarie che possano facilitare gli investimenti, in particolare quelli destinati all’efficientamento energetico, alla transizione ecologica, alla riduzione dei consumi idrici, alla valorizzazione dell’agricoltura biologica, all’ammodernamento delle aziende (Agricoltura 4.0), nonché il supporto per la gestione delle attività correnti e di campagna con specifici prodotti dedicati. A livello nazionale nel comparto agro alimentare Intesa Sanpaolo ha già avviato 170 contratti di filiera che hanno coinvolto oltre 6.500 fornitori, un giro d’affari complessivo di oltre 22 miliardi di euro e oltre 22mila dipendenti del capo-filiera.”Cedior è diventata negli anni un riferimento solido nel settore ortofrutticolo e con il Programma Sviluppo Filiere di Intesa Sanpaolo, intende contribuire in modo significativo ad un cambio di passo. L’ambiente – spiega Gianluigi Cugini, ceo di Cedior – ci chiede chiaramente una innovazione ed è necessario poter contare su un concreto supporto economico per attuarla. Comprendiamo le difficoltà a cui spesso – soprattutto nell’ultimo periodo – le imprese del nostro settore sono esposte. Proprio per questo abbiamo ritenuto necessario fare qualcosa affinché tutti possano affrontare il futuro con gli strumenti adeguati e tutelare la serenità che deriva dal lavoro di qualità. Grazie all’accordo con Intesa Sanpaolo, le imprese della filiera Cedior avranno un accesso agevolato alle risorse economiche di cui necessitano per portare avanti i valori di sostenibilità e rispetto per la natura che ci accomunano”. “L’accordo sottoscritto con Cedior – evidenzia Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo – mira a supportare ulteriormente l’eccellenza dei prodotti alimentari grazie al nostro Programma Sviluppo Filiere, a garanzia del nostro made in Italy. Un intervento per sostenere gli investimenti, mai come oggi indispensabili, nell’ambito della transizione green e digitale e dell’indipendenza energetica, in coerenza con gli interventi del PNRR. Abbiamo inoltre avviato iniziative specifiche per far fronte all’attuale contesto di mercato, sostenendo le imprese nei fabbisogni di liquidità per garantirne la continuità produttiva. Intesa Sanpaolo infatti interviene con finanziamenti a 18 mesi con 6 di pre-ammortamento, destinati a diluire opportunamente il costo delle bollette energetiche passate e future”. LEGGI TUTTO

  • in

    Canada, inflazione giugno sale all'8,1%. Ai massimi dal 1983

    (Teleborsa) – L’inflazione in Canada ha continuato a crescere, raggiungendo l’8,1% su anno nel mese di giugno, dopo un aumento del 7,7% a maggio. Si tratta del più grande aumento dal gennaio 1983, anche se la lettura è stata inferiore alle attese degli analisti per un +8,4%. L’accelerazione di giugno è stata principalmente dovuta all’aumento dei prezzi della benzina. Tuttavia, gli aumenti sono generalizzati, con sette degli otto componenti principali in aumento del 3% o più.Escludendo la benzina, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 6,5% anno su anno a giugno, dopo un aumento del 6,3% a maggio.Su base mensile, l’inflazione è aumentata dello 0,7% a giugno, dopo un aumento dell’1,4% a maggio e rispetto ad attese per un +0,9%. Su base mensile destagionalizzato, l’indice è aumentato dello 0,6%. LEGGI TUTTO

  • in

    Sparkle rafforza le proprie rotte nell'Atlantico con il cavo sottomarino Monet

    (Teleborsa) – Sparkle annuncia l’attivazione di nuove capacità di spettro sul sistema di cavi sottomarini Monet che connette il Brasile agli Stati Uniti. Con questa aggiunta, Sparkle – spiega la società in una nota – amplia la sua dorsale nel continente offrendo cinque rotte diversificate tra Nord e Sud America.Monet è un cavo di nuova generazione di 10.556 Km che collega Boca Raton, Florida, a Fortaleza e San Paolo, Brasile. Con ilnuovo percorso, Sparkle – si legge nella nota – aumenta la ridondanza complessiva della sua rete che ora fornisce cinque rotte diversificate tra il Nord e il Sud America grazie a un’ampia infrastruttura sottomarina che include tre “autostrade digitali” sottomarine: Monet e Seabras-1 nell’Atlantico e Curie nel Pacifico.”Con l’aggiunta di Monet alle proprie rotte atlantiche, Sparkle – evidenzia la società – migliora ulteriormente il suo servizio di transito IP globale Tier-1 Seabone e le sue soluzioni di capacità, rispondendo all’enorme richiesta di dati trainata dalle nuove tecnologie, dallepiattaforme multimediali e dai servizi basati sul cloud che richiedono una connessione ubiqua a Internet. Con Monet, Sparkle continua l’espansione della sua rete americana in fibra ottica, che ora conta 56 Punti di Presenza tra Stati Uniti, Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Panama, Perù e Venezuela, una presenza capillare in Brasile e un nuovo hub di atterraggio e connettività neutrale a Panama”. LEGGI TUTTO

  • in

    Difesa, UE stanzia 1,2 miliardi per progetti di ricerca e costruzione armamenti

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha deciso di concedere un finanziamento per un totale di quasi 1,2 miliardi di euro a sostegno di 61 progetti collaborativi di ricerca e sviluppo nel settore della difesa, selezionati a seguito degli inviti a presentare proposte, i primi in assoluto, nell’ambito del Fondo europeo per la difesa (FED). Verranno sostenuti progetti di capacità di difesa tecnologicamente avanzati, come lo sviluppo di caccia, carri armati e navi di prossima generazione, nonché tecnologie critiche di difesa quali il cloud per scopi militari, l’intelligenza artificiale, i semiconduttori e contromisure spaziali, informatiche o mediche. Intende anche promuovere tecnologie di rottura, in particolare nell’ambito delle tecnologie quantistiche e dei nuovi materiali, e avvalendosi di PMI e start-up promettenti.”I progetti di elevata qualità selezionati hanno dimostrato che è davvero possibile realizzare una cooperazione industriale nel settore della difesa in Europa, anche su vasta scala – ha commentato la vicepresidente esecutiva della Commissione UE, Margrethe Vestager – Le quasi 700 imprese che, grazie ai fondi dell’UE, intraprenderanno attività di ricerca e sviluppo nell’ambito delle tecnologie di difesa innovative di prossima generazione daranno vita a una base industriale resiliente e competitiva. Il fatto che le PMI rappresentino il 43% dei soggetti che partecipano ai progetti selezionati dimostra che il programma del Fondo europeo per la difesa coinvolge l’intera catena del valore industriale dell’UE”.Copertura geografica e cooperazioneAlle proposte selezionate partecipano quasi 700 soggetti giuridici provenienti da 26 Stati membri dell’UE e dalla Norvegia. In media le proposte selezionate coinvolgono 18 soggetti provenienti da 8 Stati membri dell’UE e dalla Norvegia. Le PMI rappresentano oltre il 40% dei soggetti coinvolti nelle proposte selezionate, ai quali è destinato quasi il 20% del finanziamento totale richiesto dall’UE.Equilibrio tra ricerca e sviluppo delle capacitàSono stati stanziati 322 milioni di euro per finanziare 31 progetti di ricerca e 845 milioni di euro per finanziare 30 progetti su larga scala volti a sviluppare sistemi e tecnologie per le capacità di difesa. Più del 5% del bilancio è dedicato al finanziamento di idee rivoluzionarie, che consentiranno all’innovazione di cambiare radicalmente la nozione e la gestione delle operazioni inerenti alla difesa. LEGGI TUTTO

  • in

    Fisco, Cnpr Forum: “Imprese e famiglie attendono soluzioni immediate”

    (Teleborsa) – “Stiamo spingendo per un decreto sulla Rottamazione quater che allarghi la piattaforma dei beneficiari realizzando una grande operazione di liquidità fiscale. Una misura che non penalizzi oltremodo chi non ha potuto pagare i debiti con il fisco distinguendo tra chi è in difficoltà e chi è un evasore fiscale. Anche le sanzioni devono essere calibrate con riferimento al danno sociale causato dai comportamenti dei contribuenti. L’evasione fiscale si combatte con le semplificazioni e con l’abbassamento della pressione fiscale. Lo abbiamo dimostrato con la flat tax fino a 65mila euro i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti”. Lo ha detto Alberto Gusmeroli (Lega), vicepresidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, nel corso del webinar “Fisco, un’estate torrida con scadenze e crisi di governo” promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.”La situazione economica non è delle migliori – ha proseguito Gusmeroli –. Inflazione alta e tassi d’interesse al rialzo hanno effetti negativi anche sul debito pubblico. Stiamo cercando di fronteggiare il caro energia, quello dei costi del carburante e delle materie prime con provvedimenti normativi, come il decreto Aiuti, ma bisogna essere più coraggiosi nel favorire l’accesso al credito”.”Siamo in un momento politico estremamente complicato – ha detto Claudia Porchietto, deputata di Forza Italia in Commissione Attività Produttive a Montecitorio –. Il Parlamento sta lavorando ad alcuni provvedimenti importanti tra cui il decreto Aiuti e il disegno di legge Concorrenza, a cui si aggiungono le scadenze fiscali che stiamo seguendo con attenzione. Lo stop imposto dalle vacanze estive non ci voleva perché ci creerà problemi nel portare a compimento alcuni dei provvedimenti fondamentali. È stato chiesto ai partiti di governo attenzione e senso di responsabilità, che sicuramente stiamo mettendo tutti, ma resta da capire se il Movimento 5 Stelle vorrà far precedere il governo con questa maggioranza. Sono senza dubbio settimane difficili ma abbiamo una grandissima responsabilità verso cittadini, professionisti e imprese che stanno guardando a questa crisi di governo come qualcosa di surreale”.”Il Consiglio nazionale – ha detto Elbano de Nuccio, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili – è molto attento alla concentrazione di emergenze che si stanno manifestando in questo momento storico. Quelle principali afferiscono all’aumento dei costi energetici che si traducono in aumento dei costi per le imprese e, di riflesso, sui cittadini. Abbiamo avviato un’interlocuzione con il Mef per affrontare il delicato tema delle scadenze fiscali, problema atavico, chiedendo il depotenziamento della compressione di scadenze concentrate tra giugno e settembre dove gli studi professionali sono già oberati dalle dichiarazioni. Abbiamo proposto di sospendere le notifiche degli avvisi bonari e la messa in sicurezza delle pmi con provvedimenti che consentano alle imprese di rendere sostenibile i debiti con il fisco. Penso a una rateizzazione per debiti fiscali a 72 rate estendendo i benefici anche a chi è decaduto dal beneficio”.”Dobbiamo prendere atto che oltre alle scadenze ordinarie, che sono importanti e molteplici, – ha dichiarato Marco Cuchel, numero uno dell’Associazione nazionale commercialisti – si è aggiunta tutta una serie di altre complicazioni come l’entrata in vigore della fatturazione elettronica obbligatoria per i forfettari, o i disservizi, le interruzioni e i malfunzionamenti della piattaforma dell’Agenzia delle Entrate, o ancora la famosa circolare che tutti gli anni viene emanata per illustrare le novità per le dichiarazioni dei redditi, emanata dopo ben una settimana dalla scadenza originale. Queste difficoltà hanno creato un corto circuito in tutta la categoria. Credo sia necessario un cambio di passo sia per l’Agenzia delle Entrate che per la pubblica amministrazione in generale. Per quanto riguarda i disservizi sul portale dell’Agenzia delle entrate, ricordo a tutti che sono stati evidenziati da quasi tutte le associazioni di categoria. A mio avviso sarebbe necessaria una revisione della proroga automatica, che si innesca ogni qual volta ci sono disservizi di questo genere, così si eviterà di emettere sanzioni inutili. Ritengo questo un atto di civiltà”.”Noi non possiamo sempre chiedere il rinvio delle scadenze, perché – ha affermato Luca Asvisio, presidente dell’Odcec di Torino – significa che in altri momenti dell’anno ci ritroveremo pieni di lavoro e comunque non saremmo in grado di gestire le pratiche. La nostra categoria è impegnata in una lotta continua con gli adempimenti. Questo meccanismo non funziona perché abbiamo bisogno di guardare al futuro di questa professione. Mi auguro che il cambio di governance all’interno del nostro Consiglio nazionale porti a cambiamenti fondamentali. Noi commercialisti ci siamo fatti trovare sempre pronti, ora è il momento di ricevere qualcosa in cambio dalla politica, ovvero la certezza della norma. Un semplice provvedimento come quello della sanatoria degli errori formali darebbe grande aiuto alla nostra categoria, rappresentando una sorta di assicurazione in quei momenti più critici, come quelli vissuti durante il Covid”.”In questo momento lo sforzo maggiore – ha detto Marcella Caradonna presidente Odcec Milano – è quello di cercare di evitare l’allargamento della forbice sociale che avviene nei momenti di difficoltà. Si sono accumulate una serie di problematiche che esasperano quelle presenti prima della pandemia dove eravamo già in crisi Dobbiamo affiancare le realtà più fragili attraverso percorsi di semplificazione e dare alle imprese la possibilità di poter pianificare finanziariamente il proprio futuro. Sono preoccupata dall’entrata in vigore del codice della crisi che, nella sua articolazione, mantiene alcuni provvedimenti che si potrebbero rivelare dei boomerang. Sarebbe il caso di sospendere queste previsioni e rivedere con attenzione gli effetti che comporterebbero nella vita delle imprese”.A ribadire l’allarme sulla criticità della situazione è stato anche Luigi Pagliuca, presidente della Cnpr. “Sugli italiani incombe una crisi di governo che, auspico, venga superata nel più breve tempo possibile. A questo – ha detto Pagliuca – vanno aggiunti l’incombenza di una guerra al centro dell’Europa, l’inflazione galoppante, il termine delle proroghe per gli adempimenti fiscali. Parliamo di una ‘tempesta perfetta’ che si sta per abbattere sugli italiani. Il nostro ruolo è quello di favorire il confronto tra i professionisti e il governo per trovare soluzioni utili a questa situazione complessa. C’è molta preoccupazione tra imprese e famiglie che vanno rassicurate”.Sull’esigenza di semplificare si è soffermato Paolo Longoni, consigliere d’amministrazione dell’ente previdenziale dei ragionieri e degli esperti contabili. “Tutti hanno sottolineato la necessità di avviare un processo di semplificazione. I 55 forum che abbiamo realizzato – ha proseguito Longoni – hanno sempre visto emergere con forza il tema della semplificazione. Nonostante questo l’ultimo decreto non contiene nemmeno una semplificazione. Contiene interpretazioni autentiche, estensioni e qualche proroga di termini. E’ evidente che per avviare un processo di semplificazione è necessario coinvolgere chi si occupa di questi aspetti quotidianamente, altrimenti si rischia di perdere altro tempo”. LEGGI TUTTO

  • in

    Abbott Laboratories aumenta outlook su utili dopo solido Q2

    (Teleborsa) – Abbott Laboratories, multinazionale statunitense attiva nella produzione di dispositivi medici e nell’assistenza sanitaria, ha registrato vendite pari a 11,3 miliardi di dollari nel secondo trimestre 2022, in aumento del 10,1% su base reported e del 14,3% su base organica, il che esclude l’impatto dei cambi. Le vendite globali relative ai test Covid-19 sono state pari a 2,3 miliardi di dollari. L’utile netto della società è salito a 2,02 miliardi di dollari, o 1,14 dollari per azione, da 1,19 miliardi di dollari, o 0,66 dollari per azione, di un anno fa. L’utile per azione rettificato è stato di 1,43 dollari, che riflette una crescita del 22,2% rispetto all’anno precedente.”Abbiamo ottenuto un altro trimestre di forte crescita e stiamo aumentando la nostra previsione per l’EPS per l’intero anno – ha affermato Robert B. Ford, presidente e amministratore delegato – La nostra nuova pipeline di prodotti è rimasta altamente produttiva e il nostro business diversificato ha continuato a essere resiliente in un contesto macro difficile”.Abbott sta aumentando la sua previsione per l’utile diluito per azione dell’intero anno 2022 ad almeno 3,50 dollari. Abbott prevede voci specifiche per l’intero anno 2022 di 1,40 dollari per azione relative ad ammortamenti immateriali, costi relativi a un richiamo volontario, spese associate ad acquisizioni, ristrutturazioni e iniziative di riduzione dei costi e altre spese nette. Escludendo gli elementi specificati, Abbott sta aumentando la stima per l’utile per azione ad almeno 4,90 dollari per l’intero anno 2022.Le guidance per il 2022 include vendite previste relative ai test Covid-19 di 6,1 miliardi di dollari, che include vendite di 5,6 miliardi di dollari fino a giugno 2022 e vendite previste di 500 milioni di dollari nei prossimi mesi. LEGGI TUTTO

  • in

    IEA, crescita domanda di elettricità in forte rallentamento

    (Teleborsa) – La crescita della domanda mondiale di elettricità sta rallentando drasticamente nel 2022 dalla forte ripresa dell’anno precedente, poiché la crescita economica si sta indebolendo e i prezzi dell’energia sono aumentati in seguito all’invasione russa dell’Ucraina. Lo sostiene l’ultimo Electricity Market Report dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA).L’IEA prevede che la domanda globale di elettricità aumenterà del 2,4% nel 2022 dopo l’aumento del 6% dello scorso anno, in linea con il suo tasso di crescita medio nei cinque anni precedenti la pandemia di Covid-19. “Mentre la domanda di elettricità dovrebbe attualmente continuare su un percorso di crescita simile nel 2023, le prospettive sono offuscate da turbolenze economiche e incertezza su come i prezzi del carburante potrebbero influenzare il mix di generazione”, si legge nel rapporto, che sollecita anche un’accelerazione degli investimenti nella transazione energetica.Forti aggiunte di capacità sono destinate a far aumentare la produzione globale di energia rinnovabile di oltre il 10% nel 2022, sostituendo parte della produzione di combustibili fossili. Nonostante il calo del 3% del nucleare, la produzione a basse emissioni di carbonio aumenterà complessivamente del 7%, portando a un calo dell’1% nella produzione totale basata sui combustibili fossili. Di conseguenza, le emissioni di anidride carbonica (CO2) del settore elettrico globale dovrebbero diminuire nel 2022 dal massimo storico raggiunto nel 2021, anche se di meno dell’1%.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash) LEGGI TUTTO