Luglio 2022

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    BTP sotto pressione. Focus su BCE e scudo anti-spread

    (Teleborsa) – Lo spread è risultato in crescita nella giornata odierna, con l’obbligazionario italiano che ha perso terreno e ha fatto peggio delle controparti. Al centro dell’attenzione degli investitori ci sono le mosse della BCE, tra le indiscrezioni della stampa e le dichiarazioni pubbliche dei banchieri centrali che mostrano un certo dissenso sulla direzione da prendere. A innescare le vendite sui bond durante la mattina è stata l’indiscrezione del Financial Times secondo cui Francoforte starebbe studiando “un modo per impedire alle banche di guadagnare miliardi di euro di profitti extra dal programma di prestiti ultra-economici lanciato durante la pandemia, un volta che inizierà ad alzare i tassi di interesse alla fine di questo mese”.A soffrire di più sono, come al solito, i bond governativi “periferici” della zona euro. Il BTP decennale italiano mostra un rialzo di circa 16 punti base, con un rendimento a 3,23%. Il differenziale tra rendimento del BTP decennale italiano e il Bund decennale tedesco ha aperto la seduta a quota 177 punti base dai 183 della chiusura precedente. È poi salito fino a quota 193 punti, primo di chiudere a 190 punti. Il decennale spagnolo segna un rialzo di 13 punti base a 2,40%, quello greco di 1 punto base a 3,48% e quello portoghese di 13 punti base al 2,39%. Il rendimento del bund tedesco è in aumento di 10 punti base all’1,33%.Per quanto riguarda l’Italia, gli operatori guardavano anche all’incontro, in precedenza previsto questo pomeriggio, tra il presidente del consiglio Mario Draghi e il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, in programma per cercare di ricucire dopo le recenti tensioni all’interno della maggioranza. L’incontro è slittato a mercoledì 6 luglio dopo il cambiamento di programma del premier legato alla tragedia sulla Marmolada. L’aspettativa è che Conte chiederà l’apertura di Draghi su temi come reddito di cittadinanza, superbonus e armi fornite all’Ucraina.Durante la giornata sono poi arrivate le dichiarazioni di due banchieri centrali molto influenti nell’eurozona. Il governatore della Bundesbank, Joachim Nagel, ha frenato sull’adozione di uno strumento anti-frammentazione che vada a beneficio dei paesi del Sud Europa. “Vorrei mettere in guardia dall’utilizzo di strumenti di politica monetaria per limitare l’allargamento degli spread, poiché è praticamente impossibile stabilire con certezza se sia giustificato o meno”, ha detto durante un intervento al Frankfurt Euro Finance Summit.Nel corso dello stesso evento, c’è stato anche un intervento più “dovish”. Il vicepresidente BCE Luis de Guindos ha ribadito l’impegno di Francoforte nello sviluppo di uno strumento anti-frammentazione, che dovrebbe favorire un corretto assetto della politica monetaria. “Reagiremo per evitare la frammentazione con adeguate clausole volte ad evitare l’azzardo morale”, ha sottolineato l’economista spagnolo. LEGGI TUTTO

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    Fisco, De Lise (commercialisti): Includere associazioni professionisti in regime forfettario

    (Teleborsa) – “Chiediamo al governo, in particolare al ministro dell’Economia e delle Finanze, di includere nel regime forfettario le associazioni dei professionisti. Siamo convinti che in un sistema di specializzazioni, le aggregazioni professionali debbano e possano essere una leva fiscale importante, e in tal senso riteniamo necessario un passo avanti da parte delle istituzioni”. Lo ha detto Matteo De Lise, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, a margine dell’incontro con Federico Freni, sottosegretario Mef, questa mattina a Roma.”Siamo pronti a elaborare un emendamento, di concerto con il sottosegretario Freni, per aprire questo fronte e cercare insieme di arrivare a un risultato condiviso. Questa mattina abbiamo, inoltre, presentato la proposta dell’Unione sulle aggregazioni professionali, che occorre sostenere per avere un nuovo strumento di sviluppo economico”.Il sottosegretario Freni si è detto “pronto a lavorare con l’Unione giovani commercialisti alle modifiche normative che verranno proposte. Sarò felice – ha detto – di rappresentare le idee che arriveranno dai professionisti che operano su tutto il territorio italiano”.La delegazione dell’Ungdcec, guidata da Matteo De Lise, era composta da Alessandro Bonandini, Francesco Puccio e Francesco Savio. LEGGI TUTTO

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    OPA A.S. Roma, adesioni al 15,6%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Romulus and Remus Investments LLC sulle azioni di A.S. Roma, risulta che oggi, 4 luglio 2022, sono state presentate 1.444.425 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 9.828.969, pari al 15,62% dell’offerta. L’offerta è iniziata il 13 giugno 2022 e terminerà l’8 luglio 2022. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie di A.S. Roma acquistate sul mercato nei giorni 7 e 8 luglio 2022 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Iveco, avviata fusione per incorporazione di New Business Netherlands Holding

    (Teleborsa) – Iveco Group ha comunicato l’avvio del processo di fusione per incorporazione di New Business Netherlands Holding, una società di capitali chiusa (besloten vennootschap met beperkte aansprakelijkheid) e interamente controllata da Iveco Group. Fermi le facoltà e i diritti di creditori e soci, la società incorporante intende procedere alla decisione di fusione mediante deliberazione consiliare anziché assembleare, si legge in una nota. La conclusione dell’operazione è prevista entro l’anno. LEGGI TUTTO

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    Mercati cauti. Milano chiude sulla parità

    (Teleborsa) – Si chiude con cautela la seduta finanziaria odierna delle borse europee, così come a Piazza Affari. La seduta è stata contraddistinta da spunti e volumi limitati, complice la chiusura per festività di Wall Street. Sulla Borsa di Milano si sono messi positivamente in luce il settore healthcare, con gli ottimi rialzi di Diasorin e Amplifon, e quello energetico, con Eni e Tenaris tra i migliori titoli. Deboli le banche, su cui pesa un’indiscrezione del Financial Times secondo cui la BCE starebbe cercando un modo di evitare che le banche guadagnino extraprofitti grazie allo schema di prestiti legati alla pandemia, una volta che inizierà ad aumentare i tassi di interesse.Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,042. L’Oro è sostanzialmente stabile su 1.806,9 dollari l’oncia. Sessione euforica per il greggio, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che mostra un balzo dell’1,67%.Lo Spread peggiora, toccando i +190 punti base, con un aumento di 6 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,24%.Tra gli indici di Eurolandia piccola perdita per Francoforte, che scambia con un -0,31%, sostenuta Londra, con un discreto guadagno dello 0,89%, e seduta senza slancio per Parigi, che riflette un moderato aumento dello 0,40%.Piazza Affari archivia la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,05% sul FTSE MIB, mentre, al contrario, il FTSE Italia All-Share procede a piccoli passi, avanzando a 23.369 punti. Sui livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (+0,13%); come pure, consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Star (-0,18%).Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 1,63 miliardi di euro, in calo del 31,39%, rispetto ai 2,37 miliardi della vigilia; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,64 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,47 miliardi.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo DiaSorin (+3,72%), Tenaris (+3,65%), ENI (+2,40%) e Ferrari (+2,39%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Saipem, che ha archiviato la seduta a -6,94%.Preda dei venditori Intesa Sanpaolo, con un decremento del 2,40%.Si concentrano le vendite su STMicroelectronics, che soffre un calo dell’1,87%.Vendite su Banco BPM, che registra un ribasso dell’1,85%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Alerion Clean Power (+3,43%), Mfe A (+3,34%), Ariston Holding (+2,76%) e Carel Industries (+2,55%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Fincantieri, che ha terminato le contrattazioni a -2,65%.Sensibili perdite per Reply, in calo del 2,31%.In apnea doValue, che arretra del 2,26%.Seduta negativa per Banca MPS, che mostra una perdita del 2,22%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso:Lunedì 04/07/202208:00 Germania: Bilancia commerciale (atteso 2,7 Mld Euro; preced. 3 Mld Euro)11:00 Unione Europea: Prezzi produzione, annuale (atteso 36,7%; preced. 37,2%)11:00 Unione Europea: Prezzi produzione, mensile (atteso 1%; preced. 1,2%)Martedì 05/07/202202:45 Cina: PMI servizi Caixin (preced. 41,4 punti)08:45 Francia: Produzione industriale, mensile (atteso 0,3%; preced. -0,1%). LEGGI TUTTO

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    BCE, de Guindos: affronteremo frammentazione con tutele per prevenire azzardo morale

    (Teleborsa) – “È fondamentale che le condizioni di finanziamento si muovano sostanzialmente in sincronia nell’area euro quando la BCE varia la sua politica. Per due imprese ugualmente solide, un cambiamento nell’orientamento della politica monetaria dovrebbe portare a una reazione simile nelle loro condizioni di finanziamento, indipendentemente dal paese in cui sono domiciliate. In caso contrario, reagiremo per prevenire la frammentazione, con adeguate tutele per prevenire l’azzardo morale”. Lo ha affermato Luis de Guindos, vicepresidente della BCE, sottolineando che prevenire la frammentazione consente a Francoforte di adeguare la propria posizione di politica monetaria al ritmo appropriato e di stabilizzare l’inflazione all’obiettivo.Il riferimento all’azzardo morale potrebbe essere collegato all’aspettativa di alcuni paesi rispetto al fatto che la BCE non possa negare a nessuno l’intervento esterno di fronte all’emergenza. “Cambiamenti nelle condizioni di finanziamento che vanno oltre il livello giustificato da fattori fondamentali pregiudicano il raggiungimento dell’obiettivo” di stabilità dei prezzi, ha sottolineato l’economista spagnolo durante un intervento al Frankfurt Euro Finance Summit.”È naturale che i rendimenti sovrani differiscano in qualche modo tra i paesi dell’area euro, a causa di fattori idiosincratici, come il rapporto debito pubblico/PIL, deficit di bilancio o tassi di crescita di lungo periodo – ha spiegato de Guindos – Tuttavia, a volte i rendimenti possono divergere rapidamente dai fondamentali economici. Un’eccessiva divergenza rende le condizioni del credito incompatibili con la trasmissione uniforme degli impulsi di politica monetaria e potrebbe causare instabilità finanziaria”.Il funzionario della BCE ha ricordato l’intenzione di aumentare i tassi di interesse chiave di 25 punti base durante la riunione di politica monetaria di luglio e di aumentarli nuovamente a settembre. L’entità dell’aumento dei tassi di interesse a settembre dipenderà dalle prospettive di inflazione a medio termine aggiornate; in particolare, se le prospettive di inflazione a medio termine persistono o peggiorano, sarà opportuno un incremento di oltre 25 punti base. LEGGI TUTTO

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    Commercialisti, in 2021 iscritti albo sfondano quota 120mila

    (Teleborsa) – Nel 2021, i commercialisti italiani hanno superato per la prima volta la soglia delle 120 mila unità, arrivando a 120.269 iscritti totali. La crescita annuale è stata dello 0,8% (+1,2% al Nord e +0,6% al Sud). E’ proseguita, per il secondo anno consecutivo, anche la crescita degli iscritti al Registro praticanti (+7,9%) che hanno cosi’ sfiorato la cifra di 14 mila unità. Secondo quanto riporta un comunicato, è il quadro che emerge dal Rapporto annuale sulla professione realizzato dalla Fondazione nazionale dei commercialisti. La crescita dell’albo è stata spinta, in particolare, dagli iscritti nella sezione B, ossia gli esperti contabili (+14,1%), mentre la sezione A, riservata ai commercialisti, ha fatto registrare una crescita dello 0,6%. Molto positivo l’andamento delle Società tra professionisti (STP) che hanno oltrepassato le 1.400 unità (+19,4%), con un incremento molto forte al Sud (+24,7%). Infine, prosegue il rapporto, si registra anche la crescita dei redditi medi professionali, saliti dell’1,1% in termini nominali, pari allo -0,8% in termini reali. Rispetto al 2007, il reddito professionale netto medio è aumentato del 4,1%, mentre in termini reali, cioè al netto dell’inflazione, è diminuito del 10,4%.Quanto al reddito professionale netto medio dei commercialisti nel 2021 è aumentato nonostante la pandemia. Il tasso di crescita annuale è stato dell’1,1% e il valore medio si è portato a 62.282 euro. Il reddito mediano, invece, è cresciuto dello 0,8% portandosi a 35.530 euro pari al 57% di quello medio e perdendo terreno rispetto al 57,6% di un anno prima. Il reddito medio cresce a Sud (+2,1%), mentre cala a Nord (-0,1%). Anche il reddito mediano cresce al Sud (+1,8%) e cala, invece, al Nord (-0,6%). Nel 2021 le donne sono state il 34,7% del totale degli iscritti, mentre i giovani (under 40) sono pari al 17,6%. La presenza di donne negli Ordini territoriali dei commercialisti è piuttosto variabile e tende ad essere più elevata negli Ordini del Nord. In particolare, nel Nord-est raggiunge il 38,1% con una punta del 42,6% in Emilia-Romagna. Nel Sud, dice ancora lo studio, la quota di donne scende al 31,5% con il valore piu’ basso in Campania (27,4%). Analogamente, anche per i giovani, nel Nord, si registrano livelli più elevati (20,6%) rispetto al Sud (14,9%). Da segnalare come la quota di donne continui ad aumentare di anno in anno (+1,4%), mentre quella dei giovani tende a diminuire progressivamente. Secondo la Fondazione, questi dati confermano il carattere anticiclico della professione di commercialista. Nei momenti di crisi, i commercialisti sono chiamati ad uno sforzo maggiore. E durante la pandemia questo sforzo è stato eccezionale. Ciononostante, il trend generale è verso un rallentamento della crescita che, la Fondazione nazionale non esclude nei prossimi anni possa tradursi in un tasso negativo.Il dato più allarmante, secondo gli stessi commercialisti, riguarda gli abilitati all’esame di stato di dottore commercialista e di esperto contabile: -61% dal 2008 al 2019, da 4.309 a 1.692. Si tratta di un dato direttamente collegato al calo dei praticanti in atto da molto tempo. Al netto di una leggera ripresa negli ultimi due anni, i praticanti si sono quasi dimezzati dal 2009 al 2019: da circa 2 praticanti e mezzo per ogni 10 iscritti a un praticante per ogni 10 iscritti. LEGGI TUTTO

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    Nagel: cautela in strumento anti-spread, impossibile stabilire livello adeguato

    (Teleborsa) – La Banca centrale europea (BCE) deve essere cauta “nell’utilizzare strumenti di politica monetaria per limitare i premi al rischio, poiché è praticamente impossibile stabilire con certezza se un allargamento dello spread sia fondamentalmente giustificato. Ci si può facilmente trovare in gravi difficoltà”. Lo ha detto Joachim Nagel, presidente della Bundesbank e quindi membro del consiglio direttivo della BCE, aggiungendo che la politica monetaria di Francoforte non deve essere guidata da movimenti di breve termine sui mercati finanziari, ma perseguire un obiettivo di inflazione a medio termine e la stabilità dei prezzi.Le circostanze necessarie”Per me è chiaro che misure insolite di politica monetaria volte a combattere la frammentazione possono essere giustificate solo in circostanze eccezionali e in condizioni strettamente definite”, ha spiegando durante un intervento al Frankfurt Euro Finance Summit. Nagel ha elencato alcune condizioni alla base per uno strumento anti-frammentazione, che comunque dovrebbe essere “strettamente temporaneo”, caratteristica definita “importante dal punto di vista legale”.Come minimo, gli spread dei tassi di interesse dovrebbero essere fondamentalmente ingiustificati, ovvero il risultato di eccessi nei mercati finanziari, In secondo luogo, i singoli Stati membri non ricevono i segnali di politica monetaria come previsto, cioè il meccanismo di trasmissione è compromesso. Infine, quanto sopra limita la capacità dell’Eurosistema di mantenere la stabilità dei prezzi nell’area euro.Le condizioni da soddisfareInoltre, secondo il presidente della Bundesbank, qualsiasi nuovo strumento anti-frammentazione dovrebbe essere adeguatamente predisposto per soddisfare tre condizioni: la prima relativa all’orientamento della politica monetaria, la seconda al mandato e la terza agli incentivi economici.La prima è che l’uso dello strumento non modifichi l’orientamento della politica monetaria. La seconda è che qualsiasi nuovo strumento debba essere giustificato esclusivamente da motivi di politica monetaria, rispettare il principio di proporzionalità e contenere garanzie sufficienti per impedirne l’ingresso in contrasto con il divieto di finanziamento monetario dei governi. L’ultima condizione è che gli Stati membri continuino a disporre di incentivi sufficienti per condurre le proprie politiche fiscali ed economiche in modo sostenibile e ridurre i livelli di indebitamento.L’attenzione al debitoLa questione dell’indebitamento è stata toccata anche in altri passaggi del discorso. Secondo il banchiere centrale, i paesi membri dell’eurozona hanno il compito di rafforzare la fiducia nelle loro future politiche fiscali. “In tale contesto, mi sorprende che la clausola di salvaguardia per la deviazione dalle regole di bilancio sia stata già prorogata di recente fino al 2023 – ha affermato – Inoltre, a volte sembra esserci l’impressione che le regole di bilancio non saranno più realmente vincolanti in futuro. Questi sono i segnali sbagliati da inviare se vogliamo generare fiducia in finanze pubbliche sane anche in un contesto di tassi di interesse in aumento”. LEGGI TUTTO