Luglio 2022

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    Trasporto aereo, Di Palma: “In Italia riflesso criticità degli altri Paesi europei”

    (Teleborsa) – “Carenza del personale, scioperi e Covid”. Questi – come spiega a Teleborsa il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma – gli elementi alla base del caos dei voli aerei che, tra ritardi e cancellazioni, sta segnando l’estate della ripartenza. “In Italia – sottolinea Di Palma – il sistema aeroportuale ha retto perché ci sono stati indennizzi agli operatori per 800 milioni ed è stata attuata la cassa integrazione in deroga. Questo ha sostanzialmente garantito la fidelizzazione del personale che, nella ripartenza, ha potuto garantire al meglio il presidio. Negli altri paesi continentali questo non è accaduto”. “Tenuto conto che noi abbiamo solo Ita come compagnia di riferimento nazionale, è chiaro che – evidenzia il presidente dell’Enac – i disagi che si verificano negli altri paesi continentali si riflettono anche nel nostro Paese. Ne consegue che se Ita è in grado di garantire una totale puntualità, al contrario i voli che sono operati in particolare da low cost continentali, in prosecuzione possono determinare accavallamenti e ritardi”. È chiaro, dunque, che a risentire di tale scenario siano principalmente gli scali dove operano compagnie low cost. “Il tema vero – prosegue Di Palma – è che molti aeroporti in Italia hanno il traffico low cost, un diverso modo di volare che ormai si sta affermando come normale. Si tratta di vettori che hanno il loro centro direzionale a Dublino o in altre città europee interessate da uno stato di agitazione dei lavoratori e ciò si riflette anche in Italia determinando un’estate più ‘calda’ del normale. In alcuni aeroporti che riteniamo perfetti, come Bergamo che credo sia uno dei migliori aeroporti italiani, non vi è un problema aeroportuale ma vi sono criticità rispetto ai vettori che cancellano determinati voli in particolare nel caso di tratte point to point. Stiamo parlando di presidi aeroportuali ottimali nel contesto di una situazione dei vettori difficoltosa rispetto alla quale la regolamentazione comunitaria non permette di intervenire sui collegamenti ma solo sui ristori ai passeggeri. Aeroporti come Bergamo e Venezia fanno tanto anche per garantire i passeggeri che si trovano in difficoltà pur non avendo un obbligo normativo”. A spiegare come i disagi provocati dagli scioperi e dalla mancanza di addetti che hanno coinvolto compagnie estere e low cost stiano interessando di riflesso anche l’Italia sono i numeri. A Bergamo, ad esempio, – la principale base del sud Europa e d’Italia di Ryanair con oltre 130 destinazioni in 38 Paesi – nel mese di giugno, anche a fronte di giornate di sciopero a livello europeo, si è registrato un movimento superiore al periodo pre-pandemico con 1.249.409 passeggeri rispetto ai 1.235.821 del 2019 e un tasso giornaliero sempre superiore a 40mila pax. Con 5,8 milioni di passeggeri nel primo semestre 2022 l’aeroporto di Bergamo si è, inoltre, confermato terzo aeroporto nazionale dopo Fiumicino e Malpensa.Carenza del personale – “Con il Covid ci sono stati i licenziamenti e quindi oggi, in una ripresa vorticosa non prevista dagli economisti, – sottolinea il presidente dell’Enac – è chiaro che la programmazione e la riassunzione non ha funzionato. Bisogna, inoltre, tenere conto della rigidità del sistema. Non è, infatti, sufficiente solo assumere qualcuno ma è c’è bisogno anche di un lungo periodo di formazione. Ciò significa che all’assunzione non consegue il presidio. Tutto questo sta determinando una situazione di difficoltà anche in ambito aeroportuale”.Scioperi e Covid – “I vettori, in particolare delle compagnie low cost, – prosegue Di Palma – sono inoltre interessati da una fase di scioperi. Il nostro Paese ha una legislazione che permette di deferire il prossimo sciopero anche a settembre ma negli altri Paesi dove questa legislazione non c’è tali agitazioni determinano una situazione di difficoltà. A ciò si aggiunge il problema del Covid con di conseguenza gli equipaggi che non si riescono a formare”.Restrizioni al traffico aereo – A causare ulteriori disagi sono, inoltre, le limitazioni al traffico aereo imposte dai principali aeroporti europei, in particolare a Londra Gatwick e Amsterdam Schiphol. “L’intervento statuale dei paesi continentali sta limitando i voli per limitare i disservizi. Tendenzialmente – spiega Di Palma – al disservizio consegue la riprotezione su un altro volo. Ma in questo momento i voli sono anche completamente pieni e alcuni governi gestiscono tale situazione di malessere anche limitando l’operatività degli scali”. Applicazione regolamento UE – “Le compagnie stanno applicando il regolamento UE con parecchi ristori che vengono elargiti. In alcuni casi stanno venendo chiamati in causa anche gli aeroporti dal momento che nel nord Europa la responsabilità dei disagi non è solo dei vettori. In alcuni scali, ad esempio a Londra, vi sono anche servizi aeroportuali che non funzionano e che incidono molto sui collegamenti. La legislazione europea addebita ai vettori il maggior onere di responsabilità. In Italia abbiamo chiesto ai gestori aeroportuali di supportare questa situazione di difficoltà a garanzia della tutela dei diritti dei passeggeri al di là di un obbligo normativo”.Questa situazione andrà avanti per tutta l’estate? – “Non abbiamo una previsione serena. Sicuramente il mese di luglio sarà impegnativo ma speriamo che le assunzioni, o misure come l’impiego dell’esercito a Dublino o in altri scali nord continentali, possano alleggerire questa situazione di difficoltà e – conclude il presidente dell’Enac – si superi anche il conflitto sociale che c’è tra vettori e operatori del settore”. LEGGI TUTTO

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    Siccità, Umbria chiede stato emergenza

    (Teleborsa) – L’Umbria ha chiesto lo stato d’emergenza per la siccità. Lo ha annunciato la Presidente della Regione Donatella Tesei. Lo ha fatto – ha spiegato in una nota -“dopo avere già posto nei giorni scorsi, durante la Conferenza Stato-Regioni, il tema degli interventi governativi urgentissimi per la siccità in Umbria, e in particolare per il lago Trasimeno”. La richiesta di stato d’emergenza è stata avanzata oggi al Governo e alla Protezione civile nazionale.”Conseguentemente – ha spiegato – ho rappresentato ai Ministeri competenti la necessità di far rientrare il nostro bacino lacustre nel redigendo Decreto siccità”.La presidente ha annunciato anche di avere “dato la disponibilità nel ricoprire per l’Umbria il ruolo di vice Commissario per l’emergenza, sulla base dell’esperienza della ricostruzione post sisma, così da poter gestire al meglio una serie di interventi ordinari e straordinari di cui il Trasimeno necessita”.Per ciò che concerne il lago Trasimeno, la relazione tecnica allegata alla richiesta avanzata dalla Regione – si legge in un suo comunicato – tende a sottolineare la stretta connessione di interscambio idrico tra il lago di Chiusi, inserito nello stato di crisi, e il Trasimeno, sollecitando che quest’ultimo possa, nonostante non abbia prelievi di carattere potabile ma proprio per l’interconnessione, avvalersi del provvedimento emergenziale. LEGGI TUTTO

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    Sogefi, CIR propone Raffaella Pallavicini per integrare CdA

    (Teleborsa) – Sarà Raffaella Pallavicini a riequilibrare i generi all’interno del consiglio di amministrazione di Sogefi, società quotata su Euronext STAR Milan e operante nel settore della componentistica per auto (fa parte del gruppo CIR). In relazione all’assemblea degli azionisti convocata per il 22 luglio 2022 in prima convocazione e, occorrendo, per il 25 luglio 2022 in seconda convocazione, Sogefi ha infatti reso noto che l’azionista di maggioranza CIR (titolare del 55,64% dei diritti di voto), ha presentato la candidatura di Raffaella Pallavicini quale amministratrice.In questo modo, il numero dei componenti del board aumenterà da 8 a 9, con l’amministratrice eletta – al pari degli altri componenti dell’attuale CdA – che resterà in carica fino all’assemblea per l’approvazione del bilancio di esercizio di Sogefi al 31 dicembre 2024. LEGGI TUTTO

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    easyJet, direttore operativo si dimette in mezzo a caos cancellazioni

    (Teleborsa) – easyJet ha annunciato che, con effetto dal 1° luglio 2022, Peter Bellew ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Chief Operating Officer (COO) “per perseguire altre opportunità” e nel frattempo si impegna a garantire una transizione senza intoppi. David Morgan è stato nominato COO ad interim, riportando direttamente al CEO Johan Lundgren. Morgan è in easyJet dal 2016, incluso quasi un anno come COO ad interim nel 2019.Ringraziando Bellew per il suo operato, il CEO ha sottolineato che “tutti in easyJet rimangono assolutamente concentrati sulla fornitura di un’operatività sicura e affidabile quest’estate”. La compagnia aerea a basso costo britannica ha aggiunto di aver intrapreso “azioni preventive per costruire ulteriore resilienza per l’estate a causa dell’attuale ambiente operativo”. easyJet ha affermato di continuare a operare fino a 1.700 voli al giorno, trasportando fino a 250.000 passeggeri. Nelle scorse settimane ha tagliato numerosi voli estivi, citando ritardi nel controllo del traffico aereo e carenza di personale nell’assistenza a terra e negli aeroporti. LEGGI TUTTO

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    Ryanair e Wizz Air, passeggeri e load factor in aumento a giugno

    (Teleborsa) – Per il mese di giugno 2022, Wizz Air ha trasportato oltre 4,3 milioni di passeggeri, in aumento del 179% rispetto a giugno 2021, con un fattore di carico dell’86,1%, in miglioramento di 23 punti percentuali. Nello stesso mese, Ryanair ha trasportato 15,9 milioni di passeggeri, con un aumento del 203% rispetto a giugno 2021, con un fattore di carico dell’95%, in miglioramento di 23 punti percentuali.Lo hanno comunicato le due compagnie aerea a basso costo, segnalando risultati in miglioramento nonostante il complesso periodo del settore, con innumerevoli voli cancellati e lunghe attese negli aeroporti a causa del Covid e della carenza di forza lavoro.Il fattore di carico, in inglese load factor, è il rapporto tra passeggeri trasportati e posti offerti, che consente di analizzare il grado di assorbimento della capacità di un aereo. LEGGI TUTTO

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    Equita Smart Capital – ELTIF perfeziona primo investimento con ingresso in Clonit

    (Teleborsa) – Equita Smart Capital – ELTIF, fondo di private equity gestito da Equita Capital SGR, multi-asset manager del gruppo Equita, ha perfezionato il suo primo investimento entrando in Clonit, azienda italiana attiva nello sviluppo di test molecolari per malattie infettive e malattie genetiche. L’operazione era stata annunciata il 17 maggio e il closing è arrivato a seguito del positivo completamento della procedura golden power presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.L’investimento di Equita Smart Capital – ELTIF, effettuato parte in acquisto quote e parte in un aumento di capitale, per una partecipazione pari al 33,3% del capitale, è finalizzato a dotare Clonit delle risorse necessarie per implementare il proprio piano di crescita, sia per vie esterne che tramite lo sviluppo organico del business esistente. LEGGI TUTTO

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    Mercati europei positivi. Wall Street chiusa per Independence Day

    (Teleborsa) – Bilancio positivo per i mercati finanziari del Vecchio Continente. Gli acquisti diffusi interessano anche il FTSE MIB, che si muove sulla stessa onda rialzista degli altri listini di Eurolandia, orfani oggi di Wall Street che rimarrà chiusa per festeggiare il giorno dell’Indipendenza. L’attenzione degli investitori è ancora rivolta alle banche centrali: in settimana arrivano, infatti, i verbali della Fed e della BCE.Sul fronte societario, focus sui titoli bancari dopo la notizia del Financial Times secondo cui la Banca centrale europea starebbe cercando il modo di evitare che gli istituti di credito possano realizzare extra profitti eccessivi con il rialzo dei tassi di interesse.Sul mercato valutario, l’Euro / Dollaro USA mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,30%. Lieve calo dell’oro, che scende a 1.806 dollari l’oncia. Seduta in lieve rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che avanza a 108,8 dollari per barile.In salita lo spread, che arriva a quota +190 punti base, con un incremento di 6 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,21%.Tra i mercati del Vecchio Continente piccolo passo in avanti per Francoforte, che mostra un progresso dello 0,37%, denaro su Londra, che registra un rialzo dell’1,14%; bilancio decisamente positivo per Parigi, che vanta un progresso dell’1,06%. Lieve aumento per la Borsa Milanese, con il FTSE MIB che sale dello 0,52% a 21.465 punti; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share procede a piccoli passi, avanzando a 23.484 punti.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, effervescente DiaSorin, con un progresso del 3,60%.Incandescente Tenaris, che vanta un incisivo incremento del 3,16%.In primo piano Amplifon, che mostra un forte aumento del 3,03%.Decolla ENI, con un importante progresso del 2,78%.I più forti ribassi, invece, si verificano su Saipem, che continua la seduta con -8,57%.Vendite su Intesa Sanpaolo, che registra un ribasso dell’1,99%.Seduta negativa per Banco BPM, che mostra una perdita dell’1,89%.Sotto pressione Pirelli, che accusa un calo dell’1,12%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Mfe A (+5,55%), Alerion Clean Power (+3,59%), Brunello Cucinelli (+3,23%) e Autogrill (+2,39%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Webuild, che prosegue le contrattazioni a -3,04%.Scivola Maire Tecnimont, con un netto svantaggio dell’1,96%.In rosso doValue, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,92%.Spicca la prestazione negativa di Fincantieri, che scende dell’1,70%.Tra i dati macroeconomici rilevanti:Lunedì 04/07/202208:00 Germania: Bilancia commerciale (atteso 2,7 Mld Euro; preced. 3 Mld Euro)11:00 Unione Europea: Prezzi produzione, annuale (atteso 36,7%; preced. 37,2%)11:00 Unione Europea: Prezzi produzione, mensile (atteso 1%; preced. 1,2%)Martedì 05/07/202202:45 Cina: PMI servizi Caixin (preced. 41,4 punti)08:45 Francia: Produzione industriale, mensile (atteso 0,3%; preced. -0,1%). LEGGI TUTTO

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    Volvo Cars, lockdown Cina impatteranno vendite terzo trimestre

    (Teleborsa) – Volvo Cars, casa automobilistica svedese controllata dal colosso cinese Geely, ha registrato la vendita di 49.904 auto a giugno, in calo del 26,9% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Durante i primi sei mesi dell’anno, la società ha venduto 291.301 auto, in calo del 23,5% rispetto allo stesso periodo del 2021. Le auto completamente elettriche hanno rappresentato il 7,6% delle vendite totali dei primi sei mesi, dato più che triplicato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.Le vendite di giugno sono state influenzate dai lockdown legati al Covid-19 in Cina, che hanno causato la carenza di alcuni componenti che interessano principalmente la produzione di auto completamente elettriche e ibride plug-in. Pur sottolineando di iniziare a vedere un netto miglioramento della sua situazione, con il numero di auto prodotte a giugno che è il più alto dell’anno, Volvo Cars “prevede che la quota di consegne di auto completamente elettriche e ibride plug-in continuerà a essere impattata nel terzo trimestre”. LEGGI TUTTO