Agosto 2022

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    Intel, accordo con Brookfield per maxi-investimento in fabbriche chip

    (Teleborsa) – Intel, multinazionale statunitense attiva nel campo dei semiconduttori, ha lanciato un Programma di co-investimento per semiconduttori (SCIP) con l’obiettivo di introdurre un nuovo modello di finanziamento in un settore ad alta intensità di capitale. Nell’ambito del suo programma, Intel ha firmato un accordo con Brookfield Asset Management, uno dei maggiori gestori patrimoniali alternativi a livello mondiale, che fornirà a Intel capitale per la costruzione di fabbriche negli Stati Uniti.L’accordo segue il memorandum d’intesa delle due società annunciato a febbraio 2022. Secondo i termini dell’accordo, le società investiranno congiuntamente fino a 30 miliardi di dollari nell’espansione della produzione di Intel precedentemente annunciata nel campus di Ocotillo a Chandler, in Arizona. Intel finanzia il 51% e Brookfield il 49% del costo totale del progetto. Intel manterrà la proprietà di maggioranza e il controllo operativo delle due nuove fabbriche di chip all’avanguardia a Chandler, che supporteranno la domanda a lungo termine dei prodotti Intel e forniranno capacità ai clienti di Intel Foundry Services (IFS).”Questo accordo storico è un importante passo avanti per l’approccio Smart Capital di Intel e si basa sullo slancio del recente passaggio del CHIPS Act negli Stati Uniti – ha affermato David Zinsner, CFO di Intel – La produzione di semiconduttori è tra le industrie a più alta intensità di capitale al mondo e l’audace strategia IDM 2.0 di Intel richiede un approccio di finanziamento unico. Il nostro accordo con Brookfield è il primo per il nostro settore e prevediamo che ci consentirà di aumentare la flessibilità mantenendo la capacità nel nostro bilancio per creare una catena di approvvigionamento più distribuita e resiliente”. LEGGI TUTTO

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    JD.com, trimestrale sopra le attese grazie a forza e-commerce

    (Teleborsa) – JD.com, una delle principali piattaforme e-commerce cinesi, ha registrato ricavi netti per il secondo trimestre del 2022 pari a 267,6 miliardi di yuan (140 miliardi di dollari), con un aumento del 5,4% rispetto al secondo trimestre del 2021. I ricavi netti dei servizi sono stati di 41,6 miliardi di yuan (6,2 miliardi di dollari), in aumento del 21,9%.L’utile netto attribuibile agli azionisti ordinari per il secondo trimestre del 2022 è stato di 4,4 miliardi di yuan (0,7 miliardi di dollari), rispetto a 0,8 miliardi di yuan dello stesso periodo dell’anno scorso. L’utile netto Adjusted per ADS è stato di 4,06 yuan (0,61 dollari), rispetto a 2,90 yuan dello stesso periodo dell’anno scorso.Gli analisti, secondo dati Refinitiv, si aspettavano un utile netto Adjusted per ADS di 2,71 yuan su ricavi per 262,3 miliardi di yuan.Gli account dei clienti che hanno effettuato almeno un acquisto durante gli ultimi dodici mesi sono aumentati del 9,2% a 580,8 milioni, rispetto ai 531,9 milioni nei dodici mesi chiusi al 30 giugno 2021.”Siamo stati lieti di registrare una crescita della top line che ha superato quella del settore durante un periodo difficile, oltre a una sana redditività e flusso di cassa”, ha affermato Sandy Xu, Chief Financial Officer di JD.com. “La nostra enfasi sulla disciplina finanziaria e l’efficienza operativa ci ha permesso di remunerare gli azionisti sotto forma di riacquisti di azioni e di uno speciale dividendo in contanti emesso durante il trimestre”. LEGGI TUTTO

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    Directa diventa emittente di azioni diffuse tra pubblico in misura rilevante

    (Teleborsa) – Directa, società attiva nel trading online e quotata su Euronext Growth Milan, ha comunicato che si sono verificate le condizioni previste affinché possa qualificarsi come “emittente strumenti finanziari diffusi tra il pubblico in misura rilevante”. In particolare, la società ha evidenziato che il numero complessivo degli azionisti, diversi dai soci di controllo della società, che detengono complessivamente almeno il 5% del capitale sociale di Directa è superiore a 500.Directa SIM ha proceduto a effettuare le comunicazioni richieste dal Regolamento Emittenti alla Consob e applicherà la disciplina concernente gli Emittenti Titoli Diffusi a partire dall’esercizio 2023. LEGGI TUTTO

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    Germania, IFO: inflazione sta erodendo risparmi accumulati con pandemia

    (Teleborsa) – L’inflazione sta consumando i risparmi aggiuntivi dei tedeschi, secondo l’IFO Institute. “I risparmi extra che molte famiglie hanno accumulato durante la pandemia di coronavirus sono ora svaniti. Allo stesso tempo, i prezzi al consumo continueranno a salire bruscamente. Questo purtroppo significa che i consumi privati ??non riusciranno a trainare l’economia tedesca per il resto dell’anno”, ha spiegato Timo Wollmershauser, Head of Forecasts dell’IFO.I depositi delle famiglie presso le banche in Germania sono fortemente aumentati tra il secondo trimestre del 2020 e il primo trimestre del 2021, ricorda l’istituto di ricerca con sede a Monaco di Baviera.”Se prendiamo come base la propensione media al risparmio nei cinque anni precedenti lo scoppio della crisi del coronavirus, allora ben 70 euro miliardi in più sono stati parcheggiati su conti bancari rispetto al solito durante questo periodo”, ha evidenziato Wollmershauser. Ma questi depositi in eccesso sono stati quasi completamente eliminati entro la fine del primo trimestre del 2022. E nel secondo trimestre questo sviluppo è proseguito a un ritmo quasi invariato. “È probabile che l’inflazione elevata sia stata un fattore chiave di questo “risparmio” da parte delle famiglie”, ha aggiunto Wollmershauser.(Foto: Photo by Josh Appel on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari maglia rosa in un'Europa cauta

    (Teleborsa) – Prosegue in positivo la seduta finanziaria di Piazza Affari, mentre continuano sulla linea di prudenza gli altri listini azionari europei. Gli investitori si muovono cauti con l’avvicinarsi del simposio di Jackson Hole, da giovedì prossimo, dove parlerà il presidente della Fed, Jerome Powell, da cui si attende una politica monetaria aggressiva per combattere l’inflazione elevata. Sul mercato valutario, l’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 0,9924 dopo essere sceso in mattinata fino a 0,9899 dollari. Sostanzialmente stabile l’oro, che continua la sessione sui livelli della vigilia a quota 1.737 dollari l’oncia. Sessione euforica per il greggio, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che mostra un balzo dell’1,88%.Avanza di poco lo spread, che si porta a +232 punti base, evidenziando un aumento di 3 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,64%.Nello scenario borsistico europeo piccola perdita per Francoforte, che scambia con un -0,21%, soffre Londra, che evidenzia una perdita dello 0,72%; tentenna Parigi che cede lo 0,29%. Piazza Affari continua la seduta con un guadagno frazionale sul FTSE MIB dello 0,43%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share fa un piccolo salto in avanti dello 0,40%, portandosi a 24.332 punti.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Tenaris (+6,66%), Saipem (+6,06%), ENI (+2,46%) e Unipol (+2,17%). Le peggiori performance, invece, si registrano su DiaSorin, che ottiene -2,12%.Preda dei venditori Inwit, con un decremento dell’1,75%.Si concentrano le vendite su Amplifon, che soffre un calo dell’1,69%.Vendite su Campari, che registra un ribasso dell’1,46%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Danieli (+3,92%), Maire Tecnimont (+2,18%), Brembo (+1,61%) e GVS (+1,52%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Wiit, che continua la seduta con -4,68%.Scende Tinexta, con un ribasso del 2,66%.Crolla Juventus, con una flessione del 2,00%.Seduta negativa per Banca MPS, che mostra una perdita dell’1,68%.Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull’andamento dei mercati:Martedì 23/08/202202:30 Giappone: PMI manifatturiero (atteso 51 punti; preced. 52,1 punti)10:00 Unione Europea: PMI servizi (atteso 50,5 punti; preced. 51,2 punti)10:00 Unione Europea: PMI composito (atteso 49 punti; preced. 49,9 punti)10:00 Unione Europea: PMI manifatturiero (atteso 49 punti; preced. 49,8 punti)15:45 USA: PMI servizi (atteso 49,2 punti; preced. 47,3 punti). LEGGI TUTTO

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    Mercati azionari, UBP: le stime sugli utili sono ancora troppo alte

    (Teleborsa) – Un secondo trimestre in cui le società hanno battuto le attese degli analisti, per quanto riguarda ricavi e utili, ha sostenuto i corsi azionari nella seconda metà di luglio e nella prima metà di agosto. Con i prezzi dell’energia alle stelle, un’inflazione galoppante e le tensioni geopolitiche che non accennano a diminuire, le prospettive sono molto meno rosee per la seconda parte del 2022. Questo però non sembra essere ancora riflesso nelle stime del consenso, secondo gli analisti di Union Bancaire Privée (UBP).”Numerose società continuano a sostenere di poter procedere con ulteriori aumenti dei prezzi per compensare le pressioni sui margini – spiega Norman Villamin, Chief Investment Officer (Wealth Management) di Union Bancaire Privée – Alcune hanno visto sviluppi positivi sul fronte della supply chain. Gli orientamenti contrastanti delle corporate guidance hanno alla fine spinto gli analisti a ridurre le stime sugli utili per i prossimi 12 mesi negli Stati Uniti, soprattutto per il prossimo anno”.”Tuttavia, questi tagli sono stati finora modesti e il consensus degli analisti continua a prevedere una crescita degli utili per azione del 9% per l’indice S&P 500 sia per quest’anno che per il prossimo – continua – Per il momento, le stime per il terzo e quarto trimestre, entrambe al 10% (4-6% al netto del comparto energetico), si sono mosse a malapena con previsioni di crescita per la maggior parte dei settori che sono scese di circa 1 punto percentuale nell’ultimo mese, compensando gli aumenti per l’energia”. Secondo Villamin, “le stime sugli utili dovranno essere ulteriormente ridotte nelle prossime settimane, sia negli Stati Uniti che in Europa, per riflettere il forte rallentamento dell’attività in un momento in cui i costi delle materie prime, della manodopera e dell’energia rappresentano ancora notevoli venti contrari per le imprese”.La crescita degli utili nel 2022 dovrebbe restare moderata ma, nello scenario base di UBP che prevede una lieve recessione, è probabile che l’anno prossimo i profitti si riducano, poiché le aziende avranno molto probabilmente perso la capacità di aumentare i prezzi. “Questo, insieme a una crescita dei ricavi molto più contenuta, avrà probabilmente un impatto significativo sui margini”, sottolinea il CIO. LEGGI TUTTO

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    Giansanti: agricoltura strategica per ridurre divario

    (Teleborsa) – “Nell’attuale situazione di instabilità abbiamo due certezze: l’aumento della popolazione e del Pil mondiale a fronte della diminuzione della superficie agricola e della necessità di tutelare le risorse naturali. Una sfida da affrontare immediatamente dando risposte efficaci, anche alla luce degli shock esterni prodotti da pandemia, guerra e cambiamenti climatici”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, dal palco del Meeting di Rimini al convegno “Favorire la crescita e sostenere i più deboli”.”L’agricoltura è strategica non solo per i singoli Paesi, ma per il mondo intero – ha detto – I cittadini stanno pagando un prezzo elevato degli alimenti e allo stesso tempo parte della popolazione mondiale non ha accesso al cibo. Nei mesi scorsi, il price food index della Fao ha toccato il picco di 160 mai raggiunto prima, né durante la pandemia (98) e neanche durante la crisi finanziaria globale del 2008 (117)”. Gli strumenti per scongiurare un mondo a due velocità sono “investimenti infrastrutturali, condivisione delle conoscenze e sviluppo delle aree rurali – ha proseguito il presidente di Confagricoltura – Per questo serve una strategia globale di politica agricola, ma anche della nutrizione, dell’alimentazione e dell’energia. Nel mondo 870 milioni di persone soffrono la fame ma aumenta il numero delle persone sovrappeso nei Paesi sviluppati (1,7 miliardi) e lo spreco alimentare, pari a 74 chili di cibo pro-capite”.Giansanti ha ricordato che dei 570 milioni di agricoltori attivi nel mondo soltanto l’1% è strutturato in forma di impresa e produce il 70% del cibo per il mercato. Per il presidente di Confagricoltura “l’agricoltura deve essere protagonista nei percorsi di transizione energetica, ambientale. L’aumento dei prezzi del cibo è infatti strettamente legato a quello dei costi energetici. Il settore primario può dare un ulteriore contributo in questo ambito, ma deve essere messo nelle condizioni di farlo. Non solo con le risorse del PNRR, ma anche con una reale semplificazione delle procedure burocratiche”.”È arrivato il momento delle scelte e il prossimo governo – ha concluso Giansanti – dovrà realizzare gli obiettivi strategici del Paese. Avremo un ottobre molto difficile: l’instabilità dei mercati continuerà a spingere la crescita dei prezzi, e dunque le famiglie a rivedere la loro politica di acquisto dei generi alimentari. Già oggi un sondaggio di Agronetwork e Format Research descrive così la propensione agli acquisti: 13% non sa se cambierà; il 27% sceglierà giorno per giorno; il 28% spenderà la stessa cifra ma con minor potere d’acquisto; il restante 31% sa che spenderà di più. Non c’è più tempo da perdere”. LEGGI TUTTO

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    Petrolio in rialzo tra prospettive tagli OPEC+ e accordo sul nucleare iraniano

    (Teleborsa) – Il prezzo del greggio torna a salire, dopo il calo di circa il 20% registrato negli ultimi due mesi a causa delle preoccupazioni per la crescita globale e un calo della domanda. A spingere le quotazioni è l’idea della Arabia Saudita di tagli alla produzione da parte dell’OPEC+ per sostenere i prezzi. Secondo alcuni esperti, nonostante la diminuzione dei prezzi, la struttura del mercato e i differenziali di prezzo nel mercato fisico del petrolio indicano una limitazione dell’offerta.Alle 13.00 (ora italiana), i future sul greggio Brent di ottobre hanno raggiunto i 97,94 dollari al barile, in aumento di 1,46 dollari o dell’1,51%. I future sul greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) di ottobre scambiano in calo di 1,69 dollari, o dell’1,87%, a 92,03 dollari al barile.Le parole del ministro sauditaA sostenere il prezzo del greggio nelle ultime ore sono state le indicazioni arrivate dall’Arabia Saudita sul fatto che l’OPEC+ potrebbe intervenire per arrestare il calo dei prezzi, in quanto i futures e i fondamentali dell’offerta sarebbero disconnessi in questo momento sul mercato.La volatilità “estrema” e la mancanza di liquidità significano che i futures sono sempre più disconnessi dai fondamentali, ha detto a Bloomberg il ministro del petrolio saudita, il principe Abdulaziz bin Salman. L’OPEC+ ha annullato tutti i tagli alla produzione effettuati durante la pandemia, ma il principe Abdulaziz bin Salman ha suggerito che il cartello potrebbe aver bisogno di inasprire nuovamente la produzione quando si riunirà il mese prossimo per discutere gli obiettivi di approvvigionamento.L’accordo sul nucleare con l’IranPrima delle parole di Abdulaziz bin Salman, il greggio aveva esteso le sue perdite per il potenziale raggiungimento di un accordo sul nucleare con l’Iran. Ciò potrebbe portare a un balzo delle esportazioni di greggio dal produttore OPEC, che sarebbero un peso al ribasso sul prezzo del petrolio.Parole possibiliste sul raggiungimento di un accordo sono arriate da Josep Borrell, l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea. La maggior parte dei paesi coinvolti nei colloqui sul nucleare iraniano “è d’accordo” con una proposta dell’UE che mira a salvare l’accordo del 2015. “Ma non ho ancora la risposta degli Stati Uniti, che mi risulta debbano discuterne, e ci aspettiamo di ricevere un responso nel corso di questa settimana”, ha dichiarato in un’intervista all’emittente spagnola Tve.L’obiettivo dei paesi coinvolti nei negoziati (i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’ONU, la Germania e l’UE) è ripristinare l’accordo del 2015, rinnegato dall’ex presidente statunitense Donald Trump tre anni dopo. LEGGI TUTTO