Agosto 2022

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    Gas, prezzo rimane sopra 230 euro/MWh. Germania prevede due inverni difficili

    (Teleborsa) – Non accennano a moderarsi i prezzi del gas in Europa, che si mantengono su livelli difficili da sostenere per le industrie e per le famiglie, già duramente colpite da un’inflazione galoppante. La domanda di energia si mantiene elevata, mentre la diminuzione delle forniture dalla Russia (con il flusso del Nord Stream 1 ad appena il 20% della capacità) fa schizzare i prezzi e alimenta le preoccupazioni per l’inverno. I paesi europei stanno delineando piani per risparmiare gas nei prossimi mesi, immettendo quanto più gas possibile nei siti di stoccaggio, ma ciò potrebbe non bastare e continuano a prepararsi al rischio di razionamento energetico.Il prezzo dei contratti futures del gas TTF, utilizzati dagli operatori come benchmark per il mercato europeo, mostra un rialzo del 2,1% a 230,5 euro/MWh alle 12.15 ora italiana. A giugno i prezzi erano scesi a 84 euro/MWh, poco sopra i livelli pre-conflitto, per poi ripartire al rialzo sulla prospettive di un taglio totale delle forniture da parte della Russia.A spingere le quotazioni del gas sono l’aumento dei prezzi spot del gas in Asia, la chiusura di impianti di produzione e trasporto di gas in Norvegia per manutenzione, l’aumento delle temperature (che stimolano l’uso dei condizionatori ), il calo della produzione eolica, idroelettrica e nucleare in diversi paesi europei.Intanto, il presidente dell’autorità di regolamentazione dell’energia tedesca ha affermato che “la carenza di gas a livello nazionale non deve necessariamente verificarsi”, ma nel paese “potrebbero esserci sicuramente carenze di gas a livello regionale”. “Le restrizioni all’inizio sarebbero probabilmente temporanee e potrebbero cessare di nuovo o verificarsi più volte – ha detto Klaus Mueller, presidente della Federal Network Agency – In questo caso, dobbiamo garantire che il gas sia trasportato in sicurezza attraverso il paese”.Mueller ha aggiunto che i tedeschi dovrebbero risparmiare gas, visto che potrebbero dover affrontare potenziali problemi per un paio d’anni: “Non si tratta solo di un inverno, ma di almeno due e il prossimo inverno potrebbe essere ancora più difficile”. LEGGI TUTTO

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    Cisco, outlook positivo su miglioramenti in supply chain

    (Teleborsa) – Cisco, colosso statunitense attivo nei settori del networking e dell’IT, ha registrato un fatturato di 13,1 miliardi di dollari nel quarto trimestre dell’anno fiscale 2022 (terminato il 30 giugno 2022), uguale allo stesso periodo del 2021. L’utile netto è stato di 2,8 miliardi di dollari, o 0,68 dollari per azione, rispetto ai 3 miliardi di dollari, o 0,71 dollari per azione, del quarto trimestre dell’anno fiscale 2021. L’utile netto adjusted è stato di 3,4 miliardi di dollari, o 0,83 dollari per azione. Gli analisti, secondo dati Refinitiv, si aspettavano un utile per azione di 82 centesimi su ricavi per 12,7 miliardi di dollari.Per l’intero anno fiscale 2023, la società si aspetta ricavi in crescita a un tasso del 4-6% su base annua e un utile per azione adjusted compreso tra 3,49 e 3,56 dollari. Le aspettative degli analisti erano per indicazioni di un utile per azione adjusted di 3,53 dollari e ricavi annuali di 52,8 miliardi di dollari.”Dopo un aprile difficile a causa delle chiusure legate al COVID a Shanghai, i vincoli complessivi dell’offerta hanno iniziato ad allentarsi leggermente nella seconda metà del quarto trimestre e proseguendo fino all’inizio del trimestre in corso”, ha affermato l’amministratore delegato Chuck Robbins nella call con gli analisti.Il management si è detto ottimista per l’esercizio in corso. “Non stiamo vedendo alcun segno di annullamento degli ordini”, ha detto il CFO Scott Herren. A differenza dell’industria dei personal computer, che sta subendo un forte declino, la tecnologia di rete e di sicurezza rimane essenziale per le aziende, ha aggiunto Herren, specificando che questo genere di cose “non sono facoltative”. LEGGI TUTTO

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    Colloqui commerciali Taiwan-Usa, la reazione della Cina

    (Teleborsa) – La Cina si oppone con forza ai colloqui commerciali tra Stati Uniti e Taiwan, assicurando che adotterà “tutte le misure necessarie per salvaguardare con decisione sovranità, sicurezza e interessi di sviluppo”. E’ il commento espresso dalla portavoce del ministero del Commercio Shu Jueting, nel corso del briefing settimanale, in merito al “consenso sul mandato negoziale” raggiunto nella tarda serata di ieri da Washington e Taipei in vista di un accordo nell’ambito dell”‘Iniziativa Usa-Taiwan sul commercio del XXI Secolo”annunciata a giugno.Taiwan e Usa, infatti, hanno dichiarato che avvieranno colloqui commerciali nell’ambito di una nuova iniziativa, ma la politica dell’Unica Cina è un prerequisito per la partecipazione di Taiwan alla cooperazione economica con i Paesi esteri”, ha aggiunto ancora Shu. La Cina “si oppone sempre a qualsiasi forma di scambio ufficiale tra qualsiasi Paese e la regione cinese di Taiwan, compresi i negoziati e la firma di accordi con connotazioni sovrane o di natura ufficiale”.La questione di Taiwan “è la più importante, delicata e centrale nelle relazioni sino-americane. La parte statunitense dovrebbe attenersi al principio dell’Unica Cina e ai tre comunicati congiunti, attuare seriamente l’impegno assunto di non sostenere l’indipendenza di Taiwan, gestire con prudenza le relazioni economiche e commerciali con Taipei e rispettare pienamente gli interessi fondamentali della Cina”, ha osservato la portavoce.Si tratta di una situazione generale, ha concluso Shu, alla base delle relazioni diplomatiche, economiche e commerciali traCina e Usa, e “della pace, della stabilità e della prosperità nel mondo”.(Foto: © Sattapapan / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Norvegia, banca centrale alza tassi di 50 pb all'1,75%

    (Teleborsa) – La banca centrale norvegese ha deciso di aumentare il tasso ufficiale dall’1,25% all’1,75%, ovvero di 50 punti base, e affermato che molto probabilmente sarà ulteriormente aumentato a settembre. La Norges Bank ritiene che l’inflazione sia “notevolmente superiore al previsto” e nettamente al di sopra dell’obiettivo del 2%. Inoltre, l’attività nell’economia norvegese è elevata, con poca capacità inutilizzata, e la disoccupazione è diminuita un po’ più del previsto, attestandosi a un livello molto basso.”È necessario un tasso di riferimento nettamente più alto per allentare le pressioni nell’economia norvegese e per riportare l’inflazione verso l’obiettivo”, ha affermato il governatore Ida Wolden Bache.L’aumento dei prezzi è stato generalizzato negli ultimi mesi e potrebbe comportare che l’inflazione rimanga alta più a lungo del previsto, si legge nello statement della banca centrale. “Ciò suggerisce un aumento del tasso ufficiale più rapido rispetto alle previsioni di giugno – viene sottolineato – Un aumento più rapido dei tassi ora ridurrà il rischio che l’inflazione si afferri a livelli elevati e la necessità di un più forte inasprimento della politica monetaria più lontano”.L’economia si trova comunque ad affrontare diversi rischi, a causa dell’alto grado di incertezza. C’è rischio che la scarsa capacità inutilizzata e le persistenti pressioni sui prezzi portino a un’ulteriore accelerazione dell’inflazione, ma anche che il rialzo dei tassi di interesse e l’elevata inflazione potrebbero raffreddare il mercato immobiliare e frenare i consumi delle famiglie più rapidamente di quanto previsto.(Foto: Photo by Max van den Oetelaar on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Eurozona, produzione costruzioni continua a diminuire a giugno

    (Teleborsa) – Risulta in diminuzione il mercato delle costruzioni nella Zona Euro a giugno 2022. Secondo l’Eurostat, la produzione nel settore delle costruzioni ha segnato un -1,3% su base mensile, dopo il -0,3% registrato a maggio. Si tratta del quarto mese consecutivo con variazione negativa rispetto ai trenta giorni precedenti.Nell’Europa dei 27, il settore ha riportato un decremento della produzione dell’1,2%, contro il +0,1% registrato il mese precedente.Rispetto ad un anno prima, la produzione sale dello 0,1% nell’Eurozona e dello 0,6% nell’UE allargata.Nell’area euro, a giugno 2022 rispetto a maggio 2022, l’ingegneria civile è diminuita dell’1,3%, mentre l’edilizia è diminuita dell’1,2%. Nell’UE, l’ingegneria civile è calata dell’1,4% e l’edilizia dell’1,2%. LEGGI TUTTO

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    Mercati in stand-by tra inflazione e banche centrali. Positiva Piazza Affari

    (Teleborsa) – Giornata all’insegna della cautela per i listini azionari europei. Positiva invece la performance di Piazza Affari, che si muove con un certo vantaggio rispetto al resto d’Europa. Confermata in aumento, a livelli molto elevati, l’inflazione dell’Eurozona nel mese di luglio 2022: i prezzi al consumo segnano un +8,9% su base tendenziale, come stimato nella stima flash ed indicato dal consensus. Isabel Schnabel, uno dei “falchi” della BCE, ha affermato che i prezzi potrebbero salire ancora nel breve termine, con le prospettive di inflazione che non sono cambiate dopo il rialzo dei tassi di interesse di luglio.Sul fronte delle banche centrali, quella norvegese ha aumentato il tasso di interesse di riferimento di 50 punti base, come da attese, e ha dichiarato che probabilmente lo aumenterà ancora a settembre con l’inflazione salita oltre le previsioni. Ieri dalle minute della FED è emerso che ulteriori rialzi potrebbero esserci per raggiungere la “massima occupazione” e l’obiettivo di riportare l’inflazione al 2% nel lungo periodo, ma l’ammontare dei rialzi dipenderà dai dati macro, lasciando intendere un rallentamento del ritmo di crescita dei tassi.Gli analisti rimangono comunque più pessimisti sul mercato europeo rispetto a quello americano. “Nel contesto globale post-pandemico meno rosea appare la situazione in Europa, con i bilanci delle società europee che hanno riflesso in pieno le prospettive di una recessione da contrazione dei margini degli utili – commenta Marco Oprandi, Head of Cross Asset Solutions, Cirdan Capital – Questo potrebbe perdurare ma in maniera diversa dalle precedenti recessioni, senza presentare marcati aggiustamenti degli utili per azione visti nelle passate recessioni”.Per quanto riguarda i risultati finanziari, AO World ha comunicato di aver chiuso l’esercizio in perdita a causa dell’aumento dei costi, Adyen ha registrato un EBITDA sotto le attese nel 1° semestre ma comunque in crescita, Geberit continua a vedere ricavi in netta crescita grazie soprattutto all’aumento dei prezzi di vendita.L’Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,14%. Lieve aumento dell’oro, che sale a 1.765,7 dollari l’oncia. Forte rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mette a segno un guadagno dell’1,22%.Avanza di poco lo spread, che si porta a +225 punti base, evidenziando un aumento di 3 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,35%.Tra i mercati del Vecchio Continente sostanzialmente tonico Francoforte, che registra una plusvalenza dello 0,44%, andamento cauto per Londra, che mostra una performance pari a -0,13%, e guadagno moderato per Parigi, che avanza dello 0,24%.Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il FTSE MIB, che avanza a 22.858 punti; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share procede a piccoli passi, avanzando a 24.993 punti.Pressoché invariato il FTSE Italia Mid Cap (+0,13%); sulla stessa linea, sui livelli della vigilia il FTSE Italia Star (-0,16%).Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, ottima performance per Tenaris, che registra un progresso del 2,78%.Exploit di Prysmian, che mostra un rialzo del 2,57%.Sostenuta Moncler, con un discreto guadagno dell’1,52%.Buoni spunti su Stellantis, che mostra un ampio vantaggio dell’1,38%.Le peggiori performance, invece, si registrano su Nexi, che ottiene -1,70%.Sotto pressione Telecom Italia, con un forte ribasso dell’1,15%.Soffre Banco BPM, che evidenzia una perdita dell’1,10%.Sostanzialmente debole Hera, che registra una flessione dello 0,79%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Saras (+4,16%), Ariston Holding (+2,58%), Datalogic (+2,54%) e Brembo (+2,46%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Pharmanutra, che continua la seduta con -2,20%.In apnea Intercos, che arretra del 2,16%.Preda dei venditori Wiit, con un decremento dell’1,62%.Si concentrano le vendite su Acea, che soffre un calo dell’1,45%.Tra i dati macroeconomici rilevanti:Giovedì 18/08/202211:00 Unione Europea: Prezzi consumo, annuale (atteso 8,9%; preced. 8,6%)11:00 Unione Europea: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,1%; preced. 0,8%)14:30 USA: PhillyFed (atteso -5 punti; preced. -12,3 punti)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 265K unità; preced. 262K unità)16:00 USA: Leading indicator, mensile (atteso -0,5%; preced. -0,8%). LEGGI TUTTO

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    Eurozona, inflazione luglio confermata a +8,9% spinta da energia

    (Teleborsa) – Confermata in aumento, a livelli molto elevati, l’inflazione dell’Eurozona nel mese di luglio 2022. Secondo l’Ufficio statistico europeo (EUROSTAT), i prezzi al consumo segnano un +8,9% su base tendenziale, come stimato nella stima flash ed indicato dal consensus. Nel mese precedente si era registrato un incremento dell’8,6%. Su base mensile i prezzi al consumo sono saliti dello 0,1%, come stimato dagli analisti, dopo il +0,8% del mese precedente. L’inflazione core, depurata dalle componenti più volatili quali cibi freschi, energia, alcool e tabacco, evidenzia una crescita dello 4% su base annua, in linea con il consensus, e un -0,2% su base mensile.Nell’intera Unione Europea, l’inflazione sale del 9,8% su base annua, dopo il +9,6% di giugno, mentre su mese si registra una variazione positiva dello 0,2%.I tassi annuali più bassi sono stati registrati in Francia, Malta (entrambi 6,8%) e Finlandia (8,0%). I tassi annuali più elevati sono stati registrati in Estonia (23,2%), Lettonia (21,3%) e Lituania (20,9%). Rispetto a giugno, l’inflazione annua è diminuita in sei Stati membri, è rimasta stabile in tre ed è aumentata in diciotto.A luglio, il contributo più elevato al tasso di inflazione annuale dell’area euro è venuto dall’energia (+4,02 punti percentuali, pp), seguita da cibo, alcol e tabacco (+2,08 pp), servizi (+1,60 pp) e beni industriali non energetici (+1,16 pp). LEGGI TUTTO

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    Geberit, ricavi crescono a doppia cifra con aumento prezzi di vendita

    (Teleborsa) – Geberit, società svizzera operante nel settore dei sanitari, ha chiuso il primo semestre del 2022 con un fatturato netto in aumento del 5,5% a 1.934 milioni di franchi. Al netto degli effetti valutari fortemente negativi, l’aumento è stato addirittura dell’11,3%. “Questa crescita è ancora una volta significativamente al di sopra dei livelli normali ed è dovuta all’aumento dei prezzi di vendita – che ha contribuito a circa il 60% della crescita delle vendite – e agli effetti positivi sui volumi”, sottolinea la società. Gli effetti positivi sui volumi “si riducono a effetti pull-forward alla luce degli aumenti dei prezzi e di una domanda continua e sana nel settore edile”, viene aggiunto.Il flusso di cassa operativo è diminuito del 10,4% a 561 milioni di franchi. L’utile netto è diminuito del 12,5% a 402 milioni di CHF, con un ritorno sul fatturato netto del 20,8%. Per l’intero 2022, il management prevede un’elevata crescita a una cifra delle vendite nette in valute locali e un margine EBITDA di circa il 28%.La situazione nelle supply chain in termini di disponibilità resta difficile, secondo la società, mentre i prezzi delle materie prime mostrano alcuni segnali di allentamento. Nel terzo trimestre, i prezzi delle materie prime rilevanti per Geberit dovrebbero svilupparsi lateralmente al livello molto alto registrato nel secondo trimestre. L’inflazione dei costi senza precedenti porterà nuovamente ad aumenti selettivi dei prezzi di vendita in alcuni paesi alla fine del terzo trimestre.In discesa Geberit N, che si attesta a 476, con un calo del 3,90%. Attesa per il resto della seduta un’estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 468,6 e successiva a 461,2. Resistenza a 481,7. LEGGI TUTTO