Agosto 2022

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    Covid, stabile il numero di ricoveri

    (Teleborsa) – Sono 8.355 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore secondo i dati del Ministero della Salute (ieri i contagiati erano 17.647). Le vittime sono 60, in aumento rispetto alle 41 di ieri. I tamponi effettuati sono stati 62.967 con il tasso di positività al 13,3%, in calo rispetto a ieri quando si è attestato al 15%. Sono 229 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (dato invariato rispetto a ieri, nel bilancio tra entrate e uscite), mentre gli ingressi giornalieri sono 15. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 5.631, nelle ultime ventiquattro ore tre in più. Gli attualmente positivi sono 668.764, rispetto a ieri 11.130 in meno. Dimessi e guariti sono 20.970.685 (+19.417) mentre il totale dei casi dall’inizio della pandemia è di 21.814.856 quello dei decessi è di 175.407. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari recupera dai minimi sul finale

    (Teleborsa) – Milano chiude debole con le altre Borse europee, ma sopra i minimi intraday, grazie ai segnali di ripresa accennati da Wall Street. A New York l’S&P-500 segna ancora un calo dello 0,40%, sopra i minimi dell’esordio. A condizionare i mercati le parole di Powell venerdì scorso ed il prezzo del gas, che ha chiuso ad Amsterdam in forte calo a 280 euro, sulla notizia della convocazione del prossimo vertice UE.L’Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con un guadagno frazionale dello 0,40%. Nessuna variazione significativa per l’oro, che scambia sui valori della vigilia a 1.740 dollari l’oncia. Forte rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mette a segno un guadagno del 2,92%.Invariato lo spread, che si posiziona a +229 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,78%.Tra i mercati del Vecchio Continente tentenna Francoforte, che cede lo 0,61%, mentre la piazza di Parigi segna un ribasso dello 0,83%.Sessione debole per il listino milanese, che termina con un calo dello 0,24% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, in lieve calo il FTSE Italia All-Share, che archivia la giornata sotto la parità a 23.877 punti. In ribasso il FTSE Italia Mid Cap (-0,72%); con analoga direzione, in rosso il FTSE Italia Star (-1,13%).Alla chiusura della Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta odierna risulta essere stato pari a 1,21 miliardi di euro, in deciso ribasso (-22,82%), rispetto alla seduta precedente che aveva visto la negoziazione di 1,57 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,46 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,39 miliardi.Tra i 427 titoli trattati, 57 azioni hanno chiuso la sessione odierna in progresso, mentre 235 hanno chiuso in ribasso. Invariati i restanti 135 titoli.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Tenaris (+4,78%), Banco BPM (+3,13%), Telecom Italia (+2,17%) e Unicredit (+1,80%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Hera, che ha terminato le contrattazioni a -3,06%.Scende Prysmian, con un ribasso del 2,75%.Crolla Leonardo, con una flessione del 2,55%.Vendite a piene mani su Recordati, che soffre un decremento del 2,47%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Mfe A (+3,74%), Mutuionline (+2,68%), Intercos (+2,38%) e Caltagirone SpA (+2,37%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Wiit, che ha terminato le contrattazioni a -5,33%.Pessima performance per Alerion Clean Power, che registra un ribasso del 3,67%.Sessione nera per Reply, che lascia sul tappeto una perdita del 3,58%.In perdita Acea, che scende del 2,72%. LEGGI TUTTO

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    Bristol-Myers Squibb scivola su risultati deludenti studio milvexian

    (Teleborsa) – Seduta difficile al Nyse per Bristol-Myers Squibb che perde il 6,2%, dopo che uno studio clinico di fase intermedia su un suo farmaco candidato per prevenire gli ictus ha mancato l’obiettivo principale.Lo studio sul milvexian non è riuscito a raggiungere l’endpoint primario. Durante il fine settimana, la casa farmaceutica statunitense ha partecipato al Congresso della Società Europea di Cardiologia ed ha annunciato i risultati di uno studio di Fase 2 su milvexian: il farmaco ha mostrato una riduzione del rischio del 30% nelle recidive di ictus ischemico sintomatico ed ha dimostrato un forte profilo di sicurezza, ma non è riuscito a indurre una risposta alla dose.Sulle sorti del farmaco gli analisti si sono mostrati divisi: chi ha considerato questi dati deludenti in vista della Fase 3 e chi si è mostrato più positivo sulle opportunità future. LEGGI TUTTO

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    Policy brief Luiss: aumento prezzo del gas può spingere l'Italia in recessione

    (Teleborsa) – “Dopo la ragguardevole crescita del Prodotto interno lordo, ottenuta grazie anche all’azione di politica economica del governo Draghi, il prossimo anno la crescita dell’economia italiana sarà significativamente più bassa, per effetto di numerosi fattori di incertezza che si stanno accumulando e aggravano il rallentamento in corso. Senza efficaci risposte comuni europee, peraltro tutte da identificare, il drammatico aumento del prezzo del gas può precipitare l’economia in recessione”. È la premessa dalla quale parte l’ultimo policy brief della Luiss School of European Political Economy (SEP) di Ignazio Angeloni, Carlo Bastasin, Lorenzo Bini Smaghi, Valentina Meliciani, Stefano Micossi, Pier Carlo Padoan, Paola Parascandolo. “A partire dal 2021 – si legge in una sintesi del documento – l’Italia ha dimostrato di avere le potenzialità per una crescita sostenuta. La ripresa dei servizi è stata più vigorosa del previsto, alcuni settori manifatturieri hanno saputo rispondere alle difficoltà con nuovo dinamismo. La capitalizzazione del sistema bancario e l’indebitamento contenuto di famiglie e imprese hanno garantito resilienza al sistema”. “Tuttavia – si sottolinea –, è probabile che fin dai prossimi mesi peggiori significativamente il differenziale tra il tasso di crescita dell’economia e il livello dei tassi d’interesse. Questo differenziale è di importanza cruciale per determinare la sostenibilità del debito pubblico italiano e quindi la stabilità finanziaria del paese”. “Le istituzioni europee – si legge ancora nel Policy brief Luiss – offrono all’Italia un duplice sostegno: dal lato dell’aumento dei tassi d’interesse, l’Italia potrà beneficiare dell’intervento della Banca Centrale Europea contro un eventuale incremento eccessivo dei differenziali dei tassi d’interesse; dal lato della crescita, la Commissione europea potrà erogare i fondi attesi del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Entrambi questi benefici sono tuttavia condizionati al fatto che l’Italia confermi la strategia economica seguita nell’ultimo biennio. Sia l’intervento della BCE, sia quello della Commissione, richiedono infatti il rigoroso rispetto degli impegni assunti.Il richiamo a un’aderenza stretta agli impegni europei è infatti una delle principali raccomandazioni formulate. Secondo gli autori, la prossima Legge di Bilancio dovrà muoversi su un sentiero rigoroso. È necessario programmare la riduzione del debito pubblico e assicurare la piena capacità di realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Sono molti i fattori di incertezza che gravano sulle prospettive economiche dei prossimi mesi, ma il rispetto degli impegni assunti consentirà di ricevere il sostegno delle istituzioni europee. LEGGI TUTTO

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    Azionario USA, Morgan Stanley consiglia di vagliare rischio utili più che Fed

    (Teleborsa) – Il più grande rischio per il mercato azionario da qui in avanti non sono i tassi d’interesse, ma sono i profitti delle aziende. E’ quanto afferma Michael Wilson di Morgan Stanley, in seguito allo shock provocato dalle affermazioni del Presidente della Fed Powell venerdì scorso.”Il trend delle azioni da questo momento sarà determinato dagli utili, che prevediamo ancora in sostanziale ribasso”, ha affermato il responsabile dell’azionario della banca d’affari USA. “Quasi tutta la debolezza delle azioni durante il primo semestre 2022 è stata dovuta alla Fed e alle condizioni finanziarie più restrittive. Il risultato del secondo semestre sarà determinato dalle aspettative di utile per il prossimo anno”, ha sottolineato l’esperto, aggiungendo “gli investitori dovrebbero concentrarsi su questo rischio, non sulla Fed, in particolare perché entriamo nel periodo stagionale più fiacco dell’anno per le revisioni degli utili e l’inflazione che intacca ulteriormente i margini e la domanda”.Il principale modello di Morgan Stanley sugli utili segnala “un forte calo della crescita degli EPS nei prossimi mesi”. Uno dei principali indicatori chiave tenuti in considerazione in questo modello è l’ISM manifatturiero e gli altri indicatori regionali della Fed sul settore manifatturiero. LEGGI TUTTO

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    USA, indice FED Dallas migliora ad agosto

    (Teleborsa) – Migliora l’attività delle fabbriche nel Distretto di Dallas nel mese di agosto, secondo quanto segnalato dai dirigenti aziendali che hanno risposto al Texas Manifacturing Outlook Survey. L’indice generale manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, è risalito a -12,9 punti rispetto ai -22,6 del mese precedente. Bisogna ricordare che quando le aziende che segnalano un aumento supera il numero di quelle che segnalano una diminuzione, l’indice sarà maggiore di zero.L’indice di produzione, una misura chiave delle condizioni di produzione dello Stato, è sceso a quota 1,2 punti, mentre i nuovi ordini sono scesi a -4,4 punti da -9,2.L’indice della capacità di utilizzo è calato a -0,6 punti e l’indice delle consegne è pressoché invariato a 3,4 punti. LEGGI TUTTO

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    Inflazione, Lane (BCE): resterà alta, pesano energia e cibo

    (Teleborsa) – Molteplici piccoli aumenti di tassi sono meno pericolosi di meno aumenti ma più ampi. È quanto ha affermato Philip Lane, membro del comitato esecutivo della Banca Centrale Europea. “C’è incertezza sulla trasmissione” dei tassi, cosa che “rende sensato consentire al sistema finanziario di assorbire i cambi passo dopo passo”, ha sottolineato Lane. In particolare “è meno probabile che lo stesso aumento cumulativo” di tassi, “in un intervallo di tempo fissato, generi effetti negativi se assume la forma di una serie calibrata di passi piuttosto che un numero più piccolo di aumenti grandi”, ha spiegato. Secondo Lane “l’inflazione dovrebbe rimanere elevata nel breve termine principalmente a causa dell’ulteriore pressione al rialzo sui costi dell’energia (soprattutto gas ed elettricità) e dell’alimentare nel corso dell’estate, insieme al continuo trasferimento sui prezzi al dettaglio dell’aumento dei costi sostenuti nelle prime fasi delle catene di produzione”. LEGGI TUTTO

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    Energia, il 9 settembre riunione straordinaria a Bruxelles. Von der Leyen sfida Russia e Cina

    (Teleborsa) – Il 9 settembre a Bruxelles ci sarà una riunione straordinaria del Consiglio dei ministri dell’Energia. L’annuncio è arrivato da Josef Sikela ministro per l’industria della Repubblica Ceca, presidente di turno del semestre Ue. “Non permetteremo a Putin di danneggiare i nostri cittadini e le nostre imprese, motivo per cui dobbiamo aggiustare il mercato dell’energia. La soluzione europea è la migliore che abbiamo”, ha scritto su Twitter Sikela.Sul tema energia è intervenuta anche la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, intervenendo allo Strategic Forum di Bled, in Slovenia, che quest’anno si riunisce all’insegna del tema “The Rule of Power or the Power of Rules?”. “All’inizio di quest’anno, Russia e Cina hanno apertamente dichiarato una ‘partnership illimitata’. E solo poche settimane dopo la Russia ha lanciato la sua guerra contro l’Ucraina. Il messaggio non potrebbe essere più esplicito. Se vogliamo preservare i principi fondamentali, come l’autodeterminazione e l’inviolabilità dei confini, Putin non può vincere questa guerra: l’Ucraina deve vincere questa guerra”, ha affermato von der Leyen.”Abbiamo chiesto agli Stati membri di ridurre il consumo di gas del 15% e di conservarlo nello stoccaggio: in questo modo si possono risparmiare fino a 45 miliardi di metri cubi di gas naturale”, ha spiegato la leader europea. “In definitiva il modo migliore per sbarazzarsi dei combustibili fossili russi è accelerare la nostra transizione verso fonti energetiche verdi. Ogni chilowattora di elettricità che l’Europa genera da energia solare, eolica, idroelettrica, da biomasse dal geotermico o dall’idrogeno verde ci rende meno dipendenti dal gas russo. Oggi il prezzo dell’energia solare ed eolica è più conveniente dei combustibili fossili inquinanti. Ecco perché, con la nostra iniziativa RePowerEU, investiremo fino a 300 miliardi di euro per accelerare la svolta verde”, ha sottolineato. Von der Leyen ha però aggiunto che porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili russi “è solo il primo passo”: “l’aumento vertiginoso dei prezzi dell’elettricità sta mettendo a nudo i limiti dell’attuale struttura del mercato elettrico, che è stato sviluppato per circostanze diverse. Per questo stiamo lavorando a un intervento di emergenza e a una riforma strutturale del mercato dell’elettricità”.Duro l’attacco anche alla Cina. “Il prezzo da pagare per il petrolio e gas della Russia è la perdita di sovranità e indipendenza. Non vogliono partner, ma vassalli. E non si tratta solo del Cremlino. Decine di Paesi sono sull’orlo del default perché non possono pagare il loro debito con la Cina. E alcuni hanno già fatto default”, ha dichiarato Ursula von der Leyen. “Il potere delle democrazie, la nostra capacità di plasmare il mondo di domani, dipende in larga misura dalla capacità di proporre un modello economico che funzioni per tutti”, ha aggiunto. “Ecco perché abbiamo proposto Global Gateway, che prevede 300 miliardi di euro di investimenti. Questo è il nostro approccio ai grandi progetti infrastrutturali: basato sul valore, trasparente e aperto al settore privato. Infrastrutture che apportano benefici duraturi alle comunità locali”, ha concluso. LEGGI TUTTO