10 Settembre 2022

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    Gruppo FS, AD Luigi Ferraris: “Da nostre fonti il 10% del fotovoltaico italiano”

    (Teleborsa) – “La potenza degli impianti di autoproduzione energetica del Gruppo FS raggiungerà i 2 Gigawatt e accrescerà di circa il 10% quella complessiva degli impianti fotovoltaici installati oggi in Italia. Già nel 2024, con le prime attivazioni, la potenza toccherà i 300 MW” così l’AD del Gruppo FS Luigi Ferraris nel Festival della Comunicazione di Camogli a cui ha preso parte.Come si legge su Fs News, il portale di informazione del Gruppo Ferrovie dello Stato, L’AD Ferraris torna ad affrontare il tema del momento, quello della crisi energetica, delineando il ruolo del Gruppo nel diminuire la dipendenza del Paese da fonti estere, nel contribuire al successo del PNIEC (Piano Nazionale Integrato di Energia e Clima) e, quindi, alla transizione energetica ed ecologica. Obiettivi al raggiungimento dei quali concorre anche la crescita dell’offerta di mobilità collettiva, integrata e sostenibile, su cui punta il nuovo Piano Industriale del Gruppo FS.Intervistato da Ferruccio De Bortoli, Ferraris ha ricordato come l’attenzione al tema dell’energia preceda la crisi attuale. Era di primaria importanza, dal momento che il Gruppo FS consuma il 2% della domanda totale del Paese, individuare fonti di autoproduzione e rendersi più autonomi: “C’è un piano di investimenti da oltre 1,6 miliardi che ci consentirà di produrre energia da fonti rinnovabili – principalmente fotovoltaico ed eolico – in grado di soddisfare almeno il 40% del nostro fabbisogno”, ha detto. Altra linea d’azione riguarderà l’efficientamento energetico con interventi di breve e medio periodo: “Si va dal contributo offerto dal progressivo rinnovo della flotta dei treni – quelli di nuova generazione consumano il 30% in meno dei precedenti – all’introduzione di sistemi di guida intelligente per il trasporto passeggeri e merci – ha proseguito Luigi Ferraris – fino a misure di smart building per impianti industriali e stazioni”.Tornando sul tema della produzione, il numero uno di Ferrovie ha spiegato: “Abbiamo pianificato una pipeline di due mila megawatt di impianti fotovoltaici e minieolici da attivare prevalentemente in aree non più funzionali alle nostre attività core, e vicine alle nostre infrastrutture. I processi necessari per la costruzione di questi impianti – ha precisato – sono già stati avviati e dal 2023 partiranno le prime realizzazioni e attivazioni, iniziando da un primo gruppo di impianti in grado di erogare, complessivamente, entro il 2024, una potenza di circa 300MW, a servizio delle sottostazioni elettriche di RFI, delle stazioni ferroviarie, e dei siti industriali di Trenitalia e di Mercitalia”. Questa e altre misure contribuiranno a raggiungere un altro obiettivo sfidante: raggiungere la carbon neutrality nel 2040, in anticipo di 10 anni sulla tabella di marcia europea che prevede il target di “zero emissioni” al 2050.In merito ai progetti finanziati dal PNRR, Luigi Ferraris ha sottolineato quanto questi si inquadrino in una strategia di ancor più ampio respiro delineata nel Piano Industriale decennale del Gruppo FS, che si traduce in un impegno complessivo di oltre 190 miliardi di investimenti. “Tra gli obiettivi c’è la crescita di una capacità complessiva della rete ferroviaria di almeno un 20%, anche con l’estensione di tecnologie all’avanguardia come l’ERTMS, per rendere le linee meno sature”, ha continuato l’AD di FS Luigi Ferraris. “Non va dimenticato che abbiamo infrastrutture con un’età media che supera i 70 anni, le quali necessitano di continua manutenzione e mostrano, in alcuni casi, livelli di saturazione che compromettono regolarità e puntualità del servizi”. LEGGI TUTTO

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    About Women, Angeletti (Intesa Sp): “attenzione alla persona e suo benessere fondamentale per successo del Gruppo”

    (Teleborsa) – “Allo scoppio della guerra ci siamo attivati per venire incontro alle esigenze delle nostre 800 persone in Ucraina, impegnate a garantire i servizi bancari indispensabili per le famiglie e per l’economia. Oltre ad aver dato in tempi rapidissimi un aiuto economico diretto e aver facilitato in tutti i modi il supporto immediato da parte delle nostre banche nei paesi confinanti, abbiamo organizzato a Bergamo l’accoglienza di colleghi e colleghe con le loro famiglie, oltre 200 persone in prevalenza donne con bambini e anziani al seguito, i cui mariti e fratelli sono in guerra” lo ha detto Paola Angeletti, Chief Operating Officer Intesa Sanpaolo, nel corso dell’evento “About Women” oggi al Lido di Venezia commentando gli interventi della Banca a favore delle colleghe e dei colleghi in Ucraina e della popolazione.”E’ nei momenti difficili che la solidarietà emerge in tutto il suo valore. Un valore che in Intesa Sanpaolo risale lungo tutta la sua storia di oltre 500 anni. La Banca ha sviluppato nel tempo una sensibilità e una pratica organizzativa che permettono di intervenire in tempi rapidi per dare un aiuto concreto nell’emergenza”. “La donazione di 10 milioni di euro per progetti umanitari a favore della popolazione ucraina, in particolare donne, rifugiate, nuclei famigliari, minori, è tra le più recenti iniziative. Intesa Sanpaolo è riconosciuta come uno dei migliori datori di lavoro in Italia, con due punti di forza straordinari per le donne: strumenti efficaci per la parità di genere e un sistema di welfare tra i più completi e all’avanguardia. Certamente l’attenzione alla persona, alle sue esigenze, al suo benessere è un elemento fondamentale dell’indiscutibile successo del nostro Gruppo” ha concluso. LEGGI TUTTO