Ottobre 2022

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    Rinnovo del contratto scuola, Pacifico (Anief): “Finiamola di giocare con la pelle di docenti e Ata”

    (Teleborsa) – Con la costituzione del nuovo Governo e ministro dell’Istruzione, torna in primo piano il rinnovo del contratto scuola, scaduto da 46 mesi: si tratta dell’unico contratto del pubblico impiego non ancora rinnovato. Un rinnovo che – come evidenzia il Sole 24 Ore – vale oltre 2 miliardi ai quali vanno aggiunti anche i 5 miliardi di arretrati. Uno degli ultimi atti del ministro Bianchi – ricorda il quotidiano economico – è stato quello di spostare i 340 milioni destinati alla valorizzazione della professione insegnante sul rinnovo contrattuale. Quindi, si domanda cosa farà, adesso, il ministro dell’Istruzione e del Merito: girerà le risorse nel contratto nazionale o andrà allo scontro con i sindacati?. Intanto, i 340 milioni sono al momento bloccati, fermi sul parere del ministero dell’Economica che tarda ad arrivare. Sempre secondo quanto segnala il Sole 24 Ore, le perplessità tecniche e politiche sul cambio di destinazione del fondo da 340 milioni sono parecchie. Spunta una terza via – scrive sempre oggi Orizzonte Scuola – cioè quella di far passare l’attribuzione dei fondi del contratto da un vincolo di destinazione al salario accessorio, in base ai criteri di distribuzione che la stessa intesa tra Governo e sindacati dovrebbe disciplinare.In tale scenario Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, non vuole nemmeno prendere in considerazione che il nuovo Governo possa spostare la destinazione dei 340 milioni destinati al rinnovo del contratto. Si tratterebbe di un esordio davvero infausto. “Finiamola di giocare con la pelle dei lavoratori della scuola – dichiara il sindacalista autonomo – perché di fronte a una inflazione superiore al 10% soltanto nell’ultimo anno, è vergognoso il solo pensare che i 340 milioni debbano essere assegnati al merito, un oltraggio visto che la copertura per gli aumenti contrattuali è ferma al 4,22%. Invece di cambiare il destino di un contratto già definito e da chiudere in fretta, è bene che il nuovo ministro ci convochi il prima possibile: abbiamo tanti dossier da affrontare e dei primi provvedimenti da prendere: oltre al contratto scaduto da 46 mesi, con l’inflazione 10 punti sopra e le regole da rivedere, c’è il problema dell’organico aggiuntivo, del precariato, della mobilità e molto altro”. LEGGI TUTTO

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    Spindox, EnVent taglia target price e conferma Outperform

    (Teleborsa) – EnVent Capital Markets ha abbassato a 15,07 euro per azione (da 19,30 euro) il prezzo obiettivo su Spindox, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato dei servizi e dei prodotti ICT (Information & Communication Technology), mantenendo il giudizio sul titolo a “Outperform”. Il titolo ha perso il 46% da inizio anno, sottoperformando l’indice FTSE Italia Growth, mentre il nuovo target price prevede un potenziale upside del 43%.”Sebbene confermiamo le nostre prospettive positive per Spindox, riflettiamo i risultati del primo semestre 2022 e le prospettive del settore a breve termine in un rallentamento per la società lungo il 2022-24 rispetto alle nostre stime precedenti, in termini sia di crescita dei ricavi che di redditività”, si legge nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    ASM International prevede calo vendite in Cina dopo sanzioni statunitensi

    (Teleborsa) – ASM International, multinazionale olandese attiva che produce apparecchiature per il settore dei semiconduttori, ha registrato ricavi in aumento del 33% a 610 milioni di euro nel terzo trimestre del 2022, battendo la guidance dell’azienda da 570 milioni a 600 milioni di euro. I nuovi ordini sono stati pari a 676 milioni di euro e hanno riflesso l’impatto negativo previsto delle recenti restrizioni alle esportazioni statunitensi verso la Cina. I nuovi ordini sono aumentati dell’1% a valute costanti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (8% su base reported).L’utile netto normalizzato per il terzo trimestre è stato di 175 milioni di euro, in aumento rispetto ai 132 milioni nel terzo trimestre dello scorso anno.”ASM ha continuato la sua forte performance nel terzo trimestre con ancora una volta ricavi record – ha affermato il CEO Benjamin Loh – Le condizioni della catena di approvvigionamento sono rimaste difficili nel terzo trimestre e si prevede che mostreranno un moderato miglioramento nel quarto trimestre””Prevediamo che le nuove normative sulle esportazioni annunciate dal governo degli Stati Uniti il ??7 ottobre 2022 avranno un impatto negativo sulla nostra attività in Cina – ha aggiunto – Le nostre vendite di apparecchiature in Cina, pari al 16% del nostro fatturato totale nei primi nove mesi del 2022, sono state una parte in crescita della nostra attività con un forte contributo alla redditività del gruppo. Sulla base di uno scenario prudente, prevediamo che le nuove restrizioni all’esportazione influenzeranno oltre il 40% delle nostre vendite in Cina”. LEGGI TUTTO

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    A2A apre una nuova fase di confronto con le istituzioni europee

    (Teleborsa) – A2A consolida la sua presenza a Bruxelles per dare il proprio contributo al dibattito che definirà le scelte ambientali ed energetiche dell’Unione Europea. L’obiettivo è mettere al servizio delle istituzioni l’esperienza che il Gruppo ha maturato nelle comunità di cui è al servizio.A2A vuole quindi unire la propria voce al sistema Italia per contribuire a rappresentare il Paese nel consesso europeo favorendo il lavoro di squadra tra istituzioni, associazionismo e imprese. Bruxelles, la comune Casa Europea, rappresenta in tal senso un’occasione per costruire insieme un futuro sostenibile.Si terrà questa sera alla residenza dell’Ambasciatore, un incontro organizzato congiuntamente da A2A, Ambasciata d’Italia in Belgio e Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione cui parteciperanno l’Ambasciatore Francesco Genuardi e l’Ambasciatore Pietro Benassi insieme a Marco Patuano e Renato Mazzoncini, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo.”Credo che in questo momento ciò che occorre per superare la crisi energetica in corso sia più Europa – ha dichiarato Marco Patuano, Presidente di A2A – un’Europa più coesa, più unita e solidale, che si muova con un’unica voce per cercare di dare una risposta unitaria alle necessità di cittadini e imprese. Noi siamo qui oggi per raccogliere la sfida che la situazione propone e per fare squadra e vincerlaassieme”.”La transizione ecologica necessita di una soluzione globale a partire dalle peculiarità locali. Il motto del Parlamento Europeo è proprio “uniti nella diversità – commenta Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A – la necessità di una regia e di un progetto comune emergono con chiarezza sempre più forte. Un obiettivo comune declinato in impegni e soluzioni specifiche. Uno studio che abbiamo realizzato insieme a European House-Ambrosetti sull’autonomia energetica arriva a una simile conclusione: ognuno deve fare la sua parte secondo le proprie potenzialità”.La giornata di domani sarà dedicata a una serie di incontri nella cornice istituzionale del Parlamento Europeo e della Commissione. All’ordine del giorno la crisi energetica ma anche quella climatica e ambientale LEGGI TUTTO

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    Moody's migliora rating di Aeroporti di Roma a Baa2 con outlook negativo

    (Teleborsa) – Moody’s ha migliorato a Baa2 da Baa3 i rating di Aeroporti di Roma, società del gruppo Atlantia che gestisce gli aeroporti di Roma Fiumicino e Ciampino. L’azione di rating riflette l’aspettativa di Moody’s secondo cui la continua ripresa del traffico consentirà ad ADR di migliorare la performance operativa e finanziaria con metriche tendenti a livelli commisurati al rating Baa2. L’outlook è stato modificato in negativo da positivo, riflettendo il vincolo del rating sovrano.L’agenzia di rating prevede che il traffico passeggeri negli aeroporti di Roma nel 2022 sarà inferiore di circa il 35% rispetto ai livelli pre-pandemia e i volumi non si riprenderanno completamente almeno fino al 2025. Tuttavia, ADR “è entrata nella crisi del coronavirus con un profilo finanziario molto forte”, viene sottolineato. Il rating di ADR è comunque vincolato a quello della controllante Atlantia (Ba1 stabile) dal 2018, quando il gruppo Atlantia è stato soggetto a persistenti rischi di ribasso e pressioni politiche a seguito del crollo del viadotto Polcevera a Genova. Più recentemente, nell’aprile 2022, il rating di Atlantia è stato aggiornato per riflettere la rimozione di tali rischi dopo il completamento dell’accordo transattivo con il governo italiano e la cessione della partecipazione di Autostrade per l’Italia (Ba1 positivo).Moody’s prevede che “il rafforzamento delle metriche creditizie di ADR sarà sostenuto dalla generazione di ricavi e flussi di cassa, ma anche da un graduale deleveraging”. Tuttavia, “permangono incertezze sulla ripresa del traffico, dato il deterioramento delle condizioni macroeconomiche in Europa”. Sottolineando che le crescenti pressioni inflazionistiche potrebbero limitare il miglioramento degli utili operativi di ADR nei prossimi anni, Moody’s riconosce che “la società ha una certa flessibilità per affrontare scenari al ribasso grazie alla sua forte posizione di liquidità e alla capacità di ridurre le spese in conto capitale e ritardare la ripresa dei dividendi”. LEGGI TUTTO

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    Eclissi di sole, Terna: “Gestita in piena sicurezza. Nessun impatto per sistema elettrico italiano”

    (Teleborsa) – “Terna, grazie anche al coordinamento con gli altri operatori di rete europei, ha gestito in piena sicurezza e garantito in tempo reale la continuità del servizio elettrico nazionale durante l’eclissi di sole di questa mattina”. È quanto fa sapere Terna in una nota in riferimento all’evento astronomico che ha coinvolto prevalentemente i Paesi nordici e baltici e parte dell’Europa continentale, inclusa l’Italia, interessando complessivamente circa 13 GW di produzione solare.A seguito di accurate analisi svolte in questi mesi in stretto coordinamento con Entso-E, l’associazione dei gestori di rete europei, Terna ha fatto sapere di aver programmato e messo in atto una serie di contromisure che hanno consentito di limitare gli impatti dell’eclissi solare sul sistema elettrico interconnesso, derivanti dalla repentina riduzione della generazione da fonte fotovoltaica. Questo ha consentito al gestore della rete di trasmissione nazionale di fronteggiare il fenomeno naturale senza ripercussioni su imprese e cittadini, garantendo la piena sicurezza dell’esercizio elettrico.Nello specifico, la società guidata da Stefano Donnarumma – evidenzia la nota – ha garantito un accurato monitoraggio dell’evento nelle sale operative del Dispacciamento, il Centro Nazionale di Controllo e la Sala Market Operation, da dove i tecnici altamente qualificati e specializzati della società gestiscono 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno, i flussi di energia elettrica sui circa 75 mila km di linee in alta e altissima tensione presenti su tutto il territorio italiano e le interconnessioni con l’estero. Per l’intera durata del fenomeno naturale, le sale operative di Terna hanno predisposto e dispiegato, in sinergia e collaborazione anche con gli altri gestori europei, tutte le misure necessarie a garantire che l’eclissi non avesse effetti critici sul sistema elettrico italiano, anche facendo ricorso ad adeguati approvvigionamenti di risorse nel mercato dei servizi di dispacciamento.L’eclissi del 25 ottobre, che ha interessato l’emisfero boreale del pianeta e vaste aree dell’Europa continentale tra le ore 10:50 e le ore 15:00, ha oscurato nei Paesi sudorientali fino al 52% del disco solare visibile dal nostro continente e una parte non trascurabile – circa il 19,6% – di quello osservabile dall’Italia tra le 11:18 e le 13:30. A livello europeo, l’impatto dell’eclissi è stato maggiore sulle produzioni fotovoltaiche di Germania, Turchia e Italia: complessivamente ha ridotto fino a un massimo di circa 13 GW la generazione fotovoltaica sul sistema elettrico interconnesso dell’Europa continentale, in linea con le previsioni formulate dai gestori delle reti elettriche.Benché si tratti di un fenomeno conosciuto e prevedibile con largo anticipo, l’eclissi di sole – spiega Terna – necessita di misure operative coordinate a livello europeo e di un attento monitoraggio per il suo potenziale impatto sui sistemi elettrici, dovuto sostanzialmente alla repentina riduzione di produzione fotovoltaica. Infatti, durante l’eclissi il fenomeno di oscuramento solare avviene con una rapidità maggiore rispetto al tempo in cui normalmente il sole sorge all’alba e scompare al tramonto, e richiede, pertanto, l’adozione di azioni condivise e coordinate. Inoltre, bisogna considerare il notevole aumento delle fonti rinnovabili installate in Europa in questi anni, con la capacità installata fotovoltaica di fatto raddoppiata in poco tempo e che attualmente è pari a circa 160 GW.Fondamentale per la gestione in sicurezza del sistema elettrico interconnesso dell’Europa continentale è stato il coordinamento tra tutti gli operatori di rete, con task force dedicate, azioni preparatorie e specifiche attività operative concertate in ambito Entso-E: dal rafforzamento del personale tecnico specializzato nelle sale di controllo, alla predisposizione di piani ad hoc per l’approvvigionamento dei servizi di dispacciamento. LEGGI TUTTO

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    Notorious Pictures, Jorge Vázquez nominato Managing Director di controllata spagnola

    (Teleborsa) – Notorious Pictures, società attiva nel settore della produzione cinematografica e quotata su Euronext Growth Milan, ha comunicato l’ingresso di Jorge Vázquez nel ruolo di Managing Director di Notorious Pictures Spain. Vázquez ha un’esperienza decennale nel settore cinematografico, maturata in aziende di primaria importanza quali Aurum Producciones, Alliance Films ed Entertainment One.La società, con sede a Madrid, è stata costituita a ottobre 2021 per rafforzare il processo di internazionalizzazione del gruppo. Dopo la distribuzione in Spagna del primo film affidata ad una major company, la capogruppo Notorious Pictures ha deciso di consolidare la presenza costituendo una propria squadra per gestire, nel territorio spagnolo, tutti gli sfruttamenti dei film partendo dalla sala cinematografica.”Jorge è uno straordinario professionista riconosciuto a livello nazionale e internazionale dagli operatori di settore – ha commentato Guglielmo Marchetti, CEO di Notorious – Siamo certi che Jorge e la squadra che andrà a costruire, avranno le qualità necessarie a far decollare le nostre attività in Spagna”.(Foto: Alex Litvin on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Wall Street, bonus in calo del 22% quest'anno dopo stipendi record nel 2021

    (Teleborsa) – I bonus di Wall Street nel 2022 dovrebbero scendere dai massimi storici del 2021 e le ultime previsioni economiche stimano che i bonus diminuiranno del 22%, ma potrebbero scendere ulteriormente. È quanto emerge da un report del New York State Comptroller, Thomas DiNapoli. Nella prima metà del 2022, anche con un’inflazione elevata, la “securities industry” ha ridotto le spese di compensazione del 6,5% rispetto all’anno precedente. Poiché l’attività di mercato e i profitti sono diminuiti, è probabile che anche il “bonus pool” complessivo diminuisca.Nel 2021, lo stipendio medio annuo (compresi i bonus) per gli operatori del settore finanziario a New York è cresciuto del 17,8% rispetto all’anno precedente, per raggiungere un record di 516.560 dollari, la prima volta che gli stipendi medi hanno superato il mezzo milione di dollari. Adeguandoli all’inflazione, gli stipendi sono stati appena al di sotto del livello record stabilito nel 2007 di 517.140 dollari (del 2021).La performance del settore dei titoli è tradizionalmente misurata dagli utili al lordo delle imposte delle operazioni di broker/dealer delle aziende associate alla Borsa di New York (NYSE). Attualmente ci sono 126 aziende associate, in calo rispetto alle oltre 200 nel 2007, prima della crisi finanziaria globale. Le aziende associate al NYSE hanno registrato profitti record durante la pandemia. I profitti combinati per il 2020 e il 2021 (109,3 miliardi di dollari) sono stati quasi pari a quelli dei cinque anni precedenti messi insieme (111,5 miliardi di dollari dal 2015 al 2019). I profitti sono stati alimentati da forti ricavi e da tassi di interesse prossimi allo zero, si legge nel rapporto. Rispetto al livello pre-pandemia del 2019, gli interessi passivi nel 2021 sono diminuiti di 71,8 miliardi di dollari, ovvero l’88,5%.Dopo due anni di performance quasi record, la redditività del settore sembra ora tornare più vicina alla media decennale pre-pandemia di 20,3 miliardi di dollari. Al lordo delle imposte, profitti del primo semestre sono stati di 13,5 miliardi di dollari, in calo del 56,3% rispetto ai 31 miliardi guadagnati nello stesso periodo dell’anno scorso.Il calo dei primi sei mesi del 2022 riflette molteplici fattori, tra cui un calo del 47,9% dei proventi derivanti dalle attività di negoziazione, sottoscrizione e titoli, che lo scorso anno erano a livelli record o prossimi a essi. Le offerte di azioni nel 2022 sono state al livello più basso dal 2003, alimentate da offerte pubbliche iniziali e secondarie più deboli. I multipli rialzi dei tassi della Federal Reserve hanno portato le spese per interessi a 7,5 miliardi di dollari, il triplo rispetto alla prima metà del 2021. LEGGI TUTTO