Ottobre 2022

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    ALA, Intesa Sanpaolo alza target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha incrementato a 15,8 euro per azione (da 15,6 euro) il target price su ALA, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella logistica integrata e nella distribuzione di prodotti e componentistica per l’industria aeronautica e aerospaziale, confermando il giudizio sul titolo a “Buy”. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo la semestrale e l’annuncio di un’acquisizione in Spagna.”Apprezziamo che, nonostante una leggera contrazione dei ricavi, ALA. ha registrato un EBITDA margin superiore all’11%, con un margine lordo in aumento grazie all’implementazione delle efficienze avviate nel 2020″, scrivono gli analisti.Ora Intesa Sanpaolo stima per l’anno in corso: ricavi per 150,6 milioni di euro; margine EBITDA del 10,3%; EBIT di 11,9 milioni di euro; indebitamento finanziario netto a 34,4 milioni di euro. Per il 2023 sono attesi: ricavi per 201,3 milioni di euro (+7,9% rispetto al precedente); EBITDA di 21 milioni di euro (+6,3%); EBIT di 15,1 milioni di euro; utile netto di 9,3 milioni di euro; indebitamento netto a 37,4 milioni di euro, ipotizzando maggiori scorte relative a stock di servizi legati al contratto Dassault.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    CDP: disponibile il nuovo 'Buono Risparmio Sostenibile'

    (Teleborsa) – È disponibile in tutti gli uffici postali e online il nuovo buono fruttifero postale ‘Buono Risparmio Sostenibile’, emesso da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e collocato da Poste Italiane. Il prodotto si ispira per la prima volta a principi ESG (Environmental, Social and Governance) prevedendo, oltre al rendimento fisso, anche un eventuale premio basato sull’andamento dell’indice STOXX Europe 600 ESG-X.”Il nuovo Buono – fa sapere CDP in una nota – conferma l’impegno di Cassa Depositi e Prestiti nella lotta al cambiamento climatico e a favore della crescita inclusiva e sostenibile, in linea con il suo Piano Strategico, con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda ONU 2030 e con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”. Il buono fruttifero postale appena lanciato amplia la gamma dei prodotti di Risparmio postale e rappresenta una novità, poiché prevede un eventuale premio che si può aggiungere al rendimento fisso maturato al momento della sua scadenza, ossia al settimo anno. Tale premio è legato alla performance dell’indice STOXX Europe 600 ESG-X che racchiude alcune delle società appartenenti al paniere STOXX Europe 600, uno dei principali benchmark azionari europei. In particolare – spiega CDP – dal paniere vengono escluse le società non conformi agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’agenda ONU 2030 e allo ESG Impact Framework di Sustainalytics, ad esempio quelle coinvolte nel mercato delle armi controverse, nella produzione di tabacco o società i cui proventi derivino dall’esplorazione o dall’estrazione di carbone termico o che generino energia attraverso l’utilizzo di carbone termico. LEGGI TUTTO

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    AmEx, utili in aumento grazie a spesa per viaggi che supera aspettative

    (Teleborsa) – American Express (AmEx), colosso statunitense che opera nei servizi finanziari e di viaggio, ha registrato un utile netto di 1,88 miliardi di dollari, o 2,47 dollari per azione, nel terzo trimestre del 2022, rispetto a un utile netto di 1,83 miliardi di dollari (+3%), o 2,27 dollari per azione, dello stesso periodo del 2021. I ricavi totali consolidati del terzo trimestre (al netto degli interessi passivi) sono stati di 13,6 miliardi di dollari, in aumento del 24% rispetto ai 10,9 miliardi di dollari di un anno fa. Gli accantonamenti consolidati per perdite su crediti sono stati 778 milioni di dollari, rispetto a un beneficio di 191 milioni di dollari un anno fa. La modifica riflette un aumento delle riserve di 387 milioni di dollari, trainato principalmente dalla crescita dei prestiti e dai cambiamenti nelle previsioni macroeconomiche, rispetto a un rilascio di riserve di 393 milioni di dollari un anno fa, nonché dai maggiori write-offs netti nel trimestre in corso.”Abbiamo continuato a vedere livelli elevati di coinvolgimento dei clienti, acquisizioni e fedeltà nella nostra base di membri con carta premium, con una spesa complessiva in aumento del 21% (24% al netto del tasso di cambio), trainata dalla crescita sia della spesa in beni e servizi che in viaggi e intrattenimento”, ha commentato il CEO Stephen Squeri.”La domanda di viaggi ha superato le nostre aspettative durante tutto l’anno, con la spesa per viaggi e intrattenimento in aumento del 57% rispetto all’anno precedente e i volumi di spesa per viaggi e intrattenimento nei nostri mercati internazionali che hanno superato per la prima volta i livelli pre-pandemia in questo trimestre, entrambi su base FX-adjusted”, ha aggiunto.Sulla base delle prestazioni dell’azienda fino ad oggi, American Express continua a prevedere una crescita dei ricavi per l’intero anno dal 23% al 25% e ora prevede di essere al di sopra del suo intervallo origina di previsione per l’EPS per l’intero anno, compreso tra 9,25 e 9,65 dollari.(Foto: Jerome Cid / dreamstime.com) LEGGI TUTTO

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    Schlumberger, balzo dell'utile netto nel terzo trimestre

    (Teleborsa) – Schlumberger, una delle più grandi società per servizi petroliferi al mondo, ha registrato ricavi pari a 7,5 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2022, in aumento del 10% in sequenza e del 28% anno su anno. I ricavi internazionali sono stati di 5,9 miliardi di dollari, in aumento del 13% in sequenza e del 26% anno su anno, mentre le entrate del Nord America sono state di 1,5 miliardi di dollari, stabili in sequenza e sono aumentate del 37% su base annua.L’utile netto è stato di 907 milioni di dollari, o 63 centesimi per azione, nei tre mesi terminati il 30 settembre, rispetto ai 550 milioni di dollari, o 39 centesimi per azione, un anno fa.”La seconda metà dell’anno è iniziata alla grande con ottimi risultati del terzo trimestre che riflettono l’accelerazione dello slancio internazionale e la solida esecuzione nelle nostre divisioni e aree”, ha commentato il CEO Olivier Le Peuch. LEGGI TUTTO

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    Eurozona, deficit in calo al 5,1% nel 2021. Maggiori disavanzi per Malta, Grecia e Italia

    (Teleborsa) – Nel 2021 il disavanzo pubblico della zona euro e dell’UE è diminuito rispetto al 2020, così come il debito pubblico, secondo i dati aggiornati pubblicati da Eurostat. Nell’eurozona il rapporto disavanzo pubblico/PIL è sceso dal 7,0% nel 2020 al 5,1% nel 2021 e nell’UE dal 6,7% al 4,6%. Nell’area euro il rapporto debito pubblico/PIL è sceso dal 97,0% alla fine del 2020 al 95,4% alla fine del 2021 e nell’UE dall’89,8% all’87,9%.Nel 2021 tutti gli Stati membri, ad eccezione della Danimarca (+3,6%) e del Lussemburgo (+0,8%), hanno registrato un disavanzo. I disavanzi più elevati sono stati registrati a Malta (-7,8%), Grecia (-7,5%), Italia (-7,2%), Ungheria e Romania (entrambe -7,1%), Lettonia (-7,0%), Spagna (-6,9%) e Francia (-6,5%). Quindici Stati membri avevano disavanzi superiori al 3% del PIL.Alla fine del 2021, i rapporti più bassi tra debito pubblico e PIL si registravano in Estonia (17,6%), Bulgaria (23,9%), Lussemburgo (24,5%), Svezia (36,3%) e Danimarca (36,6%). Quattordici Stati membri avevano rapporti di indebitamento pubblico superiori al 60% del PIL, con i più alti registrati in Grecia (194,5%), Italia (150,3%), Portogallo (125,5%), Spagna (118,3%), Francia (112,8%), Belgio (109,2%) e Cipro (101,0%).Nel 2021, la spesa pubblica nell’area euro era pari al 52,3% del PIL e le entrate pubbliche al 47,2%. Le cifre per l’UE erano rispettivamente del 51,5% e del 46,8%. In entrambe le zone, l’incidenza della spesa pubblica è diminuita, mentre è aumentata l’incidenza delle entrate pubbliche, sottolinea Eurostat. LEGGI TUTTO

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    Rapporto debito pubblico/PIL in calo in UE. Italia seconda dopo Grecia

    (Teleborsa) – Alla fine del secondo trimestre del 2022, il rapporto debito pubblico/PIL nell’area euro si attestava al 94,2%, rispetto al 95,2% alla fine del primo trimestre del 2022. Anche nell’UE il rapporto è diminuito dall’87,5% all’86,4%. Sia per l’area euro che per l’UE, la diminuzione del rapporto debito pubblico/PIL è dovuta a un aumento del PIL che supera in termini assoluti l’aumento del debito pubblico. Rispetto al secondo trimestre del 2021, il rapporto debito pubblico/PIL è diminuito più fortemente sia nell’area euro (dal 97,9% al 94,2%) che nell’UE (dal 90,5% all’86,4%). “Le flessioni sono dovute al rimbalzo del PIL, mentre il debito in termini assoluti ha continuato a crescere”, ha sottolineato Eurostat, che ha diffuso i dati.I rapporti più elevati tra debito pubblico e PIL alla fine del secondo trimestre del 2022 sono stati registrati in Grecia (182,1%), Italia (150,2%), Portogallo (123,4%), Spagna (116,1%), Francia (113,1%) e Belgio (108,3%) e il più basso in Estonia (16,7%), Bulgaria (21,3%) e Lussemburgo (25,4%).Rispetto al primo trimestre del 2022, tre Stati membri hanno registrato un aumento del rapporto debito/PIL alla fine del secondo trimestre del 2022 e ventiquattro una diminuzione. Aumenti del rapporto sono stati osservati in Lussemburgo (+2,8 punti percentuali – pp), Cechia (+0,6 pp) e Paesi Bassi (+0,1 pp), mentre le diminuzioni maggiori sono state registrate a Cipro (-6,8 pp), Grecia (-6,3 pp), Croazia (-3,0 pp), Malta (-2,3 pp), Italia (-1,9 pp) e Irlanda (-1,8 pp).Rispetto al secondo trimestre del 2021, quattro Stati membri hanno registrato un aumento del rapporto debito/PIL alla fine del secondo trimestre del 2022 e ventitré Stati membri una diminuzione. Gli incrementi del rapporto sono stati registrati in Romania (+1,4 pp), Cechia (+0,9 pp), Ungheria (+0,6 pp) e Slovacchia (+0,1 pp), mentre le diminuzioni maggiori sono state osservate in Grecia (-25,4 pp), Cipro (-14,4 pp), Croazia (-12,0 pp), Portogallo (-10,8 pp), Danimarca (-8,2 pp), Irlanda (-7,5 pp), Spagna (-7,0 pp) e Slovenia (-6,5 pp). LEGGI TUTTO

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    Servizi Italia acquista azioni proprie e conclude il programma

    (Teleborsa) – Servizi Italia, nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’Assemblea del 20 aprile 2021, ha comunicato di aver acquistato, dal 17 al 20 ottobre 2022, complessivamente 1.500 azioni ordinarie pari allo 0,005% del capitale sociale, al prezzo unitario medio di 1,0817 euro per un controvalore pari a 1.622,50 euro.La Società ha comunicato che, il 20 ottobre 2022, il Programma di buy-back sopra indicato si è concluso e, in esecuzione dello stesso, nel periodo compreso tra il 21 aprile 2021 e il 20 ottobre 2022 sono state acquistate in totale 650.091 azioni proprie, pari al 2,04% del capitale sociale.Al 21 ottobre Servizi Italia detiene 2.377.351 azioni proprie pari al 7,47% del capitale sociale.Intanto, a Piazza Affari, la società attiva nel settore dei servizi integrati di noleggio, lavaggio e sterilizzazione di materiali tessili e strumentario chirurgico portandosi a 1,22 euro. LEGGI TUTTO

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    Ulisse BioMed, ValueTrack abbassa target price e stime

    (Teleborsa) – ValueTrack ha diminuito il fair value e le stime su Ulisse Biomed, healthcare biotech company quotata su Euronext Growth Milan. In particolare, il fair value è stato ridotto a 1,65 euro per azione dai precedenti 2,15 euro per azione.Gli analisti sottolineano che il primo semestre del 2022 ha registrato due principali andamenti: 1) la top line è ancora debole ma raddoppiata, supportata da contributi in ricerca e sviluppo, mentre i ricavi delle vendite sono stati prossimi allo zero, a causa di un processo di go to market più lento del previsto; maggiore cash burn dovuto all’accelerazione delle attività di sviluppo con net cash a giugno a circa 4,3 milioni di euro.”Abbiamo sostanzialmente rivisto al ribasso le nostre previsioni per il 2022-23, con l’EBIT e il risultato netto ancora negativi, mentre aumentano leggermente gli utili del 2024 – si legge nella ricerca – Prevediamo un fabbisogno di cassa più elevato nel 2022-23, ma Ulisse Biomed rimarrà cash positive per l’intero periodo di previsione (4 milioni di euro a dicembre 2024)”. LEGGI TUTTO