Ottobre 2022

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    USA, continua calo richieste mutui settimanali

    (Teleborsa) – Scendono ancora le domande di mutuo negli Stati Uniti. Nella settimana al 14 ottobre, l’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra una diminuzione del 4,5%, dopo il -2% della settimana precedente.L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è scivolato del 6,7%, mentre quello relativo alle nuove domande registra un decremento del 3,7%.Lo rende noto la Mortgage Bankers Associations (MBA), indicando che i tassi sui mutui trentennali sono saliti ancora, attestandosi al 6,94% dal 6,81% della settimana precedente. LEGGI TUTTO

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    Innovazione, MiSE: al via domande nuove case delle tecnologie emergenti

    (Teleborsa) – Sono aperti fino al 18 novembre i termini per presentare i progetti di nuove case delle tecnologie emergenti da realizzare sul territorio nazionale, dopo quelle già avviate nelle città di Torino, Roma, Bari, Prato e L’Aquila.Per il rifinanziamento della misura il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha stanziato 80 milioni di euro destinati ai comuni coperti dalla rete banda ultralarga che, insieme a università, centri di ricerca e imprese, puntano a sviluppare programmi di ricerca, sperimentazione e trasferimento tecnologico verso startup e Pmi, basati sull’utilizzo della blockchain, intelligenza artificiale, internet of things, crypto asset, il 6G e le tecnologie quantistiche. LEGGI TUTTO

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    IVASS, Signorini: speriamo presto arbitro assicurativo

    (Teleborsa) – “Speriamo che ci sia presto l’arbitro assicurativo. La sua nascita coinvolge diverse autorità, con meccanismi e processi da precisare, ma dovremmo essere in dirittura d’arrivo”. Così il presidente dell’Ivass, Luigi Federico Signorini, intervenendo al convegno “Donne e assicurazioni un gap da colmare”. Analogamente all’arbitro bancario, ha spiegato Signorini, “quando c’è una controversia l’assicurato può rivolgersi all’arbitro per qualcosa che non va. L’arbitro ascolta anche l’altra parte, l’assicurazione, esamina il ricorso ed emette un giudizio. È una alternativa al ricorso alla magistratura ordinaria dove il rischio è quello di cause civili lunghe. L’arbitro bancario opera già da qualche anno con buon successo”.”L’arbitro assicurativo – ha precisato Signorini – sarà indipendente dall’Ivass ma gli forniremo tutto il supporto necessario. Le decisioni dell’arbitro non saranno vincolanti, a differenza del magistrato la cui sentenza deve essere eseguita. Però l’esperienza dell’arbitro bancario ci dice che in una percentuale di casi molto elevata le banche si uniformano alle sue decisioni”.Signorini ha anche rilevato che “c’è un gap per tutti nei confronti dei temi finanziari e assicurativi, ma in Italia è maggiore che altrove ed è più marcato per le donne, che risultano avere conoscenze meno approfondite. Spesso ancora, all’interno della famiglia, è l’uomo ad avere un lavoro oppure un lavoro che pesa di più dal punto di vista economico. C’è la tendenza ad attribuire all’uomo le grandi decisioni finanziarie della famiglia”. Ma in Italia, ha proseguito, “ci sono anche altri gap da colmare, come il tasso di occupazione tra uomo e donna, che è maggiore rispetto ad altri Paesi. Uno dei grandi problemi economici dell’Italia è che gran parte della sua capacità produttiva, rappresentata dalle donne, non viene sfruttata, impiegata”. LEGGI TUTTO

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    Farmaè, crescita robusta nel terzo trimestre

    (Teleborsa) – Nel terzo trimestre 2022, i ricavi consolidati si attestano a 28,4 milioni di euro in crescita del 58,3% rispetto ai 17,9 milioni di euro della sola Farmaè e in crescita del 17,7% rispetto ai 24,1 milioni di euro, ricostruiti a parità di perimetro di consolidamento comprendente i ricavi di Valnan, della piattaforma AmicaFarmacia, nonché della farmacia Madonna della Neve. I ricavi consolidati sono al netto dei ricavi di co-marketing pari a 1 milione di euro in crescita del 25% rispetto a 0,8 milioni di euro del terzo trimestre 2021.Nei primi nove mesi del 2022, i ricavi di Gruppo si attestano a 81,2 milioni di euro con un incremento del 42% rispetto ai 57,2 milioni di euro registrati dalla sola Farmaè al 30 settembre 2021 e in crescita del 5,2% rispetto a 77,2 milioni di euro dei ricavi pro-forma al 30 settembre 2021. I ricavi consolidati sono al netto dei ricavi di co-marketing pari a 3,1 milioni di euro in crescita del 29% rispetto a 2,4 milioni di euro del 30 settembre 2021.Nel terzo trimestre 2022, gli ordini sulle piattaforme sono pari a 576,6 mila in crescita del 55% rispetto ai 372 mila registrati dalla sola Farmaè e in crescita del 13,4% rispetto ai 508,6 mila a parità di perimetro. Gli ordini sulle piattaforme al 30 settembre 2022 crescono del 40,8% a 1 milione e 690 mila rispetto a 1 milione e 200 mila registrati nei primi nove mesi del 2021 dalla sola Farmaè, e del 8,3% rispetto ai 1 milione e 560 mila a parità di perimetro nei primi nove mesi del 2021.Il numero dei prodotti venduti nel terzo trimestre 2022 è pari a 2 milioni e 933 mila in crescita del 55,1% rispetto a 1 milione e 891 mila registrati dalla sola Farmaè e in crescita del 18,9% rispetto ai 2 milioni e 467 mila a parità di perimetro. Nei nove mesi sono stati venduti 8 milioni e 496 mila prodotti, in aumento del 42,9% rispetto ai 5 milioni e 944 mila prodotti venduti dalla sola Farmaè, e del 11,5% rispetto ai 7 milioni e 621 mila dei primi nove mesi del 2021 a parità di perimento. LEGGI TUTTO

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    PNRR, Giovannini: 47% ai porti, ora Sud può correre

    (Teleborsa) – “Lo avevo detto sin dall’inizio che il 55% delle risorse PNRR di nostra competenza sarebbero andate al Mezzogiorno. E così è avvenuto, a dispetto di giudizi e affermazioni che leggiamo anche adesso non suffragati dai dati. Anche per le realtà portuali meridionali l’obiettivo, come per le infrastrutture ferroviarie, era quello di migliorare l’accessibilità, a partire dai retroporti e dalle Zes. Non c’è stato alcun algoritmo dietro questa scelta, ma una volontà chiara e precisa”. Lo ha detto Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, a Il Mattino, parlando del Rapporto del Mims pubblicato ieri sui singoli interventi sui porti italiani da cui emerge che il 46,9% di risorse del Pnrr e del Piano complementare è stato destinato al Sud.”Il Cresme nei giorni scorsi ha reso noti i dati sui bandi già pubblicati e le relative assegnazioni per i primi 9 mesi del 2022: la parte del leone è fatta da Ferrovie e Porti, esattamente come avevamo previsto. E da quei dati emerge la forte ripresa del Mezzogiorno. Non stiamo parlando di teoria, ma di fatti. Anche il nostro ultimo Rapporto di monitoraggio al 30 settembre ha confermato il rispetto del cronoprogramma a suo tempo indicato, sia per le riforme che per gli investimenti. Insomma, il PNRR si muove nei tempi previsti: il 2022 doveva essere l’anno della progettazione e dei bandi, il 2023 l’anno dei cantieri. E così sta avvenendo”, spiega.Sul progetto per il Ponte sullo Stretto di Messina: “Io ho cercato di avere un atteggiamento molto laico sul Ponte, tanto è vero che ho avviato lo studio di fattibilità che da un lato deve valutare come il vecchio progetto può e deve essere modificato alla luce delle novità tecnologiche e ambientali intervenute negli anni, e dall’altro fare un’ipotesi alternativa. Lei sa che nel vecchio progetto l’altezza del ponte appare incompatibile con l’altezza delle navi, e non solo da crociera, che oggi è molto superiore rispetto a vent’anni fa? Il rischio di una scelta incompatibile con il gigantismo navale sarebbe quella di obbligare a circumnavigare tutta la Sicilia ma questo vorrebbe dire, tanto per dirne una, un forte danno per Gioia Tauro. Per questo ho voluto uno studio supplementare e ciò non c’entra nulla col dirsi a favore o contro. Ecco perché è necessario un approccio non ideologico”, sottolinea Giovannini. “Nel frattempo, abbiamo investito molto per migliorare l’attraversamento dinamico, con primi effetti importanti che si vedranno, in termini di riduzione dei tempi di attraversamento, già nei prossimi mesi”, aggiunge. LEGGI TUTTO

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    Regno Unito, crescono ancora i prezzi di fabbrica a settembre

    (Teleborsa) – Aumentano ancora i prezzi alla produzione del Regno Unito nel mese di settembre, seppur ad un ritmo più contenuto rispetto al mese precedente. Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica (ONS), l’indice dei prezzi alla produzione (output) è salito dello 0,4% su base mensile, risultando sopra le aspettative di mercato (-0,4%) e del mese precedente (-0,9%). A livello annuale, si è registrata una variazione positiva del 20%, contro il +20,9% del mese precedente (dato rivisto da +20,5%) ed il +18,8% atteso dal mercato. L’indice core, al netto di cibo, bevande, tabacchi e petrolio, è salito su mese dello 0,6%, come ad agosto e su base annuale del 10,1% dal +12,4% precedente. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 19 ottobre 2022

    (Teleborsa) – Mercoledì 19/10/202208:00 Regno Unito: Prezzi produzione, annuale (atteso 15,7%; preced. 16,4%)08:00 Regno Unito: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,4%; preced. 0,5%)08:00 Regno Unito: Prezzi consumo, annuale (atteso 10%; preced. 9,9%)08:00 Regno Unito: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,3%; preced. -0,1%)11:00 Unione Europea: Produzione costruzioni, mensile (preced. 0,3%)11:00 Unione Europea: Prezzi consumo, annuale (atteso 10%; preced. 9,1%)11:00 Unione Europea: Prezzi consumo, mensile (atteso 1,2%; preced. 0,6%)13:00 USA: Richieste mutui, settimanale (preced. -2%)14:30 USA: Apertura cantieri, mensile (preced. 12,2%)14:30 USA: Apertura cantieri (atteso 1,48 Mln unità; preced. 1,58 Mln unità)14:30 USA: Permessi edilizi, mensile (preced. -10%)14:30 USA: Permessi edilizi (atteso 1,53 Mln unità; preced. 1,52 Mln unità)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso 1,38 Mln barili; preced. 9,88 Mln barili) LEGGI TUTTO

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    Regno Unito, l'inflazione resta elevata a settembre

    (Teleborsa) – Resta elevata l’inflazione nel Regno Unito a settembre. Secondo il report mensile dell’Office for National Statistics (ONS), i prezzi al consumo segnano una crescita del 10,1% su base annua, rispetto al +10% atteso ed al +9,9% precedente. Su base mensile l’inflazione ha registrato un incremento dello 0,5%, come nel mese precedente e superiore al +0,4% atteso.Il dato core dell’inflazione, che esclude le componenti più volatili quali cibo e carburanti, accelera al +6,5% più del previsto (+6,4%) dal +6,4% del mese precedente. Su base mensile si registra un +0,6% oltre il consensus (+0,5%), ma in frenata rispetto al +0,8% precedente. LEGGI TUTTO