Ottobre 2022

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    Giappone, indice servizi agosto +0,7% m/m

    (Teleborsa) – Torna a crescere il settore servizi giapponese. L’indice sull’attività del settore terziario, elaborato dal Ministero dell’economia e dell’industria, ha registrato ad agosto una variazione positiva dello 0,7% su base mensile dopo il -0,5% registrato a luglio (dato rivisto da un preliminare di -0,6%). Gli analisti si aspettavano una crescita dello 0,3%.Il dato registra su base annua un incremento del 4,2%. LEGGI TUTTO

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    Telecomunicazioni, Labriola (TIM): “Serve politica industriale In Italia e Ue”

    (Teleborsa) – Se si parla di telco occorre “aggiungere due parole chiare: coraggio e ottimismo, perché senza coraggio non riusciamo a cambiare le cose, e noi dobbiamo cambiare le cose, e senza ottimismo è tutto più complesso”. E’ quanto affermato dall’amministratore delegato di TIM Pietro Labriola, intervenendo dinanzi alla platea dei Giovani Imprenditori riuniti a Capri. Il settore delle telecomunicazioni ha bisogno di una politica industriale in Italia e in Europa, ha ribadito il manager, spiegando che “c’è una situazione specifica delle telecomunicazioni in Europa” perché la scelta fatta 30 anni fa è stata nella direzione della “riduzione del prezzo per i consumatori e di trasferire valore dagli incumbent, gli ex concessionari pubblici, ad altri operatori”, però oggi “non ci sono in Europa operatori che riescono ad avere un livello di redditività adeguato”. Labriola ha messo il punto sui forti investimenti necessari per la costruzione delle reti di nuova generazione, ricordando che, a differenza delle public utilities, le telecomunicazioni “non hanno” un ritorno sul capitale definito. “Siamo l’unico settore infrastrutturale in cui è stata liberalizzata la competizione sull’infrastruttura: quando andate a vedere le public utilities, non è così”. Per il comparto – ha detto l’Ad di TIM – sarebbe utile arrivare a un nuovo modello di definizione dei prezzi. “L’Olanda è il primo Paese nel quale il regolatore ha definito i prezzi a cui si vende la fibra a livello wholesale nei prossimi 8 anni: quando ho un investimento che ha un ritorno a 10-15 anni non posso avere la definizione dei prezzi per due anni”, ha sottolineato Labriola aggiungendo “questo insieme di fattori con gli altri operatori lo stiamo discutendo anche a livello comunitario”. LEGGI TUTTO

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    Gas, fonti Ue: nessun accordo tra leader su price cap

    (Teleborsa) – Tra i leader Ue non c’è ancora “alcun accordo” sul price cap al gas. Lo riferisce un alto funzionario Ue in vista del vertice europeo del 20 e 21 ottobre a Bruxelles.Il tema, spiega, “deve essere ulteriormente approfondito dai ministri competenti e a diversi livelli” poiché i Paesi membri hanno “punti di vista differenti” e propongono “soluzioni diverse”, che “a seconda dei casi” avrebbero “effetti diversi” in tutta Europa. “L’idea di un tetto dinamico richiede ulteriori discussioni”, evidenzia la fonte. Il vertice Ue, riferisce ancora, servirà a “sondare il sostegno degli Stati membri” alle diverse opzioni sul tavolo. Un’emergenza pronta a impegnare, in casa nostra, anche Giorgia Meloni. Dopo aver espresso soddisfazione per l’elezione in tempi rapidi dei presidenti di Senato e Camera, il presidente di Fratelli d’Italia ha lavorato ai dossier urgenti per l’Italia. Lo riferisce il partito in una nota.”Avevamo promesso agli italiani di procedere a passi spediti. Ci siamo riusciti: ora continuiamo a lavorare con la stessa velocità per le altre scadenze”, ha detto Meloni uscendo dall’aula. A parte un breve saluto nel cortile della Camera con il segretario leghista Matteo Salvini, Meloni ha ripreso le riunioni “per affrontare i dossier più urgenti come la legge di bilancio, il caro energia e l’approvvigionamento energetico. Su questo ha avuto contatti in giornata con il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Infine, ai giornalisti che le hanno chiesto novità sulla composizione e la squadra di governo, la leader ha ribadito: “Per parlare del governo bisogna prima avere un incarico”. LEGGI TUTTO

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    Banche, Orcel (Unicredit): vogliamo essere punto di riferimento per il settore

    (Teleborsa) – Unicredit ha iniziato a lavorare su profondi cambiamenti che consentiranno il decentramento e un maggiore grado di indipendenza nel processo decisionale delle banche che fanno parte del gruppo. L’amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, ha raccontato a Bloomberg Adria, piattaforma dedicata all’Europa sud-orientale, come la banca sta cambiando dall’interno.”UniCredit aveva bisogno di una visione comune per tutti i suoi dipendenti, di una strategia comune, di un piano d’azione chiaro. Abbiamo dato forma a questa visione e abbiamo detto che vogliamo essere la banca del futuro dell’Europa. Vogliamo essere un nuovo punto di riferimento per il settore bancario” – ha dichiarato il CEO -. “Abbiamo dato forma alla strategia utilizzando le fondamenta che la banca già possiede” e cioè “la sua presenza in 13 Paesi, i suoi 15 milioni di clienti, tutti gli ingredienti che nel gruppo erano un po’ dispersi, cercando di fare qualcosa che è allo stesso tempo semplice, ma piuttosto difficile” – spiega il banchiere – ovvero “dare a tutte le banche e a tutte le prime linee la possibilità di eseguire i loro piani in modo che la vita e le decisioni aziendali quotidiane siano nelle loro mani all’interno di un quadro chiaro”.Nella sostanza – ha sottolineato Orcel – vogliamo creare “un unico gruppo che porti al comune denominatore ciò che il gruppo può avere. In questo modo ci avvantaggiamo, da un lato, dell’economia di scala e di scopo che possiamo portare e, dall’altro, non centralizziamo le decisioni a Milano o in altri luoghi che hanno una conoscenza limitata di ciò che accade sul territorio”. “Credo che il primo aspetto di questo cambiamento abbia funzionato molto bene, sono davvero sorpreso in positivo. Non mi aspettavo che avremmo potuto raggiungere un tale grado di progresso fin dal primo giorno, ma è stato così” – ha evidenziato il top manager -sottolineando infine come il piano UniCredit Unlocked sia “ancora più corretto oggi di quando lo abbiamo lanciato” e che “la convergenza” in un’unica squadra “si stia accelerando”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street passa in negativo dopo trimestrali a tinte fosche

    (Teleborsa) – Wall Street taglia il traguardo di metà seduta mostrando segni negativi sopraffatta dalle trimestrali in chiaro scuro presentate da alcune big statunitensi. JP Morgan e Wells Fargo hanno annunciato utili in calo, ma superiori alle previsioni, mentre Morgan Stanley e Citigroup hanno deluso le aspettative. Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones sta lasciando sul parterre lo 0,74%; sulla stessa linea, si abbattono le vendite sull’S&P-500, che continua la giornata a 3.612 punti, in forte calo dell’1,58%. Depresso il Nasdaq 100 (-2,15%); come pure, in ribasso l’S&P 100 (-1,44%).Risultato negativo a Wall Street per tutti i settori dell’S&P 500. Nel listino, i settori materiali (-2,68%), beni di consumo secondari (-2,53%) e energia (-2,25%) sono tra i più venduti.Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, JP Morgan (+3,43%), United Health (+1,77%) e Boeing (+0,73%).Le peggiori performance, invece, si registrano su American Express, che ottiene -2,63%.Lettera su Apple, che registra un importante calo del 2,35%.Soffre Caterpillar, che evidenzia una perdita dell’1,99%.Preda dei venditori DOW, con un decremento dell’1,98%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Marriott International (+0,80%) e Comcast (+0,56%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Lam Research, che prosegue le contrattazioni a -5,81%.Scende Lucid, con un ribasso del 5,80%.Crolla Tesla Motors, con una flessione del 5,34%.Vendite a piene mani su Mercadolibre, che soffre un decremento del 5,13%.Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull’andamento dei mercati USA:Venerdì 14/10/202214:30 USA: Prezzi import, mensile (atteso -1,1%; preced. -1,1%)14:30 USA: Prezzi export, mensile (atteso -1%; preced. -1,7%)14:30 USA: Vendite dettaglio, mensile (atteso 0,2%; preced. 0,4%)14:30 USA: Vendite dettaglio, annuale (preced. 9,4%)16:00 USA: Fiducia consumatori Università Michigan (atteso 59 punti; preced. 58,6 punti). LEGGI TUTTO

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    Energia, Bonomi: emergenza ci ha colto impreparati

    (Teleborsa) – “Noi ci siamo fatti cogliere impreparati. Lo sapevamo e potevamo prepararci meglio”. Lo ha detto il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a SkyTg24 parlando dell’emergenza energia, ribadendo che l’industria italiana quest’anno pagherà 110 miliardi di bolletta energetica “e questo dà la dimensione dello shock a cui è sottoposto il sistema industriale”.”Oggi bisogna intervenire sull’emergenza e l’emergenza è il caro bollette. Poi ci sarà tempo per intervenire su flat tax e prepensionamenti”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    TIM, CdA su richiesta proroga MoU rete unica: nessuna delibera

    (Teleborsa) – Il CdA di TIM si è riunito oggi dopo la richiesta presentata da CDP, Macquarie, Open Fiber e Kkr di estendere la timeline del progetto di integrazione tra le reti di TIM e Open Fiber. A quanto si apprende non c’è stata alcuna delibera. Alla riunione non ha partecipato il socio di riferimento, Vivendi. LEGGI TUTTO

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    FMI, Georgieva: lotta all'inflazione avrà costo doloroso

    (Teleborsa) – “La sfida più grande nell’immediato è quella di ridurre l’inflazione”. Lo sostiene il direttore generale del FMI Kristalina Georgieva sottolineando il ruolo delle banche centrali che stanno rapidamente politiche restrittive, con l’obiettivo di ripristinare la stabilità dei prezzi.”Questa è la cosa giusta da fare – afferma- ma avrà un costo doloroso: la crescita sarà più lenta e la disoccupazione più alta man mano che l’inasprimento monetario si intensificherà”. Per questo motivo, sostiene il numero uno dell’istituto di Washington, “la formulazione di una politica fiscale appropriata è fondamentale”. A suo giudizio, la “priorità” dei governi deve essere quella di “alleviare l’impatto dell’aumento dei prezzi di cibo e carburante”. Ma, sottolinea, “la politica fiscale deve lavorare con la politica monetaria, non contro di essa. Per evitare di alimentare l’inflazione, ogni nuova spesa deve essere compensata da risparmi o nuove entrate”.Georgieva ha anche voluto ringraziare l’Unione Europea che ha contribuito con 100 milioni di euro al fondo del FMI per la riduzione della povertà e la crescita a sostegno dei paesi più deboli in Africa, nel Caraibi e nel Pacifico. “Sono grata all’Ue per il continuo sostegno ai paesi a basso reddito che affrontano una crisi dopo l’altra”. L’Italia deve fronteggiare “un contesto di policy complesso” e le indicazioni del Fondo monetario internazionale “sono le stese che diamo ad altri paesi: le misure contro i rincari e i prezzi dell’energia devono essere mirate e efficienti. E finanziate”. Di positivo ci sta che “i rischi di razionamento in Italia sono stati ridotti dalle risposte di policy, che aiutano l’Italia e l’Europa”. E’ quanto ha affermato il direttore del dipartimento europeo del Fmi, Albert Kammer durante un conferenza stampa alle assemblee autunnali. Con crescita economica più basse e aumenti di tassi “l’Italia dovrà focalizzarsi molto sulla sua linea di bilancio” allo scopo di far abbassare il debito-Pil. “Dati sviluppi attuali ci attendiamo sforzi di bilancio più ambiziosi in futuro – ha aggiunto – ad esempio per ampliare la base imponibile, o nell’andare avanti sulle riforme strutturali, non solo in Italia”. In generale Next Generation Eu è “uno strumento eccellente per aiutare” la crescita e l’attuazione del Pnrr “è di importanza critica”, ha detto Kammer.Quanto ai provvedimenti messi in campo dal alcuni governi europei contro i rincari dell’energia e l’alta inflazione “non sono molto efficienti” e possono essere migliorati, affinchè risultino più mirati a sostegno delle famiglie più vulnerabili . Secondo l’istituzione di Washington, oltre ad essere mirati e temporanei gli interventi contro la crisi attuale devono essere anche “finanziati”. E sul fabbisogno che questo implica Kammer ha sviluppato alcuni concetti che fanno capire quali siano le preoccupazioni del fondo. Ha fornito alcuni numeri: “sul 2022 in media in Europa il costo della vita è cresciuto di oltre il 7% a causa dei rincari dell’energia. Le analisi del Fmi suggeriscono che compensare pienamente il 20% delle famiglie meno ricche costerebbe lo 0,4% del Pil – ha detto – mentre compensare il 40% delle famiglie meno ricche costerebbe fino all’1% del Pil. Tuttavia i costi di alcuni pacchetti, incluse le nuove misure annunciate, sono ampiamente superiori a questi numeri. Quindi, chiaramente, ci sono margini per fornire supporto ai vulnerabili a costi più bassi”, affermato il direttore del dipartimento europeo. LEGGI TUTTO