Ottobre 2022

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    Limita le perdite Tokyo. Governo preoccupato per volatilità yen

    (Teleborsa) – I mercati asiatici si muovono in ribasso, dopo una seduta in stand-by di Wall Street in attesa del dato sull’inflazione. Gli investitori monitorano i possibili sviluppi della politica monetaria della FED (con i verbali dell’ultimo meeting che hanno suggerito che la Banca centrale statunitense intende mantenere la posizione restrittiva per tutto il tempo necessario) e l’incertezza sull’impegno della Banca d’Inghilterra a stabilizzare i mercati.In Cina sale l’attesa per il 20° Congresso del Partito Comunista Cinese, in partenza domenica. Xi Jinping dovrebbe conquistare il suo terzo mandato quinquennale, che gli assicurerebbe la statura di presidente più potente del paese dalla fondazione del leader Mao Zedong.In Giappone sono risultati sopra le attese i prezzi produzione a settembre. Inoltre, un’indagine della Banca centrale ha mostrato che le famiglie che prevedono un aumento dei prezzi tra un anno si è attestato sono l’85,7%, in calo dall’87,1% di giugno. Le famiglie che prevedono un aumento dei prezzi tra cinque anni sono scese al 78,3% a settembre, dal 79,8% di giugno.Il cambio dollaro/yen si mantiene sopra quota 146, con il ministro delle finanze Shunichi Suzuki che ha affermato che il Giappone è pronto a intraprendere un’azione “decisa” contro il rapido calo della valuta nipponica e si sta concentrando sulla volatilità piuttosto che sui livelli nel decidere se intervenire di nuovo.Suzuki, a lato dei meeting G7 e G20, ha sottolineato che il Giappone è “profondamente preoccupato per la volatilità in forte aumento” nel mercato valutario. “Non possiamo tollerare un’eccessiva volatilità nel mercato valutario guidata da mosse speculative – ha aggiunto – Stiamo osservando i movimenti valutari con un forte senso di urgenza”.A Tokyo, si muove sotto la parità il Nikkei 225, che scende con uno scarto percentuale dello 0,42%, portando avanti la scia ribassista di quattro cali consecutivi, avviata venerdì scorso, mentre, al contrario, Shenzhen fa un piccolo salto in avanti dello 0,59%. Sulla parità Shanghai.In discesa Hong Kong (-0,87%); come pure, negativo Seul (-1,31%). Poco sotto la parità Mumbai (-0,56%); senza direzione Sydney (-0,11%).Andamento piatto per l’Euro contro la valuta nipponica, che mostra una variazione percentuale pari a -0,08%. Appiattita la performance dell’Euro nei confronti della divisa cinese, che tratta con un modesto +0,04%. Sostanziale invarianza per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che passa di mano con un trascurabile -0,08%.Il rendimento dell’obbligazione decennale giapponese è pari 0,25%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese scambia 2,73%.Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull’andamento dei mercati asiatici:Giovedì 13/10/202201:50 Giappone: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,2%; preced. 0,2%)Venerdì 14/10/202203:30 Cina: Prezzi consumo, annuale (atteso 2,8%; preced. 2,5%)03:30 Cina: Prezzi produzione, annuale (atteso 1%; preced. 2,3%). LEGGI TUTTO

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    TSMC, l'utile netto sale dell'80% nel terzo trimestre

    (Teleborsa) – TSMC, società taiwanese e una delle più grandi al mondo del campo dei semiconduttori, ha registrato oggi un fatturato consolidato di 613,14 miliardi di dollari taiwanesi (circa 19,8 miliardi di euro), un utile netto di 280,87 miliardi di dollari taiwanesi (circa 9,1 miliardi di euro) e un utile diluito per azione di 10,83 dollari taiwanesi (1,79 dollari statunitensi per ADR) nel terzo trimestre (terminato il 30 settembre 2022).La trimestrale ha battuto le attese degli analisti, che si aspettavano un utile di 265,64 miliardi di dollari taiwanesi (secondo dati Refinitiv).Anno su anno, i ricavi del terzo trimestre sono aumentati del 47,9%, mentre l’utile netto è aumentato del 79,7% e l’EPS diluito è aumentato del 79,8%. Rispetto al secondo trimestre 2022, i risultati del terzo trimestre hanno rappresentato un aumento del 14,8% dei ricavi e un aumento del 18,5% dell’utile netto. In dollari USA, il fatturato del terzo trimestre è stato di 20,23 miliardi di dollari, con un aumento del 35,9% anno su anno e dell’11,4% rispetto al trimestre precedente. Il margine lordo per il trimestre è stato del 60,4%, il margine operativo è stato del 50,6% e il margine di profitto netto è stato del 45,8%. LEGGI TUTTO

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    G7, da banche centrali e ministri finanziari l'appello ai Paesi Opec+: aumentate la produzione di petrolio

    (Teleborsa) – Le banche centrali del G7 sono fortemente impegnate a centrare la stabilità dei prezzi, in linea con i loro mandati. Continuano a monitorare l’impatto delle pressioni dei prezzi sulle aspettative di inflazione e “continueranno a calibrare appropriatamente” la loro politica e chiedono ai Paesi produttori di petrolio di aumentare la produzione per ridurre la volatilità nei mercati energetici. Sono alcuni dei messaggi lanciati dai ministri finanziari e dai governatori delle banche centrali dei Paesi del G7 al termine della riunione che si è tenuta nella giornata di ieri a Washington.”L’aggressione della Russia sta causando significative disagi all’economia, alimentando lo stress sull’economia globale che aveva appena iniziato a riprendersi dalla pandemia. Chiediamo alla Russia di mettere immediatamente fine alla guerra brutale e ingiusta”, si legge in una nota condivisa. “Continueremo a lavorare insieme per mitigare l’impatto della guerra a livello globale, in particolare per i paesi a basso e medio reddito, nonché sulle nostre stesse economie e popolazione, fornendo il sostegno necessario in modo temporaneo e mirato. Mentre adeguiamo la nostra posizione in politica fiscale in questo contesto, rimaniamo impegnati in una politica macroeconomica a medio termine orientata alla stabilità e alla crescita, che ci pone su un chiaro percorso verso la sostenibilità a medio termine delle finanze pubbliche e un settore finanziario resiliente”, prosegue il documento.Nessun passo indietro sulle sanzioni coordinate contro la Russia: “restiamo impegnati alla loro attuazione e restiamo vigili” contro chi cerca di aggirarle e a stare accanto all’Ucraina per tutto il tempo necessario e a sostenere le necessità finanziarie di Kiev. ” Di fronte alle sfide poste dall’invasione della Russia, il G7 non solo non farà compromessi ma intensificherà i suoi sforzi per centrare gli obiettivi sul clima”.Infine l’appello ai Paesi produttori di petrolio di “aumentare la loro produzione per ridurre la volatilità nei mercati energetici. Continueremo a coinvolgere i paesi OPEC+ su questa questione critica in condizioni di offerta ristrette nonostante la loro recente decisione deludente”, conclude la nota. LEGGI TUTTO

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    Giappone, prezzi produzione settembre +0,7% mese +9,7% anno

    (Teleborsa) – Risultano ben sopra le attese i prezzi alla produzione in Giappone a settembre 2022. Secondo la Bank of Japan, i prezzi di fabbrica hanno registrato un incremento del 9,7% su base annua, superiore al +9,4% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di +9%). Il dato è anche superiore alle attese (+8,8%).Su base mensile, i prezzi all’industria sono saliti dello 0,7%, dopo il +0,4% di agosto (dato rivisto da un preliminare di +0,2%) ed il +0,2% indicato dal consensus. I prezzi import hanno segnato un aumento dello 0,2% su base mensile e un aumento del 21% su base tendenziale. I prezzi export sono scesi dello 0,5% su mese e cresciuti del 2,9% su anno. LEGGI TUTTO

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    Gas, price cap ancora in ballo: la Commissione Ue rimanda la decisione alla prossima settimana

    (Teleborsa) – La Commissione europea presenterà le sue proposte contro il caro energia la prossima settimana e saranno discusse al Consiglio Energia formale del 25 ottobre. L’annuncio è arrivato dal ministro dell’Energia della Repubblica Ceca, Jozef Sikela, al termine del Consiglio informale Energia a Praga che ha aggiunto che un’ulteriore riunione straordinaria dei ministri dell’energia potrebbe essere convocata per raggiungere un accordo comune. “La riunione di oggi ha contribuito a colmare le distanze tra gli Stati membri e ci stiamo muovendo verso una soluzione comune”, ha affermato Sikela.La presidenza ceca del Consiglio ha affermato che è stato raggiunto “un accordo generale tra gli Stati Ue per procedere con gli acquisti comuni, di esercitare la solidarietà, ridurre i consumi, rendere più resiliente il sistema di formazione del prezzo dell’elettricità (rispetto a quello del gas, ndr) e limitare i picchi dei prezzi”.Del price cap ha parlato la commissaria Ue all’Energia, Kadri Simson, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta dopo il vertice. Simson ha spiegato che la Commissione ritiene che negoziare il prezzo con i fornitori sia una opzione “migliore” ma se ciò non fosse possibile, la Commissione valuta anche “un meccanismo per limitarli” in ogni caso. “Vedremo nel fine settimana come procedere con il tetto del gas per la produzione di energia elettrica e se a questo punto la proposta gode di un’ampia maggioranza a favore di questa misura”, ha aggiunto. “Il 18 ottobre presenteremo le proposte che hanno il massimo consenso”, ha dichiarato la Commissaria.Nel frattempo il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che non fornirà energia ai Paesi che applicheranno il price cap. “Dirò una cosa: la Russia non agirà contro il buon senso, pagando di tasca propria per il benessere degli altri. Non forniremo energia a quegli Stati che impongono un tetto ai prezzi dell’energia. Verso coloro che preferiscono i trucchi sporchi e i ricatti spudorati, e sono decenni che viviamo in un paradigma di questo tipo, in ambito politico, non agiremo a nostro discapito”, ha affermato il presidente russo intervenendo al forum della Settimana dell’energia russa.Putin ha parlato anche dell’attacco ai gasdotti nel Mar Baltico. “I beneficiari della rottura del Nord Stream sono evidenti: gli Usa e i Paesi con rotte di approvvigionamento alternative”, ha dichiarato. “Lo scopo dell’atto terroristico contro i gasdotti Nord Stream era quello di minare la sicurezza energetica dell’intero continente. Dietro il sabotaggio c’è qualcuno che vuole tagliare completamente i legami tra la Russia e l’Ue e così indebolire l’Europa”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Verbali FED: mantenere posizione restrittiva per tutto tempo necessario

    (Teleborsa) – Tutti i partecipanti all’ultimo meeting della Federal Reserve “hanno convenuto che era opportuno aumentare di 75 punti base l’intervallo obiettivo per il tasso sui fed funds e continuare il processo di riduzione delle partecipazioni in titoli della Federal Reserve”, con molti banchieri centrali che “hanno sottolineato l’importanza di rimanere su questa strada anche se il mercato del lavoro ha rallentato”. Lo si legge nei verbali della riunione della Banca centrale americana del 20 e 21 settembre.Nel discutere delle potenziali decisioni dei prossimi meeting, i partecipanti “hanno continuato ad anticipare che i continui aumenti della fascia obiettivo per il tasso sui fed funds sarebbero stati appropriati per raggiungere gli obiettivi” e che ci sia bisogno “di passare a, e quindi mantenere, una posizione politica più restrittiva al fine di soddisfare il mandato”, ovvero promuovere la massima occupazione e la stabilità dei prezzi. È stato osservato che, con l’ulteriore inasprimento dell’orientamento della politica monetaria, “sarebbe opportuno a un certo punto rallentare il ritmo degli aumenti dei tassi ufficiali, valutando nel contempo gli effetti degli aggiustamenti cumulativi delle politiche sull’attività economica e sull’inflazione”. Molti partecipanti hanno indicato che, una volta che il tasso ufficiale avrà raggiunto un livello sufficientemente restrittivo, “sarebbe probabilmente opportuno mantenerlo per qualche tempo fino a quando non ci saranno prove convincenti che l’inflazione sarebbe tornata all’obiettivo del 2%”.Dai verbali emerge anche che, sebbene alcune categorie di spesa sensibili agli interessi (come l’edilizia abitativa e gli investimenti fissi delle imprese) abbiano già iniziato a rispondere all’inasprimento delle condizioni finanziarie, una parte considerevole dell’attività economica non ha ancora mostrato molta risposta. In particolare, l’inflazione “non ha ancora risposto in modo apprezzabile all’inasprimento delle politiche” e una sua riduzione significativa sarà “probabilmente in ritardo rispetto alla domanda aggregata”. I banchieri centrali statunitensi sono consapevoli che è necessario un periodo di crescita del PIL reale al di sotto del tasso tendenziale, “molto probabilmente accompagnato da un certo indebolimento delle condizioni del mercato del lavoro”.Infine, “molti partecipanti hanno sottolineato che il costo di un’azione insufficiente per ridurre l’inflazione probabilmente superava il costo di un’azione eccessiva. Diversi partecipanti hanno sottolineato la necessità di mantenere una posizione restrittiva per tutto il tempo necessario, con un paio di questi partecipanti che hanno sottolineato che l’esperienza storica ha dimostrato il pericolo di porre fine prematuramente a periodi di stretta politica monetaria volti a ridurre l’inflazione”. LEGGI TUTTO

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    Covid, sale il numero di ricoveri

    (Teleborsa) – Sono 47.763 i nuovi contagiati da Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 65.925) secondo i dati del Ministero della Salute. Le vittime sono 69 (ieri ne erano state notificate 80). Il tasso di positività è del 19,5% (ieri era al 19,8%). I tamponi molecolari e antigenici effettuati sono 244.746 rispetto ai 333.204 del giorno precedente. Il totale dei casi di Covid rilevati dall’inizio della pandemia in Italia è di 22.944.496. Sono 228 i pazienti ricoverati in terapia intensiva nel bilancio tra entrate e uscite (ieri erano 224), ovvero 4 in più, mentre gli ingressi giornalieri sono 40. I ricoverati nei reparti ordinari sono 6.484 (ieri erano 6.259), cioè 225 in più. Gli attualmente positivi sono 533.451. Dimessi e guariti sono 22.233.326, mentre il totale dei decessi dall’inizio della pandemia è 177.719. LEGGI TUTTO

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    Monnalisa, siglato accordo di collaborazione in Brasile

    (Teleborsa) – Monnalisa, società specializzata in abbigliamento per bambini di alta gamma e quotata su Euronext Growth Milan, ha siglato un accordo con Gato Mia Confeccoes, azienda leader nel mercato brasiliano di moda per bambini, titolare, tra gli altri, del marchio Petit Cherie, che distribuisce a circa 1.700 clienti wholesale. La collezione Autunno-Inverno 2023 sarà prodotta in Brasile e distribuita nel Centro e Sud America con il marchio “Monnalisa for Petit Cherie”.La partnership permette a Monnalisa di ampliare la sua strategia di distribuzione internazionale multicanale, in linea con la spinta di trasformazione in senso sempre più internazionale del gruppo. Monnalisa percepirà una royalty basata sulle vendite nei territori oggetto di contratto.”Il gruppo Monnalisa ha intrapreso un percorso di transformation nel senso dell’internazionalizzazione e della multicanalità che trova una ulteriore spinta nell’accordo con il marchio Petit Cherie per i mercati dell’America centrale e meridionale e del Brasile in particolare, molto interessanti per il nostro sviluppo nel medio termine”, ha commentato l’AD Christian Simoni.”Credo che la collaborazione con Gato Mia Confeccoes, oltre a dare continuità alla nostra strategia di innovazione dinamica dell’offerta attraverso le collabs, e agli ovvii interessi strettamente economici di breve periodo, potrà contribuire positivamente alla diffusione della notorietà del marchio, soprattutto in Brasile”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO