Ottobre 2022

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    Seduta moderatamente positiva a New York in attesa dell'inflazione

    (Teleborsa) – Wall Street continua la seduta in modo cauto, con il Dow Jones e il S&P 500 che riescono a interrompere una serie di cinque sedute negative consecutive. La Borsa americana è comunque in modalità stand-by in attesa di conoscere l’andamento dei prezzi al consumo del mese di settembre e il contenuto dei verbali della riunione di settembre della FED, per avere maggiore chiarezza sulla traiettoria di rialzo dei tassi di interesse.Sul fronte macroeconomico, sono scese ancora le domande di mutuo negli Stati Uniti, con i tassi ipotecari a 30 anni che hanno raggiunto il 6,81%, il livello più alto dal 2006. Sono invece arrivate letture sopra le attese dai prezzi alla produzione statunitensi nel mese di settembre 2022. Domani verranno resi noti i prezzi al consumo, le richieste di sussidio di disoccupazione, gli stoccaggi di gas e le scorte di greggio. Il dato maggiormente osservato sarà quello dell’inflazione, in quanto un dato ancora elevato potrebbe rafforzare le previsioni per un rialzo di 75 punti base nella prossima riunione della Federal Reserve. I funzionari della Banca centrale statunitensi, negli interventi e interviste delle ultime settimane, non hanno mostrato alcuna inclinazione a mettere in pausa il loro ciclo di aumento dei tassi nel prossimo futuro.Questa settimana inizia anche la stagione delle trimestrali. Venerdì, JPMorgan, Wells Fargo, Morgan Stanley e Citi, quattro delle più grandi banche del mondo, comunicheranno i guadagni trimestrali.Seduta in lieve rialzo per Wall Street, con il Dow Jones, che avanza a 29.332 punti, mentre, al contrario, incolore l’S&P-500, che continua la seduta a 3.594 punti, sui livelli della vigilia. Guadagni frazionali per il Nasdaq 100 (+0,28%); sulla stessa tendenza, in moderato rialzo l’S&P 100 (+0,26%).Si distinguono nel paniere S&P 500 i settori beni di consumo per l’ufficio (+0,92%), energia (+0,78%) e finanziario (+0,65%). In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti utilities (-2,36%) e materiali (-0,62%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, JP Morgan (+2,20%), Coca Cola (+1,64%), Intel (+1,34%) e Goldman Sachs (+1,25%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Boeing, che continua la seduta con -2,06%.Contrazione moderata per Home Depot, che soffre un calo dello 0,56%.Sottotono Walgreens Boots Alliance che mostra una limatura dello 0,54%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Moderna (+10,36%), Pepsico (+4,14%), Intuit (+4,02%) e Netflix (+3,67%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Mercadolibre, che prosegue le contrattazioni a -2,84%.Lettera su Atlassian, che registra un importante calo del 2,69%.Scende Splunk, con un ribasso del 2,64%.Crolla Exelon, con una flessione del 2,60%. LEGGI TUTTO

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    OPA Atlantia, adesioni al 12/10/2022

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Schema Alfa (società veicolo che fa riferimento alla famiglia Benetton) sulle azioni Atlantia, holding quotata su Euronext Milan focalizzata sulle infrastrutture e sui servizi per la mobilità, risulta che oggi, 12 ottobre 2022, sono state presentate 560.293 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 2.347.578, pari allo 0,425% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 10 ottobre 2022 e terminerà l’11 novembre 2022. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Atlantia acquistate sul mercato nei giorni 10 e 11 novembre 2022 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Snam rinnova e incrementa programma di finanziamento EMTN

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di Snam ha deliberato il rinnovo annuale del Programma Euro Medium Term Notes (EMTN), avviato nel 2012, incrementando il controvalore massimo complessivo a 13 miliardi di euro da 12 miliardi del precedente programma, al fine di garantire alla società maggiore flessibilità.Di conseguenza, il CdA ha deliberato l’emissione, da eseguirsi entro il 12 ottobre 2023, di uno o più ulteriori prestiti obbligazionari, per un importo massimo di 3,84 miliardi di euro, maggiorato dell’ammontare corrispondente alle obbligazioni eventualmente rimborsate nel corso dello stesso periodo, da collocare presso investitori istituzionali operanti principalmente in Europa.Il valore nominale complessivo dei prestiti obbligazionari emessi in circolazione non potrà in ogni caso superare il limite massimo di 13 miliardi di euro. I titoli emessi potranno essere quotati presso uno o più mercati regolamentati. Ad oggi, nell’ambito del Programma EMTN, sono stati emessi prestiti obbligazionari per circa 9,2 miliardi di euro.Le somme raccolte dalle emissioni obbligazionarie potranno essere, di volta in volta, utilizzate sia per la generale attività societaria, ed eventualmente legate a obiettivi di sostenibilità (i cosiddetti Sustainability- Linked Bond), sia per finanziare progetti specifici allineati agli Atti Delegati della Tassonomia emanati dalla Commissione Europea (Taxonomy-aligned Use of Proceeds). LEGGI TUTTO

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    S&P: in scenario al ribasso PIL Germania -3,4% nel 2023, Italia -1,5%

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings vede un rischio significativo che il conflitto militare Russia-Ucraina possa proseguire, aggravando la crisi energetica dell’Europa, mentre allo stesso tempo i tassi di interesse nei mercati sviluppati potrebbero essere costretti a salire ancora di più rispetto allo scenario di base per attenuare le crescenti pressioni inflazionistiche. Tutto ciò potrebbe portare a una recessione più profonda del previsto in Europa e, in misura minore, negli Stati Uniti, con un concomitante aumento della disoccupazione dai livelli storicamente bassi.Considerando l’aumento dei rischi e il loro potenziale di concretizzazione, S&P ha sviluppato uno scenario al ribasso (cosiddetto downside scenario) – con una probabilità di verificarsi di circa uno su tre – basato su una serie coerente di proiezioni al ribasso presentate per le principali economie regionali per il periodo 2022-2025.In Europa, questo scenario al ribasso vedrebbe prezzi energetici elevati e razionamenti. La Banca centrale europea (BCE) sarebbe spinta a seguire la Federal Reserve a causa della svalutazione dell’euro rispetto al dollaro americano, alimentando l’inflazione importata. Questo porterà alla recessione dell’eurozona, con una contrazione del PIL dell’1,3% nel 2023 – e la Germania subirebbe l’impatto maggiore (-3,4%). L’Italia segnerebbe un -1,5%, la Francia un -0,7%, la Spagna un +0,7%, il Regno Unito un -0,8%.”L’impatto sulla Germania è il maggiore, poiché il lato della produzione deve affrontare un razionamento del gas più lungo, un calo della competitività e maggiori difficoltà per le esportazioni – si legge nel rapporto – In altre parole, più vicino all’epicentro dello shock (gas russo), maggiore è l’impatto. Ecco perché, dietro Germania, Polonia e Italia sono più colpite di Francia o Spagna, e perché l’economia del Regno Unito è meno colpita”.Negli Stati Uniti, il PIL subirebbe una contrazione dello 0,3% nel 2023. La crescita delle grandi economie dell’Asia-Pacifico – Cina, India, Giappone e Indonesia – sarebbe meno influenzata dallo scenario al ribasso, perché queste economie sono più orientate al mercato interno. Tra i mercati emergenti (EM), lo scenario al ribasso di S&P vede il Messico subire l’impatto maggiore tra le economie in via di sviluppo dell’America Latina, mentre la Polonia sarebbe la più colpita tra gli EM europei, soprattutto a causa della sua esposizione diretta alle interruzioni dell’approvvigionamento energetico. LEGGI TUTTO

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    BCE, Reinesch: ritmo e calendario riduzione bilancio determinati a tempo debito

    (Teleborsa) – La scorsa settimana, il Consiglio direttivo della BCE ha avuto “uno scambio informale di opinioni sui meriti dei suoi strumenti, compresi gli aumenti dei tassi di interesse e gli aggiustamenti al ribasso del bilancio”. Lo ha detto Gaston Reinesch, presidente della Banca centrale del Lussemburgo e membro del Consiglio direttivo della BCE, in un post sul blog dell’istituzione su quello che è successo nella riunione del 5-6 ottobre.”L’uso degli strumenti dovrà essere proporzionato ed efficace in vista del raggiungimento del mandato della BCE”, ha aggiunto.”Il Consiglio direttivo è stato unanime nella sua valutazione secondo cui nell’attuale contesto sono necessari ulteriori aumenti dei tassi di interesse – ha spiegato Reinesch – Le future decisioni sui tassi ufficiali continueranno a seguire un approccio riunione per riunione”.”Il ritmo e il calendario della riduzione del bilancio, che dipenderà dai dati, saranno determinati a tempo debito e nell’ottica di realizzare il mandato di stabilità dei prezzi”, ha specificato il banchiere centrale. LEGGI TUTTO

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    OPA Tod's, adesioni allo 0,52%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da DeVa Finance (società controllata indirettamente da Diego Della Valle) sulle azioni Tod’s, maison italiana del lusso quotata su Euronext Milan, risulta che oggi, 12 ottobre 2022, sono state presentate 6.733 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 43.830, pari allo 0,52% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 26 settembre 2022 e terminerà il 25 ottobre 2022. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Tod’s acquistate sul mercato nei giorni 24 e 25 ottobre 2022 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Enel finalizza cessione intera partecipazione in controllata russa

    (Teleborsa) – Enel ha perfezionato la cessione dell’intera partecipazione in PJSC Enel Russia, pari al 56,43% del capitale sociale di quest’ultima, a PJSC Lukoil e al Closed Combined Mutual Investment Fund “Gazprombank-Frezia”, per un corrispettivo totale pari a circa 137 milioni di euro. L’accordo era stato annunciato lo scorso 16 giugno.Il perfezionamento fa seguito all’avveramento di tutte le condizioni sospensive previste dai due distinti accordi sottoscritti con le citate controparti, inclusa l’approvazione dell’operazione da parte del Presidente della Federazione russa, si legge in una nota.Enel ha ora completato la cessione di tutti i suoi asset di generazione elettrica in Russia, che includono circa 5,6 GW di capacità convenzionale e circa 300 MW di capacità eolica in diverse fasi di sviluppo.L’operazione complessiva ha generato un effetto positivo sull’indebitamento finanziario netto consolidato del gruppo Enel per circa 610 milioni di euro e un impatto negativo sull’utile netto di gruppo reported di circa 1,3 miliardi di euro, principalmente dovuto al rilascio della riserva di conversione cambi, per circa 1 miliardo di euro al 30 settembre 2022. Questo effetto contabile non avrà alcun impatto sui risultati economici ordinari, viene sottolineato. LEGGI TUTTO

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    Per il FMI la strategia italiana di bilancio è “prudente” e “appropriata”

    (Teleborsa) – Sono positive le previsioni del Fondo Monetario Internazionale sull’evoluzione del rapporto debito-PIL italiano per i prossimi anni. Il direttore del dipartimento conti pubblici dell’istituzione economica internazionale, Vitor Gaspar, durante la conferenza stampa di presentazione del Fiscal Monitor ha parlato di una strategia di bilancio italiana “prudente”, “appropriata” alle attuali condizioni. Il graduale percorso di aggiustamento dei conti pubblici secondo le stime del FMI porterà l’indebitamento complessivo a ridursi di quasi 13 punti di PIL nel 2027 (fissando il rapporto al 142,5%) rispetto ai livelli cui era esploso nel 2020 (155,3%) per le misure imposte dalla pandemia.”Quando guardi al caso specifico dell’Italia il rapporto debito-PIL è aumentato considerevolmente nel 2020, come in molti paesi. Se si guarda alle nostre ultime stime, queste sono attualmente più basse rispetto a quelle che erano un anno fa – ha sottolineato Gaspar –. Ed è previsto un lento declino”. Il debito pubblico – che nel 2019 si era ridotto al 134,1% del PIL e nel 2020 era lievitato al 155,3% – è calato al 150,9% nel 2021, mentre quest’anno si ridurrebbe al 147,2% e poi al 147,1% nel 2023, 146,1% nel 2024, 144,9% nel 2025, 143,5% nel 2026 e 142,5% nel 2027. Per quanto riguarda il deficit di bilancio italiano – che nel 2019 si era ridotto ai minimi storici, pari all’1,5% del PIL – è esploso al 9,6% nel 2020 e al 7,2% lo scorso anno, mentre in base alle previsioni FMI calerà al 5,4% quest’anno, al 3,9% nel 2023, al 3,5% nel 2024, stabilizzandosi poi al 3% dal 2025 al 2027. “Ci sono sviluppi sulla composizione del bilancio, è stata messa enfasi sulla crescita e sulla crescita sostenibile. Sono state operate o sono in corso d’opera riforme strutturali importanti. E dal nostro punto di vista la strategia di bilancio dell’Italia è una strategia prudente – ha quindi dichiarato Vitor Gaspar – e appropriata”.In un articolo che ha accompagnato lo studio sulle finanze pubbliche, il FMI ha raccomandato ai Paesi di non introdurre “controlli diretti” sui prezzi, sussidi o tagli alle tasse contro i rincari dell’energia e contro l’alta inflazione. Nel Fiscal Monitor gli economisti dell’istituzione avvertono infatti come interventi di questo tipo risulterebbero “inefficaci” e finirebbero per spingere le Banche centrale ad aumentare ancora di più i tassi di interesse, risultando, in definitiva, anche dannosi. Gli autori del documento sottolineando quindi la necessità che i governi siano in grado di fronteggiare uno scenario di forti rialzi dei prezzi alimentari e dell’energia, da un lato proteggendo le famiglie a basso reddito da ampie perdite dei redditi reali e assicurare il loro accesso a questi beni chiave, Dall’altro riducendo le vulnerabilità dovute agli ampi debiti pubblici e, in risposta all’alta inflazione, mantenere una linea rigorosa in modo che la politica di bilancio “non finisca per entrare in conflitto con le politiche monetarie”.(Foto: © ruskpp/123RF) LEGGI TUTTO