Ottobre 2022

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    OPA Cellularline, adesioni al 3,54%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria promossa da 4 SIDE (società il cui capitale sociale è interamente detenuto da Esprinet), sulle azioni di Cellularline, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore degli accessori per smartphone e tablet, risulta che oggi, 12 ottobre 2022, sono state presentate 332.144 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 773.082, pari al 3,54% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 19 settembre 2022 e terminerà il 14 ottobre 2022. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Cellularline acquistate sul mercato nei giorni 13 e 14 ottobre 2022 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    CdA ITA revoca deleghe privatizzazione al presidente esecutivo Altavilla

    (Teleborsa) – Sarebbe stata la mancata disponibilità a rendere accessibili alcuni informazioni, richieste da Delta Air Lines e Air France-Klm in qualità di partner commerciali di Certares, a indurre sei membri del CdA di ITA Airways (dimissionari dal marzo scorso, vale a dire Lelio Fornabaio, Alessandra Fratini, Cristina Girelli, Simonetta Giordani, Silvio Martuccelli e Angelo Piazza) a togliere le deleghe operative al presidente esecutivo Alfredo Altavilla e assegnarle all’AD Fabio Lazzerini. Il CdA aveva all’esame i risultati del primo semestre 2022 e la seconda tranche di 400 milioni del finanziamento già approvato dall’Unione europea per assicurare la continuità aziendale, invece ha finito per discutere a proposito delle deleghe al processo di privatizzazione che prevede la cessione del 50% più un’azione al fondo Certares.In particolare, l’attenzione è concentrata sulla delega sulle operazioni strategiche, quella che riguarda la vendita al consorzio guidato da Certares della maggioranza dell’ormai ex compagnia di bandiera.La spaccatura sarà oggetto di valutazione da parte del collegio sindacale che dovrà esprimersi sulla legalità dell’atto. Secondo alcuni esperti, la distribuzione delle deleghe sarebbe di competenza dell’assemblea e non del consiglio di amministrazione, per cui formalmente e tecnicamente sarebbero un tema da affrontare a livello di soci (MEF) e non di CdA. LEGGI TUTTO

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    Lagarde (BCE): Europa non è in recessione, situazione occupazionale positiva

    (Teleborsa) – “L’Europa non è in recessione”, anche perché non ha “mai avuto una situazione occupazionale così positiva”. Lo ha detto la presidente della Banca centrale europea (BCE), Christine Lagarde, intervenendo a Washington in un meeting dell’Institute of International Finance. La numero uno dell’istituzione di Francoforte ha anche sottolineato che i salari hanno finora evitato di mettere in scena i cosiddetti effetti di secondo impatto, che minaccerebbero di consolidare l’inflazione a un livello elevato più a lungo.Lagarde ha affermato che la BCE ha iniziato a discutere del “quantitative tightening”, ossia del ritiro degli acquisti di bond che condurrà alla riduzione del portafoglio di titoli della banca centrale. Si tratta dell’opposto del quantitative easing (QE), termine che si riferisce alle politiche monetarie adottate dalle banche centrali post grande crisi finanziaria per ampliare il balance sheet.La presidente della BCE ha specificato che il dibattito proseguirà. Attualmente Francoforte, pur in assenza di “nuovi” acquisti, prevede di continuare a reinvestire i bond che ha in portafoglio – mantenendo quindi invariato il proprio portafoglio – fino a tutto il 2024.”Le banche centrali devono collaborare”, tenendo in considerazione le conseguenze e i “contraccolpi” delle decisioni di politica monetaria, considerando che la situazione economica mondiale fronteggia “un bel po’ di minacce”. “Dobbiamo collaborare tra i banchieri centrali per capire quali saranno le ricadute, perché i mercati finanziari sono estremamente integrati e perché le nostre rispettive politiche monetarie hanno un impatto su altri paesi del mondo”, ha affermato.Sul fronte della politica di bilancio, ovvero quella attuata dai singoli Stati o dall’UE nel suo complesso, ha detto che le misure – dopo gli aiuti a pioggia della pandemia – devono “concentrarsi sui più vulnerabili”. LEGGI TUTTO

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    Kuroda (BOJ): movimenti yen rapidi e unilaterali sono negativi per economia

    (Teleborsa) – “Un deprezzamento dello yen potrebbe avere un impatto positivo a livello macroeconomico nel complesso, ma ci sono alcuni settori che risentono” della debolezza della divisa. Quindi, bisogna “monitorare con attenzione e analizzare l’impatto dei movimenti valutari sull’economia, e anche su diversi settori”. Lo ha affermato Haruhiko Kuroda, governatore della Bank of Japan (BOJ), al meeting annuale dell’Institute of International Finance a Washington, dove sono in corso gli eventi dell’FMI.Intanto, il dollaro ha raggiunto un nuovo massimo da 24 anni a 146,88 sullo yen, dopo il rilascio dei dati sui prezzi alla produzione negli Stati Uniti, più forti del previsto. “Probabilmente a Washington questa volta, molte economie emergenti si lamenteranno dell’aumento quasi universale del dollaro rispetto ad altre valute”, ha affermato Koruda.Il cambio dollaro/yen è ora sopra ai livelli, appena vicino a 146, che hanno innescato l’intervento valutario del Giappone il mese scorso. Kuroda ha detto che la decisione del governo di intervenire nel mercato valutario per fermare i ribassi dello yen è stata “abbastanza appropriata”. “Se il movimento della valuta è così veloce e unilaterale, probabilmente causato dalla speculazione, ciò è negativo per l’economia perché ciò rende più difficile la pianificazione aziendale”, ha aggiunto.Kuroda ha inoltre ribadito l’impegno della BOJ a mantenere i tassi di interesse estremamente bassi, sostenendo che l’economia deve ancora recuperare i livelli pre-pandemia e l’inflazione è rimasta modesta rispetto alle economie occidentali. “I salari stanno certamente aumentando ora, ma non sono sufficienti per garantire un’inflazione del 2% in modo sostenibile e stabile – ha affermato – Non si può semplicemente saltare alla conclusione che saremo in grado di raggiungere il 2% di inflazione in due anni, o un anno, in modo da poter cambiare la politica monetaria ora. Non è corretto”. LEGGI TUTTO

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    De Longhi, APG Asset Management ha partecipazione del 9,557%

    (Teleborsa) – APG Asset Management ha comunicato di avere una partecipazione del 9,557% in De’ Longhi, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nel settore del piccolo elettrodomestico dedicato al mondo del caffè, della cucina, della climatizzazione e della cura della casa.La quota è classificata come “Gestione discrezionale del risparmio” e comprende un 8,641% per conto di Stichting Pensioenfonds ABP (fondo pensione per i dipendenti del governo e dell’istruzione nei Paesi Bassi).Lo si apprende dalle comunicazioni della Consob relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene specificato che si tratta di una rettifica di quanto reso noto l’11 ottobre 2022.”La comunicazione viene resa per dare evidenza del superamento della soglia del 5% della partecipazione detenuta tramite il fondo stesso”, viene evidenziato. LEGGI TUTTO

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    BCE, Knot: necessari almeno altri due aumenti significativi dei tassi

    (Teleborsa) – Il problema dell’inflazione eccessivamente alta “non andrà via con un piccolo rallentamento dell’economia: richiederà uno sforzo continuo da parte nostra (della BCE, ndr) e il Consiglio direttivo è unanime su questo”. Lo ha detto Klaas Knot, presidente della Banca dei Paesi Bassi e membro del Consiglio direttivo della BCE, in un’intervista a Bloomberg TV, a margine degli eventi dell’FMI a Washington.A una domanda su quanto restrittiva la politica monetaria debba alla fine diventare, ha detto che i funzionari “ci penseranno quando ci arriveremo”.”Abbiamo bisogno di almeno altri due aumenti significativi (dei tassi, ndr) prima di entrare nel range di valori plausibili per essere neutrali”, ha detto Knot, aggiungendo che “questo ci porterà nel prossimo anno”. I mercati stanno prevedendo che la BCE ripeterà lo storico aumento di 75 punti base, avvenuto a settembre, anche nella riunione del 27 ottobre. LEGGI TUTTO

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    UE, Commissione propone status di candidato per Bosnia-Erzegovina

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha raccomandato che la Bosnia-Erzegovina ottenga lo status di candidato da parte del Consiglio, fermo restando che vengono adottate una serie di misure per rafforzare la democrazia, la funzionalità delle istituzioni statali, lo stato di diritto, la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata, che sia garantita la libertà dei media e migliorata la gestione della migrazione nel Paese. L’annuncio è arrivato in occasione dell’adozione del “2022 Enlargement Package”, che fornisce una valutazione dettagliata dello stato di avanzamento dei progressi compiuti dai Balcani occidentali e dalla Turchia nei rispettivi percorsi verso l’Unione europea.”Raccomandiamo oggi al Consiglio di concedere lo status di candidato alla Bosnia ed Erzegovina – ha commentato Josep Borrell, alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri – Stiamo infondendo una dinamica positiva nel processo e speriamo che la regione cogli l’occasione e la segua attuando riforme chiave”.”Non stiamo solo valutando le prestazioni dei partner, ma anche dei futuri Stati membri – ha aggiunto – Le valutazioni che facciamo ora riguardano anche il tipo di Unione che vogliamo per il futuro. Ed è chiaro che crediamo nel futuro europeo dei nostri partner. La brutale invasione russa dell’Ucraina mette in forte rilievo l’importanza dell’allargamento dell’UE, che assume un nuovo significato geopolitico. È un investimento a lungo termine per la pace, la prosperità e la stabilità per il nostro continente”.Gli attuali paesi candidati, ovvero in procinto di “recepire” (o integrare) la legislazione dell’UE nell’ordinamento nazionale, sono: Albania; Moldavia; Montenegro; Macedonia del Nord; Serbia; Turchia; Ucraina. I paesi candidati potenziali sono: Bosnia-Erzegovina; Georgia; Kosovo. LEGGI TUTTO

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    Webuild si aggiudica in consorzio la costruzione della Diga Foranea di Genova

    (Teleborsa) – Webuild, big italiano delle costruzioni e dell’ingegneria, sarà il leader del consorzio che realizzerà la Nuova Diga Foranea del Porto di Genova, accanto a Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Fincosit e Sidra, per un valore complessivo a base d’asta di 928 milioni di euro. Webuild partecipa al consorzio realizzatore con una quota pari al 40%.La Nuova Diga Foranea è un’opera unica al mondo per la complessità ingegneristica, sia per le dimensioni che per la realizzazione offshore, cioè totalmente in mare aperto, senza che vengano interrotte le attività portuali. Poggerà su fondali a profondità variabile fino a 50 metri, la profondità maggiore al mondo mai sperimentata per una diga foranea, e avrà uno sviluppo complessivo di 6,2 km, di cui poco più di 4 km inclusi nei cosiddetti lavori di Fase A.Commissionata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, l’opera rientra nel Programma straordinario per la ripresa del Porto di Genova, sarà cofinanziata dal Governo con risorse del Fondo complementare al PNRR e potrà beneficiare del Decreto Aiuti.”La chiusura della gara per la diga foranea di Genova, con l’aggiudicazione dell’appalto per la progettazione e la realizzazione al consorzio di imprese guidato da Webuild, è una notizia davvero rilevante, soprattutto in questo momento, in cui molte voci esprimono scetticismo sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”, ha commentato Enrico Giovannini, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. La sua realizzazione consentirà l’accesso in sicurezza al porto a navi portacontainer più grandi, lunghe fino a 400-450 metri (il doppio di quelle che possono transitare oggi), adeguando le specifiche del porto di Genova alle esigenze delle maggiori compagnie di navigazione.Inoltre, il potenziamento dell’accessibilità marittima del porto di Genova andrà a consolidare il ruolo strategico del sistema portuale della città all’interno del corridoio Reno-Alpi della rete di trasporto transeuropea TEN-T, corridoio che da Genova arriva fino a Rotterdam e di cui è parte integrante anche il Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova. LEGGI TUTTO