Ottobre 2022

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    Banca Mondiale: progressi nella riduzione della povertà estrema si sono fermati

    (Teleborsa) – È praticamente impossibile che il mondo raggiunga l’obiettivo, da tempo fissato dalle Nazioni Unite (ONU), di porre fine alla povertà estrema entro il 2030. Servirebbero infatti tassi di crescita economica di gran lunga superiori a quelli registrati nell’ultimo decennio, senza considerare che il COVID-19 è stata la più grande battuta d’arresto agli sforzi globali di riduzione della povertà dal 1990 e la guerra in Ucraina minaccia di peggiorare le cose.È quanto emerge dall’ultimo rapporto “Poverty and Shared Prosperity” della Banca Mondiale, la quale stima che la pandemia ha spinto circa 70 milioni di persone in condizioni di povertà estrema nel 2020, il più grande aumento in un anno dall’inizio del monitoraggio della povertà globale nel 1990. Di conseguenza, stima che 719 milioni di persone stavano sopravvivendo con meno di 2,15 dollari al giorno entro la fine del 2020. Le nuove stime suggeriscono che, entro il 2030, quasi 600 milioni di persone lotteranno per meno di 2,15 dollari al giorno.”I progressi nella riduzione della povertà estrema si sono sostanzialmente fermati in tandem con la crescita economica globale contenuta – ha affermato David Malpass, presidente della World Bank – Una preoccupazione è l’aumento della povertà estrema e il declino della prosperità condivisa causati dall’inflazione, dal deprezzamento delle valute e dalle crisi più ampie e sovrapposte con cui lo sviluppo si scontra”.Secondo Malpass, sono necessari “adeguamenti delle politiche macroeconomiche per migliorare l’allocazione del capitale globale, promuovere la stabilità valutaria, ridurre l’inflazione e riavviare la crescita del reddito mediano”.Il rapporto della Banca Mondiale indica che le persone più povere hanno sopportato i costi più elevati della pandemia: le perdite di reddito sono state in media del 4% per il 40% più povero, il doppio delle perdite del 20% più ricco. Di conseguenza, la disuguaglianza globale è aumentata per la prima volta da decenni. Il tasso medio di povertà nelle economie in via di sviluppo sarebbe stato superiore di 2,4 punti percentuali senza una risposta fiscale da parte dei governi.L’Africa subsahariana rappresenta ora il 60% di tutte le persone in condizioni di povertà estrema: 389 milioni, più di qualsiasi altra regione. Il tasso di povertà della regione è di circa il 35%, il più alto del mondo. Per raggiungere l’obiettivo di povertà del 2030, ogni paese della regione dovrebbe raggiungere una crescita del PIL pro capite del 9% all’anno per il resto di questo decennio, un numero significativamente più alto della media dell’1,2% nel decennio precedente al COVID-19. LEGGI TUTTO

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    INWIT, nuovo CdA prevede presidente e DG. Nomine il 7 ottobre

    (Teleborsa) – Il nuovo CdA di INWIT, quotata su Euronext Milan e attiva nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche, ha deciso che l’assetto organizzativo apicale sarà costituito da un presidente e un direttore generale. Le nomine e i poteri saranno formalizzati nella prossima riunione prevista nella giornata di venerdì 7 ottobre. Il board ha confermato Salvatore Lo Giudice come segretario.Quella odierna è stata la prima riunione del nuovo consiglio di amministrazione, nominato dai soci dopo il riassetto dell’azionariato, che ha visto la cessione del controllo da TIM ad Ardian. LEGGI TUTTO

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    Vendite a Milano dopo il rally, giù banche e utilities

    (Teleborsa) – Seduta negativa per i mercati europei, Piazza Affari compresa, che recuperano nel finale dai minimi di seduta. La giornata storta segue un avvio di settimana in rally, nonostante lo scenario resti sempre incerto a causa dei timori di recessione globale e della guerra in Ucraina. Intanto, sono arrivate nuove sanzioni da parte dell’Unione europea alla Russia: sono state imposte ulteriori restrizioni al commercio con la Russia di prodotti siderurgici e tecnologici e un tetto al prezzo del petrolio per le consegne di greggio russo via mare a paesi terzi coperte da assicurazioni europee.Per quanto riguarda l’Italia, l’Istat ha rivisto la crescita tendenziale del Prodotto interno lordo (PIL) nel secondo trimestre dell’anno, portandola a +5% dal precedente +4,7%, comunicando anche che l’indebitamento delle amministrazioni pubbliche sul PIL si è ridotto significativamente in termini tendenziali nei primi sei mesi dell’anno. Moody’s ha invece affermato che vede per il 2023 una crescita pari a zero per l’Italia, mettendo in guardia su potenziali rallentamenti degli investimenti del PNRR in caso di rinegoziazione da parte del nuovo governo di centrodestra. Sessione negativa per l’Euro / Dollaro USA, che lascia, per ora, sul parterre l’1,16%. L’Oro è in calo (-0,97%) e si attesta su 1.708,8 dollari l’oncia. Giornata di forti guadagni per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in rialzo dell’1,83%, con l’OPEC+ che ha deciso di tagliare la produzione di greggio di 2 milioni di barili al giorno da novembre.In deciso rialzo lo spread, che si posiziona a +243 punti base, con un forte incremento di 12 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 4,45%.Tra le principali Borse europee spicca la prestazione negativa di Francoforte, che scende dell’1,21%, discesa modesta per Londra, che cede un piccolo -0,48%, e Parigi scende dello 0,90%.A picco Piazza Affari in chiusura di seduta, con il FTSE MIB che accusa un ribasso dell’1,52%, arrestando la serie di tre rialzi consecutivi, avviata venerdì scorso, mentre, al contrario, chiude con il vento in poppa il FTSE Italia All-Share, che arriva a 23.578 punti. Depresso il FTSE Italia Mid Cap (-1,67%); sulla stessa tendenza, in rosso il FTSE Italia Star (-1,45%).Il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 1,94 miliardi di euro, in rialzo rispetto agli 1,75 miliardi della vigilia, mentre i volumi si sono attestati a 0,52 miliardi di azioni, rispetto ai 0,5 miliardi precedenti.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Saipem (+8,56%), Banca Generali (+1,62%), ENI (+1,59%) e STMicroelectronics (+1,47%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Hera, che ha archiviato la seduta a -5,08%.Vendite a piene mani su Pirelli, che soffre un decremento del 4,08%.Pessima performance per Telecom Italia, che registra un ribasso del 4,04%.Calo deciso per A2A, che segna un -3,86%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Seco (+3,48%), Intercos (+2,39%), Anima Holding (+1,00%) e Maire Tecnimont (+0,99%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Illimity Bank, che ha terminato le contrattazioni a -7,87%.Sessione nera per MARR, che lascia sul tappeto una perdita del 5,26%.In perdita Carel Industries, che scende del 4,95%.Pesante IREN, che segna una discesa di ben -4,49 punti percentuali. LEGGI TUTTO

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    Polonia, Banca centrale sospende il percorso di rialzo tassi

    (Teleborsa) – La Banca centrale polacca ha mantenuto il suo tasso principale al 6,75%, mentre gli analisti si aspettavano l’ennesimo rialzo del costo del denaro. La Narodowy Bank Polski aveva alzato i tassi in ciascuna delle sue 11 riunioni precedenti nel tentativo di contenere l’aumento dei prezzi, visto che l’inflazione è ai massimi degli ultimi 26 anni (+17,2% su base annua nel mese di settembre). La decisione è stata giustificata con il peggioramento dei dati macroeconomici e la speranza della banca centrale è che questo basti a frenare la crescita dei prezzi al consumo. “In Polonia, i dati mensili disponibili, inclusi i dati sulla produzione industriale, la produzione di costruzioni e assemblaggi e le vendite al dettaglio, segnalano che nel terzo trimestre la crescita del PIL, in termini anno su anno, è nuovamente decelerata – si legge nello statement diffuso al termine della riunione – Per i prossimi trimestri è previsto un ulteriore rallentamento della crescita del PIL, mentre le prospettive economiche sono soggette a forte incertezza”.Il board ha valutato che “il forte inasprimento della politica monetaria attuato dall’NBP e il previsto rallentamento della crescita dell’attività economica, in parte dovuto a shock esterni, contribuiranno a frenare la crescita della domanda nell’economia polacca, il che sosterrà un calo dell’inflazione in Polonia verso l’obiettivo di inflazione NBP”.Allo stesso tempo, data la forza e la persistenza degli attuali shock, un ritorno dell’inflazione verso l’obiettivo di inflazione NBP sarà “graduale”. LEGGI TUTTO

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    Arte, FS Italiane partner mostra “Rubens a Genova”

    (Teleborsa) – Il Gruppo FS è partner della mostra “Rubens a Genova” per raccontare Pieter Paul Rubens e il suo rapporto con la città. Dedicata al pittore considerato il padre del barocco, l’esposizione – in programma a Palazzo Ducale a Genova dal 6 ottobre 2022 al 22 gennaio 2023 – è prodotta dal Comune di Genova con Fondazione Palazzo Ducale per la Cultura e la casa editrice Electa. Il progetto – spiega il Gruppo FS in una nota – nasce per ricordare i quattrocento anni dalla pubblicazione ad Anversa del volume di Rubens “Palazzi di Genova (1622)” e si articola in più di 100 opere suddivise in 16 sezioni.”Questa partnership – evidenzia la nota – conferma l’impegno del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, guidato dall’amministratore delegato Luigi Ferraris, a favore del mondo dell’arte e della cultura”.Per i clienti di Trenitalia, la società di trasporto ferroviario del Gruppo FS, sono previste agevolazioni sui biglietti di ingresso alla mostra. Ai titolari di CartaFRECCIA che raggiungeranno Genova a bordo di Frecce o Intercity, viaggiando entro tre giorni dall’ingresso alla mostra, basterà esibire il biglietto del treno per visitare l’esposizione con particolari sconti: due biglietti al prezzo di uno se si viaggia in coppia o riduzione sul ticket d’ingresso se si è da soli. La riduzione del biglietto d’ingresso è prevista anche per le persone che sceglieranno i treni regionali, previa esibizione di biglietto valido di corsa semplice con destinazione Genova (sempre entro tre giorni dall’ingresso all’esposizione), o di abbonamento Trenitalia (mensile o annuale) a tariffa sovraregionale (Val d’Aosta, Piemonte, Liguria, Toscana, Emilia-Romagna, Lazio) valido per raggiungere Genova.La mostra è curata da Nils Büttner, docente della Staatliche Akademie der Bildenden Künste Stuttgart e Chairman del Centrum Rubenianum di Anversa, e da Anna Orlando, independent scholar genovese, co-curatrice della mostra L’Età di Rubens tenutasi a Palazzo Ducale nel 2004. In questa esposizione sono presentate più di 100 opere, tra le quali spiccano 18 Rubens autografi provenienti da musei e collezioni europee e italiane che si sommano a quelli presenti in città. Rubens soggiornò in diverse occasioni a Genova tra il 1600 e il 1607 intrattenendo rapporti con i signori più influenti dell’epoca. Completano la mostra dipinti di autori che Rubens vide e studiò come Tintoretto e Luca Cambiaso, che incontrò in Italia come Frans Pourbus il Giovane, Sofonisba Anguissola e Bernardo Castello, o con cui collaborò come Jan Wildens e Frans Snyders. LEGGI TUTTO

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    Nexi, incrementato il riacquisto parziale di due bond

    (Teleborsa) – Nexi, società PayTech quotata su Euronext Milan, ha effettuato un buyback parziale di due bond per 472,9 milioni di euro, incrementando l’importo totale di acquisto inizialmente previsto come corrispettivo per i titoli validamente portati in adesione e accettati per l’acquisto.Le offerte sono state avviate il 27 settembre 2022 e completate il 4 ottobre 2022. Al termine di scadenza, sono stati validamente portati in adesione alle offerte titoli per un importo complessivo pari ad 552.374.000 euro in linea capitale. Nexi ha incrementato ha l’importo inizialmente previsto da 400.000.000 euro a 449.990.370,91 euro, e, pertanto, annunciato che l’ammontare finale accettato (Final Acceptance Amount) è stato pari a 472.855.000 euro.L’offerta era rivolta ai portatori dei titoli rappresentativi del prestito obbligazionario denominato “€825,000,000 1.75% Senior Notes due 2024” (Codice ISIN XS2066703989) e “€1,050,000,000 1.625% Senior Notes due 2026” (Codice ISIN XS2332589972). La data di regolamento è attesa per il 7 ottobre 2022. LEGGI TUTTO

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    Spotify acquista Kinzen, attiva nell'identificazione di contenuti dannosi

    (Teleborsa) – Spotify, servizio musicale svedese quotato a Wall Street, ha acquisito Kinzen, società irlandese attiva nella protezione delle comunità online da contenuti dannosi. Le due realtà avevano avviato una partnership nel 2020, grazie alla quale Kinzen era attiva nell’identificazione dei contenuti dannosi sulla piattaforma streaming. Non sono stati svelati i dettagli finanziari dell’accordo.La tecnologia che il team di Kinzen porta a Spotify combina apprendimento automatico ed esperienza umana, supportata dall’analisi di accademici e giornalisti locali, per analizzare potenziali contenuti dannosi e incitamento all’odio in più lingue e paesi.”La combinazione di strumenti e approfondimenti di esperti è la forza unica di Kinzen che consideriamo essenziale per identificare le tendenze di abuso emergenti nei mercati e moderare i contenuti potenzialmente pericolosi su larga scala”, ha affermato Sarah Hoyle, Head of Trust and Safety di Spotify. LEGGI TUTTO

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    Entrate tributarie, Mef: “Nei primi otto mesi dell'anno gettito pari a 343,7 miliardi”

    (Teleborsa) – Nel periodo gennaio-agosto 2022 le entrate tributarie erariali accertate ammontano a 343.704 milioni di euro, con un incremento di 40.692 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+13,4%). Questi i dati resi noti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il significativo incremento di gettito registrato nel periodo in esame – spiega il Mef – è influenzato principalmente da tre fattori: dal trascinamento degli effetti positivi sulle entrate che si sono determinati a partire dal 2021, dagli effetti del “decreto Rilancio” e “decreto Agosto”, che nel biennio 2020-2021 avevano disposto proroghe, sospensioni e ripresa dei versamenti tributari e, infine, dagli effetti dell’incremento dei prezzi al consumo che hanno influenzato, in particolare, la crescita del gettito dell’IVA.Nel mese di agosto le entrate tributarie sono state pari a 55.281 milioni di euro (+10.371 milioni di euro, +23,1%). In particolare, le imposte dirette hanno avuto un aumento del gettito di 8.394 milioni di euro (+36,1%) e le imposte indirette hanno registrato un andamento positivo pari a 1.977 milioni di euro (+9,1%).IMPOSTE DIRETTE – Nei primi otto mesi del 2022 le imposte dirette hanno avuto un aumento di 22.379 milioni di euro (+13,4%). Il gettito dell’IRPEF ha registrato un aumento di 7.871 milioni di euro (+6,1%). In particolare, le ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore privato hanno avuto un incremento di 1.737 milioni di euro (+3,0%) e le ritenute lavoratori autonomi di 632 milioni di euro (+7,9%) mentre le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico hanno avuto una diminuzione di 244 milioni di euro (-0,5%). I versamenti per autoliquidazione hanno segnato un incremento di 4.971 milioni di euro (+80,0%) in quanto, così come per l’autoliquidazione IRES, sono cambiate le scadenze dei versamenti da autotassazione per i contribuenti sottoposti agli indici di affidabilità fiscale (ISA). Significativi incrementi di gettito – evidenzia il Mef – si sono registrati per l’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+1.585 milioni di euro, +128,0%) per effetto dell’andamento favorevole del mercato del risparmio gestito nel 2021 e per l’elevata redditività degli investimenti. Anche l’imposta sostitutiva sul valore attivo fondi pensioni ha registrato un incremento (+1.037 milioni di euro, +102,4%) attribuibile al positivo andamento delle posizioni in essere presso le forme pensionistiche complementari a fine 2021, rispetto al 2020, e ai rendimenti. Il ministero segnala l’incremento dell’IRES pari a 5.897 milioni di euro (+119,8%) attribuibile, almeno in parte, alla modifica delle scadenze dei versamenti da autotassazione per i contribuenti sottoposti agli indici di affidabilità fiscale (ISA) nell’anno 2021. Infine, l’imposta sostitutiva sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale ha avuto una diminuzione pari a 115 milioni di euro (-1,6%) mentre si registra un incremento per le ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche di 659 milioni di euro (+35,7%).IMPOSTE INDIRETTE – Le imposte indirette hanno avuto un incremento di 18.313 milioni di euro (+13,5%). All’andamento positivo ha contribuito l’IVA, con un aumento del gettito di 16.074 milioni di euro (+18,0%), in particolare la componente relativa agli scambi interni ha evidenziato un incremento di 10.243 milioni di euro (+12,8%), mentre l’IVA sulle importazioni ha registrato un aumento di 5.831 milioni di euro (+63,1%). Quest’ultimo risultato è legato, – rileva il Mef – in larga parte, all’andamento del prezzo del petrolio che è risultato in crescita. Tra le altre imposte indirette, hanno registrato andamenti positivi le entrate dell’imposta di bollo (+850 milioni di euro, +19,2%) e dell’imposta di registro (+216 milioni di euro, +6,2%) mentre l’imposta sulle assicurazioni ha avuto una variazione negativa (-8 milioni di euro, -1,9%).ENTRATE DA GIOCHI – Le entrate relative ai giochi hanno avuto un aumento di 2.514 milioni di euro (+36,2%).ENTRATE DA ACCERTAMENTO E CONTROLLO – Il gettito delle entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo ha evidenziato un incremento pari a 3.049 milioni di euro (+61,4%) di cui: 1.995 milioni di euro (+81,9%) sono affluiti dalle imposte dirette e 1.053 milioni di euro (+41,7%) dalle imposte indirette. Il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno non risulta omogeneo in quanto nel 2021 le attività di riscossione erano state sospese fino al 31 agosto 2021 (Decreto legge n. 73/2021, cosiddetto “decreto sostegni-bis”). LEGGI TUTTO