Ottobre 2022

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    OPEC+, deciso maxi taglio a produzione greggio per sostenere i prezzi

    (Teleborsa) – L’OPEC+, l’associazione che unisce il cartello dei Paesi esportatori di petrolio ad una serie di altri Paesi produttori esterni, ha deciso di tagliare la produzione di greggio di 2 milioni di barili al giorno da novembre. Si tratta del più grande taglio dal 2020, ovvero dall’apice della crisi da Covid-19, ed è arrivato nonostante le richieste degli Stati Uniti e altri paesi occidentali di pompare più petrolio per aiutare l’economia globale.La decisione è stata presa in occasione della prima riunione di persona (a Vienna) da marzo 2020, in cui i delegati dei vari paesi hanno concordato un maxi intervento per fermare il significativo ribasso dei prezzi. I prezzi del greggio erano scesi a circa 80 dollari al barile da oltre 120 dollari all’inizio di giugno tra i crescenti timori sulla prospettiva di una recessione economica globale. Negli ultimi giorni hanno decisamente invertito la rotta, anticipando la decisione dell’OPEC+. Alle 17.05 (ora italiana), i future sul greggio Brent di dicembre hanno raggiunto i 93,53 dollari al barile, in aumento di 1,77 dollari o dell’1,91%. I future sul greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) di novembre scambiano in rialzo di 1,40 dollari, o dell’1,51%, a 87,81 dollari al barile.Le mosse del cartello impattano anche le vicende geopolitiche e politiche delle maggiori potenze mondiali. “Un aumento dei prezzi del petrolio, se guidato da consistenti tagli alla produzione, probabilmente irriterà l’amministrazione Biden in vista delle elezioni di medio termine negli Stati Uniti”, hanno scritto gli analisti di Citi. “Potrebbero esserci ulteriori reazioni politiche da parte degli Stati Uniti, tra cui ulteriori rilasci di scorte strategiche”, hanno aggiunto.Tuttavia, i delegati hanno affermato di non essere guidati da decisioni politiche. “La decisione è tecnica, non politica – ha detto prima del meeting Suhail al-Mazroui, ministro dell’Energia degli Emirati Arabi Uniti – Non la useremo come organizzazione politica”.”L’OPEC vuole prezzi intorno ai 90 dollari”, ha detto il ministro di Stato nigeriano per le risorse petrolifere Timipre Sylva dopo l’incontro, in quanto molti paesi membri hanno basato i loro budget per il 2023 su quel prezzo e “destabilizzerebbe alcune economie” se ciò non accadesse. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali in calo di 1,4 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono diminuite, contro attese per un aumento, le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 30 settembre 2022, sono diminuiti di circa 1,4 milioni di barili a 429,2 MBG, contro attese per un incremento di 2 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un calo di 3,4 milioni a 110,9 MBG, contro attese per una diminuzione di 1,4 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un decremento di 4,7 milioni a quota 207,5 MBG (era attesa una decrescita di 1,3 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 6,2 milioni a 416,4 MBG. (Foto: © Artem Egoro / 123RF) LEGGI TUTTO

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    E-learning, Multiversity compra l'Università San Raffaele di Roma

    (Teleborsa) – Multiversity, leader in Italia nel mercato dell’e-learning e della formazione digitale, ha perfezionato l’acquisto dal gruppo San Raffaele dell’Università Telematica San Raffaele Roma, che conta più di 8,000 studenti. L’acquisizione segue l’annuncio di una partnership con Il Sole 24 Ore per la formazione executive.Multiversity, controllato da CVC Capital Partners (colosso del private equity), gestisce ora tre università private online (Pegaso, Mercatorum e San Raffaele Roma) e un ente di certificazione (Certipass).”Multiversity – ha dichiarato Andrea Ferrante, Senior Managing Director di CVC Capital Partners – conferma la sua leadership nella formazione digitale in Italia e in Europa e non teme rivali nell’innovazione e nella creazione di valore. Siamo la realtà italiana più grande, autorevole e dinamica in un mercato molto competitivo e spesso inadeguato alle sfide globali della formazione”. LEGGI TUTTO

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    USA, ISM non manifatturiero settembre scende a 56,7 punti

    (Teleborsa) – Diminuisce leggermente il settore terziario americano. Secondo il sondaggio condotto dall’Institute for Supply Management fra i direttori acquisti delle aziende dei servizi, l’ISM non manifatturiero si è portato a 56,7 punti a settembre 2022 dai 56,9 punti del mese precedente, facendo meglio delle attese del mercato che erano per un calo fino a 56 punti. Va ricordato che un indice inferiore a 50 denota una fase di contrazione degli affari ed una prevalenza di pessimismo fra i direttori acquisti delle aziende.Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale è diminuita a 59,1 punti dai 60,9 del mese precedente e quella sugli ordini si è attestata a 60,6 punti da 61,8 punti. Quella dell’occupazione è passata a 53 punti da 50,2, mentre la componente sui prezzi si è attestata a 68,7 punti da 71,5.”L’indice composito ha indicato una crescita per il 28° mese consecutivo dopo una contrazione di due mesi ad aprile e maggio 2020 – ha commentato Anthony Nieves, Chair dell’Institute for Supply Management – La crescita continua, a un ritmo leggermente inferiore, per il settore dei servizi, che è cresciuto per tutti gli ultimi 152 mesi tranne due. Il settore dei servizi ha registrato una leggera flessione nella crescita per il mese di settembre a causa della diminuzione dell’attività commerciale e dei nuovi ordini. L’occupazione è migliorata e le consegne dei fornitori sono rallentate a un ritmo leggermente inferiore”. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, comitato OPEC+ propone taglio produzione di 2 milioni di barili

    (Teleborsa) – Il Joint Ministerial Monitoring Committee dell’OPEC+ ha raccomandato, in avvio dei lavori della riunione odierna, un taglio della produzione di petrolio di 2 milioni di barili al giorno. Lo riporta Bloomberg citando un delegato e aggiungendo che la raccomandazione sarà discussa dai ministri prima che prendano una decisione finale.Se venisse approvata, una riduzione di queste dimensioni farebbe probabilmente aumentare i prezzi del petrolio (anche se negli ultimi giorni sono stati in rally, anticipando la decisione), ma rischierebbe di irritare gli Stati Uniti e altri paesi occidentali che stanno combattendo una crisi energetica e il rischio di recessione.Si tratterebbe del più grande taglio alla produzione OPEC+ dal 2020, ovvero dal momento più difficile della crisi Covid-19, anche se avrebbe un impatto non traumatico sull’offerta. Diversi paesi esportatori di petrolio stanno infatti già pompando greggio ben al di sotto delle loro quote.Alle 16.05 (ora italiana), i future sul greggio Brent di dicembre hanno raggiunto i 91,50 dollari al barile, in diminuzione di 0,32 dollari o dello 0,37%. I future sul greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) di novembre scambiano in calo di 0,60 dollari, o dello 0,71%, a 85,88 dollari al barile. LEGGI TUTTO

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    USA, PMI servizi settembre sale a 49,3 punti grazie a miglioramento domanda

    (Teleborsa) – Diminuisce la contrazione del settore dei servizi negli Stati Uniti a settembre 2022. L’indice PMI dei servizi definitivo, elaborato da S&P Global-Markit, si porta a 49,3 punti dai 43,7 del mese precedente e rispetto ai 49,2 punti della stima preliminare. Il calo della produzione è stato nel complesso marginale, poiché le imprese hanno notato che il miglioramento delle condizioni della domanda ha portato a un calo più debole.L’indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario, si porta dunque al di sotto della soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque con tra espansione e contrazione. Sale anche l’indice composito, che tiene conto anche della variazione del PMI manifatturiero, che si attesta a 49,5 punti, rispetto ai 44,6 punti del mese precedente e ai 49,3 punti della stima flash.”Con l’attività del settore dei servizi in calo per il terzo mese consecutivo a settembre, le imprese hanno affrontato un terzo trimestre difficile – ha commentato Chris Williamson, Chief Business Economist at S&P Global Market Intelligence – La crescita economica è stata messa sotto pressione dal calo della produzione sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi, sebbene in entrambi i casi settembre abbia visto alcuni segnali incoraggianti che le condizioni commerciali potrebbero iniziare a migliorare”.”A guidare questo miglioramento c’è un raffreddamento delle pressioni inflazionistiche nelle catene di approvvigionamento manifatturiere, che a sua volta allevia la crescita dei costi per beni ed energia sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi, aiutando a stimolare la domanda e dissipando alcune preoccupazioni sulle prospettive economiche”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Vendite a Wall Street dopo due giorni in rally. Mercato lavoro forte

    (Teleborsa) – Dopo due sessioni in grande rialzo, arriva una seduta negativa per Wall Street. I rendimenti dei Treasury sono tornati a salire, in quanto gli investitori pensano che gli ultimi dati macroeconomici giustificano un atteggiamento aggressivo da parte della Federal Reserve per quanto riguarda l’aumento dei tassi. I dati ADP hanno mostrato che i datori di lavoro privati statunitensi hanno intensificato le assunzioni a settembre, con il dato che è risultato superiore alle attese e dipinge un quadro positivo per il mercato del lavoro USA.Sempre sul fronte macroeconomico, è diminuito il deficit commerciale americano nel mese di agosto, mentre scendono ancora e pesantemente le domande di mutuo settimanali.Occhi puntati sul titolo Twitter, dopo che Elon Musk ha accettato di portare a termine la sua offerta di acquisire la società di social media al prezzo originale di 54,20 dollari per azione, dopo aver tentato di abbandonare l’accordo durante l’estate. Tuttavia, il mercato non sta ancora valutando l’acquisizione come un affare fatto, in quanto le azioni di Twitter rimangono lontane dal prezzo di offerta dell’eccentrico imprenditore statunitense.Il completamento del deal potrebbe avere conseguenze anche sul titolo Tesla: Musk potrebbe dover cedere alcune azioni come garanzia per i prestiti di cui avrà bisogno per acquistare la società di social media.I prezzi del petrolio rimangono in crescita nel giorno della riunione dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e dei suoi alleati. L’OPEC+ potrebbe decidere di attuare il più grande taglio alla produzione dalla pandemia di COVID-19.Scambi in ribasso per la Borsa di New York, che accusa una flessione dello 0,96% sul Dow Jones; sulla stessa linea, vendite diffuse sull’S&P-500, che continua la giornata a 3.751 punti. Negativo il Nasdaq 100 (-1,39%); sulla stessa linea, variazioni negative per l’S&P 100 (-1,1%).In buona evidenza nell’S&P 500 il comparto energia. Nella parte bassa della classifica del paniere S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti utilities (-1,98%), telecomunicazioni (-1,58%) e beni di consumo secondari (-1,46%).Tutte le Blue Chip del Dow Jones perdono terreno a Wall Street.Le più forti vendite si manifestano su Goldman Sachs, che prosegue le contrattazioni a -2,76%.In perdita Boeing, che scende del 2,32%.Pesante Intel, che segna una discesa di ben -2,17 punti percentuali.Seduta negativa per DOW, che scende del 2,12%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano JD.com (+3,03%), NetEase (+1,86%), Pinduoduo Inc Spon Each Rep (+1,73%) e Baidu (+0,65%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Docusign, che continua la seduta con -3,76%.Sensibili perdite per Advanced Micro Devices, in calo del 3,74%.In apnea Lam Research, che arretra del 3,58%.Tonfo di Tesla Motors, che mostra una caduta del 3,25%.Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull’andamento dei mercati USA:Mercoledì 05/10/202214:15 USA: Occupati ADP (atteso 200K unità; preced. 132K unità)14:30 USA: Bilancia commerciale (atteso -67,7 Mld $; preced. -70,5 Mld $)15:45 USA: PMI composito (preced. 44,6 punti)15:45 USA: PMI servizi (atteso 49,2 punti; preced. 43,7 punti)16:00 USA: ISM non manifatturiero (atteso 56 punti; preced. 56,9 punti). LEGGI TUTTO

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    Atlantia, linea di credito da 1,5 miliardi con opzione Sustainability-linked

    (Teleborsa) – Atlantia, holding quotata su Euronext Milan focalizzata sulle infrastrutture e sui servizi per la mobilità, ha sottoscritto una nuova linea bancaria del valore complessivo di 1,5 miliardi di euro con scadenza ottobre 2024 estendibile fino ad aprile 2026. La linea di credito Term Loan è destinata al finanziamento delle attività generali della società, tra cui il rifinanziamento di un prestito bancario esistente di 750 milioni di euro in scadenza a settembre 2023.L’operazione presenta un’opzione di conversione in Sustainability-linked Facility da esercitarsi entro marzo 2023.Il finanziamento è stato sottoscritto da: Banca Popolare di Sondrio, Banco BPM, Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Banca Nazionale del Lavoro, BPER Banca, Cassa Depositi e Prestiti, Crédit Agricole CIB, Mediobanca, Mizuho, Natixis, Société Génerale e UniCredit. LEGGI TUTTO