Ottobre 2022

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    ANIMA holding, operatività sullo share buy-back

    (Teleborsa) – In relazione al programma di acquisto di azioni proprie autorizzato dall’Assemblea degli azionisti in data 31 marzo 2022 e il cui avvio è stato comunicato il 14 luglio 2022, ANIMA Holding ha reso noto di aver acquistato, dal 26 al 30 settembre 2022, complessivamente 624.589 azioni ordinarie al prezzo medio di 2,9644 euro, per un controvalore pari a 1.854.060,87 euro.A seguito degli acquisti comunicati il 3 ottobre e considerate le azioni ordinarie già in portafoglio, ANIMA Holding detiene 12.553.455 azioni proprie pari a circa il 3,62% del capitale sociale.A Milano, oggi, seduta decisamente positiva per il principale asset manager indipendente in Italia, che ha terminato in rialzo del 4,51%. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari svetta in Europa con l'energia

    (Teleborsa) – La Borsa milanese splende sui principali listini europei, che mostrano buoni guadagni, sulla scia dell’ottima performance dell’S&P-500 in USA. Brillanti i titoli del comparto energetico, sulle indiscrezioni che l’OPEC+ sarebbe pronto a un taglio alla produzione di oltre un milione di barili al giorno, il più grande dallo scoppio della pandemia di Covid-19. Salgono le banche, anche se in ordine sparso, con un report di S&P che indica come rimarranno redditizie anche in uno scenario di recessione grazie al solido primo semestre e all’aumento dei tassi d’interesse.Sul mercato valutario, stabile l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 0,9819. Forte rialzo per l’oro, che segna un guadagno dell’1,69%. Giornata di forti guadagni per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in rialzo del 3,88%.In discesa lo spread, che retrocede a quota +232 punti base, con un decremento di 11 punti base, mentre il BTP decennale riporta un rendimento del 4,20%.Tra i mercati del Vecchio Continente ben impostata Francoforte, che mostra un incremento dello 0,79%, resistente Londra, che segna un piccolo aumento dello 0,22%; Parigi avanza dello 0,55%. Chiusura in forte rialzo per la Borsa milanese, con il FTSE MIB, che mette a segno un guadagno dell’1,57%; sulla stessa linea, in forte aumento il FTSE Italia All-Share, che con il suo +1,52% termina a quota 22.804 punti.Alla chiusura della Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta odierna risulta essere stato pari a 1,46 miliardi di euro, in deciso ribasso (-26,47%), rispetto alla seduta precedente che aveva visto la negoziazione di 1,99 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,57 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,44 miliardi.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, incandescente Tenaris, che vanta un incisivo incremento del 6,90%.In primo piano Banco BPM, che mostra un forte aumento del 3,30%.Decolla Snam, con un importante progresso del 3,16%.In evidenza Enel, che mostra un forte incremento del 3,15%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Banca Generali, che ha archiviato la seduta a -3,99%.Spicca la prestazione negativa di Amplifon, che scende dell’1,86%.Campari scende dell’1,84%.Calo deciso per Ferrari, che segna un -1,02%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Salcef Group (+7,83%), Alerion Clean Power (+6,35%), ERG (+6,16%) e Carel Industries (+5,28%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Caltagirone SpA, che ha archiviato la seduta a -3,60%.Tonfo di Antares Vision, che mostra una caduta del 2,75%.Lettera su Sanlorenzo, che registra un importante calo del 2,28%.Scende De’ Longhi, con un ribasso del 2,26%.Tra le grandezze macroeconomiche più importanti:Lunedì 03/10/202201:50 Giappone: Indice Tankan, trimestrale (atteso 11 punti; preced. 9 punti)02:30 Giappone: PMI manifatturiero (atteso 51 punti; preced. 51,5 punti)10:00 Unione Europea: PMI manifatturiero (atteso 48,5 punti; preced. 49,6 punti)15:45 USA: PMI manifatturiero (atteso 51,8 punti; preced. 51,5 punti)16:00 USA: ISM manifatturiero (atteso 52,2 punti; preced. 52,8 punti). LEGGI TUTTO

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    MPS, impegni con UE coerenti con piano industriale

    (Teleborsa) – La Commissione Europea, in data odierna, ha pubblicato la decisione in merito alla revisione degli “impegni” – disponibile sul sito dell’Autorità – che erano stati assunti dalla Repubblica italiana al fine di consentire, ai sensi delle normative eurocomunitaria e italiana, la ricapitalizzazione precauzionale della Banca nel 2017.Lo comunica Banca Monte dei Paschi di Siena con una nota aggiungendo che gli impegni rivisti “sono coerenti” con gli obiettivi del Piano Industriale 2022-2026 “A Clear and Simple Commercial Bank” approvato in data 23 giugno 2022.Gli obiettivi presentati nella decisione della Commissione Europea – conclude la nota – “avallano pertanto le linee guida del Piano Industriale 2022-2026, la cui implementazione è in corso e in linea con le tempistiche previste”. LEGGI TUTTO

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    Eni, Descalzi: a lavoro per sbloccare gas fermo in Austria, spero in una soluzione in settimana

    (Teleborsa) – Eni è pronta a pagare 20 milioni di euro di garanzie al trasportatore austriaco al posto di Gazprom per far arrivare in Italia il gas fermo prima di Tarvisio. Ad affermarlo l’ad della azienda energetica italiana, Claudio Descalzi, a margine degli Eni Award. Il blocco – ha spiegato – “è dovuto al fatto che Gazprom avrebbe dovuto dare una garanzia fisica in funzione del passaggio di questo gas al trasportatore che porta il gas dall’Austria all’Italia, cosa che prima non c’era. Gazprom non ha pagato quindi diventa difficile pensare che una società che vuole pagare in rubli possa mettere delle garanzie in euro per un passaggio”. “Il gas è già in Austria e in Germania, non è nelle mani di Gazprom. Sto facendo fare analisi di compliance, entro questa settimana spero che il problema possa essere risolto”, ha concluso Descalzi.L’Italia al momento ha gas a sufficienza per riempire gli stoccaggi al 100% e trarre vantaggio da una situazione che la vede esportare gas ad altri paesi, ha assicurato Descalzi. “L’Italia ha gas. L’hub italiano è a 140, 150, 130 euro per megawattora, dipende dai momenti. Il Ttf 180-200, c’è una differenza. Questo è dovuto al fatto che l’offerta in questo momento supera la domanda e a questo punto anche gli stoccaggi sono pieni. Quindi questi metri cubi in più che stiamo portando stanno anche andando verso mercati che hanno prezzi più attraenti e questo è un problema che dobbiamo risolvere”, ha detto Descalzi. “Questo come si risolve? Intanto riuscendo ad avere ancora la possibilità di stoccare, arrivando, come ha detto il ministro Cingolani, anche al 100% della capacità di stoccaggio. Quindi stoccaggio che deve essere organizzato come è stato organizzato molto bene dal governo”, ha aggiunto.Descalzi è tornato anche a sottolineare l’importanza di avere rigassificatori per la diversificazione energetica dell’Italia nei prossimi anni. “È importante che i rigassificatori funzionino, è importante che non ci siano problemi tecnici in Algeria o in Egitto. Quindi sono tante le variabili ecco perché un sistema energetico deve essere sempre in ridondanza in termini di geografie e in termini di rigassificatori”. Descalzi ha sottolineato come l’Italia abbia fatto un grosso sforzo con l’Algeria e la Libia ma senza i rigassificatori il gas che dovrebbe arrivare nel paese nei prossimi anni da paesi come il Mozambico o la Nigeria “andrà da altre parti”. LEGGI TUTTO

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    Tesla in difficoltà a Wall Street su dato consegne

    (Teleborsa) – Si muove al ribasso il titolo Tesla Motors che mostra una discesa del 7,85% dopo aver annunciato consegne record nel terzo trimestre, ma non ha centrato le stime degli analisti. Tesla ha anche segnalato che i problemi alla supply chain continuano a pesare sulle operazioni. “Poiché i nostri volumi di produzione continuano a crescere, sta diventando sempre più difficile garantire la capacità di trasporto dei veicoli e a un costo ragionevole durante queste settimane di punta della logistica”, si legge nella nota sulla consegne. Lo scenario tecnico visto ad una settimana del titolo rispetto all’indice S&P 100, evidenzia un rallentamento del trend dell’azienda attiva nel settore automotive rispetto all’S&P 100, e ciò rende il titolo potenziale obiettivo di vendita da parte degli investitori.Quadro tecnico in evidente deterioramento con supporti a controllo stimati in area 239,2 USD. Al rialzo, invece, un livello polarizzante maggiori flussi in uscita è visto a quota 252,4. Il peggioramento di Tesla Motors è evidenziato dall’incrocio al ribasso della media mobile a 5 giorni con la media mobile a 34 giorni. A brevissimo sono concrete le possibilità di nuove discese per target a 234. LEGGI TUTTO

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    Crisi energetica, la Francia in pressing: serve “risposta comune Ue”

    (Teleborsa) – Per rispondere alla crisi sui prezzi dell’energia in Europa servono politiche economiche coordinate e comuni analoghe a quella adottata per fronteggiare il Covid. È questa la proposta del ministro dell’economia della Francia, Bruno Le Maire arrivando alle riunioni dell’Eurogruppo.Il ministro francese – che ha sorvolato sul maxi pacchetto di misure annunciato nei giorni scorsi dalla Germania (“ogni Stato annuncia le sue misure di sostegno”) spinge su “una strategia economica globale: dobbiamo definire assieme una strategia di risposta economica globale di fronte a una crisi energetica che è destinata a durare, perché i problemi di approvvigionamento sono strutturali – ha detto – perché in gioco ci sta la competitività delle nostre imprese”. “Propongo che di fronte a una crisi che durerà, creando problemi gravi per tutte nostre imprese e le nostre industrie, che iniziano a tagliare la produzione, si adotti una strategia di lungo termine – ha proseguito Le Maire – che consenta ai 27 Stati Ue di fare fronte comune come con il Covid”.Il piano d’azione coordinato europeo, ha spiegato Le Maire, dovrà essere basato “su tre principi per l’azione”. Innanzitutto, “gli aiuti dovranno essere mirati, per le imprese più esposte alla concorrenza o più energivore; questo è indispensabile per gestire condizioni di concorrenza eque tra gli Stati membri dell’Ue”.”Il secondo principio che propongo per questa strategia economica – ha continuato il ministro francese – è un principio di solidarietà. Di fronte alla crisi energetica dobbiamo, come abbiamo fatto durante il Covid, dare prova di solidarietà fra i paesi europei. E propongo di utilizzare i fondi del programma ‘RepowerEU’, che spero siano votati prossimamente, 200 miliardi di euro di prestiti, 20 miliardi di sovvenzione, per dare prova di solidarietà nei riguardi dei paesi europei in difficoltà a causa di questa crisi energetica”. Terzo principio: “la concertazione stretta – ha indicato ancora – fra tutti gli Stati membri, in particolare quelli dell’Eurozona. Altrimenti rischiamo la frammentazione dell’Eurozona. E dunque è dispensabile che rispettiamo le condizioni eque di concorrenza, che diamo prova di solidarietà, e che siamo tanto efficaci davanti alla crisi energetica quanto lo siamo stati con la crisi del Covid”.”Infine – ha aggiunto il ministro francese – c’è un ultimo principio: ossia quello della rapidità: ora è tempo di decidere”. Finora “ci sono stati progressi, passi avanti, aperture; ma a di là di questo, ci vuole ora un disaccoppiamento rapido fra il prezzo del gas e quello dell’elettricità, in modo che il prezzo dell’elettricità sia più ragionevole per le imprese, per i nostri industriali, per le nostre economie”. “E a proposito di rapidità delle decisioni – ha osservato ancora Le Maire – saluto le aperture della commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager, che ha annunciato che potremo disporre di un nuovo quadro temporaneo europeo per gli aiuti di Stato non più il primo gennaio 2023, ma già in ottobre, fra qualche giorno. Era una delle grandi richieste della Francia da diverse settimane, dunque è un passo avanti nella buona direzione”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    USA, a settembre ISM manifatturiero peggio di stime

    (Teleborsa) – L’attività manifatturiera americana frena a settembre. Lo segnala l’ISM – Insitute for Supply Management sulla base del consueto sondaggio mensile.L’indice dei direttori di acquisto del settore manifatturiero si è attestato a 50,9 punti dai 52,8 del mese precedente risultando anche inferiore alle attese degli analisti che stimavano un calo fino a 52,2 punti. L’indicatore, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, resta comunque sopra la soglia chiave di 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell’attività.Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini scivola a 47,1 punti da 51,3, mentre quella sull’occupazione cala a 48,7 da 54,2 e la componente relativa ai prezzi diminuisce a 53. LEGGI TUTTO

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    USA, spese costruzioni agosto in frenata

    (Teleborsa) – Diminuisce la spesa per costruzioni in USA ad agosto 2022. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 1.781,3 miliardi di dollari registrando una diminuzione dello 0,7% su base mensile, dopo il -0,6% di luglio (rivisto da un preliminare -0,4%) e contro il -0,3% stimato dagli analisti. Su base annua si è visto invece un incremento dell’8,5%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono scese dello 0,6% a 1.425,9 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono calate dello 0,9 a 912 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un decremento dello 0,8% a 355,3 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO