Ottobre 2022

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    Casasold, EnVent sospende giudizio: incertezza e scarsa visibilità

    (Teleborsa) – EnVent Capital Markets ha sospeso il giudizio su Casasold, società operante nel settore dei servizi immobiliari e quotata su Euronext Growth Milan. Il ritiro del rating (che in precedenza era Outperform) arriva dopo che il titolo Casasold ha toccato i minimi dalla quotazione del marzo 2021. Il titolo ha chiuso la giornata odierna a quota 0,54 euro per azione (con un +12% fatto con un controvalore inferiore ai 6.000 euro), ben lontano dai 3,33 euro dell’IPO.Casasold ha registrato ricavi in calo nei primi nove mesi del 2022 e affermato che prevede “un calo rilevante dei ricavi e della marginalità nel secondo semestre 2022″. Secondo il management, sottolinea EnVent, i principali fattori che incidono sul mercato delle ristrutturazioni edilizie sono: carenza di materie prime, speculazione relativa a incentivi fiscali al 110%, maggiori costi legati alle continue modifiche normative sui bonus, aumento del costo dell’energia.”Nel quadro di incertezza per l’attuale situazione macroeconomica e perturbazioni dei mercati di riferimento di Casasold, e considerato che le modifiche normative produrranno i loro effetti per almeno due o tre anni, concordiamo con il management su una scarsa visibilità dell’operatività e dinamiche finanziarie – si legge nella nota – Di conseguenza, per la presenza di incertezze materiali che possono pregiudicare le nostre stime, sospendiamo il nostro rating”. LEGGI TUTTO

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    Danone migliora guidance 2022 dopo vendite più forti della attese

    (Teleborsa) – Danone, multinazionale francese di prodotti alimentari, ha registrato un fatturato consolidato pari a 7,3 miliardi di euro nel terzo trimestre 2022, in crescita del +9,5% a perimetro omogeneo (battendo le aspettative degli analisti per un +6,9%), con un effetto prezzo del +10,9% e volume/mix in calo del -1,4%. Su base reported, le vendite sono aumentate del +19,1%, beneficiando in particolare di un effetto cambio positivo del +7,6%, riflettendo in particolare l’apprezzamento del dollaro e di varie valute asiatiche e latinoamericane rispetto all’euro. Le vendite sono state trainate anche da un contributo organico positivo delle aree geografiche iperinflazionistiche alla crescita del +1,4%, nonché da un effetto di perimetro leggermente negativo del -0,2%, derivante principalmente dall’impatto della cessione di Vega.”Il terzo trimestre è stato un altro trimestre di forte crescita, con vendite in aumento del +9,5% su base omogenea, guidate da un’accelerazione sequenziale della crescita in tutte le nostre categorie e aree geografiche – ha commentato il CEO Antoine de Saint-Affrique – Ora prevediamo una crescita delle vendite di LFL tra +7 e +8% per l’intero anno 2022″.”Continuiamo a implementare azioni di determinazione dei prezzi in modo responsabile e disciplinato, concentrandoci sulla qualità della nostra esecuzione e reinvestindo dietro i nostri marchi e capacità”, ha aggiunto.Danone ha migliorato la guidance 2022 e ora prevede una crescita delle vendite like-for-like trainata dal prezzo ora prevista tra il +7 e il +8%, contro il +5 e il +6% in precedenza. Il margine operativo ricorrente è previsto superiore al 12%. LEGGI TUTTO

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    ENI, CdA delibera seconda tranche dividendo 2022: 0,22 euro per azione

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di ENI ha deliberato di distribuire agli azionisti la seconda delle quattro tranche del dividendo 2022, a valere sulle riserve disponibili, di 0,22 euro (rispetto a un dividendo complessivo annuale pari a 0,88 euro) per ciascuna azione in circolazione alla data di stacco cedola del 21 novembre 20222, con messa in pagamento il 23 novembre 20223. La delibera è in linea con quanto anticipato il 18 marzo scorso in occasione del Capital Markets Day e con quanto deliberato dall’assemblea dell’11 maggio scorso.Ai possessori di ADRs registrati entro il 22 novembre 2022, quotati alla Borsa di New York e rappresentativi ciascuno di due azioni Eni, la seconda tranche di dividendo distribuita sarà di 0,44 euro per ADR, pagabile il 7 dicembre 2022. LEGGI TUTTO

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    Promotica, CdA approva fusione per incorporazione della controllata Mercati

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di Promotica, società quotata su Euronext Growth Milan e agenzia loyalty specializzata nella realizzazione di soluzioni marketing per aumentare le vendite, la fidelizzazione e la brand advocacy, ha approvato il progetto di fusione per incorporazione in Promotica (società incorporante) della controllata al 100% Mercati (società incorporanda).La fusione si colloca nell’ambito di un processo di razionalizzazione e semplificazione della struttura, anche operativa. La decisione in ordine alla fusione sarà adottata dalle relative assemblee straordinarie delle società.Dal momento che la società incorporante detiene interamente il capitale sociale della società incorporata, non sussiste alcun rapporto di cambio delle azioni della incorporante con le quote della società incorporata e non sussistono le condizioni per un conguaglio in denaro a favore dei soci di entrambe le società.(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

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    Generali, opzione di rimborso anticipato di obbligazione subordinata

    (Teleborsa) – Generali eserciterà l’opzione di rimborso anticipato (call date 12 dicembre 2022) su tutti i titoli di debito subordinato in circolazione aventi scadenza nel mese di dicembre 2042. Si tratta dei titoli “1.250.000.000 7,75% a Tasso Fisso/Variabile, con scadenza dicembre 2042” (codice ISIN XS0863907522). L’importo nominale dei Titoli in circolazione è pari a 467.600.000 euro.Il rimborso anticipato dei Titoli è stato autorizzato dall’IVASS) e avverrà il 12 dicembre 2022 rispetto a tutti i Titoli in circolazione in conformità ai rispettivi termini e condizioni. LEGGI TUTTO

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    BasicNet, fatturato aumenta del 30% nei primi 9 mesi 2022

    (Teleborsa) – BasicNet, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore dell’abbigliamento, delle calzature e degli accessori per lo sport e per il tempo libero, ha registrato un fatturato consolidato pari a 282,6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2022, in crescita del 30,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il risultato include royalties dai licenziatari commerciali e produttivi pari a 53,7 milioni di euro (+34,0%) e vendite dirette pari a 228,2 milioni di euro (+29,4%). L’EBITDA è stato pari a 44,1 milioni di euro (+31,4%) e un EBIT pari a 33,3 milioni di euro (+37,3%).La Posizione finanziaria netta è pari a -144,6 milioni di euro (-61,7 milioni di euro il 31 dicembre 2021 e -66,0 milioni il 30 settembre 2021). Nel corso dei primi nove mesi del 2022, oltre ad aver sostenuto la crescita commerciale, sono stati pagati dividendi per 6,1 milioni di euro e acquistate azioni proprie per 4,8 milioni di euro. Il Gruppo ha inoltre acquisito, al costo di 33,4 milioni di euro, il 100% del capitale sociale della società K-Way France e investito 7,8 milioni di euro nel settore Real Estate.Sulla base del portafoglio ordini acquisito e del previsto contributo dei flussi di royalties e sourcing commission, BasicNet afferma che “è possibile attendere che, anche per l’esercizio in corso, si confermi un positivo andamento commerciale”. LEGGI TUTTO

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    Spread in netto calo con BCE più “dovish”. Decennale italiano al 4%

    (Teleborsa) – La giornata odierna ha visto un netto calo dei rendimenti sui titoli di Stato dell’eurozona, ma ancor di più su quelli dell’Italia, dopo i segnali più “dovish” arrivati dalla Banca centrale Europea, che lasciano trasparire la possibilità di un approccio meno aggressivo in futuro. Sebbene Francoforte preveda di aumentare ulteriormente il costo del denaro, ha eliminato le parole “in diversi prossimi incontri” dalla sua dichiarazione, aggiungendo che sono stati compiuti “progressi sostanziali” nel ritiro dello stimolo.”Il meeting della BCE è stato caratterizzato da un livello di austerità più basso delle attese – ha commentato Michele Morra, Portfolio Manager di Moneyfarm – Se da un lato vediamo un secondo “jumbo rate hike” di 75 punti base e la ricalibrazione dei piani di TLTRO, dall’altro una retorica più accomodante e la flessibilità sui reinvestimenti di APP e PEPP ha rappresentato una sorpresa espansiva”.Il rendimento dei BTP a 10 anni si è ridotto di 32 punti base al 3,99%, mentre quello dei Bund tedeschi a 10 anni di 15 punti base all’1,96%. Di conseguenza, lo spread ha chiuso la giornata a quota 203 punti base, un livello che non si vedeva da metà agosto. Il rendimento dei decennali francesi è sceso di 18 punti base al 2,46%, quello spagnolo di 20 punti base al 2,99%, quello greco di 24 punti base al 4,35%, quello portoghese di 20 punti base al 2,91%.”Se non fosse per l’avvenuto aumento di 75pb nei tassi, verrebbe da definire la riunione di oggi ribassista – ha affermato Antonella Manganelli, AD e Responsabile Investimenti di Payden&Rygel Italia – Il rialzo è stato in linea con le attese; tuttavia, è stato rimosso il riferimento a “diversi” rialzi a venire, lasciando la porta aperta a una fine del ciclo di aumenti già dopo la fine del 2022. Anche nel rinvio della fornitura di dettagli sul “quantitative tightening” (ovvero la riduzione del supporto tramite acquisto di titoli) appare come un’indicazione che la Banca Centrale Europea sia sempre più preoccupata per lo stato della crescita”.Intanto, il mercato aggiusta le previsioni alla luce degli ultimi annunci. “Le attese di mercato si stanno spostando verso l’ipotesi di rialzo tasso depositi fino al massimo del 2,5% entro il 2023, verso attese di qualche giorno fa che si spingevano fino al 3% – ha fatto notare Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte – L’aver dato prova, inoltre, dell’attenzione alla stabilità finanziaria è ulteriore elemento di possibile conforto per il mercato, che evidenzia come le banche centrali stiano progressivamente tenendo in considerazione anche gli effetti collaterali prodotti dalle manovre restrittive corpose e rapide, al fine di decidere le manovre future”. LEGGI TUTTO

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    Nasdaq in sofferenza dopo crollo Meta. Dow Jones sale con il PIL

    (Teleborsa) – Giornata a due velocità per Wall Street, con il Dow Jones in buon rialzo dopo che l’economia statunitense è cresciuta a un ritmo più veloce del previsto nel terzo trimestre, mentre il Nasdaq registra un netto ribasso a causa della debolezza del comparto tech. Pesa il crollo di Meta (la società madre di Facebook), dopo una previsione debole per il quarto trimestre e utili deludenti per il terzo trimestre. Il titolo ha toccato il livello più basso dal 2016 ed è stato oggetto di downgrade da parte degli analisti, che valutano negativamente l’aumento delle spese per avere successo nell’AI e nel Metaverso.Il Dow Jones mostra una plusvalenza dell’1,05%, consolidando la serie di cinque rialzi consecutivi, avviata venerdì scorso, mentre, al contrario, rimane ai nastri di partenza l’S&P-500 (New York), che si posiziona a 3.824 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Negativo il Nasdaq 100 (-1,42%); sulla stessa linea, poco sotto la parità l’S&P 100 (-0,62%).Apprezzabile rialzo nell’S&P 500 per i comparti beni industriali (+1,72%), energia (+1,68%) e utilities (+1,14%). Nel listino, i settori telecomunicazioni (-3,10%) e informatica (-0,98%) sono tra i più venduti.Al top tra i giganti di Wall Street, Caterpillar (+8,40%), Boeing (+5,19%), Honeywell International (+4,54%) e McDonald’s (+3,14%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Apple, che ottiene -2,76%.Crolla Microsoft, con una flessione del 2,09%.Preda dei venditori Intel, con un decremento dell’1,64%.Fiacca Nike, che mostra un piccolo decremento dello 0,89%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Charter Communications (+5,15%), Comcast (+4,62%), Honeywell International (+4,54%) e Marvell Technology (+3,97%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Meta Platforms, che prosegue le contrattazioni a -22,28%.Vendite a piene mani su Align Technology, che soffre un decremento del 17,91%.Pessima performance per Vertex Pharmaceuticals, che registra un ribasso del 7,45%.Sessione nera per Micron Technology, che lascia sul tappeto una perdita del 3,88%.Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull’andamento dei mercati USA:Giovedì 27/10/202214:30 USA: PIL, trimestrale (atteso 2,4%; preced. -0,6%)14:30 USA: Ordini beni durevoli, mensile (atteso 0,6%; preced. 0,2%)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 220K unità; preced. 214K unità)Venerdì 28/10/202214:30 USA: Redditi personali, mensile (atteso 0,4%; preced. 0,3%)14:30 USA: Indice costo lavoro, trimestrale (atteso 1,2%; preced. 1,3%). LEGGI TUTTO