Dicembre 2022

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    USA, a novembre spese personali +0,1% redditi +0,4%

    (Teleborsa) – Salgono appena meno delle attese le spese delle famiglie americane a novembre 2022, mentre i redditi aumentano leggermente oltre le previsioni. Secondo il Bureau of Economic Analysis (BEA) degli Stati Uniti, i consumi personali (PCE) sono saliti dello 0,1% dopo il +0,9% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di +0,8%) e si confrontano con il +0,2% stimato dagli analisti.I redditi personali hanno registrato un incremento dello 0,4%, verso attese per +0,3%, e rispetto al +0,7% precedente.Il PCE price index core, una misura dell’inflazione, evidenzia una variazione positiva dello 0,2% su mese (+0,3% il mese precedente e +0,3% le attese) e aumenta del 4,7% su anno in linea con le previsioni di consensus (+5% il mese precedente). LEGGI TUTTO

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    Trevi, aumento di capitale: soci CDPE Investimenti e Polaris esercitano diritti

    (Teleborsa) – Trevi, azienda specializzata nelle fondazioni speciali e consolidamenti di terreni, ha comunicato che i soci istituzionali CDPE Investimenti e Polaris Capital Management hanno esercitato tutti i diritti di opzione ad essi spettanti nell’ambito dell’offerta in opzione attualmente in corso, sottoscrivendo tutte le relative azioni per un controvalore complessivamente pari a circa 12,49 milioni di euro, in adempimento degli obblighi di sottoscrizione dagli stessi assunti ai sensi dell’accordo sottoscritto in data 29 novembre 2022.La società ricorda che gli impegni di sottoscrizione assunti da CDPE Investimenti e Polaris Capital Management, ammontano complessivamente a 24.999.999 euro e hanno ad oggetto anche la sottoscrizione, fino agli importi massimi convenuti, delle azioni Trevi in offerta che dovessero risultare non sottoscritte all’esito dell’offerta in opzione in corso e della eventuale successiva offerta in Borsa.L’operazione è iniziata il 19 dicembre e terminerà il 2 gennaio, con i diritti che sono negoziabili fino al 27 dicembre. L’aumento di capitale è per un importo massimo di 25,1 milioni di euro mediante emissione di 79.199.228 nuove azioni ordinarie al prezzo di 0,3170 euro ciascuna nel rapporto di 21 nuove azioni ogni 40 azioni possedute. LEGGI TUTTO

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    Ripresa fiducia consumatori e imprese, Associazioni: “Segnale positivo per prospettive economia italiana”

    (Teleborsa) – La fiducia delle famiglie e degli imprenditori cresce per il secondo mese consecutivo e, sia sul fronte delle imprese che dei consumatori, le associazioni di categoria salutano positivamente il dato Istat che stima a dicembre un aumento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 98,1 a 102,5) sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 106,5 a 107,8). “È un bel segnale per le prospettive dell’economia italiana alla fine di un anno straordinariamente complicato. L’attuale fase di ripiegamento produttivo potrebbe, quindi, – commenta l’Ufficio Studi Confcommercio – essere confinata a un episodio lieve e transitorio. Lo scenario futuro, nel complesso, non è certo rassicurante: l’inflazione dovrebbe essere ancora vivace e crescente, né sono scongiurati i deleteri di una nuova possibile fiammata dei prezzi delle materie prime energetiche. Ma la voglia di tornare alla normalità nei consumi, la buona salute delle aspettative e la prosecuzione della politica dei sostegni pubblici a imprese e famiglie, lasciano ben sperare anche per i prossimi difficili mesi”. “Un segnale positivo per i consumi del periodo delle feste. Un’inversione di tendenza che ci fa sperare che il Natale non sarà freddo, e non solo dal punto di vista del meteo– sottolinea Confesercenti in una nota –. L’auspicio, ora, è che la ripresa del clima di fiducia si confermi anche nei prossimi mesi: un obiettivo per cui lavorare attivamente. Anche perché, nonostante il recupero di novembre e dicembre, per i consumatori siamo ancora ben lontani dai livelli registrati in gran parte dello scorso anno, quando l’inizio dell’allentamento delle restrizioni aveva generato aspettative molto positive, poi freddate dallo scoppio della guerra in Ucraina e dall’esplosione delle bollette energetiche”. Per quanto riguarda le imprese, invece, – prosegue Confesercenti – “si sono recuperati i livelli rispetto al 2019, nonostante oscillazioni anche significative. Le riaperture post pandemia ed il consolidarsi della ripresa nei servizi, con in testa il turismo – che dovrebbe registrare un incremento deciso delle presenze, soprattutto straniere, anche per queste festività – hanno fatto da volano nell’ultimo anno. I servizi, comunque, fanno registrare a dicembre una riduzione dell’indice di circa 7 punti, un segnale di aspettative non definitivamente consolidate in senso positivo. Per quanto riguarda il commercio al dettaglio, invece, le piccole imprese proseguono con una lenta crescita ma restano in un limbo intorno al 100, mentre lo scarto con l’indice della grande distribuzione si mantiene intorno ai 20 punti”. “La risalita della fiducia è un ottimo segnale per il Paese, su cui incidono diversi fattori – spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi –. L’avvicinarsi delle festività natalizie e di fine anno ha sicuramente un peso sul clima di ottimismo sia dei consumatori, sia delle imprese, ma ad influire è anche la scia dell’effetto nuovo Governo, che migliora l’indice relativo alla fiducia sulla situazione economica dell’Italia. Un tesoretto la fiducia delle famiglie che ora il Governo deve sfruttare al meglio, sostenendo i consumi in questo difficile momento caratterizzato da una inflazione alle stelle, e difendendo il potere d’acquisto dei cittadini, correggendo le misure inserite nella Manovra che possono avere un effetto depressivo sulla spesa”. LEGGI TUTTO

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    Civitanavi System crolla in Borsa dopo revisione guidance 2023

    (Teleborsa) – Civitanavi Systems, gruppo quotato su su Euronext Milan attivo nel campo dei sistemi di navigazione e stabilizzazione inerziali utilizzati nei settori aerospazio, navale e industriale, è in forte sofferenza a Piazza Affari dopo che ieri sera ha approvato il Budget 2023 e modificato i target dei Ricavi Totali e dell’EBITDA Adjusted per l’esercizio 2023. La revisione al ribasso è arrivata “per meglio riflettere nelle proiezioni il mutato scenario macroeconomico rispetto a quanto pubblicato ad inizio febbraio 2022”. La guidance è stata aggiornata prevedendo un target dei Ricavi Totali ricompresi nel range di 42-46 milioni di euro al 31 dicembre 2023 e l’EBITDA Adjusted Margin di circa 29%. Ricavi Totali 2023 in crescita del 31%/44% rispetto ai Ricavi Totali attesi nel 2022 e in aumento del 67%/83% rispetto ai Ricavi Totali del 2021. A pesare sono il mutato scenario dei costi energetici, l’inflazione e lo shortage della componente elettronica che continua a permanere.Nel prospetto informativo relativo all’ammissione alle negoziazioni sul mercato Euronext Milan, Civitanavi Systems prevedeva Ricavi Totali 2023 compresi tra 61,6 milioni e 68,4 milioni di euro, con un EBITDA Adjusted Margin intorno al 31%, pur delineando anche un “worst case scenario” in cui i Ricavi Totali 2023 sarebbero tra 45,4 e 50,4 milioni di euro (-26% rispetto ai previsionali).”Alcune opportunità significative, previste inizialmente per l’anno 2023, stanno slittando agli anni seguenti a causa del rallentamento della supply chain che comporta a sua volta uno slittamento dell’inserimento del prodotto su mercato – viene spiegato – Tale rallentamento non rappresenta una perdita di mercato o cancellazione di opportunità ma un mero spostamento temporale”. Le stime includono solo ipotesi di crescita organica e pertanto non includono eventuali operazioni di M&A. Al 22 dicembre il Booking del 2022 è pari a 41 milioni di euro (inclusi 0,9 milioni relativi al progetto Q-SING).Peggiora la performance di Civitanavi Systems, con un ribasso del 13,04%, portandosi a 3,8 euro per azione. Questo movimento fa tornare il titolo sotto i 4 euro per azione del collocamento avvenuto lo scorso febbraio. Attesa per il resto della seduta un’estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 3,667 e successiva 3,533. Resistenza a 4,067. LEGGI TUTTO

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    Listini europei ingessati aspettano Wall Street

    (Teleborsa) – Seduta prudente per le principali borse del Vecchio Continente, nell’ultima seduta della settimana e prima della pausa natalizia (lunedì Piazza Affari sarà chiusa per Santo Stefano). I listini azionari europei aspettano la partenza di Wall Street e la pubblicazione di altri dati americani dopo quelli della vigilia (PIL e sussidi alla disoccupazione) che hanno rafforzato la visione di una Federal Reserve aggressiva che non rallenterà il passo della stretta monetaria. Sul fronte societario, diversi gli annunci arrivati da alcune blue chips e non solo: Banco BPM ha siglato una partnership con Credit Agricole da 400 milioni di euro; Leonardo si è aggiudicata un contratto da 690 milioni di euro in Canada per i Cormorant; Stellantis sta pianificando l’acquisto di una società specializzata in idrogeno e Cellularline ha annunciato l’acquisto della maggioranza della tedesca Peter Jackel GmbH. Inoltre ENI, attraverso Var Energi, ha fatto una nuova scoperta di gas nel Mare di Barents. Sul mercato valutario, poco mosso l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,062. Lieve aumento dell’oro, che sale a 1.797,5 dollari l’oncia. Seduta positiva per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno del 2,26%.Sulla parità lo spread, che rimane a quota +209 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,48%.Nello scenario borsistico europeo bilancio positivo per Francoforte, che vanta un progresso dello 0,21%, nulla di fatto per Londra, chiude in anticipo (ore 13.30 italiane) e passa di mano sulla parità; pensosa Parigi, con un calo frazionale dello 0,21%. Sostanzialmente stabile Piazza Affari, che continua la sessione sui livelli della vigilia, con il FTSE MIB che si ferma a 23.809 punti; sulla stessa linea, giornata senza infamia e senza lode per il FTSE Italia All-Share, che rimane a 25.820 punti.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, ben impostata Tenaris, che mostra un incremento dell’1,60%.Sostanzialmente tonico Interpump, che registra una plusvalenza dell’1,37%.Guadagno moderato per Amplifon, che avanza dell’1,16%.Piccoli passi in avanti per Leonardo, che segna un incremento marginale dell’1,14%.Le più forti vendite, invece, si manifestano su Moncler, che prosegue le contrattazioni a -1,10%.Tentenna Ferrari, con un modesto ribasso dello 0,77%.Giornata fiacca per Campari, che segna un calo dello 0,64%.Piccola perdita per Inwit, che scambia con un -0,57%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Mutuionline (+2,91%), Datalogic (+2,70%), Safilo (+2,42%) e Juventus (+2,33%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Carel Industries, che continua la seduta con -1,68%.Tentenna Rai Way, che cede l’1,47%.Sostanzialmente debole Tod’s, che registra una flessione dell’1,43%.Si muove sotto la parità Maire Tecnimont, evidenziando un decremento dell’1,21%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso:Venerdì 23/12/202200:30 Giappone: Prezzi consumo, annuale (preced. 3,7%)08:45 Francia: Prezzi produzione, mensile (preced. -0,2%)09:00 Spagna: Prezzi produzione, annuale (preced. 26,1%)09:00 Spagna: PIL, trimestrale (atteso 0,2%; preced. 2%)14:30 USA: Ordini beni durevoli, mensile (atteso -0,6%; preced. 1%). LEGGI TUTTO

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    Yolo acquisisce controllo AllianceInsay per crescere in canale phygital

    (Teleborsa) – Yolo Group, operatore insurtech italiano quotato su Euronext Growth Milan, ha siglato un accordo per acquisire il 51% del capitale sociale del broker AllianceInsay. Nata con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento unico per i concessionari auto, AllianceInsay si è specializzata nella distribuzione indiretta di servizi e prodotti assicurativi per il ramo danni del settore automotive, tra cui in particolare le garanzie accessorie complementari CVT (Corpi Veicoli Terrestri), operando tramite accordi di collaborazione con primarie compagnie assicurative.L’acquisizione avverrà al prezzo di circa 1,1 milioni di euro e sono state concesse opzioni put e call sul residuo 49%. Si stima che il broker avrà un giro d’affari 2022 per 2 milioni di euro di ricavi con un EBITDA margin del 9% e assenza di indebitamento finanziario.Yolo Group ha individuato in AllianceInsay un operatore in grado di accelerare il suo percorso di crescita nell’innovazione dei modelli di distribuzione assicurativa, in particolare il canale phygital, previsto dal piano strategico di sviluppo alla base dell’IPO. Grazie all’operazione – il cui closing è atteso nel primo trimestre del 2023 – Yolo potrà generare importanti sinergie commerciali, tecnologiche e distributive ampliando la propria offerta con nuove soluzioni di prodotto (motor, CVT e altro), completando la propria proposition tech con una piattaforma verticale sull’automotive. LEGGI TUTTO

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    Meta paga 725 milioni di dollari per risolvere class action Cambridge Analytica

    (Teleborsa) – Meta Platforms (società che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp) ha accettato di pagare 725 milioni di dollari per risolvere una class action che accusava il colosso dei social media di consentire a terzi, tra cui Cambridge Analytica, di accedere alle informazioni personali degli utenti. La società fondata da Mark Zuckerberg non ha ammesso alcun illecito come parte dell’accordo, che è soggetto all’approvazione di un giudice federale di San Francisco, ma ha sottolineato che l’accordo è “nel migliore interesse della nostra comunità e degli azionisti”.L’accordo proposto risolve una causa legale provocata dalle rivelazioni nel 2018 secondo cui Facebook aveva consentito alla società di consulenza politica britannica Cambridge Analytica di accedere ai dati di ben 87 milioni di utenti. Questi dai venivano usati dalla società, che nel frattempo ha interrotto le operazioni, per la profilazione e il targeting degli elettori.”Questo storico accordo fornirà un significativo sollievo alla class action in questo complesso e nuovo caso sulla privacy”, hanno affermato in una dichiarazione congiunta gli avvocati principali dei querelanti, Derek Loeser e Lesley Weaver.Non è il primo esborso della società per questioni riguardanti la privacy degli utenti. Nel 2019, Facebook ha accettato di pagare 5 miliardi di dollari per risolvere un’indagine della Federal Trade Commission sulle sue pratiche sulla privacy e 100 milioni di dollari per risolvere le affermazioni della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti di aver ingannato gli investitori sull’uso improprio dei dati degli utenti.”Negli ultimi tre anni abbiamo rinnovato il nostro approccio alla privacy e implementato un programma completo sulla privacy”, ha affermato Meta.(Foto: Photo by Mariia Shalabaieva on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Rete Unica, nuova riunione “tecnica” con governo, CDP e Vivendi

    (Teleborsa) – Un’altra riunione interlocutoria per il dossier Rete Unica, ma sicuramente determinante per giungere ad un equilibrio nelle trattative fra CDP, espressione delle governo, e Vivendi, in qualità di soggetto rappresentativo degli interessi del settore privato. Il tema clou quello di dare un valore all’asset o almeno capire a quale prezzo Vivendi sarebbe disposta a cedere la rete, oltre ad una serie di questioni correlate, come il debito, la salvaguardia dei livelli occupazionali, la questione delle aree in concorrenza e quelle a fallimento di mercato. Fra i nodi da sciogliere anche la futura governance, il ruolo di CDP e la partecipazione dei fondi, quali Kkr per Fibercop e Macquaire per Open Fiber. L’obiettivo è arrivare ad una rete pubblica che operi solo all’ingrosso (wholesale only) e non verticalmente integrata. Nella riunione di oggi, la terza di carattere “tecnico”, sono intervenuti come da prassi i rappresentanti della presidenza del Consiglio, del Mimit e del Mef insieme all’advisor Rothschild, ai rappresentanti di Vivendi, che ha circa il 24% di TIM, ed ai rappresentanti di CDP,. che è socia di TIM con circa il 10% e di Open Fiber con il 60%. Il governo si è impegnato a individuare una soluzione per la rete unica entro fine anno e con questo proposito ci si è dati appuntamento per la prossima settimana, nel periodo che intercorre fra Natale e Capodanno, più probabilmente in data 29 dicembre, per tornare a discutere del dossier cruciale per il futuro delle Tlc.Il Governo auspica che il tavolo che si terrà prima della fine dell’anno sia risolutivo e consenta di dare indicazioni più approfondite per poi chiudere il dossier nelle settimane seguenti. Frattanto, l’Ad Pietro Labriola, nella sua lettera ai dipendenti ha parlato di “un’azienda viva, che è tornata ad essere leader” ed ha raggiunto “importanti traguardi”, mettendo in campo un “piano di delayering che non solo ha senso industrialmente, ma mette anche nelle condizioni di poter valutare operazioni volte a risolvere il vincolo del debito”. Una realtà che ha recuperato la sua “visione industriale” per guardare al futuro e che ha migliorato la guidance nonostante il contesto difficile. LEGGI TUTTO