Dicembre 2022

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    Borse europee negative. Pesano timori recessione

    (Teleborsa) – Bilancio negativo per le principali borse europee. Negativo anche il mercato USA. A spaventare i mercati azionari mondiali è soprattutto l’intenzione delle banche centrali globali di proseguire con i rialzi dei tassi d’interesse per frenare l’inflazione elevata. La borsa di Milano riesce a schivare le vendite e chiudere la seduta poco sotto la linea di parità nel giorno delle “quattro streghe” in cui scadono contemporaneamente i future sugli indici, i future sulle azioni, le opzioni sugli indici e le opzioni sulle azioni.Sul mercato valutario, sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,063. Seduta in lieve rialzo per l’oro, che avanza a 1.789,1 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) crolla del 2,38%, scendendo fino a 74,3 dollari per barile.In lieve rialzo lo spread, che si posiziona a +211 punti base, con un timido incremento di 4 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 4,Tra i listini europei giornata fiacca per Francoforte, che segna un calo dello 0,67%, vendite su Londra, che registra un ribasso dell’1,25%, e seduta negativa per Parigi, che mostra una perdita dell’1,08%. Chiusura sulla parità per la Borsa di Milano, con il FTSE MIB che si attesta a 23.688 punti, mentre, al contrario, si abbattono le vendite sul FTSE Italia All-Share, che chiude la giornata a 25.757 punti, in forte calo del 3,32%.Il controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 2,61 miliardi di euro, con un incremento di ben 1.125,9 milioni di euro, pari al 75,94%, rispetto ai precedenti 1,48 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,42 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,71 miliardi.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Azimut (+6,03%), Intesa Sanpaolo (+3,19%), Fineco (+2,47%) e Unicredit (+1,77%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su DiaSorin, che ha terminato le contrattazioni a -3,68%.Sotto pressione Inwit, che accusa un calo del 2,55%.Scivola Hera, con un netto svantaggio del 2,34%.In rosso A2A, che evidenzia un deciso ribasso del 2,16%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Intercos (+7,55%), doValue (+4,48%), SOL (+3,79%) e Saras (+3,14%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Reply, che ha terminato le contrattazioni a -6,86%.Seduta negativa per Caltagirone SpA, che scende del 6,53%.Spicca la prestazione negativa di CIR, che scende del 3,65%.Sesa scende del 3,37%.Tra i dati macroeconomici rilevanti:Venerdì 16/12/202201:30 Giappone: PMI manifatturiero (atteso 49 punti; preced. 49 punti)08:00 Regno Unito: Vendite dettaglio, annuale (atteso -5,6%; preced. -5,9%)08:00 Regno Unito: Vendite dettaglio, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,9%)10:00 Unione Europea: PMI manifatturiero (atteso 47,1 punti; preced. 47,1 punti)10:00 Unione Europea: PMI composito (atteso 48 punti; preced. 47,8 punti). LEGGI TUTTO

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    Decentralizzazione trial clinici in Italia: allo studio intergruppo parlamentare su ricerca e sperimentazione clinica

    (Teleborsa) – Si è svolto a Roma, presso il Centro Studi Americani, l’evento “Trial clinici decentralizzati: tra etica e opportunità di sviluppo” promosso da Fondazione The Bridge con il patrocinio dell’Istituto Superiore della Sanità e Agenas – Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.Nel corso della giornata sono stati presentati i risultati del Gruppo di lavoro multidisciplinare che, partendo dallo studio delle best practices europee e internazionali, ha condotto un’analisi delle forme decentralizzate dei trial clinici, sia da un punto di vista normativo e logistico – cercando di comprendere le opportunità per il sistema Paese e per la cittadinanza, nonché ostacoli e fattibilità – sia, soprattutto, da un punto di vista etico, tenendo in dovuto conto la semplificazione delle procedure intervenuta durante l’emergenza pandemica.Inoltre, è stata rilanciata l’idea, accolta dai parlamentari presenti, di costituire un intergruppo parlamentare su ricerca e sperimentazione clinica.La pandemia ha permesso di constatare come, pur con le restrizioni integrate nella vita quotidiana, si sia riusciti a garantire continuità (sebbene a tratti con difficoltà ovvie) sia nell’erogazione delle cure e delle prestazioni che nella fornitura di medicinali e nei trattamenti dei pazienti arruolati nei trial. Risulta utile, allora, comprendere come procedimenti attuati in emergenza – o già in vigore in altri Paesi – possano essere resi più strutturali per favorire una maggior fluidità nell’ambito della ricerca clinica.I Decentralized Clinical Trials (DCT) rappresentano, da questo punto di vista, una svolta importante perché includono un utilizzo delle tecnologie digitali, collegamenti da remoto con il paziente, dispensazione e somministrazione delle terapie al domicilio o in contesti diversi dal centro di ricerca. Il risultato di questa analisi è poi confluito in un documento che fa il punto sulle possibili direttrici di fattibilità di protocolli decentralizzati nel nostro Paese, individuando criticità, opportunità e delineando una prima proposta di linee di indirizzo.”Abbiamo deciso di affrontare il tema delle forme decentralizzate dei trial clinici – ha dichiarato Rosaria Iardino, presidente di Fondazione The Bridge – poiché si tratta di un approccio che a livello internazionale è già ampiamente utilizzato. Crediamo che rappresenti una grande opportunità per il nostro Paese, che però ha bisogno di un sistema di regole che vanno definite con celerità se non vogliamo rimanere indietro rispetto ad altre realtà. Ci rivolgiamo dunque alla politica affinché sappia cogliere questo stimolo e sviluppi in Italia questa nuova modalità di ricerca clinica”.Il Gruppo di lavoro sui DCT – La giornata ha visto susseguirsi numerosi interventi, innanzitutto dei componenti del Gruppo di lavoro sui DCT. Chiara Crepaldi, ricercatrice Senior Centro Studi Fondazione The Bridge, ha approfondito in particolare lo scenario europeo in tema di DCT. Nella Tavola rotonda dal titolo “I procedimenti innovativi introdotti durante l’emergenza Covid – potenzialità e criticità emerse dal punto di vista del ricercatore e del sistema sanitario”, moderata da Carlo Maria Petrini dell’Istituto Superiore di Sanità, si sono confrontati Giuseppe Lauria Pinter dell’IRCCS Istituto Neurologico “Carlo Besta”, Francesco Perrone, Istituto Tumori Pascale di Napoli e presidente eletto dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e Giuliano Rizzardini del Fatebenefratelli Sacco, di Milano. Eva Pesaro, vice presidente UNIAMO FIMR Onlus – Federazione Italiana Malattie Rare, ha analizzato quali possono essere le potenzialità e i rischi dal punto di vista del paziente. Damiano Fuschi dell’Università degli studi di Milano ha illustrato quali possono essere potenzialità e rischi in tema di privacy e le nuove frontiere della Blockchain. Monsignor Andrea Manto, responsabile dell’Ufficio per la Pastorale Sanitaria e del Centro per la Pastorale della Famiglia della Diocesi di Roma – presidente della Fondazione Ut Vitam Habeant, ha analizzato il tema da un punto di vista etico, evidenziando alcuni capisaldi che non possono essere persi di vista, tra cui una attenta valutazione del rapporto tra rischi e benefici e l’opportunità di includere nei trial popolazioni sottorappresentate. Giacomo Lucchini, di Bcube, ha approfondito gli aspetti legati alla logistica e al delivery in campo sanitario, mentre Anna Maria Porrini, direttore medico di Roche Italia, ha illustrato il punto di vista di un promotore industriale sul tema della sperimentazione clinica. È inoltre intervenuto Francesco Gabbrielli, direttore Centro Nazionale per la Telemedicina e le Nuove Tecnologie Assistenziali dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha illustrato il Rapporto “DCT: nuovo approccio alla sperimentazione clinica per facilitare il paziente velocizzare la ricerca”. Successivamente Gualberto Gussoni, coordinatore scientifico Centro Studi Fondazione FADOI, ha Lanciato alcuni punti di riflessione, a partire dal report promosso da Fondazione Smith Kline e FADOI “Implementazione degli Studi Clinici Decentralizzati in Italia: perché e come?”. Entrambi i rapporti hanno rappresentato importanti documenti di partenza per il Gruppo di lavoro coordinato da Fondazione The Bridge.Il punto di vista della politica – La seconda parte della giornata è stata dedicata alla discussione con i rappresentanti delle istituzioni e della politica, che hanno accolto con favore la proposta emersa dal Gruppo di lavoro di costituire un intergruppo parlamentare su ricerca e sperimentazione clinica. “Abbiamo la grande responsabilità di mettere in campo tutte le condizioni necessarie per una strategia di ricerca di successo. In questo senso diventa importante anche dare vita a un intergruppo parlamentare sulla sperimentazione clinica, al fine di rompere e superare tutte quelle barriere che oggi fermano l’emanazione dei decreti attuativi e l’applicazione del regolamento europeo – ha dichiarato Fabrizio Sala, deputato di Forza Italia e componente della VI Commissione permanente Finanze –. Investire in ricerca clinica significa, infatti, investire in grandi opportunità per il nostro Paese. Da un lato, chiaramente, per i vantaggi che ne derivano in termini di nuove terapie per i pazienti, indispensabili per salvare vite. Dall’altra anche per il significativo effetto leva economico, ad esempio, in termini di competitività scientifica”.”Ci sono delle questioni rimaste ancora aperte e non ulteriormente rimandabili, come quella relativa ai comitati etici e all’applicazione delle indicazioni che ci arrivano dall’Europa. Attraverso un intergruppo – ha dichiarato Beatrice Lorenzin, senatrice del Partito Democratico – potremo lavorare sui decreti attuativi e portare nel dibattito politico le ragioni del mondo scientifico e della ricerca”.È, inoltre, intervenuta la senatrice della Lega Maria Cristina Cantù, vicepresidente della 10ª Commissione permanente Igiene e sanità del Senato, che ha evidenziato “la necessità di costruire un sistema europeo che preveda il finanziamento di soggetti portatori di interessi qualificati a tutela dell’utenza, per favorire verifiche oggettive dell’effettiva percezione di benessere derivante dall’innovazione e dalle terapie avanzate, in modo da supportare le istituzioni nella valutazione degli esiti e degli impieghi in posizione di terzietà ed autonomia rispetto alle fonti di finanziamento dalle aziende farmaceutiche. Occorre sviluppare – ha aggiunto – con competenze e conoscenze altamente specializzate la capacità istituzionale di interazione a livello europeo per orientare le fonti di finanziamento della ricerca traslazionale nei percorsi di ricerca maggiormente positivi per la salute dei pazienti”.Infine, Marco Osnato, deputato di Fratelli d’Italia e presidente della VI Commissione permanente Finanze, ha plaudito all’iniziativa di Fondazione The Bridge, assicurando il proprio sostegno alle proposte emerse dalla discussione che potranno garantire sempre più opportunità di cura per i cittadini e un maggiore sviluppo della ricerca clinica in Italia. LEGGI TUTTO

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    Debole Goldman Sachs alle prese con i licenziamenti

    (Teleborsa) – Debole il titolo Goldman Sachs che scambia in ribasso dell’1,46%.A pesare sulle azioni della prima banca d’investimento USA, contribuisce l’indiscrezione rilanciata dal CNBC secondo cui Goldman Sachs prevede di tagliare fino all’8% dei suoi dipendenti, in gennaio, preparandosi ad una possibile recessione. L’andamento della banca d’affari americana nella settimana, rispetto al Dow Jones, rileva una minore forza relativa del titolo, che potrebbe diventare preda dei venditori pronti ad approfittare di potenziali debolezze.Lo scenario di breve periodo di Goldman Sachs evidenzia un declino dei corsi verso area 343,2 USD con prima area di resistenza vista a 346,8. Le attese sono per un ampliamento della fase negativa verso il supporto visto a 341,8. LEGGI TUTTO

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    Ucraina, UE dà il via alla nona serie di sanzioni nei confronti della Russia

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha accolto con favore l’adozione da parte del Consiglio del nono pacchetto di sanzioni che colpiscono duramente la Russia per la sua aggressione nei confronti dell’Ucraina. È la risposta al continuo inasprimento e alla guerra illegale che la Russia conduce contro l’Ucraina, in particolare al fatto che la Russia sta colpendo deliberatamente i civili e le infrastrutture civili nel tentativo di paralizzare il paese all’inizio dell’inverno.”Le sanzioni dell’UE nei confronti della Russia – spiega la Commissione UE in una nota – si stanno dimostrando efficaci. Minano la capacità della Russia di fabbricare nuove armi e riparare quelle esistenti e ostacolano il trasporto di materiali. Le implicazioni geopolitiche, economiche e finanziarie delle continue aggressioni della Russia contro l’Ucraina sono evidenti, in quanto la guerra ha perturbato i mercati mondiali dei prodotti di base, in particolare dei prodotti agroalimentari e dell’energia. L’UE continua ad adoperarsi affinché le sue sanzioni non si ripercuotano sulle esportazioni di energia e di prodotti agroalimentari dalla Russia verso paesi terzi. In quanto custode dei trattati dell’UE, la Commissione europea monitora l’applicazione delle sanzioni nell’insieme dell’UE. L’UE è unita e solidale con l’Ucraina e continuerà a sostenere l’Ucraina e il suo popolo insieme ai partner internazionali, anche attraverso un ulteriore sostegno politico, finanziario e umanitario”.Il pacchetto odierno si aggiunge al divieto totale di importazione di petrolio greggio russo trasportato per via marittima imposto dall’UE e al tetto globale sul prezzo del petrolio concordato con i partner del G7, entrambi applicabili a partire dal 5 dicembre.Ulteriori inserimenti nell’elenco – L’UE ha aggiunto quasi 200 persone ed entità al suo elenco delle persone sottoposte al congelamento dei loro beni. Tra gli altri figurano le forze armate russe, singoli ufficiali e società industriali nel settore della difesa, membri della Duma di Stato e del Consiglio federale, ministri, autorità che rappresentano la Russia nei territori occupati dell’Ucraina e partiti politici. L’elenco comprende figure di primo piano coinvolte negli attacchi missilistici brutali e deliberati della Russia contro i civili, nel rapimento di bambini ucraini condotti in Russia e nel furto di prodotti agricoli ucraini.Ulteriori divieti di esportazione dell’UE – Sono state introdotte nuove restrizioni all’esportazione sulle tecnologie avanzate e a duplice uso sensibili che contribuiscono alle capacità militari e al potenziamento tecnologico della Russia. Tra queste figurano motori per droni, attrezzatura per la mimetizzazione, attrezzature chimiche/biologiche supplementari, agenti chimici antisommossa e componenti elettronici supplementari trovati nei sistemi militari russi sul campo di battaglia. Le restrizioni all’esportazione più severe sono inoltre estese ad altre 168 entità russe strettamente collegate al complesso militare-industriale russo, nel tentativo di bloccare il loro accesso a tecnologie avanzate e a duplice uso sensibili. Il numero totale di entità sanzionate arriva a 410. “Tale decisione – sottolinea la Commissione Ue – è stata presa in stretta collaborazione con i nostri partner e comprende utilizzatori finali militari che operano in vari settori, tra cui l’aeronautica. I nuovi divieti di esportazione si estenderanno ad altri beni e tecnologie industriali, quali droni giocattolo/ad uso ricreativo, generatori complessi, computer portatili e componenti informatici, circuiti stampati, sistemi di radionavigazione, apparecchi di radiotelecomando, motori per aeromobili e parti di motori, apparecchi da ripresa e lenti. Con l’introduzione di divieti relativi ai servizi di ricerca di mercato e sondaggi di opinione, ai servizi tecnici di prova e analisi e ai servizi pubblicitari è stata ulteriormente ampliata la gamma di servizi alle imprese che non possono più essere forniti alla Russia”.Ulteriori divieti di transazione per le banche russe – Altre tre banche russe sono oggetto di sanzioni, che comprendono il divieto totale di effettuare operazioni per la Banca russa per lo sviluppo regionale al fine di paralizzare ulteriormente la macchina finanziaria di Putin.Ulteriori divieti relativi ai mezzi di informazione russi – Altri quattro canali russi sono oggetto di sanzioni nell’UE.Misure per impedire l’accesso della Russia ai droni – Le esportazioni dirette di motori per droni verso la Russia e le esportazioni verso paesi terzi, come l’Iran, dove vi è il sospetto che saranno utilizzati in Russia sono ora limitate.Misure economiche supplementari nei confronti dei settori energetico e minerario russi – Oltre al divieto, già in vigore, di investire nel settore energetico in Russia, saranno vietati anche nuovi investimenti dell’UE nel settore minerario russo, ad eccezione di alcune materie prime. LEGGI TUTTO

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    USA, S&P Global: settori terziario e manifatturiero peggiori delle attese a dicembre

    (Teleborsa) – Si contrae l’attività manifatturiera degli Stati Uniti nel mese di dicembre. La stima flash sull’indice PMI elaborato da S&P Global indica infatti un livello di 46,2 punti, in diminuzione dai 47,7 punti di novembre e atteso dagli analisti. L’indicatore si conferma quindi al di sotto la soglia chiave dei 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione. In calo anche l’indice del settore terziario, sempre nel mese di dicembre. La stima flash, sul PMI dei servizi, pubblicata da S&P Global, indica un valore di 44,4 punti, che si confronta con i 46,2 di novembre e contro i 46,8 del consensus. Il PMI composito si attesta così a 44,6 punti, dai 46,4 precedenti e rispetto ai 47 attesi. LEGGI TUTTO

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    Veicoli commerciali, Unrae: “A novembre flessione del 18,1%. Si prevede chiusura 2022 in calo del 12,7%”

    (Teleborsa) – Si accentua la flessione del mercato dei veicoli commerciali che a novembre perde il 18,1% delle immatricolazioni, con 12.643 unita` (verso 15.443 dello stesso mese 2021), come evidenziato dalle stime del Centro Studi e Statistiche UNRAE. Nei primi 11 mesi dell’anno con 146.709 immatricolazioni il calo e` del 12,9% pari a una perdita di 21.600 veicoli rispetto a gennaio- novembre 2021. Anche il mese di dicembre dovrebbe registrare una flessione delle immatricolazioni, portando il totale 2022 a segnare un arretramento della domanda del 12,7% a 161.500 unita`. La prima parte del 2023 dovrebbe confermare un ulteriore ripiegamento del mercato, che poi dovrebbe tornare a crescere nel corso dell’anno, portando a stimare per l’intero 2023 circa 170mila veicoli, appena un 5,3% in piu` sul 2022, con un livello ben al di sotto di quello pre-Covid (188.600 unita` nel 2019). La struttura del mercato dei primi 10 mesi (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione), confrontata con lo stesso periodo 2021, evidenzia per i privati una perdita di 1/4 dei volumi, al 18,8% di quota (-3,0 p.p.), in linea anche il calo delle autoimmatricolazioni, al 4,8% del totale. In flessione le societa`, al 41,7% di quota (-1,6 p.p.), e il noleggio a breve termine, al 4,6% di share. Il noleggio a lungo termine si conferma l’unico canale in accelerazione (+11,3%), con una quota che arriva al 30,2% del totale (+6,4 punti). Dall’analisi delle motorizzazioni, in gennaio-ottobre il diesel scende al 76,0% di quota, cedendo 8,4 punti, il benzina continua a crescere, raggiungendo una share del 5,6% (+2,3 p.p.), il Gpl sale al 3% di quota, il metano riduce la rappresentativita` all’1,3%. I veicoli ibridi continuano a guadagnare terreno, all’11,2% di share (+5,3 p.p.), gli elettrici salgono al 2,4% delle preferenze. La CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5 t nei primi 10 mesi scende del 7,2% a 181,2 g/Km (rispetto ai 195,2 g/Km dello stesso periodo 2021).L’UNRAE, nel corso della conferenza stampa che si e` svolta a Roma lo scorso 13 dicembre, ha evidenziato le proposte per una ripresa del mercato e per uno sviluppo accelerato della mobilita` urbana delle merci a zero o bassissime emissioni.”Abbiamo indirizzato al Governo le nostre proposte, che prevedono in primo luogo l’estensione dell’incentivo anche ad alimentazioni diverse dall’elettrico, compreso il diesel, a fronte di rottamazione e con importi decrescenti in funzione dell’alimentazione e della massa – afferma il presidente dell’UNRAE Michele Crisci –. È inoltre urgente predisporre una rete infrastrutturale per le ricariche elettriche, anche attraverso un credito di imposta al 50%, dal 2023 al 2025, per gli investimenti privati in ricariche fast superiori e 70 Kw. In quest’ambito e` necessario anche un preciso e puntuale cronoprogramma per stabilire sia obiettivi cogenti di numerosita` dei punti di ricarica pubblici, in bassa e alta potenza, per singola area geografica e tipologia di strada, sia la realizzazione di infrastrutture di ricarica sulla rete autostradale, in linea con la normativa europea Afir”. LEGGI TUTTO

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    Russia, banca centrale lascia tassi fermi e avverte su rischi inflazione

    (Teleborsa) – Le aspettative di inflazione di famiglie e imprese, sostanzialmente invariate, “restano elevate”. Allo stesso tempo, “i rischi pro-inflazione sono aumentati e prevalgono sui rischi disinflazionistici”. Ciò è il risultato delle crescenti pressioni inflazionistiche dal mercato del lavoro, del peggioramento delle condizioni del commercio estero e di una politica fiscale più morbida”.Lo afferma la banca centrale russa motivando la decisione odierna di lasciare invariati i tassi di interesse, dopo il maxi rialzo al costo del denaro adoperato a inizio anno seguito poi da sei tagli consecutivi. I tassi restano così fermi al 7,5% per la seconda volta, ma la banca ha avvertito che i rischi inflazionistici stanno aumentando. I prezzi al consumo stanno crescendo a un “tasso moderato”, mentre la domanda dei consumatori è “contenuta”, ha spiegato la governatrice Elvira Nabiullina. LEGGI TUTTO

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    Provincia Bolzano, da CDP 150 milioni per completamento rete banda ultralarga

    (Teleborsa) – La Provincia Autonoma di Bolzano riceverà 150 milioni di euro da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), con le risorse che serviranno all’ente per effettuare un aumento di capitale di Infranet, la società partecipata che si occupa della gestione, pianificazione e manutenzione dell’infrastruttura digitale su tutto il territorio altoatesino. I fondi permetteranno alla rete in fibra ottica di raggiungere quasi 80.000 nuove unità immobiliari. Inoltre, le risorse consentiranno all’azienda di attuare gli investimenti necessari a proseguire nella progettazione e nella realizzazione della rete a banda ultralarga, con l’obiettivo di raggiungere entro il 2026 circa 120.000 unità immobiliari – ad oggi, sono circa 41.000 gli immobili serviti – e offrire così a tutti gli operatori telefonici l’accesso a una moderna rete in fibra ottica.L’obiettivo del miglioramento della rete è garantire a cittadini e imprese l’utilizzo dei servizi innovativi abilitati dal digitale, quali ad esempio: la telemedicina, i servizi avanzati della Pubblica Amministrazione, lo smart working, l’Internet of Things, lo streaming online di contenuti in HD, le applicazioni intelligenti per le smart city come la mobilità sostenibile (e-mobility e sharing mobility), il controllo elettronico degli accessi, il monitoraggio ambientale e la gestione dell’illuminazione pubblica.Già l’anno scorso CDP aveva erogato una linea di credito da 40 milioni di euro, anch’essa destinata al potenziamento della rete a banda ultralarga. LEGGI TUTTO