Dicembre 2022

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    Iren, S&P conferma rating BBB- con outlook Positivo

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha confermato il rating per il merito di credito a lungo termine di Iren al livello “BBB-” con outlook “Positivo”. Lo stesso rating è attribuito anche al debito senior non garantito della multiservizi quotata su Euronext Milan. Il rating esprime la solidità e la qualità del merito creditizio di Iren e riflette l’avanzamento rispetto al Piano Industriale al 2030 e la resilienza dei risultati economico finanziari nell’attuale contesto di mercato caratterizzato dalla volatilità dello scenario energetico e dagli interventi regolatori. L’outlook positivo è supportato da solide metriche investment grade e da un business model diversificato. Dal punto di vista finanziario, il rating esprime anche lo stato di buona liquidità, l’elevata credibilità sul mercato dei capitali e l’ottima relazione con le banche, grazie anche ad una sempre maggiore focalizzazione su strumenti di finanza sostenibile.”La conferma del giudizio di investment grade per Iren è il risultato di un modello di business integrato che permette di superare le complessità dello scenario attuale caratterizzato da elevati prezzi energetici e impattanti interventi normativi – ha dichiarato l’AD Gianni Vittorio Armani – Nonostante questo difficile contesto di mercato gli obiettivi industriali del gruppo sono in linea rispetto ai target del Piano Industriale 2030, registrando, in particolare, un anticipo temporale sul cronoprogramma di sviluppo della capacità rinnovabile”. LEGGI TUTTO

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    Elica, Fabrizio Ghisla nuovo general manager della divisione Motori

    (Teleborsa) – Elica, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione di cappe e piani aspiranti da cucina, ha comunicato la nomina di Fabrizio Ghisla a General Manager di EMC FIME, azienda leader in Europa nella progettazione e produzione di motori elettrici per elettrodomestici e per caldaie da riscaldamento, entrata quest’anno anche nel mercato dell’idrogeno con la linea di ventilatori PREMIX. Nella nuova posizione, Ghisla si occuperà dell’ampliamento dell’offerta di prodotti “Hydrogen Ready” e dell’accelerazione nel segmento delle pompe di calore.Dopo diverse esperienze lavorative nel settore automotive in grandi società, il manager è entrato a far parte del gruppo Elica come R&D Director della Business Unit Motors. Il nuovo incarico, si legge in una nota, conferma la volontà di Elica di continuare a promuovere lo sviluppo delle proprie persone nel mondo e in tutti i business del gruppo.”La nomina di Fabrizio a General Manager di EMC FIME darà ulteriore slancio al percorso di crescita della Divisione Motori del Gruppo Elica e allo sviluppo di progetti di fondamentale importanza strategica: Idrogeno e Pompe di Calore su tutti”, ha commentato Giulio Cocci, Amministratore Delegato di Elica.”Sono onorato di questo incarico e di questa nuova sfida; sono pronto a mettere a disposizione la mia esperienza per contribuire allo sviluppo di EMC FIME e del gruppo Elica in generale – ha detto Fabrizio Ghisla – Grazie al continuo processo di innovazione e investimenti su risorse e infrastrutture, il 2023 sarà un anno di svolta per EMC FIME”. LEGGI TUTTO

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    PNRR, Corte Conti: su asili Italia in ritardo, obiettivi a rischio

    (Teleborsa) – Obiettivi del PNRR sul potenziamento degli asili nido e scuole dell’infanzia a rischio a causa dei ritardi nella selezione degli interventi da finanziare. Lo rileva la Corte dei Conti nella sua delibera sullo stato di avanzamento dell’intervento PNRR relativo al “Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia”.La Corte ricorda che le risorse PNRR destinate al potenziamento degli asili nido e delle scuole dell’infanzia ammontano a 4,6 miliardi di euro, di cui 700 milioni per progetti già in essere (finanziati con fondi nazionali), 2,4 miliardi per la costruzione di nuovi asili nido, 600 milioni per le scuole dell’infanzia e 900 milioni per le spese di gestione. L’obiettivo è di creare oltre 264mila nuovi posti negli asili pubblici entro il secondo semestre del 2025.Accertato “il mancato rispetto dell’obiettivo intermedio (milestone) nazionale relativo alla selezione degli interventi da ammettere a finanziamento (scaduto il 31 marzo 2022), evidenziando il rischio che il ritardo accumulatosi pregiudichi l’obiettivo intermedio europeo di aggiudicazione dei lavori, da raggiungersi entro il secondo trimestre 2023” si legge in una nota. La magistratura contabile menziona “le spese di gestione tra le cause dell’inadeguata risposta degli enti locali all’avviso pubblico per l’aumento dei posti negli asili nido, raccomandando al Ministero dell’istruzione una razionalizzazione, nonche’ la gestione unitaria dei fondi, da trasferire agli enti locali medesimi”.La Corte infine invita il ministero “a completare celermente la relativa istruttoria e a sottoscrivere gli accordi di concessione con gli enti locali beneficiari, in un complessivo percorso di accelerazione a tutela dell’investimento”. LEGGI TUTTO

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    Mutui famiglie, Bankitalia: a ottobre tassi balzano al 3,23%

    (Teleborsa) – A ottobre i tassi di interesse sui prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni – comprensivi delle spese accessorie (TAEG) – sono balzati al 3,23% dal 2,65% rilevato a settembre, mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,94% (8,83 nel mese precedente). Lo rende noto la Banca d’Italia con la statistica “Banche e moneta: serie nazionali”.I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 2,54% (1,99% nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 3,14%, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati all’2,19%. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,37% (0,34 nel mese precedente).Nello stesso mese, i depositi del settore privato sono diminuiti dello 0,1% sui dodici mesi (a settembre erano aumentati del 2,1%), mentre la raccolta obbligazionaria è diminuita del 6,4% sullo stesso periodo dell’anno precedente (-7,4 in settembre). I prestiti al settore privato, corretti sulla base della metodologia armonizzata concordata nell’ambito del Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC), sono cresciuti del 3,4% sui dodici mesi (4% nel mese precedente). I prestiti alle famiglie sono aumentati del 4% sui dodici mesi (4,2% nel mese precedente) e quelli alle società non finanziarie del 3,1% (contro il 4,4% nel mese precedente). LEGGI TUTTO

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    Quargentan, emesso primo bond nativo digitale su piattaforma blockchain in Europa

    (Teleborsa) – Quargentan, PMI veneta attiva principalmente nel settore vitivinicolo, ha raccolto 1 milione di euro nell’emissione e sottoscrizione di quello che i protagonisti dell’operazione chiamano il primo bond nativo digitale su piattaforma blockchain (DLT) in Europa. Il “DLT bond” di durata quinquennale (2022-2027) è stato interamente sottoscritto da Banca Valsabbina e ha lo scopo di sostenere i piani di crescita e di investimenti all’estero della società emittente, che ha chiuso il 2021 con un valore della produzione di 88 milioni di euro e un EBITDA di 3,2 milioni di euro.Integrae SIM ha agito nel ruolo di sole arranger avvalendosi della collaborazione della fintech Fleap (prima piattaforma di Smart Governance su blockchain per l’erogazione e lo scambio di asset digitali), dello studio legale LX20 Law Firm e dello Studio Notarile Morone. Banca Valsabbina ha originato ed è sole investor dell’operazione.”Siamo molto fieri di avere assistito Quargentan nella strutturazione della prima operazione di debt capital market nativa digitale su blockchain da parte di una PMI in Europa, dimostrando come l’innovazione possa essere adottata con successo anche nell’industria della finanza straordinaria per le piccole e medie imprese”, ha commentato Luigi Giannotta, direttore di Integrae SIM.Secondo Hermes Bianchetti, Responsabile della Divisione Business di Banca Valsabbina, si tratta di “un traguardo che conferma l’importanza delle sinergie tra il mondo bancario tradizionale, il mercato dei capitali e le innovazioni Fintech supportando la crescita delle nostre imprese”. LEGGI TUTTO

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    Export: oltre 3 miliardi di euro alle Pmi italiane tutelando il proprio credito estero

    (Teleborsa) – L’export italiano previsto nel 2022 è pari a 600 miliardi di euro. Dei 45 di questi che sono a rischio di ritardato pagamento se non di insolvenza, oltre tre potrebbero essere recuperati a vantaggio delle Pmi italiane, indebolite prima dalla pandemia, oggi alle prese con l’aumento del costo dell’energia e delle materie prime, conseguente alla guerra alle porte dell’Europa iniziata nel febbraio scorso con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Le Pmi potrebbero così superare la loro storica sottocapitalizzazione, disporre di una forma di finanziamento alternativa a quella bancaria, investire in innovazione, essere competitive e crescere sui mercati. È quanto emerge da uno studio realizzato da Invenium Legaltech, startup fintech milanese specializzata nella gestione del credito internazionale. L’export italiano vale quasi un terzo del Pil. Nel 2022 le esportazioni di beni e servizi dall’Italia verso i mercati esteri toccheranno quota 600 miliardi (proiezione Invenium Legaltech su dati Istat), un valore pari a oltre il 30% della ricchezza del Paese. Protagonisti di tale performance sono le 200mila Pmi nazionali, organizzazioni che hanno tra i 10 e i 249 addetti e un fatturato inferiore ai 50 milioni di euro annui. Queste numericamente rappresentano solo il 5% del tessuto imprenditoriale, ma sono responsabili del 41% del fatturato generato in Italia, del 33% degli occupati del privato e del 38% del valore aggiunto del Paese. Tuttavia, un’azienda su sei ha problemi di capitale e di liquidità e gli strumenti alternativi al finanziamento bancario (minibond, crowdfunding, invoice trading, direct lending, ICOs, private equity e venture capital, quotazioni in Borsa su listini specifici per Pmi come Euronext Growth Milan) sono in aumento, ma non bastano nella congiuntura negativa attuale. Dal cinque al 10% dei crediti internazionali sono a rischio di ritardato pagamento se non di insolvenza nei casi peggiori, una cifra in Italia pari a 45 miliardi dei 600 complessivi previsti nel 2022. Di questi 45 possiamo stimare che il 25%, equivalente a 11,25 miliardi, possa “cronicizzarsi” in un effettivo mancato pagamento sul quale è necessario avviare l’attività di credit management internazionale. La media di successo nelle controversie estere può andare dal 20 al 40%, che corrisponde a un valore di oltre tre miliardi di euro disponibili per le Pmi.”Tutelare il credito – afferma Paolo Colombari, CEO Invenium Legaltech – significa risolvere uno degli annosi problemi delle Pmi italiane. Queste soffrono di mancanza cronica di capitali e ricorrono di continuo alla leva bancaria. A parità di dimensioni medie, le nostre Pmi fanno impresa con il 17% di capitale proprio, mentre in Usa e Regno Unito si ha una media del 70%, e gli altri Paesi Ue si collocano intorno al 40%. Gli esportatori operano in un ambiente che diventa ogni giorno più complesso. Oltre ai rischi legati al commercio internazionale (fluttuazioni dei tassi di cambio, interruzioni della catena di approvvigionamento, questioni ambientali etc.), devono affrontare sfide legali e normative, nonché la criminalità informatica internazionale, o eventi straordinari come una pandemia globale o conflitti militari, come quello in atto in Ucraina, che portano a criticità e mancati pagamenti. La tecnologia può rendere i servizi legali più accessibili, efficaci e veloci nel gestire le problematiche giudiziarie. Fare una simile scelta consente alle aziende di disporre del credito, una fonte di liquidità e di capitale di rischio, che potenzialmente è sempre e già disponibile”. LEGGI TUTTO

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    Roche, Thomas Schinecker nuovo CEO. Schwan diventa chairman

    (Teleborsa) – Il CdA di Roche, multinazionale svizzera attiva nei campi della farmaceutica e diagnostica, ha approvato la proposta di alcune modifiche ai vertici aziendali nell’assemblea generale del 14 marzo 2023. Come precedentemente annunciato nel luglio 2022, Christoph Franz ha infatti deciso di non cercare la rielezione a chairman. Il board proporrà Severin Schwan come nuovo chairman all’Assemblea Generale Annuale del 2023 e ha nominato Thomas Schinecker nuovo CEO del gruppo a partire dal 14 marzo 2023.Inoltre, il CdA proporrà Mark Schneider, CEO di Nestlé, e Akiko Iwasaki, Sterling Professor di Immunobiologia e Biologia Molecolare presso la Yale University, per l’elezione come nuovi membri del consiglio all’Assemblea generale annuale nel 2023. LEGGI TUTTO

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    Giappone, prezzi produzione novembre +0,6% mese +9,3% anno

    (Teleborsa) – Risultano superiori alle attese i prezzi alla produzione in Giappone a novembre 2022. Secondo la Bank of Japan, i prezzi di fabbrica hanno registrato un incremento del 9,3% su base annua, superiore al +9,1% del mese precedente e al +8,9% atteso dagli analisti.Su base mensile, i prezzi all’industria sono saliti dello 0,6%, dopo il +0,6% di ottobre e rispetto al +0,5% del consensus. I prezzi import hanno segnato un calo del 5,1% su base mensile e un aumento del 28,2% su base tendenziale. I prezzi export sono diminuiti dell’1,9% su mese e cresciuti del 15,1% su anno. LEGGI TUTTO