Dicembre 2022

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    UniCredit, Franco Brescia nuovo capo affari istituzionali

    (Teleborsa) – Franco Brescia, manager con un’esperienza trentennale nel mondo dei public affairs, sarà il nuovo capo degli affari istituzionali di UniCredit a partire dall’1 gennaio. Brescia, 61 anni, sostituirà Maurizio Beretta, che rimarrà come senior advisor nel “Group Stakeholder Engagement” e per il senior management di UniCredit, secondo un memo interno della banca visionato da Reuters.Brescia, attualmente senior advisor di UniCredit, ha lavorato per numerose società, tra cui TIM, Poste e Atlantia. Nella sua nuova posizione “si concentrerà sulla costruzione di relazioni strategiche” per la banca.Inoltre, Fabrizio Sadun, attualmente Head of Italy and Germany Institutional Affairs, amplierà le sue attuali responsabilità occupandosi degli aspetti più tecnici degli affari istituzionali, riportando direttamente a Brescia. LEGGI TUTTO

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    Abi, nuova intesa con il Dipartimento della Pubblica Sicurezza

    (Teleborsa) – Si rafforza ulteriormente la collaborazione tra l’Associazione bancaria italiana e il Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, e il vicedirettore generale della Pubblica Sicurezza-Direttore Centrale della Polizia Criminale, prefetto Vittorio Rizzi, hanno apposto oggi, a Roma, presso la sede dell’Associazione Bancaria, la firma sul nuovo Protocollo d’intesa per la prevenzione della criminalità ai danni delle banche e della clientela, confermando un proficuo rapporto operativo dal 2006.L’iniziativa – fa sapere Abi in una nota – si inquadra nel contesto degli interventi volti a realizzare ed implementare stabili e proficue sinergie di cooperazione tra soggetti istituzionali pubblici ed operatori economici, con l’obiettivo di rafforzare sul territorio la “sicurezza partecipata”, raggiungendo più elevati livelli di tutela dei cittadini e rendendo sempre più efficace la complessa ed articolata attività di prevenzione e contrasto della criminalità messa quotidianamente in campo dalle Forze di polizia.”Per le banche operanti in Italia – ha detto Sabatini – la sicurezza di cittadini e dipendenti è una priorità. L’impegno del mondo bancario trova conferma anche nel significativo calo dei reati registrato negli ultimi anni. Rispetto a dieci anni fa, infatti, le rapine ai danni delle dipendenze bancarie sono diminuite del 93%, passando dalle 1.242 del 2012 alle 87 del 2021. E tuttavia è molto importante tenere sempre alta l’attenzione e rafforzare ulteriormente la collaborazione con Istituzioni e Forze dell’ordine, per affrontare in modo efficace le sfide impegnative che il mondo globalizzato ci impone”.”Il rapporto di collaborazione tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e l’Associazione Bancaria Italiana, consolidato nel tempo e sempre più ampio e mirato, – ha detto Rizzi – rappresenta un’eccellenza a livello europeo e ci consente di disporre tempestivamente di dati e elementi di valutazione dei rischi estremamente utili per l‘attività di analisi strategica interforze messa in campo dal Servizio Analisi Criminale. Tale sinergia, estesa, tramite la partecipazione all’Osservatorio per la Sicurezza Fisica (OSSIF) allo scambio di dati attinenti ai reati predatori in danno non solo delle banche, ma anche di molti altri operatori e soggetti economici, ha consentito di sviluppare nel tempo nuove ed efficaci forme di prevenzione e contrasto al crimine. Il costante, tendenziale decremento della criminalità predatoria in tale ambito rappresenta uno stimolo in più nel proseguire questo impegno con grande convinzione”.Nel corso dell’incontro sono stati presentati i principali risultati del tredicesimo Rapporto Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria che prende in considerazione le rapine compiute nel 2021 e nel primo semestre del 2022, mettendo a confronto i diversi settori. Nel Rapporto, realizzato dagli esperti di OSSIF (Centro di Ricerca ABI sulla Sicurezza Anticrimine) e del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale, con la partecipazione di alcuni tra i principali organismi privati che operano nei settori strategici dell’economia nazionale, quali Assovalori, Confcommercio–Imprese per l’Italia, Federazione Italiana Tabaccai, Federdistribuzione, Federfarma, Poste Italiane e Unem, emerge, tra l’altro, un significativo decremento delle rapine in banca (-26,9%), ai distributori di carburante (-26,1%) e agli uffici postali (-16,1%). LEGGI TUTTO

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    Alfonsino: lancio di Prenota un Driver “positivo”, utilizzo in crescita

    (Teleborsa) – Alfonsino, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel servizio di food order&delivery nei centri italiani di piccole e medie dimensioni, ha comunicato un avvio positivo del progetto PUD, acronimo di “Prenota un Driver”, ovvero una funzionalità B2B lanciata in beta a luglio 2022 e rilasciata ufficialmente a settembre.Si tratta di un servizio esclusivo per i partner commerciali della ristorazione, direttamente integrato nella relativa applicazione, che permette la digitalizzazione in piattaforma degli ordini telefonici ricevuti, mettendo a disposizione il corpo driver di Alfonsino per effettuarne la consegna presso il cliente finale.Nei primi tre mesi post-release, il servizio “Prenota un Driver” è stato attivato sull’intera linea di partner commerciali della società – costituita da oltre 1500 unità – registrando una penetrazione di utilizzo prossima al 10%. La società, in virtù delle percentuali di monitoraggio, parla di “buona riuscita delle operazioni di rilascio, con il numero di utilizzatori attivi in costante aumento”.”Il servizio “Prenota un Driver” presenta, in questo primo trimestre di vita, un positivo registro di crescita, con il numero di fruitori in progressivo e continuo aumento – ha commentato il CEO Carmine Iodice – La nuova funzionalità è stata particolarmente apprezzata dai nostri partner, lasciando ben sperare in un interessante ulteriore incremento della penetrazione di utilizzo sul medio-lungo termine”. LEGGI TUTTO

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    Rete elettrica di Roma, Terna autorizza nuovo intervento: investimento di oltre 2 milioni di euro

    (Teleborsa) – Procede il piano di Terna per il riassetto della rete ad alta e altissima tensione dell’area metropolitana di Roma. È stato, infatti, autorizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica l’intervento che prevede un nuovo raccordo in cavo interrato che coinvolgerà i Municipi XI e XII. Per l’opera, la società guidata da Stefano Donnarumma ha previsto un investimento di oltre 2 milioni di euro.Il collegamento – fa sapere Terna in una nota – percorrerà la viabilità locale esistente e, partendo dalla Stazione Elettrica Magliana RT, sarà congiunto alla linea a 150 kV “Magliana-Ponte Galeria”. Il breve tratto di linea interrata lungo poco più di 500 metri, unitamente al rifacimento della Stazione Elettrica, consentirà la demolizione parziale di due linee aeree esistenti – “Magliana-Palidoro” e “Aurelia-Magliana” – per un totale di circa 15 km e 65 sostegni che attraversano zone a elevata densità abitativa.In particolare, le demolizioni interesseranno oltre 2 km di elettrodotto ricadenti in due aree protette, le Riserve Regionali Naturali “Tenuta dei Massimi” e “Valle dei Casali”.L’intervento – spiega Terna – rientra nel più ampio piano di riassetto della rete elettrica dell’area metropolitana della Capitale, oggetto di uno specifico Protocollo d’Intesa stipulato con il Comune di Roma. L’accordo prevede la razionalizzazione della rete ad alta e altissima tensione della città, prediligendo la realizzazione di linee in cavo interrato per ridurre l’impatto sull’ambiente e sul paesaggio urbano.”La firma del decreto autorizzativo da parte del Ministero – si legge nella nota – arriva a seguito di un importante lavoro di collaborazione e dialogo tra Terna e l’Amministrazione Comunale. Proprio nelle scorse settimane, la società che gestisce la rete elettrica di Roma ha incontrato i cittadini interessati dal passaggio delle attuali linee aeree per presentare il piano delle attività, confermando così l’attenzione alle esigenze dei territori”. LEGGI TUTTO

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    Italia otterrà 4 miliardi nel 2023 da contributo extraprofitti e tetto prezzo energia

    (Teleborsa) – Le due forme di prelievo temporaneo sulle imprese operanti nel settore energetico, che hanno beneficiato dell’aumento dei prezzi del petrolio e del gas, hanno un gettito atteso per il 2023 di quasi 4 miliardi di euro, pari allo 0,2% del PIL. Lo hanno comunicato i funzionari di Banca d’Italia durante l’audizione riguardante la manovra economica del governo. “Con tali misure il sostegno delle famiglie e delle imprese viene finanziato, in parte, attraverso entrate supplementari che gravano, almeno in prima battuta, su chi ha beneficiato dello straordinario aumento del prezzo dell’energia”, ha spiegato Fabrizio Balassone, Capo del Servizio Struttura economica di Bankitalia, parlando alle Commissioni riunite V della Camera dei Deputati (Bilancio, Tesoro e Programmazione) e 5a del Senato della Repubblica (Programmazione economica e bilancio).Circa 2,6 miliardi nel 2023 arriveranno da un contributo di solidarietà a carico dei produttori e rivenditori di energia che si applica all’aumento nel 2022 del reddito determinato ai fini dell’IRES (a differenza dall’analoga misura introdotta dal decreto legge 21 del 2022 per l’anno in corso, che faceva riferimento al saldo tra operazioni attive e passive ai fini IVA).Inoltre, maggiori entrate per 1,4 miliardi arriveranno, nella prima metà del 2023, dal tetto al prezzo dell’energia prodotta dagli impianti alimentati a carbone, olio combustibile e fonti rinnovabili diverse da quelle che sono già soggette al meccanismo di compensazione “a due vie” disposto dal decreto legge del 2022.”Il valore del tetto è fissato a 180 euro al megawattora (come previsto di norma dal Regolamento europeo) o a un valore più alto, a seconda delle tecnologie di produzione, al fine di garantire un’adeguata copertura dei costi marginali e un’equa remunerazione degli investimenti”, ha ricordato Balassone.Il funzionario di Bankitalia ha anche detto che, “secondo le stime di novembre della Commissione europea nel 2022, al netto dei prelievi straordinari sulle imprese del settore energetico, le misure espansive in materia di energia rappresentano l’1,3% del PIL nell’area dell’euro (2,6 in Italia)” e che “il prossimo anno potrebbero arrivare a quasi il 2%, qualora gli interventi già annunciati dai paesi membri per i primi mesi del 2023 fossero prorogati fino alla fine dell’anno”. LEGGI TUTTO

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    Mercati deboli. Milano schiva le vendite con pochi spunti

    (Teleborsa) – Si muove all’insegna del ribasso la seduta finanziaria delle borse europee, mentre Piazza Affari resiste al vento delle vendite, in una giornata in cui gli indici PMI di S&P Global hanno indicato che a novembre i livelli di produzione dell’eurozona hanno di nuovo registrato una contrazione, estendendo il periodo di declino a cinque mesi consecutivi, e che è aumentato il rischio di uno scivolamento dell’eurozona verso la recessione. Nonostante questi segnali di rallentamento, la Banca centrale europea (BCE) continuerà ad alzare i tassi di interesse nella sua ultime riunione dell’anno (il 15 dicembre). La spinta restrittiva della BCE finirà per domare la crescita dei prezzi che attualmente è cinque volte superiore al suo obiettivo, secondo il presidente della Bundesbank Joachim Nagel e il governatore della Banca di Francia Francois Villeroy de Galhau.Sul fronte macroeconomico, è migliorato il sentiment degli investitori in Europa a dicembre (segnando il miglior risultato dallo scorso giugno), mentre sono diminuite più delle attese le vendite dal dettaglio a ottobre.L’Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con un guadagno frazionale dello 0,37%. L’Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1.795,9 dollari l’oncia. Giornata di forti guadagni per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in rialzo del 2,50%, nel giorno in cui diventa operativo il tetto di 60 dollari al prezzo del petrolio russo deciso dal G7 e inizia l’embargo alle importazioni via mare da parte dell’Unione europea. In discesa lo spread, che retrocede a quota +187 punti base, con un decremento di 4 punti base, mentre il BTP decennale riporta un rendimento del 3,71%.Tra i mercati del Vecchio Continente deludente Francoforte, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia, composta Londra, che cresce di un modesto +0,23%, e fiacca Parigi, che mostra un piccolo decremento dello 0,58%.Sosta sulla parità la Borsa di Milano, con il FTSE MIB che si attesta a 24.603 punti; sulla stessa linea, si muove intorno alla parità il FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 26.666 punti. Sui livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (0%); leggermente negativo il FTSE Italia Star (-0,47%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Saipem (+4,70%, dopo che S&P Global ha alzato il rating a “BB+” con outlook stabile), Tenaris (+1,28%), CNH Industrial (+0,99%) e Iveco (+0,88%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Amplifon, che ottiene -2,52%.Sotto pressione Nexi, con un forte ribasso dell’1,67%.Soffre Campari, che evidenzia una perdita dell’1,56%.Discesa modesta per Pirelli, che cede un piccolo -1,29%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Luve (+3,89%), Carel Industries (+2,49%), IREN (+2,18%) e Ariston Holding (+2,12%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Reply, che ottiene -2,59%.Preda dei venditori Sanlorenzo, con un decremento del 2,36%.Si concentrano le vendite su GVS, che soffre un calo del 2,00%.Vendite su Sesa, che registra un ribasso dell’1,63%. LEGGI TUTTO

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    PharmaNutra sale al 100% di Akern

    (Teleborsa) – PharmaNutra, azienda quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore degli integratori di minerali e dei dispositivi medici per muscoli e articolazioni, ha perfezionato il secondo closing dell’acquisizione di Akern, società attiva nella ricerca, sviluppo, produzione e vendita di strumentazioni e software medicali per il monitoraggio della composizione corporea con tecniche di bioimpedenza. In data odierna, ha infatti acquistato la residua partecipazione del 13,52% detenuta da Liside, per un corrispettivo di 1.216.800 euro, salendo al 100%.L’operazione viene descritta come “di estrema rilevanza strategica” perchè, da un lato, PharmaNutra estenderà la propria presenza ad un nuovo settore attraverso un brand leader in questo campo da oltre 40 anni e, dall’altro, Akern potrà beneficiare del supporto commerciale, finanziario e scientifico di un gruppo ormai consolidato a livello globale.”Dal punto di vista della ricerca PharmaNutra sarà interessante riuscire ad acquisire nuovi dati relativi allo stato della composizione corporea in alcuni ambiti clinici fondamentali per il nostro business, come il settore della nutrizione, delle patologie del comportamento alimentare, dello sport – ha commentato il presidente Andrea Lacorte – Lato Akern, viceversa, l’ingresso nel nostro gruppo permetterà di espandere il core business a livello globale, sfruttando una consolidata rete di distributori internazionali”. LEGGI TUTTO

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    Manovra, Istat: misure su Reddito di Cittadinanza coinvolgono 846mila individui

    (Teleborsa) – Con le misure sul reddito di cittadinanza contenute in manovra “sono soggetti a riduzione della durata del beneficio circa 846 mila individui, vale a dire poco più di un beneficiario su cinque: la loro incidenza tuttavia è di oltre un terzo se si considerano i soli beneficiari in età compresa fra 18 e 59 anni”. Lo ha spiegato il presidente dell’Istituto nazionale di statistica, Gian Carlo Blangiardo, nel corso di un’audizione alle commissioni bilancio di Camera e Senato sulla manovra. “La decurtazione della durata – ha aggiunto – coinvolgerebbe in prevalenza i nuclei familiari di ridotte dimensioni (in particolare coinvolge più della metà degli individui soli) e la componente maschile, e investirebbe quasi la metà dei beneficiari in età compresa fra 45 e 59 anni”.Blangiardo ha poi spiegato che con l’allargamento del divario tra dinamica dei prezzi e dei salari “il rischio di una forte diminuzione del potere di acquisto” sarà “inevitabilmente marcato”. “Nella media dei primi dieci mesi del 2022 – ha riferito – il divario tra la dinamica dei prezzi misurata dall’IPCA e quella delle retribuzioni contrattuali è stata pari a 7,0 punti percentuali”. “Il rischio di una forte diminuzione del potere di acquisto – ha aggiunto – legato anche all’effetto delle tempistiche dei rinnovi contrattuali, più lunghe in settori con bassi livelli retributivi, sarà inevitabilmente marcato per le famiglie con forti vincoli di bilancio, le quali subiscono peraltro in modo più significativo la rapida accelerazione dell’inflazione”.Per il sostegno delle aziende di fronte al caro-energia “la modalità del credito di imposta può avere qualche controindicazione sulla capacità del sistema imprese, che le bollette le paga subito, di avere le modalità e i mezzi per poter fare la compensazione”, ha poi sottolineato Blangiardo. “Nel 2019 – ha ricordato – circa il 9,1% delle imprese attive che hanno compilato il modello unico società di capitali IRES riportava crediti non compensati al successivo periodo d’imposta. Tale percentuale raggiunge il 39% per le imprese cosiddette energivore”.Infine, il presidente dell’Istat ha fatto sapere che nel 2020 l’Istituto ha stimato che la riduzione del cuneo fiscale, sotto forma di bonus Irpef e/o trattamento integrativo, abbia raggiunto 12,7 milioni di persone, per una spesa complessiva di 10,8 miliardi di euro di trasferimenti (850 euro pro capite). LEGGI TUTTO