Dicembre 2022

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    Italian Exhibition Group assume gestione organizzativa Fiere Fesqua ed EBRATS in Brasile

    (Teleborsa) – Italian Exhibition Group, che opera in Brasile da circa un anno con la propria controllata IEG Brasil, aggiunge in portafoglio due nuove manifestazioni: Fesqua, la più importante fiera del sud America nel settore dei macchinari e attrezzature per serramenti, porte e infissi, ed EBRATS, manifestazione leader in Brasile nel settore del trattamento delle superfici. Fesqua ed EBRATS, due fiere tradizionali nel calendario degli eventi B2B in Brasile, – sottolinea IEG in una nota – costituiscono l’appuntamento principale in tutta l’America Latina anche per altri importanti segmenti correlati, come i prodotti per l’anodizzazione e l’anticorrosione, le tecnologie per il controllo di qualità dei processi, la deposizione chimica, il trattamento delle facciate, l’automazione, l’installazione di cancelli e griglie. Le due manifestazioni, entrambe biennali, si terranno negli stessi padiglioni di San Paolo Expo dall’11 al 14 settembre 2024, coprendo una superficie totale lorda di 35mila mq, con circa 40mila visitatori.”Questa operazione rappresenta un ulteriore passo nel processo di consolidamento di IEG in Brasile – commenta Graziano Messana, Managing Director di IEG Brasil – e dimostra il nostro ottimismo sul mercato degli eventi fieristici. In soli 12 mesi abbiamo già acquisito Brasil Trading Fitness Fair, BTFF, manifestazione nel settore del benessere e del fitness, e ora ci occupiamo della gestione di queste due grandi pietre miliari del calendario dell’edilizia civile”. “Si è appena conclusa con grande successo la prima edizione di BTFF – prosegue Francesco Santa, Direttore Sviluppo Internazionale del Gruppo IEG – che ha visto la partecipazione di più di 100 aziende, per una superficie totale di 15mila mq lordi e 22mila visitatori nei 4 giorni di manifestazione. Queste due manifestazioni, che da oggi saranno organizzate direttamente dalla nostra controllata in Brasile, vanno ad arricchire il portafoglio internazionale di IEG, che passo dopo passo consolida il proprio ruolo di protagonista assoluto sul palcoscenico globale, anche a beneficio del business caratteristico che vede nell’Italia e, in Rimini in particolare, il suo cuore pulsante”. LEGGI TUTTO

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    Glencore su nuovi massimi dopo accordo da 180 milioni su corruzione in Congo

    (Teleborsa) – Glencore, società anglo-svizzera e una delle più grandi al mondo nel settore minerario, si muove in rialzo sulla Borsa di Londra, aggiornando i suoi massimi da oltre un decennio e continuando il rally osservato nel 2022 (il titolo ha guadagnato oltre il 45% da inizio anno).A fare da assist è la notizia che Glencore pagherà 180 milioni di dollari alla Repubblica Democratica del Congo come parte di un accordo che copre tutte le rivendicazioni presenti e future “derivanti da presunti atti di corruzione” da parte della società nel paese tra il 2007 e il 2018.Si muove al rialzo Glencore, che si attesta a 5,684 sterline, con un aumento dell’1,81%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 5,731 e successiva a 5,837. Supporto a 5,625. LEGGI TUTTO

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    doValue, Fondo UTP Efesto riceve conferimenti per 600 milioni di euro

    (Teleborsa) – doValue, quotata su Euronext Milan e attiva nella gestione e nel recupero di crediti deteriorati, ha comunicato che il Fondo UTP Efesto, il cui servicer è la controllata doNext, ha ricevuto conferimenti da un gruppo di primarie banche italiane per un totale di 600 milioni di euro (inclusi impegni il cui perfezionamento è atteso per il primo trimestre del 2023).Creato nel 2020, il Fondo UTP Efesto è una delle principali iniziative di doValue in Italia sull’asset class UTP (Unlikely to Pay, ovvero inadempienze probabili). Ad oggi, ed inclusi gli impegni recenti, il Fondo UTP Efesto ha cumulato circa 1,4 miliardi di euro in conferimenti da quasi 20 banche partecipanti in Italia.Il Fondo UTP Efesto è attualmente focalizzato sul rilancio di PMI e asset immobiliari con potenziali di turnaround, ma il suo regolamento è stato recentemente aggiornato in modo da ampliare il potenziale raggio d’azione del fondo stesso (in particolare a esposizioni consumer e leasing), permettendo quindi alle banche partecipanti di contare su uno spettro maggiore di opzioni di deleveraging. LEGGI TUTTO

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    Giappone, indici PMI: servizi rallentano crescita a novembre

    (Teleborsa) – La crescita nel settore dei servizi giapponese ha perso un po’ di slancio a metà dell’ultimo trimestre del 2022. Mentre un miglioramento sostenuto delle condizioni legate alla pandemia e il National Travel Discount Program hanno continuato a sostenere un’espansione dei volumi del portafoglio ordini a novembre, la crescita dei livelli di attività è stata solo marginale ed è stato più lento rispetto a ottobre.È quanto si evince dall’indice PMI dei servizi, elaborato da Jibun Bank per Markit, che a novembre è sceso a 50,3 punti dai 53,1 del mese precedente, restando comunque al di sopra della soglia dei 50 punti che separa la contrazione dall’espansione. L’indice è stato migliore della stima flash di 50 punti.”Gli ultimi dati PMI hanno indicato un ulteriore miglioramento della salute del settore dei servizi giapponese – ha commentato Laura Denman, economista presso S&P Global Market Intelligence – L’attività commerciale è aumentata per il terzo mese consecutivo, mentre i volumi del portafoglio ordini sono cresciuti a un ritmo moderato”. “Prove aneddotiche suggeriscono che l’aumento della domanda a seguito di una sostenuta ripresa del COVID-19 e il lancio del National Travel Discount Program hanno trainato principalmente l’espansione del settore – ha aggiunto – Ciò detto, il tasso di crescita dell’attività commerciale è diminuito da ottobre ed è stato complessivamente solo marginale. Analogamente, il sentiment delle imprese si è indebolito, scivolando al minimo di otto mesi”. LEGGI TUTTO

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    Gronda di Genova, cantieri pronti a partire: firmato protocollo tra ASPI, MIT e Istituzioni del territorio

    (Teleborsa) – E’ stato siglato oggi in Prefettura il Protocollo d’intesa della Gronda di Genova, una delle più imponenti opere ingegneristiche mai realizzate a livello europeo. L’intesa è stata firmata da Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, Sindaco della Città Metropolitana di Genova, Paolo Emilio Signorini, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e Roberto Tomasi, Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia S.p.A. Con la firma del Protocollo viene riconosciuto l’alto valore strategico e confermata l’urgenza rispetto ai tempi dell’esecuzione dell’opera, in quanto azione di fondamentale interesse per lo sviluppo territoriale e nazionale da un punto di vista economico-sociale. Motore dello sviluppo del sistema-Paese e la mobilità nazionale, l’infrastruttura rafforzerà la logistica territoriale in risposta ai crescenti flussi di traffico sulla rete ligure, in concomitanza con la realizzazione dell’imponente piano di ammodernamento degli asset messo in campo da Autostrade per l’Italia. Questa infrastruttura è destinata a rivoluzionare la viabilità regionale e nazionale e vedrà ogni giorno transitare più di 40mila veicoli, di cui più di 8mila mezzi pesanti: elemento principale del Piano Economico Finanziario di Aspi, per l’opera si prevede un investimento complessivo stimato per oltre 4 miliardi di euro di lavori, importo interamente finanziato dalla società concessionaria. Sforzo cantieristico senza eguali nell’attuale panorama ingegneristico e infrastrutturale internazionale, l’opera vedrà impegnate 7000 maestranze all’anno per la realizzazione di 72 km di viabilità autostradale, di cui 25 gallerie (per una lunghezza totale pari a 50 km), 37 tra ponti e viadotti (di cui 16 nuovi e 21 esistenti). Un progetto pensato per fare da raccordo tra tutti i punti nevralgici del sistema di trasporto ligure, dall’aeroporto al porto fino alle ferrovie. L’infrastruttura interessa tutta la viabilità ordinaria che corre da Ovest a Est del territorio urbano.Il progetto di adeguamento del sistema A7-A10-A12 prevede la realizzazione di un nuovo tratto a due corsie per senso di marcia, con il raddoppio dell’esistente A10 nel tratto di attraversamento del Comune di Genova dalla Val Polcevera fino all’abitato di Vesima. Oltre all’alleggerimento del traffico cittadino, ottenuto separando i flussi di traffico metropolitano e quelli di lunga percorrenza, sarà migliorata la connessione con i luoghi nevralgici per l’economia del Nord-Ovest. Sul versante della sostenibilità, il progetto si caratterizza per una particolare attenzione all’ambiente, oltre a portare beneficio per quanto riguarda la qualità dell’aria: le polveri sottili subiranno una riduzione fino al 54%, come la CO2 che, grazie agli interventi di riforestazione per 31 ettari di nuovi boschi, si abbatterà di 655 tonnellate rispetto ad oggi. Quasi il 100% dei materiali di scavo delle gallerie non viaggeranno su gomma, ma attraverso un apposito slurrydotto e verranno riutilizzati per la realizzazione della banchina dell’aeroporto, che vedrà anche l’installazione di impianti fotovoltaici per 25 ettari. Il nuovo tratto sarà autosufficiente dal punto di vista energetico: il fotovoltaico coprirà infatti il 100% del fabbisogno dell’infrastruttura, mettendo a disposizione del territorio il restante 50% dell’energia prodotta.Per la realizzazione della Gronda di Genova, Autostrade per l’Italia schiera l’intera compagine delle società controllate del Gruppo, in quanto operatore integrato della mobilità: Tecne (3ª società di ingegneria a livello nazionale con oltre 1000 dipendenti), Amplia (1ª società di costruzioni a livello nazionale per attività dirette), Movyon (3ª società a livello europeo in ambito Intelligent Transport System), Elgea (produzione energia da fotovoltaico sulla rete) e Free to X (mobilità sostenibile e miglioramento servizi all’utenza). “Per Autostrade per l’Italia è motivo di profondo orgoglio essere protagonista della più grande sfida ingegneristica in Europa” afferma Roberto Tomasi, Amministratore delegato del Gruppo Aspi: “Si tratta di un’opera strategica per cui saranno utilizzate tecniche realizzative e soluzioni ingegneristiche all’avanguardia, in un contesto unico in ambito nazionale e internazionale. La Gronda è un’infrastruttura che sarà motore dello sviluppo del sistema-Paese e la mobilità nazionale, rafforzando la logistica territoriale con effetti positivi per l’economia italiana. Abilitatore della mobilità sostenibile, che attrae ricchezza e favorisce l’economia del territorio genovese e di tutta la Liguria, l’opera darà benefici alla città di Genova grazie alla delocalizzazione del traffico cittadino, alimentando attrattività e sostenibilità. Inoltre, darà nuovo slancio alla strategicità del Porto e agli scambi commerciali, agevolando i flussi dei mezzi pesanti e di traffico in generale. Un ringraziamento doveroso va alle Istituzioni e a tutti coloro che non hanno mai smesso di credere in questa grande sfida: noi ci abbiamo sempre creduto e siamo pronti ad affrontarla con le nostre competenze di Gruppo”. LEGGI TUTTO

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    ITA Airways: partito oggi il nuovo volo da Roma Fiumicino a Nuova Delhi

    (Teleborsa) – E’ partito oggi, con capienza 100% alle 14:10, il primo volo operato da ITA Airways che collega Roma Fiumicino a Nuova Delhi, con l’Airbus A330. Al taglio del nastro erano presenti Emiliana Limosani, Chief Commercial Officer ITA Airways e CEO Volare, Tommaso Fumelli, Vice President Sales Italy ITA Airways, Pierluigi Di Palma, Presidente ENAC, per Aeroporti di Roma Ivan Bassato Chief Aviation Officer e Federico Scriboni Head of Aviation Business Development, per ENIT il CEO Ivana Jelinic, e Neena Malhotra Ambasciatrice indiana in Italia. “Siamo felici di poter inaugurare oggi i collegamenti di ITA Airways Roma Fiumicino – Nuova Delhi, unici voli diretti tra le capitali dei due Paesi” – ha dichiarato Emiliana Limosani – Chief Commercial Officer di ITA Airways e CEO Volare. “ITA Airways, con l’apertura di questa nuova rotta per il trasporto di passeggeri e merci fra Italia e India, intende contribuire ulteriormente all’integrazione culturale e allo sviluppo della relazione economica tra i due Paesi che negli ultimi anni hanno sviluppato un solido partenariato politico e commerciale, con la presenza di più di 600 imprese italiane in India e con un interscambio bilaterale che nel 2021 ha raggiunto un valore record di più di 10 miliardi di euro. Abbiamo così aggiunto un tassello importante al nostro progetto di espansione del network intercontinentale verso una destinazione affascinante e un mercato ricco di opportunità. Inoltre, grazie al volo in partenza da Nuova Delhi a Roma, la nostra clientela indiana potrà visitare, con le comode connessioni dal nostro hub di Fiumicino, non solo l’Italia ma tutta Europa” ha concluso il Chief Commercial Officer.Per il Chief Aviation Officer di Adr, Ivan Bassato, il volo Ita tra Roma e Nuova Delhi, inaugurato oggi, “rappresenta una nuova rotta stratregica per l’Italia e per Fiumicino”. “Un collegamento con la Capitale da un miliardo di abitanti – ha sottolineato a margine della cerimonia del taglio del nastro a Fiumicino – un Popolo indiano che ha forti legami con il nostro Paese e che ha bisogno di viaggiare e di venire in Italia, alla pari di molte imprese e connazionali che hanno bisogno di andare in India, realtà piena di opportunità, con un volo efficiente e diretto: siamo entusiasti di aver inaugurato oggi il nuovo volo accanto ad un partner strategico come Ita Airways”. Bassato ha ricordato che “quasi 230 mila passeggeri hanno viaggiato tra Roma e Nuova Delhi nel corso del 2019 con i voli operati allora da Alitalia e prima del Covid: ora riprendiamo con Ita con maggiori possibilità, con un mercato più dinamico. Un volo di primaria importanza per la connettività intercontinentale del nostro scalo e l’apertura di questa rotta testimonia l’importanza del principale aeroporto italiano nella strategia di sviluppo di Ita. Allo stesso tempo conferma i livelli di attrattività raggiunti dall’hub romano nei confronti di compagnie aeree e passeggeri, in un contesto in cui la ripresa del traffico aereo ha dato nuova linfa alle mete internazionali con rinnovato interesse per i viaggi lungo raggio dopo due anni di stop dovuti alle restrizioni per il Covid”.”Sono lieto di partecipare all’inaugurazione di un nuovo collegamento intercontinentale – commenta il Presidente dell’ENAC Pierluigi Di Palma – che arriva solo pochi giorni dopo l’avvio del diretto Roma – Tokyo. ITA Airways sta crescendo rapidamente, consolidando la propria posizione di vettore di riferimento per il nostro Paese e creando un network che porta sempre di più il brand italiano nel mondo. Cogliere le opportunità che vengono dal posizionamento del vettore oltre che sul mercato comunitario, anche sulle direttrici del traffico internazionale, dove è forte la richiesta di turismo e business, non può che contribuire ulteriormente a rafforzare la compagnia in un contesto di forte competitività”.”Entusiasta che il Sistema Italia maturi strategie di condivisione e crescita per potenziare il brand Italia agli occhi del mondo. Il volo segna una ripresa che è una boccata d’ossigeno per il comparto che così si proietta in prospettiva e si apre a nuove frontiere. Il mercato indiano ha una capacità di spesa elevata ed è alla ricerca di eventi esclusivi e l’Italia ha tutti gli elementi per porsi come naturale attrattore di riferimento. Si punta su sfide di competitività internazionale che riposizionino la Penisola in un mercato con un forte potenziale. Quella di oggi è un’opportunità significativa per incrementare il turismo tra i due Paesi” dichiara Ivana Jelinic CEO Enit.”Sono molto felice che dopo un periodo difficile come quello attraversato durante la pandemia di Covid-19, finalmente riprendano gli scambi tra India e Italia e l’apertura di questo importante volo diretto ne è la testimonianza – ha dichiarato l’Ambasciatrice dell’India presso la Repubblica Italiana e San Marino, Sua Eccellenza Neena Malhotra- soprattutto sono orgogliosa che avvenga nel momento in cui celebriamo il 75° anniversario delle relazioni diplomatiche tra India e Italia ed in vista della Presidenza Indiana del G20. In questo contesto sono grata ad ITA Airways per aver contribuito alla creazione di questo collegamento diretto che migliorerà la connettività e i rapporti di business tra i due Paesi e darà la possibilità ai turisti italiani di scoprire le meraviglie dell’India ed ai cittadini indiani di spostarsi facilmente in Italia, garantendo i più elevati standard di sicurezza e sostenibilità.”In occasione dell’inaugurazione della nuova tratta, al gate E11 è stato offerto a tutti i passeggeri un brindisi per festeggiare insieme questa importante novità di ITA Airways. Il nuovo collegamento avrà tre frequenze settimanali, con partenza alle 14:10 ogni lunedì, mercoledì e sabato da Roma Fiumicino verso l’aeroporto Internazionale Indira Gandhi di Nuova Delhi dove è previsto l’arrivo il giorno dopo alle 2:00, local time. Il volo di ritorno è previsto da Nuova Delhi ogni martedì, giovedì e domenica alle 3:50 con arrivo a Roma Fiumicino alle 8:10. Con il nuovo collegamento intercontinentale, ITA Airways espande ulteriormente il proprio network verso il mercato asiatico e conferma il grande lavoro volto a soddisfare le esigenze sia di outcoming della clientela, ma anche di incoming, importando passeggeri indiani in Italia. La strategia di ITA Airways punta a far sì che i clienti indiani utilizzino la Compagnia di bandiera italiana per volare in Europa o per proseguire verso destinazioni del network domestico, grazie ai comodi voli in connessione dall’Hub di Fiumicino, sia che si tratti di viaggi leisure che business.Questo nuovo collegamento intercontinentale si aggiunge ai sette già operati da ITA Airways con volo diretto su New York, Los Angeles, Boston, Miami, Buenos Aires, San Paolo e Tokyo. L’espansione nel mercato Asia continuerà a dicembre con l’apertura del nuovo volo diretto Roma Fiumicino – Malè, Maldive che verrà operato da ITA Airways dal 17 dicembre 2022 al 15 aprile 2023, permettendo ai vacanzieri italiani di scegliere le Maldive anche per le vacanze di Pasqua. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, UE impone tetto a 60 dollari al barile su greggio russo

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha trovato un’intesa sul Price cap alle forniture di petrolio provenienti via mare dalla Russia e dirette a paesi terzi. L’accordo, raggiunto dai rappresentanti permanenti dei governi presso l’Ue (Coreper), prevede un tetto di 60 dollari al barile e fa seguito agli accordi di massima precedentemente decisi a livello G7. La Polonia, che spingeva per un tetto più basso, ha ritirato la sua obiezione alla proposta europea.”L’accordo dell’Ue sul tetto al prezzo del petrolio, coordinato con il G7 e altri partner, – ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen – ridurrà in modo significativo le entrate della Russia, ci aiuterà a stabilizzare i prezzi globali dell’energia, a beneficio delle economie emergenti di tutto il mondo, e sarà regolabile nel tempo così da poter reagire agli sviluppi di mercato”.La soglia stabilita vincolerà in particolare armatori e società di riassicurazioni sul trasporto marittimo sul greggio russo ai paesi terzi, dato che, salvo alcune eccezioni, l’Ue aveva già imposto un bando sulle importazioni di greggio dalla Russia. Nel dettaglio il price cap si presenta come eccezione per il divieto sui servizi di assistenza finanziaria (inclusa assicurazione), tecnica, o di intermediazione prestati da operatori Ue in relazione al trasporto di petrolio dalla Russia verso Stati terzi. Al tempo stesso, si presenta come condizione per l’entrata in vigore di un parallelo divieto di trasporto da parte di operatori Ue dello stesso petrolio. Il cap non incide, invece, sul divieto di importare petrolio via mare nell’Ue, già stabilito e dal 5 dicembre non varranno più le deroghe per i contratti in corso relativi alle importazioni di greggio. Non incide neanche sul divieto di importare petrolio nell’Ue via oleodotto, che tuttavia al momento non è in vigore: c’è solo un impegno unilaterale da parte di Germania e Polonia a interrompere le importazioni entro il 31 dicembre prossimo e un impegno generico del Consiglio a riconsiderare la questione. Gli Stati Uniti hanno accolto con favore le notizie secondo cui l’Unione europea ha raggiunto un accordo sull’imposizione di un tetto massimo per il prezzo del petrolio russo. “Vediamo le notizie ed è uno sviluppo positivo che – ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby – stiano trovando un’intesa verso un tetto del prezzo”.”Accolgo con favore l’accordo politico sul tetto al prezzo del petrolio russo: limitare le entrate energetiche di Mosca è fondamentale per fermare la macchina da guerra russa – ha dichiarato la premier estone Kaja Kallas –. Non è un segreto che volevamo un prezzo più basso. Tuttavia questo è il miglior compromesso che potevamo ottenere oggi. Sono lieta che i partner abbiano accettato la proposta dell’Estonia di rivedere e adeguare il prezzo su base regolare. La condizione concordata è che il tetto del prezzo sia almeno del 5% inferiore al prezzo medio di mercato del petrolio. La prima revisione del prezzo avverrà già a metà gennaio”. LEGGI TUTTO

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    Ucraina, Putin: preferibile “la pacifica via diplomatica” ma nessun ritiro delle truppe

    (Teleborsa) – Vladimir Putin apre “a colloqui per assicurare gli interessi della Russia” ma non alle condizioni poste dagli Stati Uniti, cioè l’abbandono del territorio ucraino da parte delle truppe russe. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha comunque spiegato che Putin “considera la pacifica via diplomatica come la preferibile per raggiungere i suoi obiettivi”, ma gli Stati Uniti devono riconoscere come territorio della Federazione le regioni ucraine recentemente annesse. Ieri il presidente Biden aveva aperto alla possibilità di un colloquio con Putin a patto di ricevere segnali “di volere cessare la guerra” per un avviare un possibile negoziato sull’Ucraina. Nell’incontro con il presidente francese Macron a Washington si è parlato anche di una conferenza internazionale a Parigi il 13 dicembre per raccogliere aiuti per Kiev.Putin ha avuto invece una conversazione telefonica con il cancelliere tedesco Olaf Scholz durante la quale ha definito gli attacchi missilistici russi in Ucraina “una risposta forzata e inevitabile agli attacchi provocatori di Kiev contro le infrastrutture civili russe, tra cui il ponte di Crimea e impianti energetici”. Questo quanto riferito dal Cremlino e ripreso dall’agenzia russa Tass. Al telefono con il cancelliere tedesco il presidente russo ha definito “distruttiva” la linea dei Paesi occidentali in Ucraina accusandoli per le armi fornite all’esercito ucraino. “L’attenzione è stata attirata sulla linea distruttiva degli stati occidentali, compresa la Germania, che hanno potenziato il regime di Kiev con le armi, addestrato l’esercito ucraino”, si legge in una nota del Cremlino. Secondo Mosca il sostegno occidentale incoraggia Kiev a rifiutare i negoziati.Scholz ha comunque esortato il presidente russo a ritirare le truppe per consentire una soluzione diplomatica, condannando gli attacchi aerei russi contro le infrastrutture civili in Ucraina e sottolineando la determinazione della Germania nel sostenere l’Ucraina nel garantire la sua capacità di difesa. Scholz ha quindi chiesto a Putin che si trovi “il prima possibile” una “soluzione diplomatica”, di cui è parte il “ritiro delle truppe russe”. LEGGI TUTTO