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Dl Semplificazioni, ok della Camera a sblocco misure bonus edilizi e pacchetto fiscale Terzo settore

(Teleborsa) – Dal Superbonus agli aiuti alle imprese fino alle misure per il Terzo Settore. Trasposte in una trentina di emendamenti delle Commissioni Finanze e Bilancio sono diverse le novità introdotte dal decreto legge Semplificazioni Fiscali oggi all’esame della Camera.

“Dopo qualche giorno di serrato lavoro e confronto, le Commissioni Finanze e Bilancio hanno raggiunto l’accordo per inserire all’unanimità una trentina di nuove norme nel Dl Semplificazione: dal Superbonus agli aiuti alle imprese, da vere semplificazioni all’obbligo per l’agenzia delle entrate di comunicare via sms al contribuente quando si chiude un’istruttoria anche con esito negativo, sino alle misure per il Terzo Settore – ha spiegato il presidente della commissione Finanze della Camera, Luigi Marattin, deputato di Italia viva –. Si tratta di norme che difficilmente faranno titolo di giornale ma che migliorano la vita di famiglie e imprese. La politica, quando vuole, sa superare le divisioni, anche in momenti in cui le divisioni sembrano essere l’unica cosa che conta. Grazie a tutti i colleghi, nessuno escluso”.

Nel corso dell’esame del decreto sono stati approvati alcuni correttivi proposti dalla Lega per snellire la burocrazia fiscale. Tra questi centrale, sul fronte dei bonus edilizi, lo sblocco della cessione di crediti e dello sconto in fattura. “Stop alla stampa di registri contabili, libri giornale e inventari, che potranno essere tenuti e conservati con sistemi elettronici e su qualsiasi supporto, consentendo così di risparmiare carta; rivoluzione nei versamenti delle tasse: sarà possibile utilizzare il modello F24 per qualsiasi pagamento; agevolazioni per il Terzo settore; sui bonus edilizi, sbloccata ulteriormente la cessione di crediti e lo sconto in fattura, l’obbligo per l’Amministrazione finanziaria di comunicare la conclusione di attività istruttorie di controllo a carico del contribuente. Piccole, ma significative semplificazioni volute dalla Lega per migliorare la vita ai cittadini”. È quanto hanno spiegato i deputati Massimo Bitonci, capogruppo in commissione Bilancio e responsabile dipartimento Economia della Lega, Alberto Gusmeroli vicepresidente della commissione Finanze della Camera e responsabile Unità fisco del dipartimento Economia del partito, e i deputati Lega nelle commissioni Bilancio e Finanze.

Approvato dalla Camera il pacchetto fiscale per il terzo settore. “Dopo un lungo confronto, oggi sono state approvate le attese modifiche fiscali, fortemente volute dal Pd e dal ministro Orlando, chiarendo così alcuni aspetti incerti. Si potrà quindi notificare all’Unione Europea l’intero pacchetto fiscale per il terzo settore, al fine di ottenerne l’autorizzazione. La prossima settimana, dopo il passaggio al Senato, il decreto sarà legge. Si completerà la Riforma del terzo settore, così da dispiegarne pienamente le potenzialità” ha dichiarato Stefano Lepri, deputato e responsabile Pd per il terzo settore.

Novità anche sul fronte degli accertamenti fiscali. L’Agenzia delle entrate dovrà comunicare via sms al contribuente quando si chiude un’istruttoria, anche con esito negativo. Approvato dall’Aula della Camera, l’emendamento al dl Semplificazioni presentato dalle commissioni Finanze e Bilancio mira a semplificare le comunicazioni, prevedendo che entro 60 giorni dalla conclusione della procedura di controllo, l’amministrazione finanziaria notifichi l’esito al contribuente, attraverso un messaggio inviato sul telefonino, a un indirizzo mail anche non certificato o sull’App IO.

Ha ricevuto, inoltre, il via libera di Montecitorio l’emendamento relativo al numero di pazienti concesso medici di continuità assistenziale. “Con l’approvazione dell’emendamento da me presentato al dl Semplificazioni i medici di continuità assistenziale che settimanalmente devono garantire 25 ore di attività, potranno avere fino a 850 assistiti – dichiara Elena Carnevali, capogruppo Pd in commissione Affari Sociali di Montecitorio –. Una norma che va nel rispetto della normativa europea e che permette di dare un aiuto alla carenza di medici di medicina generale per molti assistiti. Oltre a questa nuova possibilità, sempre a mia firma sarà consentito fino alla fine del 2023, verificata l’impossibilità di assumere personale, sia di ricorrere agli idonei in graduatoria sia a personale in quiescenza, attraverso incarichi temporanei di 6 mesi. Per coloro che sono in pensione non si applica incumulabilità tra redditi di lavoro autonomo e trattamento pensionistico. Una norma che darà strumenti maggiori per affrontare la campagna vaccinale e le numerose richieste di prestazioni sanitarie che la pandemia ha costretto a rinviare creando liste di attesa infinita”.

Respinto con 230 no, 197 dì e sei astenuti dall’Aula della Camera l’emendamento di Fratelli d’Italia al dl Semplificazioni in materia di lavoro e migranti, l’unico emendamento mantenuto dal partito che ha ritirato tutti le altre modifiche al testo. A favore hanno votato tutti i gruppi del centrodestra che lo hanno sottoscritto. Il governo, con il sottosegretario Guerra, ha smentito il ministro Garavaglia (che si era rimesso all’Aula sulla richiesta di modifica del testo) ribadendo il parere contrario del governo. L’esito della votazione, arrivato dopo un lunghissimo dibattito turbato dal malore di Roberto Morassut nell’Emiciclo, è stato salutato da un applauso dai banchi del centrosinistra. La modifica riguardava l’articolo 43 sulle procedure semplificate per la regolarizzazione degli immigrati.

Fra gli emendamenti al dl semplificazioni all’esame dell’Aula della Camera c’è anche l’abolizione del vincolo del “de minimis” per le imprese che beneficiano dei crediti d’imposta contro il caro bollette. Si tratta – spiega l’Ansa – di una correzione di un errore materiale verificatosi nell’inserimento di un emendamento al dl Aiuti, il provvedimento da cui ha avuto origine la crisi di governo, che avrebbe potenzialmente limitato di molto le aziende in grado di accedere ai ristori sul caro energia.

Più incentivi per l’acquisto dei veicoli elettrici. L’emendamento al dl Semplificazioni presentato dalle commissioni Finanze e Bilancio è volto a modificare il dpcm dello scorso 6 aprile, riducendo da 225 a 205 milioni di euro la dotazione per il 2022 dei contributi destinati a chi acquista automobili poco inquinanti, nella fascia di emissione 21-60 grammi di CO2 per chilometro. I 20 milioni di differenza sono dirottati verso gli incentivi, così aumentati a 35 milioni di euro per quest’anno, per l’acquisto di motorini, mezzi a tre, quattro ruote e piccole auto elettrici.

(Foto: CC BY-SA 3.0)


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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