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Dl Sostegni, l'appello delle associazioni: “Basta continue modifiche a Superbonus”

(Teleborsa) – Le associazioni di categoria si scagliano contro il giro di vite contro le frodi sui bonus in edilizia previsto dal decreto Sostegni ter. Nel testo figurano, infatti, “misure di contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche”. In particolare, la misura riguarda la cessione del credito prevedendo che questo sia cedibile una sola volta “senza facoltà di successiva cessione”. Per i crediti già oggetto di cessione al 7 febbraio è possibile una sola ulteriore cessione. La violazione delle nuove norme determinerà la nullità delle cessione del credito.

“Le continue modifiche della disciplina – sottolinea il presidente di Confartigianato, Marco Granelli – creano incertezza sul mercato con l’effetto di bloccare le operazioni, anche quelle che non presentano profili patologici. Inoltre, limitare ad una sola cessione il trasferimento dei crediti potrebbe determinare un rallentamento delle operazioni di acquisto da parte degli operatori finanziari che sono prossimi al raggiungimento della loro capacità di ‘assorbimento’ in compensazione dei crediti stessi”.

“L’ennesima modifica alla normativa dei bonus fiscali, contenuta nella bozza di Dl Sostegni-ter, sopprime le ulteriori cessioni dei crediti. Basta con i continui cambiamenti al funzionamento del Superbonus. L’incertezza delle regole, anche con provvedimenti retroattivi, scoraggia il mercato e le imprese più serie – afferma il presidente dell’Ance, Gabriele Buia –. Giusto l’obiettivo di contrastare le frodi ma non si possono colpire continuamente migliaia di cittadini e di imprese corrette impegnate in interventi di riqualificazione energetica e sismica, che ora dovranno necessariamente rivedere le condizioni contrattuali con i proprietari, generando migliaia di contenziosi e un blocco del mercato. Ogni mese ci troviamo di fronte a qualche nuova norma che genera confusione e rischia di fermare i cantieri. Contro le frodi, abbiamo chiesto da tempo regole chiare per evitare speculazioni, come l’introduzione di prezzari di riferimento per tutti i bonus e un sistema di qualificazione delle imprese, visto il recente proliferare di operatori improvvisati. Ma finora, al di là, di qualche buon proposito non si è fatto nulla, mentre in questo modo si colpiscono le imprese serie. Con questa ultima modifica sarà ben difficile per le imprese cedere i crediti e di conseguenza saranno penalizzate proprio le famiglie più bisognose”.

Anche la CNA giudica “in modo negativo” l’ennesimo intervento che modifica criteri e procedure dei bonus edilizi. “Le continue modifiche – – sottolinea la CNA – producono disorientamento tra le imprese ed i clienti e rischiano di paralizzare il mercato della riqualificazione edilizia”.

“Ci auguriamo che l’ipotesi di una stretta sulla cessione del credito per i bonus edilizi prevista dal Dl Sostegni ter sia destituita di fondamento. Se così non fosse ci troveremmo costretti a prendere atto che il governo ha deciso di rinnegare sé stesso, gettando imprenditori e famiglie nel caos e bloccando un settore trainante per l’intero Paese, come lo è l’edilizia – commenta il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin –. Una decisione davvero incomprensibile, oltre che ingiustificata che renderebbe di fatto inapplicabile l’opzione dello sconto in fattura, da parte di tutti gli imprenditori, grandi e piccoli, i quali, proprio sulla base di quanto deciso con la legge di bilancio di fine anno hanno pianificato investimenti e un piano di lavoro. Chiediamo al governo un immediato chiarimento affinché non venga prevista nessuna modifica all’attuale meccanismo di cessione del credito, tra l’altro, dal governo stesso recentemente deliberato”.

Sul fronte energetico, moderatamente positiva, da parte di Confartigianato e CNA, la valutazione sull’intervento da 1,2 miliardi contro il caro bollette per tagliare gli oneri di sistema che gravano sulle piccole imprese con potenza installata superiore a 16,5 kw/H. “Le misure in materia di energia adottate oggi dal Governo con il Dl Sostegni ter vanno nella direzione di attenuare l’impatto del caro-bollette sulle piccole imprese, in continuità con i provvedimenti già assunti nei mesi scorsi. Ma – osserva il presidente di Confartigianato – si tratta di interventi di carattere temporaneo. Il prossimo e irrinunciabile passo da compiere con rapidità consiste nella riforma strutturale della bolletta elettrica, eliminando gli assurdi squilibri che oggi penalizzano i piccoli imprenditori, costretti a pagare il 49% degli oneri generali di sistema per finanziare una serie di agevolazioni tra cui quelle agli energivori”. “È una misura utile ma che non risolve la situazione di allarme provocata dai forti rialzi dei costi energetici” commenta la CNA ribadendo la “necessità di definire misure strutturali per ridefinire le bollette”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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