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FED, Powell esclude aumento tassi di 75 punti base. Vede atterraggio morbido

(Teleborsa) – “Siamo sulla buona strada per spostare rapidamente il nostro tasso di riferimento a livelli più normali” e “supponendo che le condizioni economiche e finanziarie evolvano in linea con le aspettative, c’è un’ampia percezione nel comitato che ulteriori aumenti di 50 punti base dovrebbero essere sul tavolo nelle prossime due riunioni”. Lo ha affermato il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, nella conferenza stampa che ha seguito la decisione di politica monetaria. Il Federal Open Market Committee (FOMC ) della banca centrale statunitense ha deciso di aumentare i tassi di 50 punti base, ovvero l’incremento più marcato dal 2000.

“Un aumento di 75 punti base non è qualcosa che il comitato sta attivamente prendendo in considerazione“, ha affermato Powell, mandando Wall Street in rally. “Penso che le aspettative siano che inizieremo a vedere l’inflazione appiattirsi – ha aggiunto – È un ambiente molto difficile cercare di fornire una guidance al futuro con 60, 90 giorni di anticipo, ci sono così tante cose che possono accadere nell’economia di tutto il mondo. Quindi, ci stiamo lasciando spazio per guardare i dati e prendere questa decisione man mano che ci arriviamo”.

Sull’efficacia delle azioni della FED, ha detto: “Direi che penso che abbiamo buone possibilità di avere un atterraggio morbido“. Il banchiere centrale ha sottolineato che arrivare a un atterraggio morbido sarà una sfida, ma ha indicato la resilienza del mercato del lavoro, osservando che le famiglie e le imprese rimangono in “una forte forma finanziaria”. “Non sembra essere da nessuna parte vicino a una recessione – ha detto aggiunto – Pertanto, l’economia è forte ed è ben posizionata per gestire una politica monetaria più restrittiva“.

Parlando dell’aumento dei costi e dei prezzi al consumo, ha osservato che “l‘impennata dei prezzi del greggio e di altre materie prime risultante dall’invasione russa dell’Ucraina sta creando ulteriori pressioni al rialzo sull’inflazione“. L’inflazione è troppo alta e comprendiamo le difficoltà che sta causando, e ci stiamo muovendo rapidamente per riportarla indietro verso il basso – ha affermato – Abbiamo sia gli strumenti di cui abbiamo bisogno che la determinazione necessaria per ripristinare la stabilità dei prezzi per conto delle famiglie e delle imprese americane”.

“Sia per la situazione in Ucraina che per quella in Cina, è probabile che entrambe si aggiungano all’inflazione – ha evidenziato Powell – Sono entrambi in grado di impedire ulteriori progressi nelle catene di approvvigionamento o addirittura di peggiorare temporaneamente le catene di approvvigionamento“.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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