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Fitch, pressione al rialzo su salari supporta falchi BCE

(Teleborsa) – L’inflazione elevata e un mercato del lavoro teso stanno spingendo al rialzo la crescita salariale dell’eurozona, con questa dinamica che potrebbe sostenere le posizioni da “da falco” di alcuni funzionari della considglio direttivo della Banca centrale europea (BCE). Lo afferma Fitch Ratings nel suo ultimo Economics Dashboard.

Aneddoticamente, i sindacati hanno spinto per salari più alti dato l’aumento dei prezzi – osserva l’agenzia di rating – E nel frattempo, anche i salari minimi stanno aumentando quest’anno nella maggior parte dei paesi dell’Eurozona. Anche per questo, la crescita annuale dell’indicatore della BCE dei salari negoziati è passata da un debole 1,6% nel quarto trimestre del 2021 al 2,8% nel primo trimestre del 2022.

“Un maggiore slancio alla crescita dei salari sosterrà i falchi del consiglio direttivo della BCE, che sono sempre più preoccupati per gli effetti di secondo impatto – ha affermato Tej Parikh, Director, Economics presso Fitch – In effetti, un aumento delle buste paga aumenterà l’inflazione core quest’anno”.

Fitch fa notare che il tasso di disoccupazione è ai minimi storici e in alcuni settori stanno emergendo carenze di lavoratori. Nel frattempo, la domanda di lavoro rimane forte, rispecchiata negli alti tassi di posti vacanti. “Combinato con un’offerta più limitata, ciò dovrebbe tradursi in un rafforzamento della crescita salariale nel corso dell’anno”, viene sottolineato.

Tuttavia, la crescita salariale rimane al di sotto del 3% ritenuto coerente con l’obiettivo di inflazione ed è improbabile che raggiunga i livelli registrati negli Stati Uniti, dove si attesta intorno al 6%. Secondo l’analisi, la guerra in Ucraina indebolirà la crescita economica e limiterà i margini di profitto disponibili per le aziende per aumentare le retribuzioni.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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