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Formula 1, Standard Ethics: scuderie accelerino su sostenibilità, benefici per filiere

(Teleborsa) – Il mondo Formula 1 ha avviato il suo percorso verso la sostenibilità, con la società che gestisce il Campionato del mondo che ha annunciato la volontà di raggiungere zero emissioni di carbonio entro il 2030 e di sviluppare un carburante sostenibile al 100% a partire dal 2026, ma le dieci scuderie hanno ancora molta strada da fare. Lo afferma un report di Standard Ethics, agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità.

Se da un lato appare già alta l’attenzione rivolta a temi cruciali come i diritti umani, sia all’interno delle scuderie sia nelle rispettive catene di fornitura, dall’altro emergono comunque margini di miglioramento. Ad esempio: innalzando la trasparenza e la fruibilità dei documenti aziendali sui propri siti web; predisponendo e pubblicando strumenti di governance (come il Codice Etico) che siano aderenti alle linee guida internazionali; fissando e rendendo noti specifici obiettivi ESG condivisi dai principali organismi sovranazionali (Onu, Ocse e Ue); dotandosi di una rendicontazione extra-finanziaria in linea con gli standard globali.

Secondo Standard Ethics, un’accelerazione nella divulgazione di documenti chiave come i rapporti ESG e gli obiettivi ambientali sarebbe positiva soprattutto perché le squadre che attualmente partecipano al Campionato del mondo di Formula 1 sono rinomate per la loro eccellenza industriale, tecnologica e di ricerca. Per questo motivo, e per la loro visibilità, la loro forza trainante potrebbe essere un esempio per guidare le filiere industriali, come quelle dell’automotive e dei componenti.

Tra le dieci scuderie di F1, solo tre squadre (30%) hanno un Codice Etico. Gli analisti hanno notato che la Scuderia Ferrari ha un Codice Etico con riferimenti internazionali, ovvero la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite e le Convenzioni ILO e OCSE.

Per quanto riguarda la rendicontazione ESG, cinque delle scuderie di F1 (50%) hanno un rapporto non finanziario sulla sostenibilità o sulla responsabilità sociale d’impresa (CSR). Gli analisti sottolineano che tre squadre (Scuderia Ferrari, McLaren F1 Team e Aston Martin F1 Team) offrono il reporting di sostenibilità, che si basa su criteri internazionali e standardizzati citando il Global Reporting Initiative (GRI). Gli analisti hanno inoltre valutato la Strategia di Sostenibilità adottata da Williams Racing e il Rapporto CSR di Mercedes-AMG.

Sei squadre hanno chiari obiettivi ambientali mentre le restanti squadre ne sono ancora prive. Gli analisti “ritengono che gli obiettivi ambientali siano un aspetto cruciale per il raggiungimento della Sostenibilità, considerando l’enorme sforzo del Gruppo Formula Uno per essere a emissioni nette di carbonio zero entro il 2030”, si legge nel rapporto.

Quattro squadre hanno il rapporto sul divario retributivo di genere, un documento che misura la differenza nella retribuzione media oraria di uomini e donne. Secondo Standard Ethics, i team devono impegnarsi a ridurre il divario retributivo di genere perché una forza lavoro eterogenea e una forte cultura inclusiva potrebbero aumentare un livello di prestazioni più elevato. Solo una squadra ha una Whistleblower Policy.

(Foto: Photo by Hanson Lu on Unsplash)


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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