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Istat, in aumento lettura digitale

(Teleborsa) – Nel 2020 sono in diminuzione sia i libri pubblicati (-2,6% sul 2019) sia le tirature (-7,2%). Resta sostanzialmente stabile il prezzo medio di copertina mentre aumenta la distribuzione mediante i canali on-line. Il 41,4% della popolazione di 6 anni e piu’ ha letto almeno un libro nell’ultimo anno, dato in lieve aumento rispetto al 2019 (+3%). Il 73,6% dei lettori legge solo libri cartacei, il 9,4% solo e-book o libri on line mentre lo 0,3% ascolta solo audiolibri. Il 16,6% utilizza più di un supporto per la lettura (libro cartaceo, digitale, audiolibro).

Questi i principali dati contenuti nel report dell’Istat su “Produzione e lettura di libri in Italia”, riferito all’anno 2020. Il 2020 – spiegano – ha messo a dura prova il comparto di fronte all’irrompere dell’emergenza pandemica. Nonostante tutto, a differenza di altri settori nei quali l’offerta culturale e di spettacolo è stata fortemente colpita, le imprese e istituzioni che svolgono attività editoriale hanno mostrato una sostanziale tenuta.

Il report rileva che l’offerta editoriale sta integrando sempre di più la produzione cartacea con quella digitale: nel 2020 quasi la metà (47,9%) delle opere pubblicate a stampa è resa disponibile anche in versione e-book, di queste una su cinque presenta contenuti e/o funzionalità aggiuntive (20,8%). Rispetto al 2019, la versione digitale si è particolarmente diffusa per i libri pubblicati da micro (+3,9%) e piccoli editori (+4,7%) mentre è in calo per le edizioni successive (-10,5%) e quelle scolastiche (-4,6%).

Le misure di contrasto alla pandemia adottate nel corso del 2020 hanno contribuito a dirottare la vendita di libri sia verso gli store on-line italiani (63,5%) sia verso le librerie indipendenti (59,5%). Laddove è stato possibile, sono stati valorizzati i canali di vendita diretta attraverso l’acquisto per corrispondenza, la vendita tramite il proprio sito internet o presentazioni (47,8%).

Quanto al bilancio complessivo dichiarato dagli editori – a conclusione del 2020 – in termini di perdita del fatturato è meno drammatico rispetto a preoccupazioni e incertezze manifestate nei momenti più critici dell’anno, a conferma della capacità di reazione degli operatori del settore. Il 65,7% degli editori rispondenti ha riscontrato una variazione di fatturato nel 2020 rispetto all’anno 2019: uno su cinque (22,2%) ha dichiarato una riduzione non superiore a un quarto del fatturato, il 23,3% tra il 25 e il 50% e il 20,3% un calo pari o superiore alla metà del fatturato dell’anno precedente. Complessivamente, la quota di editori che a fine anno hanno dichiarato un calo del proprio fatturato risulta inferiore di 26 punti percentuali rispetto alle previsioni fatte dagli stessi rispondenti tra maggio e settembre del 2020. Inoltre, il 16,9% degli editori ha dichiarato di non aver subito alcuna riduzione del fatturato e il 14,9% ha sostenuto di aver aumentato il proprio fatturato rispetto al 2019.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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