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Oroarezzo 2022, inaugurata oggi l'edizione della ripartenza firmata IEG

(Teleborsa) – Ha aperto oggi la 41esima edizione di Oroarezzo 2022, la manifestazione di IEG – Italian Exhibition Group, che valorizza l’oreficeria Made in Italy e internazionale. Fino a martedì 10 maggio ritorna in presenza nei padiglioni di Arezzo Fiere e Congressi l’ “Art of Manufacturing”, la migliore manifattura orafa. Riflettori accesi anche su tecnologie produttive e sostenibilità per l’appuntamento che accoglie compratori dal mondo all’insegna di un messaggio di pace e solidarietà tra i popoli, simboleggiato dagli ulivi all’ingresso del quartiere.

“Oroarezzo 2022 – ha sottolineato il presidente di Italian Exhibition Group, Lorenzo Cagnoni, nel saluto inaugurale – rappresenta l’edizione della ripartenza, e un plauso sentito va indirizzato alle aziende e all’insieme dei protagonisti che ne hanno reso possibile lo svolgimento. Non siamo a un esame dei numeri ma a quello dei segnali che questa fiera lancerà al mercato. Sono questi gli elementi che ci rafforzano nel nostro convincimento di rendere sempre più solido il ramo aretino all’interno delle nostre manifestazioni orafo-gioielliere”.

“Oggi è un giorno importante per Arezzo e per Arezzo Fiere – ha evidenziato Ferrer Vannetti, presidente di Arezzo Fiere e Congressi – l’evento che si celebra non è solo il più rappresentativo di questa struttura e del comparto produttivo principale del nostro territorio, ma rappresenta il primo passo per il ritorno alla normalità. In questo periodo in cui non è stato possibile realizzare eventi in presenza, Arezzo Fiere è stata comunque il fulcro del centro vaccinazioni e di importanti concorsi, ha puntato sull’efficientamento energetico dell’immobile e maturato una strategia che permetterà di realizzare nuovi eventi, anche con la riapertura della struttura a quelli pubblici, sia sportivi sia di intrattenimento”.

“Dopo tre lunghi anni Oroarezzo torna in presenza in un momento storico importante per il comparto orafo aretino – ha affermato il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli –. I dati del settore appaiono prudentemente confortanti, ma permangono le preoccupazioni sulle conseguenze del conflitto in Ucraina. L’augurio è che la fiera confermi i segnali positivi di un settore, quello dell’oreficeria, leader nel mondo per creatività, qualità e stile, caratteristiche del Made in Italy che fa la differenza nei mercati internazionali. Arezzo ha un legame profondo con l’oro, principale motore di crescita economica e carattere identitario più distintivo”.

“Grande soddisfazione per la ripresa di una manifestazione così prestigiosa come Oroarezzo, una vetrina esclusiva – ha sottolineato Silvia Chiassai Martini, presidente della Provincia di Arezzo – dedicata alle maggiori aziende orafe del mondo e uno straordinario ritorno di immagine per la promozione delle eccellenze del nostro territorio. La Provincia di Arezzo sta lavorando al futuro delle nostre aziende orafe, settore trainante dell’economia aretina, attraverso una stretta sinergia tra il mondo della scuola e quello del lavoro per la formazione di nuove maestranze specializzate, indispensabili alle imprese per continuare a sviluppare un futuro di eccellenze che si basa sulla nostra solida tradizione”.

“Oroarezzo rappresenta ormai un punto di riferimento importante nel panorama espositivo internazionale – ha detto Massimo Guasconi, presidente Camera di Commercio Arezzo-Siena –. Conferma da oltre 40 anni la centralità di Arezzo e dell’Italia per gli operatori e i buyer del settore nel contesto mondiale della gioielleria: sono infatti 7.479 le imprese italiane attive (1.185 le aretine) con 28.445 addetti diretti e con un valore dell’export nel 2021 pari ad oltre 8 miliardi di euro (due miliardi e 600 milioni dei quali sono ascrivibili al distretto orafo aretino). Numeri che evidenziano l’importanza di un settore ormai inserito nel sistema fashion del Made in Italy”.

“Finalmente, dopo lo stop forzato degli ultimi anni, – ha dichiarato Luca Parrini, presidente nazionale Confartigianato Orafi e Argentieri, in rappresentanza delle Associazioni di categoria del settore orafo – il primo distretto orafo in Europa accoglie in presenza le aziende e gli operatori internazionali del settore per una manifestazione importante come Oroarezzo. È una dimostrazione di grande vitalità di tutte le realtà presenti, pronte a vivere al meglio queste giornate di business e di incontro con il mercato”.

“Il brand di Oroarezzo – ha affermato Beppe Angiolini, direttore artistico della manifestazione – nasce nelle nostre vetrine e nel nostro territorio, va quindi valorizzato tutti insieme. Confido nel senso di appartenenza della città”.

Maria Maddalena del Grosso, dirigente Beni Consumo di ICE Agenzia, ha portato anche il saluto del presidente Carlo Ferro: “L’Export del nostro Paese è ripartito, e così quello del settore della gioielleria che ha registrato nel 2021 una crescita del 13,2% sul 2019 – afferma Ferro –. Alle nuove sfide dei mercati internazionali post-Covid si aggiunge, tuttavia, uno scenario internazionale dominato da drammatiche complessità umane e geopolitiche. In questo contesto, fondamentale diventa il gioco di squadra, che è quello che stanno facendo il MAECI e tutti gli attori del sistema. Noi di ICE facciamo la nostra parte attraverso 19 nuove azioni, nel quadro del Patto per l’Export, nei campi del digitale, dell’e-commerce, della formazione, della protezione del made in Italy. E, nello specifico di Oroarezzo, supportiamo la manifestazione con un incoming di 130 buyer provenienti da Europa, America del Sud, Nord Africa, Medio Oriente, Asia. Offrire e promuovere prodotti di eccellenza è l’unica soluzione che funziona in tutti gli scenari, anche quelli più difficili. Le imprenditrici e gli imprenditori italiani hanno in questo un grande punto di forza perché sanno fare grandi prodotti. In bocca al lupo ad aziende e organizzatori”.

“Questo è un momento fondamentale per tutta la Toscana – sottolinea Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana –. Oroarezzo rappresenta infatti qualcosa di davvero significativo per la nostra regione. In questo settore c’è uno degli elementi guida che si esprime anche con un artigianato che si afferma anche con la tecnologia, e rende Arezzo un punto di riferimento a livello nazionale. Vedere 60 Paesi che mandano i loro buyer e 300 espositori è un segno importante”.

“Quando si pensa ad Arezzo non possiamo non pensare all’industria orafa. Un comparto che è un vanto per tutta la città a livello internazionale – afferma Tiziana Nisini, sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali –. È un settore strategico, non solo per l’economia toscana, ma per tutto il Paese. I numeri sono positivi: non solo il comparto ha chiuso il 2021 con una crescita di oltre il 54% sul 2020 e che stima un giro di affari di quasi 8,8 miliardi di euro, ma ci sono attese positive anche per il 2022. Per questo raccolgo questo prestigioso invito nell’interesse di tutelare e difendere un settore che è una vera e propria eccellenza della nostra città”.

NEGLI APPUNTAMENTI DI DOMANI RIFLETTORI ACCESI SU SOSTENIBILITÀ E DESIGN – Domani mattina (ore 11.00, Auditorium) spazio alla formazione, leva centrale dello sviluppo del settore, con il workshop a cura di Confindustria Federorafi, in collaborazione con la Consulta Provinciale dei Produttori Orafi e Argentieri di Arezzo, intitolato “La sostenibilità come lasciapassare per il futuro”. Alla sera invece le luci si accendono sul design, con la premiazione del Concorso Première (ore 19.30 c/o Sugar, Arezzo centro, su invito) per la migliore manifattura italiana. La 31esima edizione vede in gara 58 creazioni sul tema del bracciale.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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