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Quirinale, Pd-M5s-Leu confermano scheda bianca: al via alle 15

(Teleborsa) – Partirà ufficialmente alle 15 il primo scrutinio per l’elezione del Capo dello Stato senza intesa tra i partiti e con l’unica certezza, salvo sorprese, che nelle urne finiranno molte schede bianche. La domenica di vigilia si è consumata tra mosse tattiche, incontri , telefonate e veti incrociati. Dopo l’uscita di scena di Silvio Berlusconi il centrodestra naviga a vista. La rosa di nomi annunciata da Matteo Salvini ancora non c’è anche se l’ex ministro fa sapere, dopo aver informato il Cavaliere, di essere al lavoro per candidature sulla cui “levatura difficilmente qualcuno potrà porre veti”. Le carte sono ancora coperte ma Salvini su due punti appare irremovibile: “Togliere Draghi da palazzo Chigi è pericoloso” e poi “Pier Ferdinando Casini non è un candidato del centrodestra.

Intanto, terminato il vertice tra Letta (PD), Conte (M5S) e Speranza (Leu): il centrosinistra oggi voterà scheda bianca, decisione presa anche dai 44 Grandi Elettori di Italia Viva.

A smuovere le acque ci pensa però il segretario Letta che nell’incontro di oggi con Salvini chiederà una presa di posizione chiara su Mario Draghi: “Ha rappresentato per l’Italia una straordinaria risorsa e il compito di tutti noi è di preservarlo. Draghi è una delle ipotesi sul tavolo. Non solo, il leader Dem è pronto ad aprire con Salvini anche il capitolo Mattarella: “Darebbe il massimo, la soluzione ideale e perfetta”.

Gli altri nomi in pista, almeno tra quelli circolati ufficialmente – Andrea Riccardi, Elisabetta Belloni, ma anche Casini e Casellati.

Elezione Presidente della Repubblica, il timing – Con la morte, ieri sera, del deputato FI Vincenzo Fasano scendono intanto a 1008 i grandi elettori chiamati da oggi ad eleggere il prossimo presidente della Repubblica. Scende, di conseguenza, anche a 672 il quorum dei due terzi richiesto nelle prime tre votazioni mentre dalla quarta servirà la maggioranza semplice.

Il Presidente della Camera, Roberto Fico, durante lo spoglio delle schede per l’elezione del Capo dello Stato leggerà solo il cognome del votato ove la scheda rechi solo tale indicazione ovvero quando, pur riportando altre notazioni, sia comunque univocamente individuabile il soggetto cui è attribuito il voto. Leggerà nome e cognome soltanto nel caso in cui entrambi siano riportati nella scheda e la lettura del solo cognome non consenta l’univoca attribuzione del voto.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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