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USA, PMI manifatturiero dicembre cala a 57,7 punti

(Teleborsa) – Si mantiene su un livello elevato l’indice dell’attività manifatturiera degli Stati Uniti, elaborato da Markit, anche se i problemi alle catene di approvvigionamento continuano a pesare sulle imprese statunitensi. Nel mese di dicembre, l’indice PMI manifatturiero si è portato a 57,7 punti dai 57,8 della stima preliminare e dai 58,3 del mese precedente. L’indice si rafforza sopra la soglia chiave di 50, che denota espansione dell’attività. Le società hanno registrato l’aumento più contenuto di nuovi ordini in un anno e un ulteriore deterioramento delle prestazioni dei fornitori a causa di gravi carenze di materiali. Tempi di consegna più lunghi per gli input hanno portato anche a un altro forte aumento degli arretrati di lavoro, sebbene il più lento da dieci mesi.

“Dicembre ha visto un altro modesto aumento della produzione manifatturiera degli Stati Uniti a causa della carenza di materiale e dei ritardi dei fornitori – ha commentato Sian Jones, economista senior presso IHS Markit – Sebbene si sia vista una tregua, in quanto il deterioramento delle catene di approvvigionamento è stato al minimo da maggio, l’impatto di tempi di consegna sostanzialmente più lunghi per gli input ha ostacolato ancora una volta la capacità delle aziende di produrre beni finiti”.

“Alle sfide del settore si è aggiunta la diminuzione della domanda dei clienti rispetto ai massimi registrati all’inizio del 2021, con i nuovi ordini in aumento al ritmo più lento da un anno, in gran parte legati alla riluttanza dei clienti a effettuare ordini prima che le scorte fossero esaurite – ha aggiunto l’economista – Accanto a una leggera ripresa delle assunzioni, le condizioni più deboli della domanda hanno contribuito al più lento aumento degli arretrati di lavoro da dieci mesi”.

“Anche se le carenze sono rimaste significative, la fine dell’anno ha portato con sé alcuni segnali di allentamento della pressione sui costi – ha concluso Jones – L’aumento dei prezzi degli input è stato il più lento degli ultimi sei mesi e le aziende hanno registrato aumenti più deboli dei prezzi di vendita nel mezzo degli sforzi per invogliare la spesa dei clienti”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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